La donna povera ... Sicura d'essere chiamata da Dio, ella acconsente con questa parola che ha dato origine al creato in meravigliosa dignità e che lo ristabilisce in maniera
ancor più meravigliosa: Fiat.
“ Ecco sono la serva del Signore, avvenga di me quello che mi hai detto ” (Lc 1,38).
Dopo essersi sempre ignorata, poteva ella contare ai propri occhi in questo istante in cui tutto ciò che di lei restava ancora si ecclissava in lui, in cui tutto il suo
essere s'immergeva per sempre nel suo mistero per non essere più che una relazione vivente con lui?
Sovranamente spogliata di se stessa, ella non poteva che darsi eternamente in quel Bambino che aveva concepito dallo Spirito non come immagine glorificata di sé, ma come
splendore della gloria del Padre nella trasparenza della sua povertà.
La sua stessa maternità consumava la sua espropriazione.
Ella era veramente, in un senso unico: “ La Donna povera ”.
(Maurice Zundel, Notre‑Dame de la Sagesse, Cerf, 1936)
JEAN‑MARIE SÉGALEN
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