venerdì 12 settembre 2025

Gesù lascia Bezech e va ad Ainon - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anna Caterina Emmerick 


LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTISSIMA MADRE

(Dalla fine della prima Pasqua alla prigionia di San Giovanni Battista)


Gesù lascia Bezech e va ad Ainon


Gesù continuò a insegnare e a guarire davanti all'albergo. Coloro che stavano per essere battezzati, la carovana dei pagani e molti altri si diressero verso il Giordano per passare dall'altra parte. Il passaggio era a un'ora e mezza a sud di Bezech, vicino alla città di Zarthan, lungo il Giordano, a un'ora da Bezech. Dall'altra parte, tra Bezech e Zarthan, c'è un villaggio chiamato Adam. Vicino a Zarthan è dove si fermò il Giordano quando passarono i figli d'Israele. Lì Salomone fece fondere pentole e utensili; ci sono ancora alcune di queste industrie e a ovest della curva che fa il Giordano c'è un laboratorio installato su una montagna che si estende verso la Samaria. Lì si trova qualcosa di simile al rame e al bronzo. Gesù insegnava durante il carnevale. Quando gli chiesero se si sarebbe fermato a Zarthan, rispose che altri luoghi ne avevano più bisogno, che Giovanni era stato lì spesso e che dovevano chiedere a lui se aveva mangiato bene e se si era divertito in quel luogo. Lì c'era un ampio guado per attraversare il Giordano; poi il Giordano gira verso ovest. Dall'altra parte camminarono per circa due ore verso est, nella parte nord di un torrente che sfocia nel Giordano, non lontano da lì. Arrivarono a un torrente vicino a Sukkoth, sulla sinistra. Si riposarono tra Sukkoth e Ain6n, a quattro ore di distanza, sotto le redini. Quando attraversarono il Giordano, poterono vedere Salem, dall'altra parte, che fino a quel momento era stata coperta dalla riva montuosa: si trovava in mezzo alla foce occidentale del Giordano, di fronte ad Ain6n. Ad Ain6n c'era una grande folla di persone. I pagani si erano sparsi tra la collina di Ain6n e il Giordano. Erano accorsi dieci farisei. Alcuni di Ain6n, altri da vari luoghi, tra cui il figlio del fariseo Sime6n di Betania. Tuttavia tra loro c'erano anche persone prudenti e moderate. Nella parte settentrionale della montagna, in alto, c'è Ain6n, una piccola città, come spesso sono le case dei luoghi di svago. In questa parte della città c'era la foce della fonte della piscina dei battesimi, situata a est della montagna. L'acqua della fonte era convogliata in canali di ferro. Questa foce era stata chiusa e veniva aperta solo in caso di necessità. C'era una casa per la cura della fonte. Davanti a quel luogo vennero i farisei, tra cui il figlio di Simone il Zebedeo, incontro a Gesù. Lo accolsero amichevolmente, con deferenza e rispetto. Portarono Gesù e i suoi discepoli in una tenda, gli lavarono i piedi, scuotettero le loro vesti e li rinfrescarono con pane, miele e bevande. Gesù manifestò di essere contento, che lì c'erano persone ben intenzionate; ma gli pesava che appartenessero a quella setta di farisei. Li seguì fino alla città ed entrò in un cortile dove lo attendeva una grande folla di malati, stranieri e del paese. Alcuni giacevano sotto le tende e altri nelle gallerie della casa. Alcuni potevano camminare. Gesù li guarì tutti con l'imposizione delle mani e con esortazioni. I discepoli aiutavano a portare i malati, a sollevarli, a scioglierli dalle loro bende. Diverse donne affette da flusso di sangue stavano in disparte, pallide e velate. Quando Gesù ebbe finito con i malati, andò da loro, impose loro le mani e le guarì. C'erano paralitici, idropici, fizici, con pustole sul collo e sul corpo, che non erano impuri, oltre a muti, sordi e sofferenti di ogni genere. Questo cortile terminava in un corridoio di colonne, dove c'era un portico. C'erano molti spettatori, alcuni farisei e alcune donne. Gesù era qui con i farisei, perché tra loro c'erano alcuni moderati che lo avevano accolto bene e sinceramente; per questo Gesù dava qui alcune preferenze. Voleva mostrare loro che non avevano ragione a dire che frequentava solo pubblicani, peccatori e mendicanti. Voleva anche mostrare loro che Gesù dava l'onore che gli era dovuto sempre e ovunque si comportassero correttamente. Qui si impegnarono essi stessi a mantenere l'ordine tra i malati e Gesù lasciò che facessero tutto come sembrava loro giusto.


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