sabato 20 aprile 2024

Simpatia, anche verso i propri nemici -

 


Miei amati fratelli e sorelle,

Quello che voi volete che gli uomini facciano per voi, fate altrettanto, è con questa parola essenziale che Gesù ricapitola tutto l'insegnamento del Vangelo. Così, siete invitati ad amare non solo i vostri amici, ma anche i vostri nemici.

Infatti, se ami solo coloro che ti amano, in realtà non hai alcun merito, perché in linea di principio tutti gli uomini amano coloro che li amano. Fare del bene a coloro che fanno del bene a te è solo uno scambio equo e quindi non hai alcun merito. E se lo presti a chi ti ripaga, è (eccetto gli avari) dato a tutti. D'altra parte, amare i tuoi nemici, fare loro del bene e prestarli senza aspettarti nulla in cambio, è ciò che piace al Signore, ma che deve sembrarti molto difficile da accettare.

Pensa che quello che fai al tuo prossimo, lo fai a te stesso. In questa prospettiva, si tratta di rispettare ogni essere umano e persino di considerarlo come una parte di te stesso. Rispettatelo, consideratelo come un fratello in umanità. È allora che ti prenderai cura di lui invece di vederlo come un rivale o ancora meglio come una minaccia.

Prendendoti cura di esso, ti prenderai cura di tutta la sua differenza in ciò che è unico e insostituibile in esso.

Supponi che ciò che non ti piace del tuo vicino sia in realtà ciò che non ti piace di te stesso. Ecco perché dovete avere una sola preghiera e una sola speranza: "Che tutti siano salvati". Questa è la compassione, che non è né pietà, né condiscendenza, né desiderio di sopportare la sofferenza dell'altro, ma di avere la pura consapevolezza che l'altro e voi siete una cosa sola.

Molto più di un'effusione di carità, la compassione esprime una profonda consapevolezza dell'unità. Il movimento della compassione realizza così le parole del Vangelo: "Ama il prossimo tuo come te stesso".

Amare il prossimo è desiderare il bene e non il male. È volerlo vivere, essere felice e crescere. AmarLo significa pregare per Lui ed evitare ogni pensiero di giudizio o di condanna. È la preghiera che deve prendere il posto dei pensieri di giudizio e di critica. Pertanto, è l'obiettivo principale per coloro che vogliono mostrare amore. È a livello di pensiero che inizia la conversione, a questo scopo, allontanarsi da ogni pensiero di frase e sostituirlo con la preghiera per l'altro. E sono l'amore e il perdono che fanno rima insieme.

In realtà, voi perdonate, rinunciando al giudizio, ogni risentimento e ogni odio, per farne occasioni di preghiera per la salvezza dei vostri fratelli e sorelle, sì di tutti i vostri fratelli e sorelle, siano essi pagani o appartenenti a religioni che propugnano l'amore per il prossimo. Dio, attraverso la sua misericordia, verrà a liberare l'uomo da ogni giudizio su se stesso e sui suoi cari.

Insieme a tutta la vostra famiglia in Cielo, sotto la Luce dell'Eterno Padre, tutto l'Amore del Signore Gesù e di Sua Madre, la Beata Vergine Maria, vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Giovanni, il tuo messaggero d'Amore"

30.08.2011

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