mercoledì 4 marzo 2020

Regina della Famiglia



Il cavallo esce dalla chiesa e va a calpestare i gigli 

Il cavallo, assieme agli altri animali, prega inginocchiato  in chiesa davanti alla Sacra Famiglia. In questa immagine è  espressa la sottomissione e l'orientamento dell'uomo a Dio. Ma  d'improvviso, il cavallo lascia la preghiera ed esce dalla chiesa.  Quest'immagine indica l'uomo che non riconosce la sua dipendenza da Dio. Questo atto libero della sua volontà produce un  capovolgimento della sua natura, non più orientata a Dio, ma a se  stesso e alla realtà creata. Questo è il peccato: fare a meno di Dio.  È l'affermazione dell'autonomia, dell'autosufficienza dell'uomo.  Dio non è necessario per raggiungere la felicità, anzi ne è un  ostacolo. La rottura con Dio porta alla disarmonia dell'uomo,  alla rottura dei rapporti familiari e sociali. È ciò che si vede  nell'azione del cavallo che calpesta i gigli del campo. Calpestare i  gigli vuol dire perdere la vita divina; fare crescere le piante  velenose dei vizi, dove prima vi erano i fiori delle virtù teologali  e morali; distruggere la vita nella natura, soprattutto la vita  umana, i bambini che non sono ancora nati e vengono uccisi  dalle loro madri. Calpestare i gigli vuol dire uccidere i bambini  già venuti alla luce; infliggere loro violenze inaudite, spesso  anche tra le pareti domestiche; sfruttarli come merce per  divertimenti disumani e per guadagni disonesti; violare la loro  innocenza e la loro dignità di figli di Dio. 
Il cavallo è il simbolo del peccato, del peccatore, ma può  essere visto anche come personificazione di filosofie: idealismo,  materialismo, ateismo; ideologie: nazismo, comunismo; sette:  massoneria, testimoni di Geova, Hare Krisna, scientology, new  age, occultismo, spiritismo, satanismo. 
Il cavallo è anche figura della sessualità disordinata. Nella  nostra società secolarizzata, la cosidetta libertà sessuale è considerata una esigenza naturale, perché se gli istinti e le passioni  fanno parte della nostra natura, quando si seguono ci si comporta  secondo natura. E poi, si dice: bisogna adattarsi ai tempi, aggiornarsi, non essere schiavi dei tabù e dei pregiudizi. Il  disordine sessuale, invece, rende schiava la volontà, impedisce  un amore autentico e stabile e rovina la famiglia. 

Severino Bortolan

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