Sposa casta
Devi essere pura, molto pura; e poiché il tuo Sposo è più puro della neve, dei gigli delle valli, tu devi vestire indumenti identici ai suoi. Accresci sempre più la tua bellezza interiore per renderti degna del tuo Re. Indossa le collane della tua modestia, sincerità, purezza e allacciale con gioia, perché te le ha donate colui che ti ama di un amore eterno e vuole vivere ogni giorno con te delle nozze senza fine. Infiammati di luce d’amore per rendere vivo il tuo spirito. Non tralasciare nulla che possa abbellire il tuo abito nuziale. Gesù non vuole delle spose fredde o tiepide, le vuole ferventi con un amore totale verso di Lui. Gesù non vuole spose che abbiano il corpo, la mente o il cuore impuri. Gesù ti vuole pura e limpida. Gesù vuole che tu sia un giglio di purezza tra le spine del mondo (Cant 2, 2).
Egli è un Re geloso (Dt 4, 24) e non accetta che tu sia leggera nei tuoi rapporti con gli altri. Perciò è importante che tu abbia un controllo sul tuo sguardo, per arrivare alla purezza totale del cuore. «Se il tuo occhio è sano anche il tuo corpo è tutto nella luce, ma se è malato, anche il tuo corpo è nelle tenebre. Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra. Se il tuo corpo è tutto luminoso, senza avere alcuna parte nelle tenebre, risplenderà tutto come quando la lucerna t’illumina con il suo bagliore» (Lc 11, 34-36). Devi controllare anche i tuoi pensieri, perché se li lasci correre come cavalli senza redini, ti porteranno a cattivi desideri e a cattive opere. La tua mente e il tuo cuore devono essere totalmente per Gesù. Perciò devi pregare molto e rimanere sempre in contatto personale con lui. Devi dialogare molto col tuo Sposo, specialmente nell’Eucaristia.
La purezza senza preghiera è come un fiore senza pioggia né rugiada, piantato in un deserto arido. Appassisce col calore del mattino. La preghiera lo manterrà sempre fresco e sano, per il Signore e per gli altri, poiché il fiore della verginità produce una maternità spirituale feconda e universale.
La purezza presuppone carità e umanità. Dice santa Maddalena de Pazzi: «Se vuoi sapere fino a che punto sei pura e accetta a Dio, lo capirai attraverso il piacere che provi nel comunicare agli altri i tuoi beni spirituali e materiali... Questo richiede in te molta umiltà poiché la purezza è l’umiltà in azione. Non c’è mai stata né ci sarà umiltà senza purezza né purezza senza umiltà». Che gli agnostici e i laici non debbano mai dirti: Sei pura come un angelo, ma superba come un demonio. Senza umiltà non c’è carità né vera purezza.
Tu sei chiamata ad essere testimone della purezza e della gioia tra gli uomini. Per questo, occorre che tu riconosca la tua debolezza e chieda aiuto a Gesù. Inoltre devi anche essere vigilante per non lasciarti contaminare da tutta l’impurezza che ti circonda. La televisione e i mezzi di comunicazione sociale presentano spesso l’amore della coppia come se fosse l’unico valido e molte volte lo fanno senza rispetto e senza morale. Pertanto è necessario che tu abbia molto autocontrollo e non ti lasci influenzare. I tuoi libri e le tue letture devono essere buoni e santi affinché la tua mente rimanga limpida e tu possa resistere alle costanti aggressioni della cultura erotica che ti circonda.
Devi stare molo attenta alle amicizie con persone dell’altro sesso... Se in questi rapporti ci sono gelosie e ripercussioni nella sfera sessuale, se t’indispettiscono le assenze o la mancanza di comunicazione... è segno che qualcosa non va. Devi avere libertà di spirito e sguardo limpido per rapportarti senza paura con altre persone. Tuttavia evita le amicizie particolari esclusive, anche in convento. Ama tutti con affetto sincero, ma senza esclusivismi, né amicizie occulte, né affetti personali inutili. La tua affettività deve essere equilibrata e non devi vergognarti di parlare di problemi morali, quando è necessario. Cerca sempre la purezza dell’anima e del corpo.
