domenica 21 aprile 2024

Non c’è vita per chi lascia il Dio della vita, per chi a Lui si ribella, per chi rifiuta di camminare nella sua Parola.

 


LIBRO DELLE LAMENTAZIONI 


Guarda, Signore, quanto sono in angoscia; le mie viscere si agitano, dentro di me è sconvolto il mio cuore, poiché sono stata veramente ribelle. Di fuori la spada mi priva dei figli, dentro c’è la morte. 

Ora Gerusalemme si rivolge direttamente al suo Dio. A Lui vuole manifestare la sua angoscia. Essa sa che Dio ha sempre pietà e può risollevare dalla caduta. 

Guarda, Signore, quanto sono in angoscia. Le mie viscere si agitano, dentro di me è sconvolto il mio cuore. Non c’è vita in Gerusalemme. 

Perché non c’è vita? Perché essa è stata ribelle al Dio della vita. Essa confessa la sua colpa: Sono stata veramente ribelle. È l’inizio della conversione. 

Ecco la triste condizione della città di Dio: di fuori la spada mi priva dei figli, dentro c’è la morte. La vita ha abbandonato Gerusalemme. Perché? 

Perché essa ha abbandonato il Dio della vita. Non c’è vita per chi lascia il Dio della vita, per chi a Lui si ribella, per chi rifiuta di camminare nella sua Parola. 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI 

PER CHIEDERE IL DONO DELLA SCIENZA

 


“E’ lo Spirito che rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità”. 1 Gv 5,6

O Spirito Santo, donaci di non giudicare le cose di questa terra alla luce degli uomini ma, come lo stesso Dio, a quella dell'eternità. Accordaci questa divina saggezza che è follia agli occhi umani, e fa' che disprezziamo invece la saggezza del mondo che è follia agli occhi di Dio. Non permettere che i nostri cuori si attacchino a niente di ciò che passa, né alle ricchezze della terra, né ai piaceri, né alla nostra volontà. Che, unicamente preoccupati di piacere al nostro Padre del Cielo, agiamo di conseguenza, sull'esempio di Gesù e di Maria, secondo le tue divine ispirazioni e per la sua più grande gloria.


VI TROVATE MOLTO VICINI ALL’AVVERTIMENTO.

 


MESSAGGIO DI SAN MICHELE ARCANGELO 
A LUZ DE MARIA

17 APRILE 2024


Amati figli del Nostro Re e Signore Gesù Cristo:

 

IO VENGO A VOI CON LA MIA PAROLA PER COMUNICARVI LA VOLONTÀ DI DIO.

 

Voi siete amati dalla Trinità e venite aiutati dalla Nostra Regina e Madre.

 

COME PRINCIPE DELLE LEGIONI CELESTI, DEVO DIRVI CHE VI TROVATE MOLTO VICINI ALL’AVVERTIMENTO. (1)

 

Ciascuno di voi vedrà nella propria coscienza anche il più piccolo dei vostri errori, dei vostri peccati, delle umiliazioni che avete inflitto ad altri fratelli, del vostro disprezzo per i fratelli attraverso l’orgoglio e la superbia, in ogni loro forma. (Cfr. 1 Cor. 4, 3-5)

 

Vedrete i vostri interessi egoistici, i vostri capricci, le vostre infedeltà, le menzogne, i rifiuti, le mancanze d’amore nei confronti del prossimo, l’aver augurato il male al prossimo, le mancanze di carità. (Cfr. Mt. 25, 31-45)

 

Vedrete in quante occasioni avete disprezzato Dio o avete smesso di amarlo, sentirete il dolore di negare la Trinità Sacrosanta. Soprattutto quello che più vedrete sarà la mancanza d’amore per Dio e per il prossimo. (Cfr. 1 Cor. 13).

 

Coloro che sono amore posseggono un tesoro dal quale scaturisce ogni gemma: la carità, il perdono, la saggezza della comprensione e la ricchezza della speranza.


L’amore rende possibile tutto, ottiene tutto, conosce a fondo la Legge di Dio ed entra in relazione con ciò che è buono.

 

VOI AVETE DIMENTICATO L’AVVERTIMENTO E NON DOVRESTE FARLO! Tenete presente che durante l’Avvertimento vivrete il dolore di ogni atto contrario alla Volontà Divina: il dolore sarà spirituale, ma in alcuni momenti sentirete il dolore unirsi alla carne, diventando quasi fisico.

 

In alto ci sarà la luce e quindi l’oscurità dell’anima e coloro che avranno confessato i loro peccati, che si saranno pentiti di cuore, che avranno fatto proposito di ammenda e non saranno tornati a commettere il medesimo peccato, sentiranno in misura minore il dolore delle azioni indebite commesse. (Cfr. 1 Gv 1,9)

 

L’UMANITÀ SI TROVERÀ A SOFFRIRE A CAUSA DELLE CATTIVE DECISIONI PRESE, DOVUTE PARTICOLARMENTE ALLA TESTARDAGGINE E ALLA DISOBBEDIENZA.

 

Figli del Nostro Re e Signore Gesù Cristo, vi trovate sotto la costante minaccia della guerra, soffrendo a causa degli attacchi incontrollati di alcune nazioni contro altre nazioni.


La guerra non deve essere un’opzione, è solo una follia a causa della quale muoiono molti bambini innocenti. La guerra sta prendendo corpo e coinvolgerà altre nazioni, pertanto verranno coinvolti coloro che non vorrebbero esserlo e il caos aumenterà.

 

MANTENETEVI ATTENTI SPIRITUALMENTE!

NON PERMETTETE CHE IL MALE VI DOMINI.
VOI SIETE IN GRADO DI DISTINGUERE TRA IL BENE E IL MALE.

