APOSTOLATO DEL SACR0 CUORE DI GESÙ
SULL'UNIONE DEL CRISTIAN0 COL CUORE DI GESU'
Ma se la fratellanza nostra col Figliuolo di Dio ci flette in possesso del suo Cuore , come potremo noi negargli il diritto che egli ne acquista sul nostro ? Le relazioni di fratellanza sono necessariamente scambievoli, nè Iddio potea divenire nostro fratello, senza che noi divenissimo fratelli di Dio, contraendo verso di lui tutti i doveri propri di tale stato, primo de' quali è l' amore. Egli ci ha donato il Cuor suo, noi non gli dovremo donare il nostro?
E sarà chi voglia disconoscere così gloriosa obbligazione, e con mostruosa ingratitudine respingerla ? Come ! Il Figliuolo di Dio, per niente bisognoso di noi, del quale non avevamo meritato se non la collera, si degna di venire a noi, di darsi a noi, di unirsi a noi, di comunicare a noi i suoi tesori, di donare a noi il suo Cuore; e noi che dobbiamo tutto a lui, che non possiam nulla senza di lui, noi ricuseremo d' amarlo, ne rifiuteremo i doni e la parentela infinitamente gloriosa a cui Egli ci chiama ! Vile quel cuore e codardo, il qualè osi di patteggiare l'amor suo con un Dio che stato è così prodigo del proprio : anatema a colui che non amerà il Salvatore Gesù, Si quis non amat Domi num nostrum Jesum Christum, sit anathe ma (I CoR., XVI, 22) !
No, no, dolce Signore, non ispingeremo noi fino a questo eccesso la nostra viltà e ingratitudine ; ma riceveremo riconoscenti il dono che ci fate del vostro Cuore, che dev'essere d'ora in poi il nostro più caro, il nostro unico tesoro ! Fossero pure in nostra mano i beni di tutto il mondo, paragonati al vostro Cuore noi li avremo in conto di vile immondezza, Omnia detrimentum feci ut Christum lucrifaciam (PHIL., III, 8). Fossimo pure spogliati fino alla estrema nudità, noi ci riputeremo sempre ricchissimi per la possessione dell'amor vostro e del vostro Cuore. Ma non ci basta l'essere amati da voi, o Padre infinitamente amoroso, noi vogliamo amarvi di ricambio. È vero che non potremo giammai soddisfare l' immenso debito, contratto con voi e col vostro Padre celeste, quando egli vi diede a noi; che è mai il nostro cuore in confronto del vostro ? ma per quanto miserabile, freddo, imperfetto e malconcio esso sia, pure dacchè voi degnate accettarne l'offerta, noi ve l'offriamo con gioia, ve lo doniamo senza riserva; prendetelo, purificatelo, rendetelo degno di voi, usatene come strumento in tutte le opere alle quali sarà di piacer vostro l' applicarlo. Quanto a noi non vogliamo più altra gloria se non se di servire a voi, altra libertà se non se di appartenere a voi, altra felicità se non se di piacere a voi, altra ricompensa se non se di possedere eternamente voi.
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