Spunti di Riflessione
seguendo la Sacra Scrittura
e gli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta
Vol. 34 – Maggio 31, 1936 =
“Mia piccola figlia del mio Volere, il mio amore vuole sfogarsi, sente il bisogno di far conoscere, a chi vuol vivere di mia Volontà, ciò che Io feci e faccio, perché ritorni a regnare e dominare in mezzo alle creature. Tu devi sapere che tutta la mia vita non fu altro che il richiamo continuo della mia Volontà in mezzo ad esse ed il richiamo delle creature nel mio Fiat Supremo. […]
La mia Umanità lacerata, cercata a morte, crocifissa, rappresentava l’umanità infelice senza del mio Volere innanzi alla Divina Giustizia, ed in ogni pena chiamavo il mio Fiat a darsi il bacio di pace colle creature, per renderle felici, e chiamavo loro in Esso per far cessare la passione dolorosa alla mia Volontà.
Finalmente la morte, che maturò la mia Resurrezione, la quale chiamava tutte [le creature] a risorgere nel mio Fiat Divino; ed oh come simboleggia al vivo la mia Resurrezione il Regno della mia Volontà! La mia Umanità piagata, deformata, irriconoscibile, risorgeva sana, d’una bellezza incantevole, gloriosa e trionfante. Essa preparava il trionfo, la gloria alla mia Volontà, chiamando tutti in Essa ed impetrando che tutti risorgessero nel mio Volere: da morti vivi, da brutti belli, da infelici felici. La mia Umanità risorta assicura il Regno alla mia Volontà sulla terra; fu l’unico mio atto pieno di trionfo e di vittoria, e ciò Mi conveniva, perché non volevo partire per il Cielo se prima non desse1 tutti gli aiuti alle creature per farle rientrare nel Regno del mio Volere, e tutta la gloria, l’onore, il trionfo al mio Fiat Supremo per farlo dominare e regnare”. […]
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