 

Vedrete cadere i vostri fratelli dal Nord al Sud e dall’Est all’Ovest e gemerete con grande dolore, soffrendo in un modo che questa generazione non ha mai sperimentato prima d’ora.

 

Le mani dell’uomo sono meravigliose nel creare e purtroppo lo sono anche nel creare la distruzione.

 

Amati figli del Nostro Re e Signore Gesù Cristo, le acque sulle coste si muoveranno e in questo modo purificheranno l’empietà umana.
Le meraviglie della Mano Potente di Dio Padre si paleseranno nei momenti più difficili per gli uomini. Dio non permetterà che l’uomo distrugga la Sua Creazione!

 

DURANTE LA GUERRA AVVERRANNO GRANDI MIRACOLI,
MIRACOLI MERAVIGLIOSI, NELLE PERSONE DALLA FEDE SALDA.

 

Andate avanti senza paura, l’Amore Divino è Infinito e voi non sarete soli.
Le Mie Legioni Celesti vi difenderanno e vi nasconderanno, se necessario, ma voi preparatevi e rimanete nell’amore, cosicché i “cuori di carne” siano preservati fino alla nuova alba di pace tra gli uomini.

 

Figli del Nostro Re e Signore Gesù Cristo, senza timori, senza paure, senza ansietà, mantenendo la speranza, andate avanti senza esitare, perché i figli di Dio sapranno discernere in libertà tutto quello che è mondano e peccaminoso.

 

Pregate figli del Nostro Re e Signore Gesù Cristo, pregate per la sofferenza che l’eruzione dei vulcani causerà su tutta la terra.


Pregate figli del Nostro Re e Signore Gesù Cristo, pregate, la terra tremerà, ci saranno forti terremoti in vari luoghi.


Pregate figli del Nostro Re e Signore Gesù Cristo, pregate, la guerra
continuerà e aumenterà di intensità.


Pregate per voi stessi.


Vi benedico con la mia Spada, la stessa con la quale vi difendo. (2)


San Michele Arcangelo

 

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO

 

(1) Riguardo all’Avvertimento, leggere…

(2) Libro di San Michele, scaricare…

 

 

COMMENTO DI LUZ DE MARIA

 

Fratelli,


In questo momento San Michele Arcangelo ci parla del pericolo in cui ci troviamo, in quanto umanità sull’orlo della guerra.
Noi dovremo vivere questo calice amaro della Terza Guerra Mondiale, con  continuo timore per la sopravvivenza, ma Dio è grande e non abbandonerà mai il Suo Popolo e dobbiamo utilizzare la Fede per ignorare le parole del male, che vorrebbe che gli uomini fossero pieni di paura di fronte a quello che sta succedendo e a quello che succederà.

 

Fratelli, Dio è il Padrone di tutto, ma noi dobbiamo cercare di crescere spiritualmente, perché nei momenti decisivi dovremo concentrarci sulla salvezza dell’anima, tralasciando le cose materiali.

 

La Madonna ci proteggerà e farà le Sue Apparizioni pubblicamente, alimentando la nostra Fede, affinché noi Suoi figli andiamo avanti senza lasciarci vincere.

 

Fratelli, dobbiamo essere persone del bene e dobbiamo ricordarci che la Divina Misericordia è sempre a nostra disposizione e che dobbiamo approfittarne per salvarci l’anima.

 

Amen.

