martedì 2 febbraio 2021

La rete malvagia del diavolo!

 


18. gennaio 2021 

Figlia Mia. Mia cara figlia. Il tempo è difficile e ingannevole. Nel vostro mondo c’è molta corruzione. La malvagia rete del diavolo continua a diffondersi sempre più ma sarà distrutta come la ragnatela di un ragno che si culla nella sicurezza, aspettando in agguato la sua preda abbindolandola non appena essa cade e s’impiglia nella sua rete per poterla infine “divorare”.

Immaginatevi così il diavolo, cari figli: egli estende le sue reti e molti figli sono catturati. Forse neanche lo vogliono, ma più si divincolano, più restano imbrigliati. Non hanno riconosciuto per tempo il pericolo e ora non sono più in grado di liberarsi con le proprie forze. Dio però, amati figli, può; il vostro Padre celeste può LIBERARVI DA OGNI SITUAZIONE anche la più intricata e senza speranza! Per questo motivo la vostra conversione è così importante! Dovete convertirvi e fidarvi di Gesù! Non c’è nessun’altra via per potersi liberare dalle grinfie del maligno! Dovete convertirvi e ammettere la vostra colpa e i vostri errori! A voi la scelta: dannazione eterna o la misericordia di Mio Figlio che perdona tutto ciò che avete fatto e/o omesso di fare se lo confessate, espiate e ve ne pentite sinceramente!

Figli, vi resta ancora solo poco tempo! Svegliatevi e non permettete che il maligno vi tenga in sua balia! Che cosa avete da perdere? La considerazione degli altri? La vostra vita lussuosa? L’apparenza e lo splendore con cui il diavolo vi acceca e che ben presto, molto presto scompariranno? Voi non lo credete ma sarà così come Io, la vostra Mamma celeste vi dico:

I giorni del maligno sono contati e beato chi si è dichiarato per tempo per Mio Figlio e HA ABBANDONATO IL MALIGNO! Non potete servire due signori! Decidetevi dunque! Gesù il Mio santissimo Figlio è L’amore stesso, il diavolo invece fomenta l’odio e l’invidia, porta immoralità e corruzione perché egli non conosce l’amore!

Decidetevi amati figli. Il grande Avvertimento è imminente e chi scegli il maligno, sarà perduto per sempre. A chi invece si converte, a chi dona a Gesù, il suo SI sempre ripetuto, a costui dico che: “Il Nuovo Regno di Mio Figlio sarà la sua eredità e il suo cuore e la sua anima giubileranno. Sarà libero e felice e non gli accadrà più nulla di male perché SUO sarà il regno che durerà 1000 anni, e la pace sarà in lui e nel cuore dei suoi concittadini. Sarà un tempo di beatitudine e ognuno sarà ricolmato di amore divino di Mio Figlio. Nulla gli mancherà e sarà felice, in pace e soddisfatto. È un tempo di assoluta gioia divina e oggi voi non potete comprendere quanto realizzati e felici sarete. Dovete però restare fermi, amati figli, e NON DOVETE ACCETTARE IL MARCHIO DELLA BESTIA. Chi lo fa, si chiude le porte del nuovo Regno e andrà perduto al diavolo.”

A chi non crede all’inferno o a chi crede che l’inferno sia già qui in terra a costui dico: ” Soccomberete e vi perderete nelle vostre credenze sbagliate! Sarete abbandonati al diavolo e ai suoi demoni per l’eternità e questi vi tortureranno e si divertiranno nel farlo! Dovrete sopportare la pena, la sofferenza e la tortura e inoltre saprete-e ciò vi procurerà grande sofferenza dell’anima-che avreste potuto ascoltare la Mia parola! AVRETE CONSAPEVOLTEMENTE “DAVANTI AGLI OCCHI” tutto ciò che faceste, pensaste, e decideste di sbagliato, e questo sarà la vostra pena più grande. A ciò si aggiungono le più tremende torture che il diavolo vi preparerà; per questo, vi prego, Io la vostra Madre celeste che vi ama di convertirvi e trovare Mio Figlio PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI PER VOI! Non è il tempo di affermare se stessi! Amen”

