sabato 25 ottobre 2025

Offriti così come sei

 


Gocce di Luce


Figlia mia, offrimi la tua giornata vissuta nel sacrificio, nella fatica e nella difficoltà. Offrimi la tua preghiera, seppur ti sembra non sia sempre fervorosa. Si crede a volte che la preghiera nell’intensità del sentimento sia più gradita. Ma non è così. Essa è sempre espressione della mia ricerca, anzi vi dico che più essa è vissuta nel dolore, nell’impedimento, nell’aridità ha più valore, perché è allora che mi si testimonia di amarmi.  

L’aridità, il buio, il non sentirmi per le anime che realmente mi amano sono delle croci dolorosissime. Per questo, solo raramente le offro ad alcune. 

Non ti preoccupare se tra i tuoi familiari non capiscono i valori della fede e contestano. Ti fai prendere da troppa irruenza, ma sei nella verità. Stai certa, sei nella verità. Un giorno si apriranno loro gli occhi e capiranno. Si ricorderanno poi delle tue parole.  

Tutti amo, tutti cerco. La luce del mio calore raggiunge coloro che vivono nell’ombra. Ancor di più, baci ai fiori chiusi delle anime che si aprono al mio calore. Se tu sei così ora arida e incapace di capire e amare quel che dico, da te non può nascere nulla. Sono Io che dispongo e ti dico che un giorno mi amerai tanto che Io mi diletterò, mi consolerò del tuo amore.  

Guarda questi piccoli di oggi, fanno la prima comunione e come sono belli. Come vorrei rimanessero tali. Tra qualche anno non sarà più così. Mi dimenticheranno perché non hanno intorno il terreno adatto che li farà crescere per amarmi.  

Gabriele soffre un po’ per disturbi fisici, un po’ perché irretito dal male. Io lo benedico. Chiedi al sacerdote domani un’altra benedizione. Non ti preoccupare più di tanto. È per donarti della sofferenza figlia mia, questi problemi con i tuoi figli, perché ti amo. Sappi che coloro che amo di più sono immersi di più nel dolore. Solo nel dolore si impara ad amarmi e ad amare. La tua strada è così, ma è costellata di pause e tenerezze del mio di amore. I tuoi figli non mangiano e per te è una grande pena. Io unisco la tua pena da anni al mio dolore, alla difficoltà che Io stesso provo perché i miei figli non si nutrono di me. Quale dolore! Quanto Io cerco e chiamo gli uomini a nutrirsi di me per crescere bene, ma non ascoltano, non mi desidero, mi rifiutano. 

Che dolore! Sono Gesù, sono proprio Gesù. Non hai sentito la parola stasera? “A chi mi ama, Io mi manifesterò”. A chiunque mi cerca o desidera amarmi sinceramente Io mi rivelo e faccio doni, a chi in un modo, a chi in un altro. A te parlo al cuore, che è un dono bellissimo che posseggono molte altre anime, ma sempre così poche nel numero dell’umanità. 

Cardellino mio, Io ti voglio far volare in alto, su, verso il mio Cuore, un Cuore infuocato, per farti conoscere l’ardore di come Dio ama. Il mio amore riveste arde e appaga come nessun sentimento umano può dare. Sono con te, non vado via. Rimango con te.  

Ti benedico, tu rimani solo gioiosa. 

11/5/1996  

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