Le profezie di padre Duten sul crollo della chiesa



14 giugno 2020

“  È il crollo [purificazione] della Chiesa che stiamo vivendo oggi. Qualcosa che fu annunciato nel Catechismo, qualcosa che fu annunciato dalla Vergine a Fatima, da Mélanie Calvat a La Salette . Marthe Robin , anche, ha detto che scompariranno intere zone della Chiesa. "
Quanto segue è stato pronunciato da padre Dominique Duten, poco più di un anno fa, a marzo 2019 durante la Quaresima. Il padre Duten è sacerdote diocèce di Avignone.
“Non è più cristiano ciò che vediamo nella Chiesa, nelle nostre parrocchie, ovunque, nei movimenti, siamo bloccati in cose che non sono più le verità del Vangelo. Non è più il Vangelo. E per questo il Signore dovrà purificarci. Le chiese si chiuderanno, i sacerdoti lasceranno ... E il mondo avrà il controllo della Chiesa e la Chiesa non sarà più credibile. ... e questo è voluto da Dio. "
“E come dice il profeta Isaia, avranno orecchie per non sentire, occhi per non vedere! "
"[...] E anche a livello globale parliamo di un collasso, parliamo di un collasso. "
“La Chiesa diventerà un deserto. La tensione è santa. Rimarrà solo il moncone. Tutti gli altri spariranno. "
"[...] Ascolta attentamente, apri le orecchie! Chi ha orecchi, ascolti. Oggi solo [quelli] che sono determinati a una vera santità, a una vera unione con Gesù, a una vera vita con Dio, a un'intimità di ogni giorno, di ogni momento con Dio, rimarranno. Gli altri non reggeranno. Te lo dico e diventerà realtà. Solo coloro che sono pieni di Spirito Santo si troveranno nel deserto in cui entriamo. Dillo ai tuoi figli. Dillo ai tuoi nipoti. Vai a gridarlo al mondo, vai a dirlo. Sii testimone, evangelizza. "
Un mese dopo questo sermone, l' incendio di Notre-Dame de Paris si è verificato il 15 aprile 2019 all'inizio della Settimana Santa. Un anno dopo questa profezia del crollo della Chiesa, non vi fu più alcuna messa "domenica, giorni feriali, funerali".
Padre Duten fornisce le chiavi per spiegare gli eventi che stiamo vivendo. E cosa dobbiamo fare.
"Questa è la prima tentazione: non cambierò. Ho bisogno di cambiare. Devi cambiare; la Chiesa deve cambiare. La Curia romana deve cambiare. I sacerdoti devono cambiare. Dobbiamo cambiare. Dobbiamo cambiare, se non cambiamo saremo devastati ... E non rimarrà nulla.  "
“Vogliamo muoverci. E ci metteremo in ginocchio, in modo che [possa nascere una Chiesa rinnovata] - santità nuova e divina . "
“Il dono della volontà divina è l'adempimento di Nostro Padre. Al tempo di Gesù, i discepoli chiesero al Signore di insegnare loro come pregare e Gesù diede questa preghiera dal Signore dicendo: Lascia che venga il tuo regno e che sia fatta la tua Volontà sulla Terra come in cielo. Questo regno viene sulla terra solo quando l'uomo compie la volontà di Dio sulla terra ... come in Cielo: non sono piccole cose. Quindi, per poterlo fare, abbiamo bisogno di questo dono attivo in noi, della Divina Volontà. È un dono per la fine dei tempi, e quindi una preparazione per il glorioso ritorno del Signore. "
“  Dio sta purificando la Sua Chiesa - è proprio ora - Dio sta purificando l'umanità in modo che sia in grado di ricevere questo dono. "
"[...] Gesù ci dice che le opere di Dio sono belle, che la Creazione è bella, che solo l'uomo diventa un disonore, perché l'uomo non è più collegato a Dio, non prega più, non lo fa crede di più e vive senza Dio. "
"Questo spiega la situazione attuale! "
“Gesù dice che l'uomo cammina sottosopra, i piedi in alto, avendo dimenticato che stiamo solo attraversando e che il Paradiso esiste. "
"Questo è molto serio! "
" […] Cosa dovrebbe essere fatto ? "
“Dobbiamo affidargli i nostri pensieri, le nostre azioni, i nostri affetti, tutti i nostri sentimenti e quindi, Egli sarà in grado di entrare pienamente nei nostri cuori, nella nostra volontà. Vorrebbe che la Sua Divina Volontà fosse in grado di stabilirsi completamente in noi. "
"Il crollo della Chiesa annunciato nel catechismo della chiesa cattolica, da Notre Dame de Fatima, Notre Dame de La Salette, Marthe Robin" , da padre Dominique Duten, marzo 2019. Profetico.
fonte: Father Duten

sabato 20 aprile 2024

Un aiuto nei dolori

 


Maria 

Non cerco di penetrare i grandi misteri, perché molti non capirebbero. Invece, parlo di semplici verità, che tutti possono cogliere. In questo modo le persone possono intraprendere questi semplici passi e spostarsi nella Divina Volontà, senza nemmeno sapere dove sto conducendoli. Cominciamo. 

Parlo oggi di dolore. Quanti dolori pesano sui cuori umani. Se solo potessero gettare fuori questi dolori o ottenere un qualche sollievo da essi, allora ringrazierebbero Dio. Quindi, è su questo che inizierò. Io sono la Madre Addolorata, quindi sono bene edotta sui tristi pesi e come portarli. 


I dolori di Maria 

Ho portato dolori tutta la mia vita, a partire dalla profezia di Simeone che una spada mi avrebbe trafitto il cuore. Anche dopo che Gesù è risorto dai morti, ho portato i dolori della Chiesa primitiva, come ho visto i suoi discepoli martiri nel suo nome. La violenza è ovunque nella mia vita, anche se io sono la Regina della Pace. 

Ho sofferto scompigli. Il viaggio a Betlemme per il censimento. La fuga in Egitto a causa della rabbia del re Erode. Quindi, io sono piena di dolori e quali parole posso offrire a voi che anche siete afflitti? Ascoltate con attenzione. 


La fonte del vostro dolore 

Alcuni dei vostri dolori provengono dalla vostra spontanea volontà. Avete scelto la strada sbagliata. Avete agito egoisticamente. Avete girato le spalle al bene e avete scelto il male. Esaminate il vostro stato attuale. Tornate a quella decisione fatale che vi ha posto su questo cammino di dolore. C’è sempre la porta del pentimento, del tornare indietro a dove avete fatto il vostro errore e del raddrizzare il torto. Tornate indietro. Io vi aiuterò. 

Altri dolori sono oltre il vostro libero arbitrio. Essi provengono dalle circostanze della vita - la morte di un amore, la perdita di un lavoro, la rottura di una relazione, le molte cose che vanno male. A voi dico di guardare a me. Io sono la Stella del mare. Vedo la vostra piccola barca sul mare della vita. Invocatemi. Io verrò da voi nel vostro dolore. Io vi guiderò attraverso le onde fino ad arrivare su acque più tranquille. Non disperate. Io sono la madre della speranza. È per questo che vi parlo. 

Commento: Alcuni dolori sono nelle nostre mani. Altri non lo sono. Maria offre parole per entrambi. 

