La volontà umana è sempre sotto l'azione della grazia divina.
19. 41. Giudicate tuttavia, per favore, che senso abbia credere che alla volontà e agli sforzi dell'uomo non sia necessaria la misericordia di Dio, la quale ha pure prevenuto l'uomo perché si sforzasse, semplicemente a causa della frase che l'Apostolo dice di un tale: Faccia ciò che vuole in quel passo dove, mi pare, seguita a dire: Non pecca, se la fa sposare 233. Come se la volontà di far sposare una figlia debba contare molto nella discussione tanto faticosa concernente l'aiuto della misericordia divina. O quasi che anche in quel caso giovi qualcosa il nostro volere, se Dio mediante la sua provvidenza con la quale governa tutte le cose non congiunge l'uomo e la donna. O come se, avendo scritto l'Apostolo a Filemone: Perché il bene che farai non sapesse di costrizione, ma fosse volontario 234, il bene possa esser volontario altrimenti che quando Dio suscita in noi il volere e l'operare secondo i suoi benevoli disegni 235 . O come se, essendo stato scritto nel Deuteronomio: Ha posto davanti all'uomo la vita e la morte, il bene e il male 236, con l'avvertimento di scegliere la vita, non venga anche questo stesso avvertimento dalla misericordia divina, oppure giovi a qualcosa scegliere la vita, se Dio non c'infonde la carità di scegliere la vita e se dopo averla scelta non ce ne concede il possesso Dio stesso del quale è stato detto: C'è ira nella sua collera, ma c'è vita nella sua volontà 237. O quasi che, essendo scritto: Se vorrai osservare i precetti, essi ti salveranno 238, non debba rendere grazie a Dio chi li vuole osservare, dal momento che non lo potrebbe volere, se tutta la luce della verità l'abbandonasse a se stesso. L'uomo, posti davanti a lui il fuoco e l'acqua, stende, sì, la mano dove vuole, ma più alto è colui che chiama da un'altezza superiore ad ogni immaginazione umana, dato che l'inizio per la conversione del cuore è la fede, com'è scritto: Verrai partendo dalla fede 239, e ciascuno sceglie il bene così come glielo consente la misura di fede che Dio gli ha data 240, e nessuno può, dice il Principe della fede, venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato 241. Che lo dica della fede con la quale si crede in lui lo spiega abbastanza evidentemente un po' dopo dove afferma: "Le parole che vi ho dette sono spirito e vita. Ma vi sono alcuni tra voi che non credono". Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che credevano e chi era colui che l'avrebbe tradito. E diceva: "Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio" 242 .
Sant'Agostino
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