Vi amo molto, amati figli e Noi, Mio Figlio, il Padre Celeste ed Io la vostra amorevole Mamma Celeste non vorremmo vedere perduto neanche un figlio, quindi vi avvisiamo perché non vi resta più molto tempo! A chi resta testardo, a chi crede, vive per e pensa al potere, alla fama, all’avidità, al lusso, all’essere-cool ecc.- la lista è lunga- sia detto:”

La vostra ora presto sarà suonata e poi vedrete, dove sarete arrivati! Chi non sfrutta l’avvertimento come ultimo atto di misericordia di Mio Figlio e si converte andrà perduto e Mio Figlio non potrà fare più nulla per lui. A chi non si converte adeguatamente per quest’avvenimento anche a costui sia detto: “

Soffrirete, soffrirete, soffrirete se non avete preparato i vostri cuori! Soffrirete a causa dei vostri peccati, soffrirete, perché non vi siete convertiti per tempo e soffrirete perché non Ci avete ascoltati in questi e in altri messaggi e soffrirete perché avete seguito il maligno, perché siete rimasti duri ancorati nelle vostre verità che non hanno nulla a che fare con la verità di Mio Figlio e soffrirete perché siete rimasti tiepidi!

Molti di voi non supereranno quest’avvenimento. Non sopravvivranno perché non vollero convertirsi e prepararsi. Ma la più grande di tutte le sofferenze sarà l’assenza di Dio. Scoprirete, e questa parola non è forte abbastanza, vivrete com’è stare senza Dio Padre, senza Gesù: un’esistenza senza Dio è il vuoto assoluto e vi causerà fortissimo dolore. Supplicherete, griderete, cadrete in ginocchio e implorerete il Cielo che non vi abbandoni mai più, ciò sarà la vostra conversione, quest’abbandono convertirà molti di voi!

Non tutti però faranno così, e ci saranno quelli che permetteranno l’entrata nel loro cuore di ancora più odio che rivolgeranno a Dio. Ciò vuol dire che per “elaborare”( comprendere) quest’avvenimento che bloccherà il vostro mondo perché lo proverete tutti nello stesso momento. La divisione sarà grande perché da allora in poi ci sarà il bene e i buoni da una parte e il male e i malvagi dall’altra. Il maligno però non dorme:

Il suo anticristo vi sarà presentato come il salvatore. Il suo dominio sarà il peggiore di tutti i tempi ma amati figli non fatevi ingannare da lui e restate fedeli a Gesù! MIO FIGLIO NON VIVRA’ FRA DI VOI ma EGLI verrà e salverà i Suoi figli fedeli dalla tirannia del suo falso, bugiardo e carismatico avversario cui si resiste a fatica. 

Sarete elevati, amati figli, e il regno dell’anticristo finirà grazie all’intervento del Padre. Quando ?Lo sa solo il Padre! Quanto durerà? Anche questo lo sa solo il Padre celeste. Ma, amati figli, il tempo finale sarà mitigato e accorciato dalla preghiera di voi tutti!

Dunque pregate, pregate, pregate! Pregate molto e pregate devotamente! Supplicate il Padre Celeste affinché mitighi e abbrevi il tempo! Supplicate Gesù, che EGLI si occupi di voi! Le vostre preghiere fanno molto bene! La vostra preghiera è potente! Essa vi mantiene nella fede, vi dona perseveranza e vi cambia !Vi porta sempre più vicini a Gesù! È l’arma più potente che possedete perché il diavolo non può fare nulla contro la preghiera!

Pregate, dunque e fidatevi di Gesù, Mio Figlio che tanto vi ama. Pregate lo Spirito Santo, affinché EGLI vi doni chiarezza e vi preservi dallo smarrimento e dalla confusione! Fatelo tutti i giorni! Il diavolo confonde, ma se pregate, se restate nella preghiera, sarete protetti.