24/09/2011 

Gesù a Shiloh, Kibzaim e Tebez - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anna Caterina Emmerick 


La prima Pasqua a Gerusalemme


Gesù a Shiloh, Kibzaim e Tebez


Più tardi ho visto Gesù a Silo, sull'altura di una montagna con un dolce pendio, da quel lato, mentre gli altri sono scoscesi; ha una un vasto altopiano. Su questa altura fu costruita la capanna in cui fu custodita l'Arca dell'Alleanza nei primi giorni della partenza dall'Egitto. C'era un ampio spazio circondato da un muro in parte crollato, dove erano ancora visibili le rovine delle gallerie che erano state costruite sopra la capanna dell'Arca. Nel luogo in cui si trovava l'Arca, un pilastro simile a quello di Gilgal, sotto un tetto, in una galleria aperta, ne perpetua il ricordo. Anche lì, come a Gilgal, c'era una grotta scavata nella roccia. Poco distante c'era un luogo per i sacrifici e accanto una grotta coperta dove gettare i rifiuti, perché anche oggi era permesso offrire sacrifici due o tre volte all'anno. Lì si trova anche la sinagoga, con le mura, da cui si gode una bella vista sulle alture di Gerusalemme, sul Mar di Galilea e su altri contorni montuosi. La città di Shiloh era piuttosto decaduta e scarsamente abitata; vi era una scuola di farisei e sadducei. Gli abitanti non erano buoni: erano orgogliosi, pieni di sospetti e di false sicurezze. A una certa distanza dalle porte della città si possono vedere le mura in rovina di un convento di Esseni, e vicino c'era ancora la casa dove i Beniaminiti avevano rinchiuso le giovani donne in occasione delle feste dei Tabernacoli.

Gesù entrò con i suoi discepoli, in numero di dodici, in una casa dove i maestri e i profeti itineranti avevano il diritto di alloggiare. Questa casa era vicina alla scuola e alle stanze dei farisei e dei sadducei. Ne vidi una ventina riuniti intorno a Gesù, vestiti con le loro lunghe vesti con cinture e con lunghe trecce che pendevano dalle maniche. Facevano finta di non sapere nulla di Gesù e ponevano domande provocatorie, come: "Come mai ci sono due battesimi, uno di Giovanni e l'altro di un certo Gesù, figlio di un falegname di Galilea? Qual è il vero battesimo?". Hanno anche detto che altre donne si uniscono alla Madre di questo Gesù, figlio del falegname, come una vedova con i suoi due figli, e che vanno in giro a fare nuovi seguaci. Aggiungevano che loro, invece, non avevano bisogno di tali novità: la legge e i profeti erano sufficienti per loro. Queste cose le dicevano non apertamente, in tono offensivo, ma con studiata raffinatezza e con un certo scherno. Egli rispose loro che era di Lui che parlavano e, poiché parlavano anche della voce che si sentiva nel battesimo, disse loro che quella era la voce del loro Padre celeste, che è il Padre anche di tutti coloro che si pentono dei loro peccati e si rinnovano con il battesimo. Poiché non volevano lasciarlo andare nel luogo in cui si trovava l'Arca dell'AlleanzaSi recò anche lì e li rimproverò perché, proprio a causa dei loro peccati, avevano perso l'Arca dell'Alleanza e che ora, essendo il luogo vuoto, continuavano nelle loro azioni malvagie come allora, trasgredendo la legge. Aggiunse che, come l'Arca si era allontanata da loro, così si sarebbe allontanato da loro l'adempimento della legge. Poiché volevano ancora discutere con Lui sulla legge, li mise a due a due, come scolari, e cominciò a interrogarli. Disse loro ogni sorta di cose nascoste sulla legge, ponendo loro domande alle quali non sapevano rispondere. Essi si vergognavano e si arrabbiavano e, incolpandosi l'un l'altro, mormoravano e cominciavano ad allontanarsi da lì. Gesù li portò nel luogo della caverna coperta di rifiuti, la scoperchiò e disse loro, con un paragone, che erano come quelle caverne piene di rifiuti e di marciume all'interno, non adatte al sacrificio, e pulite solo all'esterno e coperte, e precisamente in un luogo dal quale, a causa dei peccati dei loro padri, era stata rimossa l'Arca dell'Alleanza. All'udire queste cose, tutti si allontanarono con rabbia. Nella sinagoga insegnò con parole severe l'amore e il rispetto dovuto agli anziani e ai genitori. Li rimproverò severamente perché la gente di Sciloh aveva l'abitudine di disprezzare i genitori quando invecchiavano, di trascurarli e di scacciarli. Da Bethel, che si trova a sud, parte una strada che porta qui. Lebonne è vicina. Per arrivare a Samaria ci possono volere dalle otto alle nove ore di macchina. Il profeta Giona è sepolto a Shiloh. Quando Gesù lasciò Shiloh, dal lato nord-ovest della città, Andrea, Saturnino e i cugini di Giuseppe d'Arimatea lo lasciarono e lo precedettero sulla strada per la Galilea. Gesù arrivò con gli altri discepoli che lo accompagnavano, prima del sabato, alla città di Kibzaim. Kstà in una valle, tra i rami della montagna, che si estendeva in mezzo alle valli. Qui la gente era buona, familiare e ospitale con Gesù. Lo aspettavano. Era una città di leviti e Gesù entrò nella casa del direttore della scuola locale. Qui giunsero Lazzaro, Marta e la sua ex serva, Giovanna Chusa e il figlio di Simeone, un impiegato del tempio, e tutti salutarono Gesù. Si stavano recando alle nozze di Cana e avevano saputo da un messaggero che avrebbero incontrato Gesù qui. Egli distinse Lazzaro come uno dei suoi cari amici, ma non l'ho mai sentito chiedere: "Che cosa fa questo o quello dei tuoi parenti o amici?" Kibzaim è nascosta in un angolo della montagna. Gli abitanti vivono del commercio della frutta e fabbricano tende, tappeti, stuoie e suole di sandali. Qui Gesù celebrava il sabato e con la sua parola guarì diversi malati. Si trattava di malati di gotta e di malati di mente che venivano portati alla sua presenza su barelle davanti alla scuola. Il pasto si svolse nella casa di uno dei capi dei Leviti.

