giovedì 20 novembre 2025

ANGELI E DEMONI LA LOTTA CONTRO IL POTERE DELLE TENEBRE

 


Ecco i santi angeli, principi degli eserciti del Signore, ma anche nostri amici e protettori.


Le NOZIONI che circolano tra i fedeli, anche tra i più fervorosi, riguardo agli santi angeli sono molto vaghe e superficiali. Meri ricordi e immagini dell'infanzia, nella maggior parte dei casi, non molto diverse da entità fittizie e in qualche modo mitologiche, come le fate e gli gnomi.

L'iconografia corrente, purtroppo, non aiuta a far conoscere la vera fisionomia degli angeli, presentandoci esseri alati, con vesti e aspetto femminile; oppure, angioletti paffuti, con facce infantili e sciocche, che giocano spensierati su nuvole che sembrano più fiocchi di zucchero filato...

Questi angeli non esistono, né è di loro che trattiamo qui.

A partire dai dati della Sacra Scrittura e della Tradizione, dagli scritti dei Santi Padri, dall'insegnamento del Magistero ecclesiastico, dalla lezione dei Dottori e teologi, vogliamo presentare la vera natura dei santi angeli: esseri puramente spirituali, dotati di un'intelligenza acutissima e di una possente volontà libera che domina, sotto Dio, su tutte le altre creature, razionali e irrazionali, così come sulle forze della natura, sugli elementi dell'atmosfera e soggiogando per sempre gli spiriti infernali.

Ecco i santi angeli, principi degli eserciti del Signore, ma anche nostri amici e protettori.


IL MERAVIGLIOSO MONDO ANGELICO


“E udii la voce di molti angeli

intorno al trono...

e il loro numero

era migliaia di migliaia”.

( Ap 5,11)


OLTRE IL MONDO VISIBLE e materiale, Dio ha creato anche il mondo invisibile e spirituale, il meraviglioso mondo angelico.

L'esistenza degli angeli è stata negata nell'Antichità, tra i giudei, dalla setta dei sadducei (cf. At 23, 8). Più tardi, da certe sette protestanti, come gli anabattisti.

Nei nostri giorni ha come avversari gli atei, materialisti e positivisti, che credono solo in ciò che i loro occhi vedono e i loro sensi toccano. I razionalisti, per trovare una scusa apparentemente razionale alla loro incredulità, sostengono che gli angeli sono stati inventati dai giudei al tempo della cattività di Babilonia, per imitazione delle entità lì adorate; oppure considerano gli angeli come un semplice modo poetico e simbolico di riferirsi alle virtù divine e ai vizi umani...

Contro tutti questi, parlano i dati della ragione, la credenza comune dei popoli e la rivelazione divina.


Gli angeli esistono

Per la semplice ragione che, indipendentemente dalla rivelazione, l'uomo può arrivare in qualche modo alla conoscenza dell'esistenza degli angeli. Infatti, l'esistenza di esseri puramente spirituali non è contraria alla ragione. Un esame della creazione, alla mera luce dell'intelletto, può portarci alla conclusione che l'esistenza di creature puramente spirituali è conforme all'armonia dell'Universo, poiché così sarebbero rappresentati i tre generi possibili di esseri: i puramente spirituali, al di sopra dell'uomo; altri, puramente materiali, al di sotto dell'uomo; infine, esseri composti, dotati di materia e spirito — gli uomini.

E la credenza comune dei popoli, costante in tutti i luoghi e in tutte le epoche, ha sempre affermato l'esistenza di questi esseri di natura superiore agli uomini e inferiore alla divinità.

Una cosa, però, è la mera possibilità dell'esistenza di esseri puramente spirituali, e un'altra è la loro realtà oggettiva. L'esistenza degli angeli (e dei demoni, angeli decaduti) sarebbe per noi un problema insolubile, se non ci fosse a tal riguardo una speciale rivelazione divina tramite la Scrittura e la Tradizione, che ci garantiscono la certezza dell'esistenza degli angeli.

* Tradizione, in senso ampio, è il insieme di idee, sentimenti e costumi, così come di fatti che, in una società, si trasmettono in modo vivo di generazione in generazione.

In senso stretto teologico, si chiama Tradizione l'insieme di verità rivelate che gli apostoli ricevettero da Cristo o dallo Spirito Santo, e trasmisero, indipendentemente dalle Sacre Scritture, alla Chiesa, che le conserva e trasmette senza alterazione.

Questa rivelazione fu fatta ai nostri primi genitori e si conservò nell'umanità, per via di trasmissione orale da parte dei Patriarchi. Con il tempo (e anche per opera del demonio, senza dubbio), questa rivelazione primitiva si corrompeva, restando di essa meri vestigi nel paganesimo antico e attuale. Nelle nebbie di questo paganesimo troviamo esseri incorporei, ora malefici ora benigni, quasi sempre adorati come divinità o quasi-divinità.

Per preservare il popolo ebraico dalla contaminazione di questa deformazione politeista pagana, gli Autori sacri, per un lungo periodo, evitarono di menzionare nominalmente lo spirito delle tenebre. E, per la stessa ragione, non si trovano molti particolari nell'Antico Testamento sulla natura degli angeli e dei demoni, sebbene siano menzionati a ogni passo. La rivelazione definitiva si verifica solo in Nostro Signore Gesù Cristo. Tuttavia, la Bibbia non porta tutta la rivelazione sul mondo angelico, essendo necessario ricorrere alla Tradizione. Questa, come si sa, si trova raccolta nei documenti dei Santi Padri e scrittori ecclesiastici dei primi tempi, così come nei documenti del Magistero - Papi e Concili - nella Liturgia e nei monumenti dell'Antichità cristiana (catacombe, cimiteri, ecc.).