Abbiate fiducia in Mio Figlio, nel vostro Gesù, e supplicate il Padre Celeste! Riconoscete le bugie che sempre più vi sono presentate e tenetevi lontani dai rapporti giornalistici del vostro mainstream! V’imbrogliano e mentono, restate vigili dunque e trovate Gesù con la preghiera.

Vi amo molto. Presto, molto presto, Gesù vi salverà ma nel tempo che ancora resta DOVETE RESTARE FORTI E VIGILI!

Non accettate nulla di ciò che il diavolo vi offre e restate sempre nella preghiera. Abbiate coraggio, amati figli. I primi segni si mostreranno presto. Amen.

Con profondo amore e con Gesù e Dio Padre, le sante schiere angeliche e molti Santi qui presenti Io Mi accomiato oggi con la preghiera di restare SEMPRE fedeli a Mio Figlio.

La vostra Mamma Celeste.

Madre di tutti i figli di Dio e Madre della Salvezza. Amen.

“ Non fate peccato, amati figli, nell’inoculare (vaccinare) “del male” ad altri che si fidano di voi! Dovrete rispondere delle vostre azioni! Restate vigili dunque e non accettate nulla dal maligno, ne distribuitelo agli altri! Amen.”


 

FIGLIOLI: CREDETE A QUELLO CHE DICONO LE VOSTRE LABBRA?

 


27/05/19

 IO, MARIA MADRE, TI GUIDO NEL TUO CAMMINO, TI DO GLI STRUMENTI NECESSARI AFFINCHÉ TU POSSA RIPARARE IN TEMPO, CIÒ CHE HAI SBAGLIATO, SOLO COSÌ SARAI VICINO A ME; POTENDO CON ME SALVARE COLORO CHE AMI.

Piccoli figli del mio cuore immacolato, vi chiedo se credete veramente in quello che dite quando nel santo sacrificio quotidiano confermate la vostra fede dicendo: "Credo in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra... la resurrezione della carne e la vita eterna, amen".

Vi invito con amore materno ad esaminare dentro di voi quanta verità c'è in ciò che professate, affinché abbiate una concezione profonda di ciò che è la fede, guardate dentro di voi e interrogate il vostro cuore se veramente crede ed è convinto che l'inferno esiste; Vi faccio questa domanda come madre dell'umanità, perché se ci credete veramente, non sarebbe possibile per voi avere un rapporto gentile con il peccato, quello che vi rende duri di cuore e resiste ad accettare docilmente le grazie che il Cielo vi offre per la vostra santificazione, e così si compiono i disegni divini nelle vostre vite.

Quando una persona crede fermamente e veramente che l'inferno esiste, si trasforma; tu saresti terrorizzato dal peccato, e da qualsiasi legame che ti incatena al male.

Quando un corridore fa una corsa, se inciampa in essa, si rialza e continua a correre; così voi, figlioli miei, vi trovate sulla terra in una corsa per raggiungere la vita eterna attraverso la vostra rinuncia al peccato; ma se cadete nel peccato, Dio Padre vi tende le mani perché possiate risorgere con i sacramenti. Finché avrete la carne sarete sempre inclini al peccato, ma guarderete il sacramento della riconciliazione come un grande dono d'amore, che vi solleva dalle vostre cadute per purificare le vostre anime da ogni ribellione contro i precetti divini, e vi avvarrete quotidianamente del pane disceso dal cielo che vi rafforza nelle prove della vita, per darvi la lotta e non cadere facilmente nelle occasioni di peccato.

Se credi veramente in ciò che le tue labbra esprimono quando fai il CREDO, allora devi essere certo che l'inferno esiste e quindi, che esiste anche la nuova Gerusalemme in cui abitano i santi del cielo.