Dopo il sabato, Gesù si recò a Sichar, dove arrivò molto tardi e alloggiò in una locanda preparata in precedenza. Lazzaro e i suoi compagni andarono da Kibzaim direttamente in Galilea.

Il mattino seguente si recò da Sichar verso nord, a Tebez, perché non poteva insegnare né a Sichar né a Shechen. Non c'erano Giudei, ma solo Samaritani e una classe di persone che si sono stabilite qui dopo la cattività babilonese o dopo una guerra: vanno al tempio di Gerusalemme, ma non offrono sacrifici. A Shechen ci sono buoni campi che Giacobbe comprò per suo figlio Giuseppe. Una parte di questa regione appartiene a Erode il Galileo, per questo c'è un confine al centro della valle, segnato da un tumulo e da paletti. Una strada reale passa per Tebez, che è una città regolare, e c'è molto commercio. I cammelli passano con carichi pesanti. Provo ammirazione e stupore quando vedo questi animali apparire carichi come torri attraverso le gole delle montagne, o arrampicarsi sul pendio e muovere il lungo collo e la testa tra i carichi sulla schiena. Si commerciava anche la seta grezza. La gente di Tebez non era cattiva e non si opponeva agli insegnamenti di Gesù; ma non era semplice e schietta; era piuttosto tiepida, come sono soliti esserlo gli uomini d'affari che fanno profitti. I sacerdoti e gli scribi erano più fiduciosi e neutrali.

Quando Gesù si avvicinò, gli indemoniati e gli stolti gridarono: "Ecco il profeta della Galilea. Ha potere su di noi. Dobbiamo uscire". Gesù disse loro di fare silenzio e subito si calmarono. Gesù entrò nella sinagoga e, quando gli portarono molti malati, li guarì tutti. Nel pomeriggio insegnò nella scuola e celebrò la festa della consacrazione del tempio, che iniziava quella sera. Nella scuola e in ogni casa erano accese sette luci; anche nei campi e nelle strade c'era una moltitudine di luci che brillavano su lunghi pali. Tebez è situata in cima alla montagna in modo strano: da un lato e a distanza si potevano vedere i cammelli carichi che scendevano dai sentieri della montagna, mentre da vicino non si potevano vedere. Andrea, Saturnino e i nipoti di Giuseppe d'Arimatea avevano già lasciato Shiloh per la Galilea. Andrea era stato con i suoi a Betsaida e aveva detto a Pietro di aver trovato il Messia, che ora stava venendo in Galilea e voleva portare Pietro alla presenza di Gesù. Si avviarono tutti verso Arbel, che si chiama anche Betharbel, a casa di Natanaele Scacciato, che aveva degli affari lì, e lo chiamarono per andare con loro a Gennebris a celebrare la festa, perché lì Natanaele aveva la sua residenza in una casa, insieme ad altri, all'ingresso della città. Parlarono molto di Gesù e concordarono con Andrea di andare alla festa, perché Andrea e gli altri stimavano molto Natanaele. Volevano sentire la sua opinione, ma lui non era molto convinto di tutte queste cose. Lazzaro portò Marta e Giovanna Chusa a casa di Maria, in un luogo dove si trovava un'altra casa.


LA PREGHIERA MI TIENE NEL TUO CUORE

 


          Quelli che vissero più a lungo furono i grandi Profeti, che scrissero le mie vicende affinché il mondo potesse conoscermi meglio. Esso era vuoto del Mio Potere e della Mia Esistenza, a causa della mentalità degli uomini; tuttavia, per essere ben illuminati, scelsi persone che fossero Miei servitori. In questo modo si diffuse la notizia della nascita del Figlio di Dio, il Salvatore dell'umanità, perché fino ad allora nessuno capiva quasi nulla. Pochi parlavano con Dio, come nel caso di Abramo, Mosè, Daniele e altri nell'Antico Testamento. La gente delle piccole città era incredula della Luce che sono io Gesù. Credevano solo che ci fosse un unico Dio come Padre, e gli idolatri si facevano le proprie immagini da adorare, come se fossero i propri dei.

  Benedetto, figlio mio, quando tutto cominciò a crescere troppo sulla Terra, fu allora che mi feci Uomo nel grembo della Vergine Maria, per condurre l'uomo verso una sola Via, perché c'è un solo Dio, non diversi. Ora i tempi sono gli stessi di un tempo, solo che oggi sono ancora peggiori. Il Dio della maggioranza è in un bicchiere di cachaça, in un pacchetto di sigarette, in un salotto dove ci sono solo parolacce. Questo dio è falso, bugiardo e vergognoso, fa credere a tutti nella sua dissolutezza e che la vita debba essere così. Per esempio, ieri milioni di persone sono rimaste sveglie a guardare una vergogna sulla faccia della terra: due uomini che litigavano per i soldi, l'umanità che non si rendeva conto che era solo una menzogna per ingannare tutti. Ciò che mi fa più male è vedere i fanatici che fanno di Mike Tyson un dio. Questa è l'opera del mio nemico. Milioni di persone muoiono di fame e di freddo, ed è per questo che, figlia mia, il mio ritorno sta arrivando, proprio quando gli esseri umani non se lo aspettano. Il mio ritorno sarà una sorpresa anche per gli stessi eletti (Mt 24,44).

          Chiedo a tutti i Miei amati figli: non illudetevi con questo tipo di cose, in modo da non essere coinvolti in una cosa del genere che rende la gente nervosa, perché è la pace nei cuori della gente che li libererà dai castighi che sono già in arrivo. Quindi, se volete essere liberati, pregate invece di rimuovere la mia immagine dal vostro cuore. Non posso difenderti se in questo momento stai bevendo, imprecando o bestemmiando contro il tuo stesso spirito, dicendo che sei un fallito perché non guadagni i soldi che gli altri guadagnano così facilmente. In questo senso, Giuda ha agito con Me: ha voluto guadagnare i trenta pezzi d'argento che non aveva e ha perso la vita. Vi prego, figli miei: ora più che mai è il momento di alzare la testa e guardare in alto, per cercare il vero Dio che è già pronto a scendere.

