L’ANGELO CADUTO
C’è un altro momento decisivo per l’umanità, e direttamente per il popolo che Dio pensa di eleggere; in quel momento decisivo il “nemico” tenta di far fallire il piano divino. Questo accade quando Dio sceglie un uomo, dal quale deve uscire il Popolo Eletto, e da questo il Messia. Se all’inizio dell ‘umani- tà il demonio si presentò al primo uomo contro il precetto di Dio, qui, all’inizio del Popolo Eletto, si fa passare per Dio stesso: «Dio tentò Abramo» Si vedrà da questo fatto come Dio, nella sua perfettissima giustizia, permette anche questo che, in definitiva, si risolverà in bene per l’anima retta e fedele. L’apostolo Giacomo dice testualmente che: «Dio non tenta nessuno». Inoltre questa tentazione di Abramo da parte di Dio, sarebbe un caso unico nella storia. L’alleanza con Abramo, la sua rinnovazione per mezzo della circoncisione, rende non necessaria una prova simile a quella che esigevano le religioni pagane ispirate dal demonio. Non era forse il demonio che faceva credere, nei popoli che circondavano Israele, alla necessità di sacrificare esseri umani? D’altra parte, è indecoroso per la giustizia perfettissima di Dio, il sottoporre ad una prova che va contro la natura creata da Lui, come è il fatto che un essere razionale sacrifichi il proprio figlio. Se Dio rimprovera Caino per l’uccisione di suo fratello, come può essere l’ispiratore di una simile prova per Abramo? È invece il demonio che di nuovo tenta di frustrare il piano divino, come aveva fatto con Adamo. In Adamo c’era più luce ed egli sapeva che la proposta che gli era stata fatta implicava la disobbedienza a Dio. In Abramo c’era una grande fede e questa per sua natura è oscura. Il demonio si vale di questa oscurità, e si fa passare di fronte ad Abramo per Dio stesso. Nel momento decisivo Dio interviene miracolosamente, e la prova del demonio, permessa da Dio, per la rettitudine di Abramo si converte in frutto di benedizione, venendo egli confermato nella fede e nelle promesse che precedentemente Dio gli aveva fatto. Così come avrebbe confermato in grazia Adamo, se egli avesse superato la tentazione dello stesso nemico 1 .
C’è un fatto nella storia di Davide che ci può chiarire questo di Abramo. Nel secondo libro di Samuele si legge testualmente: «La collera del Signore si accese di nuovo contro Israele e incitò Davide contro il popolo in questo modo: Su, fa’ il censimento d’Israele e di Giuda». E disse Davide dopo di aver fatto il censimento: «Ho peccato grave- mente facendo quello che ho fatto» 2 . C’è però un altro testo parallelo che ci rivela il vero ispiratore di questa azione di Davide sgradita a Dio. Nel libro delle Cronache si legge: « Satana insorse contro Israele e spinse Davide a censire gli Israeliti».
Nella storia di Giobbe il demonio appare scopertamente. Ma Giobbe ignora che tutti quei mali che gli succedono sono stati provocati dalla malvagità del demonio. Così si esprime Giobbe: «Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremo accettare il male?» Non possiamo nascondere che questa espressione di Giobbe propone un problema difficile da risolvere, se è vero ciò che afferma: da Dio riceviamo i beni e i mali. Dio castiga i cattivi e premia i buoni in questa vita, secondo il pensiero antico. Allora, come mai lui, Giobbe, che è giusto, è schiacciato da tanti mali? Giobbe ignora che esiste un essere, il demonio, che ha chiesto a Dio il permesso di metterlo alla prova. Dio, nella sua giustizia, per aver creato l’angelo libero, glielo permette; permissione che non farà che aumentare la giustizia dell’uomo, se egli rimane fedele a Dio nella prova che lo spirito del male ha provocato.
La lezione è trasparente per noi: abbiamo un nemico invisibile, il demonio, dal quale ci vengono tutti i mali, cercando egli con ciò la nostra perdizione, facendoci credere che Dio è ingiusto: che i mali cioè vengono da Dio, nonostan- te noi non abbiamo fatto niente per meritarli, perché il vero autore non si lascia riconoscere. Come serviremo un Signore che ci tratta così ingiustamente? Questo è il momento decisivo nella tentazione ordinaria, e se l’uomo si dimentica del “nemico” nascosto, corre il pericolo di cadere nella bestemmia contro Dio, che nella sua giustizia ha permesso qualcosa che è stata voluta da una creatura libera, l’angelo caduto, spirito del male.
Questa è stata la lotta costante del demonio per portare a termine l’usurpazione della creazione intera, cercando di ostacolare l’ingresso del Dio umanato nel mondo.
presentato da JOSÉ BARRIUSO
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