Pensate figlioli che nel vostro passaggio nel mondo vi state giocando il vostro destino eterno; pensate che è nel vostro libero arbitrio che Dio Padre vi dà la possibilità di fare la scelta del luogo dove abiterete eternamente, pensate che la vita nella carne non è che un istante nell'eternità e che oggi, ora dovete giocarvi tutto per tutto.

Il tempo per voi di avvalervi della misericordia di Dio è ora. Tenete sempre presente che finché sentite i vostri cuori battere nel petto avete tempo per accettare la misericordia di Dio Padre, una volta usciti dalla carne, incontrerete la Sua giustizia.

Avete un impegno con Dio Padre nel vostro cuore, lui ha creato ciascuno di voi dal nulla; a sua immagine e somiglianza e ha soffiato il respiro della vita in voi quando eravate nel grembo di vostra madre, ha creato ciascuno di voi con amore affinché nella vostra libertà impariate ad amarlo, impariate a conoscerlo, a riconoscerlo; affinché impariate ad obbedirgli e sulla terra facciate passi di santità che vi porteranno in cielo alla gloria eterna; Ma se impegnate questa realtà nella vostra vita e accettate che non siete usciti dalle pietre, che non siete usciti da un'esplosione atomica, ma che siete stati creati da Dio Padre; che vi ha fatto con le sue mani, allora diventate figli di Dio, perché accettate il Padre Celeste che vi ha creato, e diventate piccoli perché avete la capacità di riconoscere che siete un'opera di Dio, ma non la vostra opera.

I tre nemici dell'uomo sono la carne, il mondo e il diavolo. La carne è quell'umanità decaduta, l'umanità peccatrice dell'uomo, quella nella carne che ti inclina al peccato; ma è per questo che Dio Padre ti chiede l'obbedienza, perché tu possa sottomettere le tendenze malvagie che porti e perché tu possa obbedirgli, che è una delle ragioni per cui sei stato creato.

Il secondo nemico dell'uomo è il mondo; non bisogna confondere il mondo con la terra, con la creazione; il mondo è uno spirito; è vivere secondo le cose materiali e adorarle. Al mondo appartiene tutto ciò che adora le cose temporali per un beneficio malvagio; è il terreno di coltura da cui emergono vanità, egoismo, violenza, vizio, decadenza; è uno spirito. A questo punto, figlioli, l'importante è che vi definiate come esseri spirituali e possiate sapere se lo spirito che anima la vostra esistenza nel vostro passaggio sulla terra è lo spirito del mondo o se è lo Spirito Santo di Dio che abita in voi per la vostra santificazione.

Il terzo nemico dell'uomo è il diavolo; e questo è specificamente un angelo caduto che fa parte di quel 1/3 degli angeli che furono cacciati sulla terra dalla presenza di Dio (Apocalisse 12:9: Il grande drago, il vecchio serpente, conosciuto come il diavolo o Satana, fu cacciato; il seduttore di tutto il mondo fu gettato sulla terra e i suoi angeli con lui). La tentazione del serpente antico all'uomo è: "Sarete come Dio", allora vi dico che l'inferno è fatto della divinizzazione dell'uomo. Oggi la psicologia moderna parla di "autostima", "pensiero positivo", "autorealizzazione" divinizzando l'uomo come autosufficiente, dimenticando che è opera di Dio e che deve sottomettere la sua libera volontà alla volontà divina per raggiungere la santità.

Miei piccoli, c'è molto da fare, c'è molto da dare, c'è molto da pregare, c'è molto da digiunare.

Scoprite la vostra vita nella luce dell'amore di Dio, dove non ci sono tenebre né pieghe; tutto è nelle vostre mani figlioli, dura è la battaglia che dovete combattere con le schiere del male ma non dimenticate che state combattendo per raggiungere la corona della vita eterna, come degni eredi del trono dell'Altissimo.

