domenica 5 ottobre 2025

Gesù tra i pagani di Ramoth - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anna Caterina Emmerick 


LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTISSIMA MADRE

(Dalla fine della prima Pasqua alla prigionia di San Giovanni Battista)



Gesù tra i pagani di Ramoth


I festeggiamenti in commemorazione di Jefte durarono quattro giorni. In seguito Gesù si recò con i suoi discepoli nel luogo dove abitavano i pagani a

Ramoth, che lo accolsero con grande venerazione all'ingresso della strada dove abitavano. Non lontano dal loro tempio c'era un luogo di insegnamento, dove avevano portato i malati e gli anziani, che egli guarì dalle loro malattie. Coloro che lo avevano invitato sembravano essere saggi, sacerdoti e filosofi; sapevano della venuta dei Re Magi, di come questi avessero osservato la stella di Mesfas, e appartenevano a questa setta di osservatori delle stelle. Non lontano avevano un luogo adatto su una collina per osservare le stelle, come nel paese dei Magi. Da tempo desideravano un insegnamento e ora lo avrebbero ricevuto da Gesù stesso.

Parlò in modo molto profondo; si riferì anche alla Santissima Trinità e in questa occasione pronunciò queste parole, che mi causarono stupore: «Tre sono le cose che rendono testimonianza: l'acqua, il sangue e lo spirito, e queste sono unite in uno». Parlò loro della caduta del primo uomo nel peccato, della promessa del Redentore e di molte cose riguardanti la condotta degli uomini, del diluvio, del passaggio del Mar Rosso e del Giordano e del battesimo. Disse loro che gli ebrei non avevano posseduto tutta la Terra Santa e che molti pagani erano rimasti all'interno; che ora Egli veniva a prendere ciò che era rimasto per incorporarlo nel suo regno; ma non con la spada e la violenza, bensì con l'amore e la grazia.

Commosse molti e li mandò a battezzarsi ad Ain6n. Altri sette uomini anziani che non potevano recarsi lì furono battezzati qui dai suoi discepoli. Fu portato un recipiente che fu posto davanti a loro; essi entrarono in una vasca da bagno, in modo da trovarsi con l'acqua fino alle ginocchia; sul recipiente d'acqua fu posto un pasarnanos su cui appoggiarsi. Due discepoli posero le mani sulle spalle dei battezzandi e Mattia, un discepolo di Giovanni, versò l'acqua su di loro, uno dopo l'altro. Usò una specie di tazza con il manico per versare l'acqua sulla testa. Gesù disse ai discepoli la formula che dovevano ripetere durante i battesimi. Gli uomini si presentarono puri, vestiti di bianco. Gesù insegnò poi al popolo in generale sulla castità e sul matrimonio; alle donne raccomandò l'obbedienza, l'umiltà e l'educazione dei figli. La gente si mostrò molto ben disposta e lo accompagnò con grande affetto al ritorno. Quando Gesù tornò nella città dei Giudei, guarì anche i malati che erano davanti alla sinagoga. I leviti non videro di buon occhio il fatto che fosse stato con i pagani. Gesù insegnò nella sinagoga, dove continuavano ancora le feste di Jefte, sulla malvagità dei pagani e su come molti di

di loro si sarebbero seduti nel suo regno, preferiti ai figli d'Israele; e che Egli era venuto per incorporare nella terra promessa quei pagani che loro, gli israeliti, non erano riusciti a cacciare da essa, e che ciò avveniva per grazia, insegnamento e battesimo. Parlò anche della vittoria e del giuramento di Jefte.


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