          Figli e figlie, oggi sapete cosa state passando, ma non sapete nulla del domani. Quindi pregate, pregate davvero.

          Rimanete nella mia pace!

GESÙ

20/08/1995

L'ULTIMA BATTAGLIA - DISTRUGGERE LA FEDE CRISTIANA

 


IL PROGETTO EBRAICO


« I nostri filosofi discuteranno tutti i difetti delle credenze cristiane, ma nessuno discuterà la nostra religione dal suo vero punto di vista, perché nessuno la conoscerà a fondo se non i "nostri" che non oseranno mai tradire i suoi segreti ... Nei paesi che si chiamano progrediti, noi abbiamo creato una letteratura folle, sporca, abominevole. La simuleremo un poco dopo il nostro arrivo al potere per sottolineare il contrasto dei nostri discorsi e dei nostri programmi con queste turpitudini. I nostri Savi, allevati per dirigere i cristiani, comporranno discorsi, progetti, memorie, articoli che si accorderanno d'influenzare gli animi e ci permetteranno di dirigerli verso le idee e le conoscenze che vorremo loro imporre » (p. 96-97). 

A tale scopo dobbiamo: 

a) Se è utile, diffondere l'ateismo; questa degradazione transitoria non impedirà l'esecuzione dei nostri piani, ma servirà di esempio alle future generazioni che intenderanno la nostra spiegazione sulla dottrina di Mosè, il cui sistema storico ben concepito avrà portato alla conquista di tutti i popoli (p. 95-96). 

b) Screditare il clero. Il periodico "Vers Demain" 18-10-1969 pubblicò il piano elaborato verso il 1860 dal massone spietato Roca: "Soppressione della veste talare; matrimonio dei preti; revisione dei dogmi in funzione del progresso universale; sconvolgimento della liturgia; l'Eucarestia ridotta a un semplice simbolo della Comunione universale; il Vecchio Papato e il Vecchio Sacerdozio abdicante di fronte ai preti dell'avvenire" (p. xxvi e xxvii). 

E mediante l'opera nostra e dei nostri agenti e di tutte le forze laiciste da noi ispirate abbiamo provveduto già a discreditare la classe dei preti e a disorganizzare la loro missione che attualmente ci potrebbe dar noia. La sua influenza sul popolo diminuisce ogni giorno. 

La libertà di coscienza è ormai proclamata ovunque. Di conseguenza pochi anni ci separano dalla rovina completa della religione cristiana. Metteremo clericalismo e clericali in un quadro così ristretto che la loro influenza sarà nulla in confronto di quella di una volta. 

Quando verrà il momento di distruggere definitivamente la corte papale, il dito di una mano invisibile mostrerà al popolo questa corte. Ma quando i popoli l'assaliranno, noi appariremo come i suoi difensori per non permettere l'effusione del sangue. Con questa diversione noi penetreremo nell'interno e non ne usciremo finché non l'avremo completamente rovinata. Il re dei Giudei sarà il vero papa dell'universo, il patriarca della chiesa universale. 

Ma fintantoché non avremo allevato la gioventù nelle nostre credenze di transizione, poi nelle nostre, non colpiremo apertamente le chiese esistenti, ma le lotteremo con la critica e la dissensione. In generale, la nostra stampa contemporanea svelerà gli affari di stato, le religioni e l'incapacità dei cristiani, e tutto questo nei termini più disonesti, onde denigrarli in ogni maniera come solo può farlo il genio della nostra razza» (pag. 121-122-123). 

E George Panetton in un documento interessante scrive: « Nel 1938, un alto esponente della massoneria, aveva confessato: "Abbiamo intrapreso la corruzione in grande stile; la corruzione del popolo attraverso il Clero e la corruzione del Clero per mezzo nostro, allo scopo di seppellire la Chiesa" » (p. XXVII). 

Padre Ildebrando A. Santangelo (Servo di Dio)

Simpatia, anche verso i propri nemici -

 


Miei amati fratelli e sorelle,

Quello che voi volete che gli uomini facciano per voi, fate altrettanto, è con questa parola essenziale che Gesù ricapitola tutto l'insegnamento del Vangelo. Così, siete invitati ad amare non solo i vostri amici, ma anche i vostri nemici.

Infatti, se ami solo coloro che ti amano, in realtà non hai alcun merito, perché in linea di principio tutti gli uomini amano coloro che li amano. Fare del bene a coloro che fanno del bene a te è solo uno scambio equo e quindi non hai alcun merito. E se lo presti a chi ti ripaga, è (eccetto gli avari) dato a tutti. D'altra parte, amare i tuoi nemici, fare loro del bene e prestarli senza aspettarti nulla in cambio, è ciò che piace al Signore, ma che deve sembrarti molto difficile da accettare.

Pensa che quello che fai al tuo prossimo, lo fai a te stesso. In questa prospettiva, si tratta di rispettare ogni essere umano e persino di considerarlo come una parte di te stesso. Rispettatelo, consideratelo come un fratello in umanità. È allora che ti prenderai cura di lui invece di vederlo come un rivale o ancora meglio come una minaccia.

Prendendoti cura di esso, ti prenderai cura di tutta la sua differenza in ciò che è unico e insostituibile in esso.