La dimora celeste è preparata per ognuno di voi, e la porta d'ingresso è il Sacro Cuore di Gesù che ha i vostri nomi iscritti con il Suo sangue versato sulla croce. Spalancate i vostri cuori per accettare l'amore misericordioso ed eterno che Dio Padre mette in voi, quello che vi darà la ricompensa eterna.

Vi amo, miei piccoli figli, vi do la mia benedizione; Madre Maria.

Fate attenzione alle lusinghe del demonio che in questi tempi e con tanti peccati, ha preso forza.

 


Trevignano Romano 30 gennaio 2021

Cari figli, grazie per avere risposto alla mia chiamata nel vostro cuore, mi conforta guardarvi nella preghiera con la fede nel cuore. Figli, guardate ciò che sta accadendo intorno a voi, le catastrofi naturali non si sono fatte attendere nel mondo e continueranno. Figli, i tempi sono questi, il braccio di Dio non si può più tenere, la Sua giustizia sarà grande, a volte atroce su coloro che bestemmiano il Suo Santo Nome, per quei figli consacrati che hanno profanato la Chiesa e non hanno avuto pietà di quanto dolore causavano a mio Figlio. Figli, non credete a questo mondo che vuole corrompervi nel migliore dei modi, facendo passare tutto il male come lecito. Fate attenzione alle lusinghe del demonio che in questi tempi e con tanti peccati, ha preso forza. Figli miei, la vostra fede vi salverà, chiedete con fede e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto, invocate il Mio Nome e quello di Gesù e non vi lasceremo soli. Vi amo e vi sono vicina. Pregate per l’America, per i sacerdoti e il Papa. Pregate per i potenti del mondo, affinchè i loro cuori siano illuminati e la pace regni sulla terra. Ora vi lascio con la mia Materna Benedizione nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Amen.

lunedì 1 febbraio 2021

PARS HEREDITATIS MEAE



In occasione della XXV Giornata della vita consacrata. Chi è costituito in autorità è ormai slegato da coloro sui quali comanda. Dobbiamo pregare e digiunare per la dolorosa realtà con la quale dobbiamo confrontarci di Carlo Maria Viganò Arcivescovo  


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PARS HEREDITATIS MEÆ

In occasione della XXV Giornata della vita consacrata

 

Dominus pars hereditatis meæ et calicis mei:

tu es qui restitues hereditatem meam mihi.

Ps 15, 5

 

Il 2 Febbraio la Chiesa celebra la Purificazione di Maria Santissima e la Presentazione al tempio di Nostro Signore Gesù Cristo. La festa, detta Candelora in ragione delle candele che vengono benedette durante il rito, nacque come celebrazione mariana di indole penitenziale. Anticamente a Roma la processione da Sant’Adriano a Santa Maria Maggiore prevedeva che il Papa camminasse scalzo e con i paramenti neri. Solo con la riforma di Giovanni XXIII del 1962 venne data la preminenza alla “dimensione cristologica”. Un’anima di solida dottrina e di sana spiritualità non considera la gloria del Figlio oscurata dagli onori che la Chiesa rende alla Madre, perché Egli solo è il principio di tutte le grandezze che noi celebriamo in Lei!

            Secondo i precetti dell’Antica Legge, le donne di Israele dovevano astenersi per quaranta giorni dall’accostarsi al tabernacolo e, alla fine di questo periodo, dovevano offrire un sacrificio purificatorio che consisteva in un agnello da consumare in olocausto, al quale aggiungere una tortora o una colomba, offerte per il peccato. Assieme alla purificazione della puerpera, il comandamento divino prescriveva che i primogeniti – che secondo la Legge erano dichiarati proprietà del Signore – venissero riscattati al prezzo di cinque sicli di venti oboli ciascuno.