Gesù è attratto dalla purezza, e la purezza è amore, luce, sincerità, gioia interiore... Egli vuole che la tua purezza brilli come luce nel tuo cuore e che la tua felicità traspaia all’esterno. Devi riparare a tanta impurezza del mondo con la tua purezza. Non devi mai vergognarti, dinnanzi agli altri, di manifestarti come sposa di Gesù anche attraverso il tuo abito religioso. Gesù vuole il tuo cuore completamente per Lui e non ammette avversari .
Per questo occorre che tu usi molta prudenza per evitare ogni occasione di peccato. Se non sei prudente, non puoi volare nei candidi spazi dell’amore limpido. Questa prudenza compete specialmente alle superiore che devono vigilare attentamente su tutte le persone estranee che entrano in monastero, soprattutto se la loro entrata è permanente. Gesù vuole vederti gioiosa e felice della tua vita consacrata. Quanto soffre nel vedere spose tristi che si sentono frustrate o fallite e che cercano altre consolazioni! C’è chi sfoga la propria affettività con il cane, il gatto o il canarino della comunità, che considerano come loro proprietà e ne hanno cura come se fosse loro «sposo». Non sono capaci di sacrificarsi e cercano solo la propria comodità. Sono spose che pensano al divorzio, perché l’amore di Gesù non riempie di significato le loro vite.
In particolare in quei momenti di crisi in cui si cercano in modo cosciente o incosciente le carezze di un amore umano, quando Gesù sembra essersi tanto allontanato... devi raddoppiare la tua preghiera e usare molta prudenza. Non dire facilmente: «Ora mi rendo conto che non avevo la vocazione e che l’amore che sento verso quella persona viene da Dio o cose del genere». Se Gesù è silenzioso, questo è il momento della prova e devi cercarlo, anche se hai il cuore che sanguina e la carne a pezzi. Devi aspettarlo nella preghiera continua, anche se le tentazioni minacciano di far naufragare la barca della tua vita. Continua a sperare contro ogni speranza, finché arriverà il giorno in cui tu potrai uscire dal tunnel e sorgerà il sole della speranza. Non dimenticare che la sofferenza e l’amore sono le porte che spalancano il cuore di Dio. Quando sarà passata la crisi, una nuova luce brillerà nella tua vita. Il tuo amore sarà maturato e amerai Gesù in modo più puro e più forte.
Tutti prima o poi abbiamo momenti di crisi e tu devi essere pronta a questa prova. Quando sarà il momento, dovrai appoggiarti al tuo amato Gesù, come la sposa del Cantico dei Cantici: «Chi è colei che sale dal deserto appoggiata al suo diletto» (8, 5). “Chi è costei che sale dal deserto della tribolazione e della crisi appoggiata al suo Gesù?” Nel deserto della tua solitudine affettiva solo Gesù potrà riempire il tuo cuore. Egli sarà il tuo rifugio e la tua fortezza. Anche san Paolo ha sentito in sé una spina nella carne e così ci dice: «Per ben tre volte ho pregato il Signore che l’allontanasse da me. Egli mi ha detto: ti basta la mia grazia. La mia potenza, infatti, si manifesta pienamente nella debolezza. Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio delle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo. Quando sono debole, è allora che sono forte» (2 Cor 8, 10). Gesù ha bisogno della tua purezza per farti volare fino alle vette della divinità. Diceva alla beata Faustina Kowalska: «Tu sei mia sposa e la tua purezza dev’essere più che angelicale. Anche il più piccolo atto della mia sposa ha un valore senza limiti. La sua anima pura mi delizia e ha una forza incredibile dinnanzi a me. Ama Maria e raccomandale la tua purezza. Offrile ogni giorno l’ossequio del Santo Rosario che è la sintesi di tutto il Vangelo» (Cat 971).
Tu devi essere come quel fiore bello e puro che dice al camminante triste e solitario, con i suoi occhi brillanti: ti amo. Nel mondo ci sono molti fiori chiamati ad appassire senza essere visti dagli uomini, ma il loro profumo si spargerà fino agli estremi confini della terra e rallegrerà il cuore di Dio. Sii tu un fiore puro e bello per Gesù e digli costantemente: ti amo. «Signore crea in me un cuore puro, rinnova in me uno spirito fermo» (Sal 51, 12).
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