APOSTOLATO DEL SACR0 CUORE DI GESÙ
SULL'UNIONE DEL CRISTIAN0 COL CUORE DI GESU'
Il suo Cuore, per conseguenza, ci appartiene; poichè nel dono fattoci di tutta la persona di lui, Iddio Padre non ha certamente eccettuato la più preziosa parte di così grande tesoro e a noi più necessaria, cioè il suo Cuore. Infatti questo ineffabile regalo era destinato a colmare il vuoto immenso della nostra povera umanità, fra le cui miserie era massima e senza rimedio l'impotenza di amare il vero bene, ed era troppo meritato castigo che non potesse più elevarsi verso il bene infinito, essa che avea fatto in degno sacrifizio del proprio cuore al niente. Così erasi veduta per una serie di secoli abbandonata all'orribile tormento d'un immenso bisogno di amare, senza mai poter giungere all'oggetto che solo poteva soddisfarne le insaziabili brame. Chi dunque le restituirà quell' amore la cui perdita era stata principio di tutte le sue rovine ? Ecco venire il Figliuol di Dio a recarglielo dal cielo; nè si contenta egli di renderle quel raggio d'amore divino che riscaldò il cuore dei primi parenti, ma gliene comunica la sorgente medesima; cioè l' infinito Amore che arde nel seno del Padre, e donandole se stesso, dona insieme lo Spirito Santo, di cui egli con Dio suo Padre è principio comune; preso dal seno immacolato d'una figlia di Adamo un Cuore somigliante al nostro, un Cuore formato della nostra sostanza, come a vaso dove racchiudere tesoro sì grande. Di qui le inestimabili ricchezze onde noi, per quanto miserabilissimi, possiamo amare, e con ciò soddisfare ogni nostro debito. Col Cuore del Figliuol di Dio, che insieme è Cuore del Figlio dell'uomo, l'umanità può gareggiare amando col suo Creatore, rendere a lui tanto quanto ne riceve, ed alla sua in finita larghezza rispondere con una riconoscenza infinita.
Dunque il Cuore di Gesù ci appartiene , e niente vi è in quella divina Persona, che ci appartenga più di esso. Ogni dono procede dall' amore, e l' amore istesso è il primo di tutti i suoi doni: se però Gesù si è veramente e interamente dato a noi, secondo il detto del l'Apostolo Dilexit meet tradidit semetipsum pro me (GAL., II, 20), egli ci donò prima di tutto l' amor suo, e per conseguenza il suo Cuore, organo di questo amore. Fra gli organi del corpo umano il cuore vien formato il primo e forma poi tutti gli altri; nel che la natura ci porge una bella somiglianza del gran mistero della nostra rigenerazione in Gesù Cristo. Giacchè l'Unigenito di Dio per farsi nostro fratello, ha dovuto anzitutto amarci d'ineffabile amore, prendere un Cuore e donarcelo; Cuore che poi lo ha fatto tutto quello che egli è stato per noi, e la compiuta donazione di questo Cuore può solo spiegare tutti gli altri doni ed ineffabili sacrifici di lui.
ENRICO RAMIÈRE S. J.
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