* Si chiamano Santi Padri o Padri della Chiesa certi scrittori ecclesiastici antichi, che si distinsero per la dottrina ortodossa e la santità di vita e sono riconosciuti dalla Chiesa come testimoni della tradizione divina.

L'esistenza degli angeli è una verità di fede, provata dalla Scrittura e dalla Tradizione. La Sacra Scrittura si riferisce numerose volte a esseri razionali, inferiori a Dio e superiori agli uomini; quindi, secondo essa, questi esseri, che noi denominiamo angeli, esistono.

* Verità di fede è quella che si trova nella Rivelazione ed è proposta dalla Chiesa ai fedeli come verità in cui si deve credere. La negazione pertinace di una verità di fede costituisce l'eresia.

Questa verità è stata definita solenemente come dogma dal concilio IV di Laterano (1215): “Dio..., fin dall'inizio del tempo creò dal nulla due specie di esseri — gli spirituali e i corporali, cioè, gli angeli e il mondo”. In modo analogo si esprime il I Concilio Vaticano (1870).


I nove cori angelici

Esistono differenze tra gli angeli, ma non è specificato nella Rivelazione quale sia la loro origine né il loro modo preciso. È una questione di libera discussione se gli angeli siano tutti della stessa specie, o se esistano tante specie quanti sono i cori, o se ogni individuo costituisca una specie a sé (opinione di San Tommaso).

Secondo una tradizione che risale al Pseudo-Dionisio Areopagita, i teologi tendono a raggrupparli in nove ordini o cori angelici, distribuiti in tre gerarchie (i nomi sono tratti dalla Sacra Scrittura):

*Renomato scrittore ecclesiastico dei primi secoli, la cui identità non è stata ancora stabilita con certezza, per molto tempo confuso con il saggio convertito da San Paolo all'Areopago di Atene (cfr. At 17, 34). Una delle sue opere più celebri è De coelesti hierarchia — Sulla gerarchia celeste, nella quale stabilisce l'ordine degli Angeli, determinato dal loro grado di assimilazione a Dio, di unione con Dio, del dono di luce divina che ricevono e trasmettono agli Angeli inferiori.

* Per esempio: Serafini (Is 6,2); Cherubini (Gen 3,24; Es 25, 18; 3 Re 6,23; Sal 17, 11; Ez 10,3; Dan 3,55); Arcangeli (1 Tess 4,15; Giuda 9); Angeli, Potestà, Virtù (1 Piet 3,22); Principati, Dominazioni (Ef 1,20-21); Troni (Col 1,16).

Prima gerarchia - Serafini, Cherubini, Troni;

Seconda gerarchia - Dominazioni, Potestà, Virtù;

Terza gerarchia - Principati, Arcangeli e Angeli.

Gli angeli dei tre primi cori o prima gerarchia - Serafini, Cherubini e Troni contemplano e glorificano continuamente Dio: “Vidi il Signore seduto su un trono alto e sublime... I Serafini stavano sopra il trono... E si chiamavano l'un l'altro e dicevano: Santo, Santo, Santo è il Signore Dio degli eserciti” (Is 6, 1-3). “Il Signore regna... è seduto sopra i cherubini” (Sal 98,1); i tre cori successivi - Dominazioni, Virtù e Potestà - si occupano del governo del mondo; infine, gli ultimi tre - Principati, Arcangeli e Angeli - eseguono gli ordini di Dio: “Benedite il Signore, voi tutti i suoi angeli, forti e potenti, che eseguite i suoi ordini e obbedite alle sue parole” (Sal 102, 20).

Tutti loro possono comunque essere chiamati genericamente angeli, essendo a disposizione di Dio per eseguire le sue volontà. Sebbene il Vangelo, nell'Annunciazione a Maria, si riferisca all'angelo Gabriele (Lc 1,26), ciò non significa che egli appartenga all'ultima delle gerarchie angeliche, poiché la sublimità di questa ambasciata porta a supporre che si tratti di uno dei primi spiriti che assistono davanti a Dio.

I tre arcangeli - come sono comunemente conosciuti San Michele, San Gabriele e San Raffaele - appartengono, probabilmente, alla più alta gerarchia angelica. Ne parleremo più avanti.

Sebbene non conosciamo il numero esatto degli angeli, sappiamo, dalle Scritture e dalla Tradizione, che sono moltissimi. È ciò che leggiamo nel libro dell'Apocalisse: “E udii la voce di molti angeli intorno al trono... e il loro numero era migliaia e migliaia” (Apoc 5, 11). E nel libro di Daniele: “Erano migliaia di migliaia di migliaia (gli angeli) che lo servivano, e milioni di milioni quelli che assistevano davanti a lui” (Dan 7, 10).

Molti teologi deducono che il numero degli angeli sia superiore a quello degli uomini che sono esistiti fin dall'inizio del mondo e esisteranno fino alla fine dei tempi. La ragione di ciò è data da San Tommaso dicendo che, avendo Dio cercato principalmente la perfezione dell'universo nel creare gli esseri, tanto più questi saranno perfetti, tanto più Dio li avrà creati con maggiore prodigalità. Ora, gli angeli sono più perfetti degli uomini, quindi sono stati creati in numero maggiore.

Gustavo Antônio e Luiz Sergio Solimeo


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