            Questi riti di purificazione della donna e di riscatto del primogenito non erano ovviamente necessari né a Maria Santissima, concepita senza macchia di peccato e custodita semprevergine prima, durante e dopo il parto; né al Figlio di Dio, autore Egli stesso del riscatto dell’umanità decaduta in Adamo. Eppure, nei consigli dell’Altissimo, questi atti solenni di obbedienza alla Legge e di volontaria sottomissione ci mostrano l’umiltà della Madre di Dio e del Suo divin Figlio. In quell’occasione il secondo tempio di Gerusalemme venne santificato, secondo la profezia di Aggeo, dalla presenza del «desiderato di tutte le genti» (Ag 2, 7), che scioglie la lingua di Simeone nel cantico del Nunc dimittis.

            In questo giorno, la Santa Chiesa nei suoi riti tradizionali, offre i suoi figli alla Maestà di Dio, consacrandoli al Suo servizio tramite la Sacra Tonsura e gli Ordini Minori. Durante la cerimonia del taglio dei capelli, segno di penitenza e di rinuncia alle vanità del mondo, si canta un’antifona tratta dai Salmi: «Dominus pars hereditatis meæ et calicis mei: tu es qui restitues hereditatem meam mihi» (Ps 15, 5). Queste splendide parole proclamano che il Signore è garante della nostra eredità, e Colui che ci riporta in pieno possesso di ciò che avevamo perso con il peccato di Adamo. Così il chierico, rivestendosi della cotta bianca, recita: «Indue me, Domine, novum hominem, qui secundum Deum creatus est in justitia, et sanctitate veritatis», ricordando che in Cristo ritroviamo l’uomo nuovo, creato ad immagine di Dio nella giustizia e nella santità della verità. Poiché è solo nella luce della Verità, attributo divino della Santissima Trinità, che può ardere la fiamma della vera Carità. La carità fraterna, che ci lega reciprocamente ai nostri fratelli, presuppone infatti la paternità di Dio, senza la quale essa si corrompe in sterile filantropia, solidarismo umanista, tetra fratellanza massonica.

            Lo scorso 18 Gennaio la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica ha pubblicato una Lettera, indirizzata a tutti i consacrati e le consacrate. Chi immaginasse di trovare, in un documento promulgato per la XXV Giornata della vita consacrata, un qualche riferimento dottrinale, morale o spirituale al mistero della Purificazione della Santissima Vergine Maria o della Presentazione di Nostro Signore al tempio, rimarrebbe certamente deluso. Egli sarebbe anzi indotto a credere che quella lettera, redatta in una gelida prosa burocratica, esca dai grigi uffici orwelliani del Ministero della Verità, e non dal Dicastero romano che presiede, a nome del Romano Pontefice, ai Religiosi dell’Orbe cattolico. Eppure è sufficiente scorrere il testo sino alla fine per leggervi – in calce, come si usa dire – le firme del Prefetto João Braz de Aviz e del suo Segretario José Rodríguez Carballo, ofm: due personaggi che brillano nel firmamento della Curia bergogliana quali inimitati astri. Nessuna sorpresa, quindi, se non un minimo di umano sollievo, nel vedere che almeno sono stati risparmiati ai destinatari gli epiteti che Rodríguez Carballo rivolse alle monache il 21 Novembre 2018: «Siete donne adulte! Trattate la vostra vita da adulte, non da adultere» (qui).

            La Lettera della Congregazione è un esempio di “politicamente corretto” con cui i gerarchi di Santa Marta ammiccano indecorosamente alla parità di genere cara al pensiero unico (siamo sull’onda della nuova versione dell’Orate, fratres del rito riformato, delle lettrici e delle accolite) e a tutti i marker della neolingua: si sprecano i riferimenti alla pandemia, all’«aspirazione mondiale alla fraternità», al «nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale», così come l’invito ai religiosi ad essere «artefici di fraternità universale, custodi della casa comune», «fratelli e sorelle di tutti, indipendentemente dalla fede» (sic), per culminare nel grido d’empietà della religione mondiale di Fratelli tutti: «Sogniamo come un’unica umanità, come viandanti fatti della stessa carne umana, come figli di questa stessa terra che ospita tutti noi, ciascuno con la ricchezza della sua fede o delle sue convinzioni, ciascuno con la propria voce, tutti fratelli!»