Supponi che ciò che non ti piace del tuo vicino sia in realtà ciò che non ti piace di te stesso. Ecco perché dovete avere una sola preghiera e una sola speranza: "Che tutti siano salvati". Questa è la compassione, che non è né pietà, né condiscendenza, né desiderio di sopportare la sofferenza dell'altro, ma di avere la pura consapevolezza che l'altro e voi siete una cosa sola.

Molto più di un'effusione di carità, la compassione esprime una profonda consapevolezza dell'unità. Il movimento della compassione realizza così le parole del Vangelo: "Ama il prossimo tuo come te stesso".

Amare il prossimo è desiderare il bene e non il male. È volerlo vivere, essere felice e crescere. AmarLo significa pregare per Lui ed evitare ogni pensiero di giudizio o di condanna. È la preghiera che deve prendere il posto dei pensieri di giudizio e di critica. Pertanto, è l'obiettivo principale per coloro che vogliono mostrare amore. È a livello di pensiero che inizia la conversione, a questo scopo, allontanarsi da ogni pensiero di frase e sostituirlo con la preghiera per l'altro. E sono l'amore e il perdono che fanno rima insieme.

In realtà, voi perdonate, rinunciando al giudizio, ogni risentimento e ogni odio, per farne occasioni di preghiera per la salvezza dei vostri fratelli e sorelle, sì di tutti i vostri fratelli e sorelle, siano essi pagani o appartenenti a religioni che propugnano l'amore per il prossimo. Dio, attraverso la sua misericordia, verrà a liberare l'uomo da ogni giudizio su se stesso e sui suoi cari.

Insieme a tutta la vostra famiglia in Cielo, sotto la Luce dell'Eterno Padre, tutto l'Amore del Signore Gesù e di Sua Madre, la Beata Vergine Maria, vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Giovanni, il tuo messaggero d'Amore"

30.08.2011

I FIORETTI DI SAN GASPARE - Parla con la Madonna

 


Parla con la Madonna


Subito dopo la fiamma del Sangue di Cristo, che al di sopra di ogni altra, ardeva nel cuore di S. Gaspare, sì da renderlo un vero serafino in terra, il suo cuore palpitava d'intenso amore per Maria, che quel Sangue donò all'umanità. «Questa Madre celeste egli amò col cuore di un serafino; la vedeva tutta inondata di sovrumano splendore, irradiante dal Mistero del Sangue, che sta all'origine di tutte le sue grandezze». Il Santo seppe mirabilmente intrecciare i due Misteri del suo cuore facendo dipingere un quadro, ove la Vergine è rappresentata col Bambino in braccio, che leva con la destra il calice del suo Sangue e lo mostra all'umanità, mentre ella, con un gesto della mano, invita i peccatori a ricorrere a quel Sangue che per essi Gesù sparse con tanto amore. Questa dolcissima immagine, che il Santo portava sempre con sé nella predicazione, fu da lui chiamata Madonna delle Missioni, perché, diceva che, dal momento in cui quel quadro veniva esposto sul palco, la Missione prendeva fuoco, perché la Missione la faceva la Madonna. E soleva anche darle tanti altri titoli affettuosi, come: Grande Missionaria, condottiera della Missione, Rapitrice dei cuori. Il popolo la chiamò subito Madonna del Prez.mo Sangue e Regina del Prez. mo Sangue, titolo col quale viene invocata e venerata ai nostri giorni.

«Parlando della Madonna - troviamo scritto in molte testimonianze - Gaspare tutti eccitava a ricorrere a Lei, cavando lacrime di tenerezza dagli occhi degli astanti». Quando invitava i fedeli ad inneggiare a Maria, gridava: «Evviva Maria!» Quel grido sembrava un tuono, al quale tutto il popolo rispondeva con un boato che faceva tremare la volta del tempio: «Viva Maria!». «Quando esaltava le glorie della Vergine, lo faceva con tale foga ed ardore da parer un serafino d'amore in lei rapito e si portava via il cuore di tutti». Così annunziava dal palco la predica prediletta, che lo faceva arrossare in volto come un innamorato: «Sapete di chi vi parlerò ora? Della cara Mamma nostra!».

Nelle Missioni, nelle Case dell' Istituto e in quelle private, durante i viaggi, nelle buie ridotte delle prigioni, negli ospedali, invitava tutti ad amare Maria. Quest'amore così grande e così dolce l'aveva appreso sulle ginocchia della Madre. La buona Annunziata, tenendolo in braccio o per mano, lo portava a pregare nelle belle chiese di Roma dedicate alla Vergine, e per strada sostavano ad ammirare e salutare le tante bellissime nicchie, che il devoto popolo romano soleva erigere sui cantoni dei palazzi e negli incroci delle vie.

Soleva raccomandare vivamente la recita del Rosario, la devozione all'Addolorata e la celebrazione delle grandi solennità dell' Immacolata e dell' Assunta. Nella sua Regola prescrive che al sabato i Missionari recitino i Cinque Salmi, le cui iniziali compongono il Nome di Maria, e tengano una predica con l'esempio della Madonna. Fu tra i grandi promotori della pratica del Mese Mariano e, come abbiamo già detto, volle aprire la prima Casa della Congregazione il 15 agosto, ponendola sotto la protezione della Vergine. Volle in fine che nello stemma della Congregazione fossero incrociati i nomi di Gesù e di Maria.

Come potremmo meravigliarci che la Vergine abbia detto ad un'anima pia (il Merlini?) che Gaspare era la pupilla degli occhi suoi e che alle preghiere del Santo abbia operato tanti strepitosi prodigi?

