Il legame quasi di predilezione con Pio XII, bruscamente, si trasformò in quello iniziale della letale politica:
«ignoratelo e fatelo ignorare»!
Ecco due fatti che illustrano questi due diversi atteggiamenti.
Un giorno, don Villa chiese e ottenne subito un’udienza col Santo Padre, l’Angelico Pio XII. Questa avvenne in una grandiosa sala, gremita di persone. Fatto chiamare don Villa, e trovatosi di fronte a lui, dopo un breve scambio di parole, Pio XII gli prese le mani nelle sue e lo abbracciò, davanti a tutti, come a significare la sua predilezione per questo Sacerdote al quale, in segreto, Egli aveva affidato un compito grave che mai fu affidato ad altro Sacerdote.
Come fu diverso, invece, anni dopo, l’incontro tra don Villa e Paolo VI.
Il 14 luglio 1971, una Religiosa del suo Istituto “Operaie di Maria Immacolata”, Suor Natalina Ghirardelli, fu ricevuta in “udienza privata” da Paolo VI, il quale voleva congratularsi con Lei, per il ritratto che la Suora-pittrice gli aveva fatto e che fu offerto al Papa, in occasione del 50° anniversario del Suo Sacerdozio (1970).
Don Villa accompagnò a Roma Suor Natalina come suo Padre Superiore. All’entrata del salone dei ricevimenti, dove, in mezzo, sedeva il Papa, don Villa notò che Paolo VI guardò subito la sua Suora-pittrice con occhi quasi da innamorato, e continuò poi a rimirarla, stringendole e tenendole le mani per tutto il tempo dell’udienza.
Don Villa, a fianco della Suora, non fu mai degnato di uno sguardo da parte di Paolo VI, neppure per un istante. Al gesto di don Villa di voler offrire al Papa alcuni suoi libri, Paolo VI, sempre senza guardarlo, fece un gesto con la mano sinistra al suo segretario mons. Pasquale Macchi, che si avvicinò e prese i libri, senza che il sacerdote potesse dire una sola parola. Alla fine del colloquio, Paolo VI benedì la Suora e le consegnò una Corona del Rosario, mentre a don Villa diede il borsellino del Rosario, sempre senza guardarlo. E continuò ancora a non guardarlo neppure quando, insieme alla sua Suora, si avviò verso l’uscita.
In quell’occasione, don Luigi comprese che quel gesto inconcepibile di Paolo VI verso di lui, era come un segnale dell’inizio della sua “Via Crucis”. Come infatti avvenne!
a cura dell’Ing. Franco Adessa
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