Secondo le visioni del
Ven. Anna Caterina Emmerick
LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTISSIMA MADRE
(Dalla fine della prima Pasqua alla prigionia di San Giovanni Battista)
Gesù a Efron
A un'ora e mezza si trova Efron. Anche se da qui non si può vedere, ci sono solo le alte montagne di fronte. Gesù si separò dalla gente di Azo, che era la migliore di tutti i suoi cammini, e proseguì il viaggio fino a Efron. Davanti alla città fu accolto dai leviti. Avevano già preparato molti infermi in cesti di legno, ai quali mettevano un tetto di tela. Gesù guarì questi infermi. La città si trova in alto, a mezzogiorno di un passaggio stretto in cui scorre un ruscello che spesso straripa verso il Giordano, il quale può essere visto da qui nel burrone molto lontano. Di fronte c'è una montagna alta e stretta, dove la figlia di Jeftè con le sue compagne aspettava il padre vincitore, e poi, vedendo una segnalazione che riceveva fumo da lontano, tornò in fretta a Ramot per uscire con grande gioia e splendore incontro a suo padre. Qui Gesù insegnò e guarì molte persone. Questi leviti appartenevano a una antica setta dei recabiti. Gesù rimproverò la loro eccessiva severità e la durezza di alcune delle loro idee e disse al popolo che non dovevano imitarli. In questa occasione, Gesù ricordò a quei leviti che avevano esaminato e guardato ingiustamente (con troppa curiosità) l'Arca dell'Alleanza che i filistei restituivano, e che furono puniti. I recabiti discendono da Jetrò, il suocero di Mosè. Vivevano sotto tende in un tempo. Non coltivavano la terra e non bevevano vino. Erano generalmente i cantori e i portieri del tempio di Gerusalemme. Coloro che a Bet-Semes avevano guardato, contro il divieto di Dio, l'Arca che tornava, furono puniti con la morte. Erano recabiti che vivevano lì sotto tende (Re 1, 6-15). Geremia tentò una volta invano di far loro bere vino nel tempio e la loro osservanza dei precetti della setta era un esempio per gli israeliti. Ora, ai tempi di Gesù Cristo, non vivevano più sotto tende, ma avevano ancora costumi diversi dagli altri. Indossavano un efod (scapolare) di peli come un cilicio sulla carne e un vestito di pelli e un altro bianco e bello con una cintura molto larga. Per questi abiti si distinguevano dagli esseni. Osservavano norme esagerate di pulizia e alcune consuetudini strane nei matrimoni e giudicavano dal sangue versato se una persona doveva sposarsi o meno e secondo questi segnali sposavano o proibivano il matrimonio. Alcuni vivevano in Argob, a Jabesh e in Giudea. Non contraddicevano a Gesù: erano umili e accettavano i rimproveri che Gesù faceva. Gesù rimproverò loro la troppa severità contro gli adulteri e gli assassini, il cui perdono e pentimento non volevano ricevere. I digiuni li osservavano rigorosamente. Accanto alla montagna ho visto varie fabbriche e laboratori di fusione e ferriere. Fabbricavano tubi e canali per l'acqua, che facevano in due parti e poi saldavano.

Nessun commento:
Posta un commento