Sappiamo che Gaspare aveva, come fratello inserviente, Fratel Bartolomeo, che con le sue stranezze lo fece tanto soffrire; per altro gli era fedelissimo, lo seguiva sempre e si sarebbe fatto fare a pezzi per lui. Bartolomeo ne sapeva perciò più di tutti sulla vita del Santo e a volte spiava anche per scoprire cosa avvenisse di straordinario, quando il Santo si chiudeva in camera, e dagli spiragli della porta vedeva sfuggire raggi di luce. Bartolomeo raccontava: «Il Canonico parla con la Madonna!» «Certo - gli dicevano - prega ad alta voce!». «No, no, - precisava - parlano assieme, è un colloquio, non una preghiera. È vero, sento solo le parole del Canonico, ma si capisce bene che è una conversazione. Quanto egli ami la Vergine lo so io, che, dopo questi colloqui, trovo perfino bruciacchiate camicie e vestiti dalla parte del cuore!».


Speranza

 


Quando sono morto sulla Croce, esalando il Mio ultimo respiro con un forte grido, ho consegnato la Mia anima a Dio. Ero già con Dio perché, essendo Dio, ero sempre con il Padre Mio, ma la Mia anima era assalita come poche anime lo sono mai state, da tutto l'inferno. Fu presa d'assalto e quasi sopraffatta dall'orda che si avventò su di lei. Il loro odio era terribile e le loro urla veramente urlanti e demoniache.

Diffidavo di loro come solo Dio sa fare, ed erano sbalorditi di aver fallito nel loro attacco comune e sproporzionato. Non fu in un istante, perché la pressione a cui ero sottoposto era intensa, e fui afferrato e trascinato via da una corrente infernale. Sono stato in grado di sbarazzarmi di loro con la Mia autorità e con la Mia natura divina, che li ha fatti indietreggiare uno dopo l'altro. Quando fui libero, risalii il torrente e andai nel Limbo dei Giusti.

Fui accolto con entusiasmo e dignità e li portai con Me alle altezze a cui erano destinati. Anch'io andai in purgatorio, perché anche lì dovevo portare la speranza, quella virtù che è propria di questo luogo e senza la quale le anime che vi soggiornano non sopravviverebbero.

La virtù della speranza è consolante e gioiosa, senza di essa non c'è nulla. Manca spesso alle anime che vivono sulla terra, ma è sovrana nel purgatorio: è la speranza di raggiungere un giorno la beata gioia dell'eternità, permettendo così alle anime penitenti di sopportare il loro soggiorno in questo luogo. Tutte le anime in esso contenute si riferiscono a Dio e alle Sue leggi, e per questo devono conoscerLo. Ma è sulla terra e non in questa sfera dell'aldilà che le anime possono imparare. In purgatorio soffrono ed espiano, non possono fare nulla né per se stessi né per gli altri. Pregano per gli abitanti della terra e chiedono loro di pregare per loro e di aiutarli nella loro lunga o breve permanenza in purgatorio. Per questo un'anima che non conosce Dio non soffre le pene del purgatorio: non potrebbe fare nulla per se stessa, né per imparare, né per pregare, né per ottenere grazie. Non sapendo che cosa sia la preghiera a Dio, non sarebbe di alcuna utilità per gli abitanti della terra che sono così spesso aiutati, incoraggiati ed elevati in favore dalle anime del purgatorio. Un'anima che non conosce Dio non entra in purgatorio, non Lo capirebbe. Anche questo è un mistero di Dio.

La fede, la speranza e la carità, le tre virtù teologali che hanno Dio come fine, sono essenziali per la vita cristiana. Senza di loro, c'è l'assenza di Dio, l'assenza della conoscenza di Dio, della familiarità riverente con Dio, della Sua Vicinanza. E poi, quando la fede e la speranza conducono alla realtà divina, la carità rimane eterna.

Il cammino delle anime che non conoscono Dio, ma che sono di buona volontà, sono condotte alla conoscenza. C'è tutta una strada per loro, così come c'è tutta una strada per i bambini prima che diventino adulti. La scuola e l'apprendimento sono necessari affinché i bambini diventino adulti competenti e responsabili e siano in grado di passare il testimone alle generazioni future.

Lo stesso vale per le anime. Il loro scopo è quello di conoscere Dio e di diventare santi per godere della beatitudine eterna con Lui. Questo è lo scopo di ogni essere umano, e coloro che consapevolmente rifiutano di accettarlo sono riprovati, intrappolati in quel terribile luogo eterno che è l'inferno. Alla fine, ci sono solo due vie d'uscita per ogni anima: la felicità eterna con Dio e per Lui, o l'eterna miseria senza di Lui ma con i Suoi implacabili e terrificanti nemici.

Ecco perché Dio ha voluto farsi conoscere e ha inviato il suo Figlio unigenito, Dio stesso, agli uomini per far conoscere loro ciò che non potevano sapere da soli e per condurli con la sua grazia alla vita eterna. L'insegnamento di questa conoscenza religiosa cattolica è così importante perché è decisivo per il futuro di ogni essere umano.

Dio ha un piano per le molte anime che non Lo conoscono e a volte non possono nemmeno conoscerLo. Ma voi cattolici dovete evangelizzare intorno a voi, non dovete aver paura di far conoscere la grandezza, la bellezza e il futuro promesso a tutti coloro che si aggrappano a Gesù Cristo.

Che la bontà di Dio sia con voi, figli Miei, ho bisogno della vostra collaborazione nell'apostolato nel mondo, ho bisogno dei vostri sacrifici per la conversione delle anime, ho bisogno di ciascuno di voi; La Comunione dei Santi, cioè tutto ciò che guadagnate con le vostre preghiere e i vostri sacrifici, è fonte di grazia e di conversione del mondo. Ho bisogno di ognuno di voi.

Vi amo e vi benedico.

Suor Beghe - 26 giugno 2021