Della Comunanza di Azione Quarto Vincolo della nostra Unione col Cuore di Gesù
Tal è, o Gesù, il lavoro incessante del vostro Spirito nell' anima mia; o meglio tal è il lavoro che in me compite voi stesso per opera del vostro Spirito. Perocchè ben mi è noto che da voi solo io possiedo l'ospite divino, venuto ad abitare in me il giorno del mio battesimo, e da quel punto l' opera sua dura in me senza interruzione per vostro dono: di maniera che voi m'ispirate tutti i buoni movimenti ch' egli m' ispira, voi mi conferite tutti i meriti ch' egli mi fa conseguire , voi fate in me tutte le opere ch' egli mi fa fare, e se queste sono soprannaturali ed accetteVoli a Dio vostro Padre, perciò appunto sono tali che sono più ancora vostre che mie. In quella guisa che la scrittura di un fanciullo al quale il maestro conduce la mano, è più del maestro che del fanciullo, così le mie operazioni sono molto più vostre che mie, essendone voi solo la causa primaria, mentre io non ne sono che la secondaria. Tale è l' insegnamento della vostra Chiesa nel Concilio di Trento: « Gesù Cristo infonde ognora, come il capo nelle membra e la vite nei tralci, la sua virtù in tutti i giustificati, virtù che precede sempre, accompagna e sussegue le loro opere buone (1) ». E il detto del Concilio, o mio Gesù, dee specialmente riferirsi al vostro Cuore, perchè ogni grazia che mi fa pensare, parlare ed operare soprannaturalmente, è libero dono dell' amor vostro, è effetto dei palpiti vivificanti del vostro Cuore.
Ora pertanto mi è dato l'intendere in qualche modo le intime relazioni che corrono fra voi ed i membri del mistico vostro corpo; ora il formarmi un più giusto concetto dell' attuosità immensa del vostro Cuore. Questo del mio corpo materiale è l' organo più attivo di tutti gli altri, che non si dà mai requie e non cessa , mentre gli altri si abbandonano al riposo, di fornir loro il succo vitale che li mantiene. Ma che è mai l' attività del mio cuore, o Gesù, in paragone di quella del vostro ? Dal profondo dell' apparente riposo della vostra vita eucaristica, voi diffondete ad 0gni istante in tutte le anime giuste i lumi, le ispirazioni, gli aiuti, le forze che le fanno vivere soprannaturalmente ; e per quanto si estende il vostro corpo mistico, in cielo in terra in purgatorio, non si forma un solo pensiero di fede, non si pronuncia parola meritoria, non si compie atto virtuoso, non si acquista merito, non si gusta gioia celeste, di cui non sia sorgente il vostro Cuore.
ENRICO RAMIÈRE S. J.
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