giovedì 23 ottobre 2025

Commento all‟Apocalisse

 


SEZIONE SECONDA  SUL CAPITOLO NONO DELL’APOCALISSE 

 Il quinto e sesto Angelo. 

 

§. I. 

 

Il quinto angelo, che suonò la tromba. 

 

Cap. IX. v. 1-12. 


Vers. 2. 

E aprì il pozzo dell‟abisso e salì fumo dal pozzo come fumo di gran fornace, e s‟oscurò il sole e l‟aria per il fumo del pozzo.  

 II. Con queste parole s‟esprimono gli effetti e le terribili calamità che derivarono, sia riguardo alla Chiesa, sia riguardo all‟Impero, dalla diffusione di questa al sommo empia eresia. 1°. Quanto alla Chiesa qui si ha: salì fumo dal pozzo come fumo di gran fornace. Fumo indica il trionfo, il favore e la diffusione dell‟eresia. Il fumo, infatti, sale in alto, oscura la luce, e da ultimo, espandendosi, si dilata attraverso l‟aria sopra la terra. Tutte queste caratteristiche possiede il diffondersi dell‟eresia. L‟eresia, infatti, trovati dei fautori, del pari del suo primo principio, che è Lucifero, si innlaza sopra ogni cosa, sale verso le altezze sublimi, oscura il sole, ossia la luce della verità, s‟insinua come il cancro, e si propala sulla terra, sforzandosi, o di sedurre, o di eliminare, i seguaci della verità. È paragonata al fumo di gran fornace per la grandissima vigoria e periodo di tempo in cui l‟eresia di Ario, più degli altri movimenti ereticali, rimase attiva. Durò, infatti, fino all‟Impero di Giustiniano nell‟anno 527. Ai suoi tempi ebbe, infatti, come fautori e seguaci, potentissimi Imperatori, Re, Patriarchi, Arcivescovi, Vescovi ecc., come si legge nella Storia ecclesiastica. E s‟oscurò il sole e l‟aria per il fumo del pozzo. Con queste parole si rileva la caratteristica propria che derivò da questa eresia, cioè la denigrazione del nome di Cristo e della sua Chiesa. Il sole, infatti, è il simbolo di Cristo, che fu oscurato, quanto alla gloria esterna del suo nome, poiché gli ariani negavano che fosse vero Dio, e Figlio della stessa sostanza del Padre, per cui il suo Nome era offuscato con grandissimo detrimento presso gli uomini sulla terra della sua gloria divina. L‟aria indica la Chiesa Cattolica, che è illuminata da Cristo, come il sole materiale illumina l‟aria. Al tempo, appunto, dell‟Imperatore Valente e dei successivi fautori dell‟eresia ariana, la Chiesa fu offuscata dall‟errore di Ario, talvolta fino al punto che la maggior parte dei cristiani divenne eretica. Valente, infatti, sottrasse ai cattolici tutte le Chiese, proibì il libero esercizio della vera religione, ordinò di assassinare innumerevoli schiere di santi Monaci, impose ovunque gli ariani, cacciando via i cattolici, col risultato che si ebbe una gran defezione dalla Chiesa Cattolica all‟arianesimo. Così, al tempo dell‟Imperatore Zenone, non vi era alcun Re cattolico, che dominasse almeno su qualche piccola regione. Dice poi che il sole e l‟aria furono oscurati dal fumo del pozzo, poiché l‟errore ariano non avrebbe mai potuto affermarsi così, se l‟empio Valente non gli avesse concesso libertà ovunque, non gli avesse spalancato – per così dire – le porte, e non l‟avesse promosso in ogni parte dei suoi domini, e soprattutto se non si fosse adoperato, per il tramite di sacerdoti eretici, ad infettare con questo errore Goti e Vandali. Da qui poi ogni sciagura ebbe modo di trovare aperta la porta per imperversare in lungo e in largo. 

Venerabile Servo di Dio Bartolomeo Holzhauser 


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