Dal Vol. 24 - Aprile 29, 1928
Le meraviglie del Ti amo; l’amore non stanca mai.
(…) Seguivo il mio giro nel Voler Divino, e ripetendo il mio ritornello del Ti amo stavo dicendo: “Gesù, Amor mio, voglio lasciare tutto l’essere mio nel tuo Fiat, per potermi trovare in tutte le cose create per imperlarle col mio Ti amo. Anzi voglio mettere il mio cuore nel centro della terra e, come palpito così voglio abbracciare tutti i suoi abitanti e seguendo tutti i loro palpiti col mio Ti amo, voglio darti l’amore di ciascuno di essi. E come si ripete il mio palpito da dentro il centro della terra, così voglio mettere il mio Ti amo a tutti i germi che racchiude nel suo seno; e come i germi spuntano e si formano le piante, le erbe, i fiori, così voglio mettere il mio Ti amo per poterli vedere racchiusi nel mio Ti amo per Gesù”. Ma mentre ciò dicevo, il mio pensiero ha interrotto il mio ritornello del Ti amo, dicendomi: “Quante sciocchezze dici; Gesù stesso ne sarà stanco di sentire la tua lunga cantilena: ‘Ti amo, Ti amo’”. E Gesù, movendosi in fretta in fretta nel mio interno e guardando tutta la Creazione per vedere se in tutte le cose, piccole e grandi, c’era la vita del mio Ti amo, mi ha detto: “Figlia mia, che maraviglia, che incanto vedere tutte le cose imperlate col tuo Ti amo! Se si potesse[ro] vedere da tutte le creature, imperlate tutte le piante, gli atomi della terra, le pietre, le gocce dell’acqua, col tuo Ti amo; riempita la luce del sole, l’aria che respirano, il cielo che veggono, col tuo Ti amo; le stelle, che scintillano il tuo Ti amo; qual maraviglia non susciterebbero in loro? Qual dolce incanto non attirerebbe le loro pupille a guardare il tuo ritornello e lunga cantilena del tuo Ti amo? Direbbero: ‘Possibile che non si è fatta sfuggire nulla!? Noi stessi ci sentiamo imperlati dal suo Ti amo!’; ed andrebbero curiosando ed indagando tutto per vedere se di fatto nulla ti fosse sfuggito, per godere l’incanto del tuo Ti amo.
Ora se questo incanto meraviglioso resta inosservato per le creature terrestri, non resta inosservato per il Cielo, e gli abitatori di lassù godono l’incanto e le meraviglie di vedere la Creazione tutta riempita ed imperlata dal tuo Ti amo; sentono armonizzare il loro Ti amo col tuo. Non si sentono distaccati dalla terra, perché l’amore li unisce insieme e forma le stesse note e le stesse armonie. E poi, tu devi sapere che Io non Mi stancai in tutte le cose piccole o grandi, quando furono create, d’imperlarle coi miei ripetuti ti amo per te; e come non Mi stancai nel metterli, così non Mi stanco a sentirli ripetere da te, anzi ne godo che il mio ti amo non resta isolato, ma tiene la compagnia del tuo che, facendo eco nel mio, si fondono insieme e fanno vita comune. E poi, l’amore non stanca mai, ma invece Mi è portatore di gioia e felicità...”
(Dagli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta)

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