giovedì 28 febbraio 2019

Vita interna di Gesù Cristo



ULTIMI AVVISI ED OFFERTA 

Vedendo inoltre che nel mondo vi sarebbero stati degli uomini perfidi e maliziosi, che con i loro falsi dogmi avrebbero pervertita molta gente, tirandola al loro pessimo partito, ne parlai ai miei apostoli ed alle turbe che mi stavano ad udire, avvertendo anche tutti i miei fratelli e seguaci a star bene attenti, per non lasciarsi ingannare. Lasciai perciò loro tutti gli insegnamenti sul modo di comportarsi con simile gente. Rivolto al Padre lo pregai di volersi degnare di mandare in tal tempo al mondo uomini santi, affinché avessero abbattuto i falsi dogmi e le eresie. Vidi che il divin Padre l’avrebbe fatto, e vidi il bene che questi avrebbero apportato a molti con i loro aiuti, e con la santità della dottrina che avrebbero predicata. Di ciò intesi consolazione e ne resi grazie al Padre pregandolo del suo potente aiuto per questi suoi fedeli amici. Intesi però dell’amarezza, ed oh, quanto grande! nel vedere il gran numero di quelli che si sarebbero pervertiti seguendo la dottrina falsa degli scellerati. Perciò, rivolto al Padre, tutto dolente, lo pregai del suo aiuto e della potente sua grazia per quei miserabili. Vidi, che il Padre non avrebbe mancato di concedere loro quanto gli richiedevo. Che molti si sarebbero convertiti in tutti i tempi con mirabili conversioni. Di ciò godei, e resi grazie al divin Padre; ma intesi dell’amarezza, o quanta! nel vedere il gran numero di quelli che sarebbero miseramente periti, per voler restare nella loro infedeltà ed ostinazione.
Terminato il mio discorso, dissi pubblicamente, che non mi avrebbero più udito parlare, e rivolto agli ebrei, dissi loro: Io vado, voi mi cercherete e non mi troverete, e morirete nel vostro peccato, ostinati e ciechi a tanta luce (1) , annunciando così l’ostinazione e la durezza della loro nazione.
Terminato il discorso, ed adorato di nuovo il divin Padre, diedi la salute a tutti calano che si appressarono a me per essere sanarti dalle loro infermità. Usci dal Tempio con i miei ripostoli, per non più tornarvi, dicendo al Padre mio: Ecco, o mio divin Padre, che ho adempito in tutto la vostra divina volontà: ho dato tutti gl’insegnamenti, ho predicato la parola vostra, ho promosso il vostro onore e la vostra gloria tanto in questa nazione, come in tutte le altre. Ora vi prego di dare a tutti il vostro aiuto, i vostri lumi, la vostra grazia, onde chi voglia, possa approfittare di tanto beneficio. Queste grazie ve le domando in virtù di tutte le mie opere, delle fatiche che ho fatto nella mia predicazione, dei patimenti sofferti, delle ingiurie e delle persecuzioni che ho sostenuto da parte dei miei nemici, e di tutto ciò che ho operato per la vostra gloria e per la salute delle anime.
Fu gradita al Padre tale offerta e richiesta, per cui, dimostrandomi il sommo gradimento, mi promise quanto gli avevo chiesto; poi mi disse: Oh, amato Figlio, in cui mi sono sempre compiaciuto e dal quale ho sempre ricevuto sommo gusto, non vi sarà cosa che mi domandiate in  cui  non  restiate  soddisfatto.  Anzitutto  ripongo  nelle  vostre  mani,  facendovi  assoluto padrone, tutto ciò che è mio, essendo voi a me uguale nella divinità; l’umanità vostra sarà esaltata, e le sarà data da me tutta la potestà, sì nel cielo come in terra.

rivelata alla serva di Dio Maria Cecilia Baij

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