domenica 12 ottobre 2025

L’anima gira in tutta la Creazione e Redenzione e con tutte le opere di Dio chiede il Fiat.

 


Dal Vol. 20 - 17 Ottobre 1926

L’anima gira in tutta la Creazione e Redenzione e con tutte le opere di Dio chiede il Fiat.

Mi sembra che non posso fare a meno di seguire il mio giro nella Volontà Suprema, sento ch’è la vera casa mia ed allora son contenta quando giro in Essa. Perché trovo tutto ciò che appartiene al mio dolce Gesù, ché in virtù della sua Volontà tutto ciò che è suo è anche mio. Quindi ho molto da dare al mio amato Bene, anzi c’è tale e tanto da dargli, che non finisco mai di dargli tutto. Onde mi rimane il desiderio di ritornare a seguire il mio giro per potergli dare tutto ciò che appartiene alla sua adorabile Volontà; e pensando al gran bene che porta all’anima il Voler Supremo, mentre giravo pregavo Gesù che subito lo facesse conoscere a tutti affinché potessero prendere parte a sì gran bene, e per ottenere ciò Gli dicevo come giungevo a ciascuna cosa creata: “Vengo nel sole a fare compagnia alla tua Volontà regnante e dominante in esso, in tutto lo splendore della sua maestà, ma mentre Ti faccio compagnia nel sole Ti prego, che il tuo Fiat Eterno sia conosciuto e come regna nel sole trionfante, venga a regnare trionfante in mezzo alle creature; vedi anche il sole Ti prega, tutta la sua luce si converte in preghiera, e come si stende sulla terra ed investe colla sua luce piante e fiori, monti e pianure, mari e fiumi, così prega che il tuo Fiat sia uno sulla terra, che si armonizzi con tutte le creature. Sicché non sono io sola che prego, ma è la potenza della tua stessa Volontà che regna nel sole che prega: prega la luce, pregano i suoi innumerevoli effetti, i beni, i colori che contiene; tutti pregano che il tuo Fiat regni su tutti. Puoi tu resistere ad una massa di luce sì grande, che prega colla potenza del tuo stesso Volere? Ed io piccola qual sono mentre Ti faccio compagnia in questo sole, benedico, adoro, glorifico, la tua Volontà adorabile, con quella magnificenza e gloria con cui la tua stessa Volontà si glorifica nelle opere sue. Sicché solo nelle creature non deve trovare, la tua Volontà, la perfetta gloria delle opere sue? Perciò venga, venga il tuo Fiat ”.

Ma mentre ciò faccio, sento che tutta la luce del sole prega che venga il Fiat Eterno, cioè la sua stessa adorabile Volontà che investendo la luce prega, ed io lasciandola a pregare passo nelle altre cose create a fare la mia piccola visitina, per tenere un poco di compagnia all’adorabile Volontà in ciascun atto suo che esercita in ciascuna cosa creata. Perciò passo il cielo, le stelle, il mare finché il cielo prega, le stelle pregano, il mare col suo mormorio prega che il Fiat Supremo sia conosciuto e regni trionfante in tutte le cose create, come regna in loro.

Dopo d’aver girato su tutte le cose create per tenere compagnia al Fiat Divino e chiedere in ciascuna cosa che venga a regnare sulla terra - come è bello vedere, sentire che tutta la Creazione prega che venga il suo Regno in mezzo alle creature! - poi scendo in tutto ciò che fece il mio Gesù nella Redenzione: nelle sue lacrime, nei suoi gemiti infantili, nelle sue opere passi e parole, nelle sue pene, nelle sue piaghe, nel suo Sangue fin nella sua morte affinché le sue lacrime preghino che venga il suo Fiat. I suoi gemiti e tutto ciò che fece supplicano tutti in coro che il suo Fiat sia conosciuto e che la sua stessa morte faccia risorgere la vita della sua Volontà Divina nelle creature.

Onde mentre ciò facevo ed altro, [che tralascio] perché sarei troppo lunga se volessi dir tutto, il mio dolce Gesù stringendomi a Sé mi ha detto: “Piccola figlia del mio Volere, tu devi sapere che la mia Volontà si lascia regnante in tutta la Creazione per dare il campo alle creature di farle tante visite per quante cose creò. Voleva la compagnia della creatura nel muto linguaggio di tutto l’universo. Com’è duro l’isolamento di questa Volontà sì santa che vuole santificare e non trova a chi partecipare questa Santità, sì ricca che vuole dare e non trova a chi dare, sì bella e non trova chi abbellire, sì felice e non trova chi felicitare. Poter dare, voler dare, e non avere a chi dare è sempre un dolore ed una pena inenarrabile, e per maggior dolore essere lasciata sola. Onde (la Divina Volontà) nel vederle (le creature) uscire nel campo della Creazione per tenerle compagnia si sente felicitare e compiere lo scopo perché (per il quale) si lasciò regnante in ciascuna cosa creata. Ma quello che rende più felice, più glorificati è che tu come giungi in ciascuna cosa creata Gli chiedi che il tuo Fiat sia conosciuto e regni su tutto e muovi la mia stessa Volontà nel sole, nel cielo, nel mare, in tutto a pregare che venga il Regno del mio Volere, perché stando in te il mio Fiat si può dire che è Essa stessa che prega e che muove tutte le opere mie fin le mie lacrime e sospiri ché venga il Regno della mia Volontà. Tu non puoi capire qual contento Mi dai, qual breccia al mio Cuore ed alla mia stessa Volontà, sentire tutte le opere nostre che pregano che vogliono il nostro Fiat; vedi dunque il mio contento che non ti vedo chiedere nulla per te, né gloria, né amore, né grazie, e vedendo la tua piccolezza che non puoi ottenere un regno sì grande giri in tutte le opere mie, dovunque si trova un atto della mia Volontà facendo il suo ufficio e fai dire al mio Fiat stesso: ‘Venga il tuo Regno! Deh, fa’ che sia conosciuto ed amato e posseduto dalle umane generazioni!’ Una Volontà Divina che prega insieme colle opere nostre insieme alla piccola figlia sua è il più grande portento, è una potenza pari alla nostra che prega e il non esaudirla Ci riesce impossibile. Com’è santo, come è puro, nobile e tutto divino senza ombra d’umano il Regno della nostra Volontà; la sua base, il suo fondamento è la profondità di Essa, Sarà lo stesso Fiat nostro che, stendendosi sotto, in mezzo, e sopra a questi figli della Famiglia Celeste, renderà fermo il passo ed incrollabile per loro il Regno della mia Volontà”.


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