            Qual è dunque la proposta pratica che la Congregazione offre ai consacrati? Come intende aiutare gli Ordini religiosi ad essere fedeli ciascuno al proprio carisma, alla Santa Regola, alle Costituzioni dei Santi Fondatori? Ecco le alate parole del Prefetto: «Si tratta allora di aprire processi per accompagnare, trasformare e generare; di elaborare progetti per promuovere la cultura dell’incontro e del dialogo tra popoli e generazioni diverse; a partire dalla propria comunità vocazionale per raggiungere poi ogni angolo della terra e ogni creatura, perché, mai come in questo tempo di pandemia, abbiamo sperimentato che tutto è collegato, tutto è in relazione, tutto è connesso» (qui). Il World Economic Forum, promotore del Great Reset, non avrebbe saputo esprimersi meglio! Che importa se Santa Teresa d’Avila, San Domenico, Santa Chiara, San Francesco di Sales e tutti i Santi Fondatori rimangono scandalizzati dalla sistematica demolizione dei loro Ordini, quando le parole della Santa Sede godono del benigno plauso dell’élite globalista, della setta infame e dei nemici di Cristo? Cos’altro significa «aprire processi per accompagnare, trasformare e generare», se non un invito a rinnegare la fedeltà al carisma originario, rieducando i refrattari e costringendo con la forza i recalcitranti? Cos’è questo «elaborare progetti per promuovere la cultura dell’incontro e del dialogo», se non l’applicazione dell’indifferentismo religioso e dell’ecumenismo conciliare?

            Ecco la desolante visione orizzontale, priva di qualsiasi slancio soprannaturale, che hanno della vita religiosa coloro che viceversa dovrebbero custodirla come un prezioso tesoro della Chiesa. Una visione in cui si può essere «fratelli e sorelle di tutti, indipendentemente dalla fede», rendendo inutile non solo abbracciare lo stato religioso, ma anche lo stesso Battesimo, e con esso la Redenzione, la Chiesa, Dio.

            Abbiamo compreso, in questi tempi di crisi, che chi è costituito in autorità è ormai slegato da coloro sui quali comanda. La cosiddetta pandemia ha mostrato governanti obbedienti agli ordini di poteri sovrannazionali, mentre i cittadini vengono privati dei propri diritti e qualsiasi forma di dissenso viene censurata o psichiatrizzata, secondo una felice espressione recente. Non diversamente accade nella Chiesa: i vertici della Gerarchia obbediscono agli stessi poteri, e privano i fedeli dei loro diritti, censurando chi non intende rinunciare alla propria Fede e non accetta di vedere la Chiesa demolita dai suoi Ministri. João Braz de Aviz è perfettamente allineato a Jorge Mario Bergoglio, ed entrambi assecondano con zelo l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale.

            Questa è la dolorosa realtà con la quale dobbiamo quotidianamente confrontarci, e per la quale dobbiamo pregare, digiunare e far penitenza, implorando l’intervento di Dio e della Vergine Santissima in nostro aiuto. In questa battaglia soprannaturale, il contributo dei religiosi e delle religiose è fondamentale: ecco perché mai come ora è necessario che le anime consacrate riscoprano la dimensione sacrificale della propria vocazione, offrendosi in olocausto come vittime espiatorie. Questo, in fondo, è il cuore della vocazione religiosa e dello stesso essere Cristiani: assimilarsi a Cristo, seguendoLo sulla Croce per poter sedere alla Sua destra nell’eternità beata.

Invito quindi coloro che hanno il privilegio di aver scelto lo stato di perfezione a pregare con rinnovato ardore, a digiunare con zelo, a far penitenza. Chiediamo infine allo Spirito Santo di toccare i Ministri e i Religiosi traviati, concedendo loro il dono del pentimento e la grazia del perdono.

 

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

 

2 Febbraio 2021

In Purificatione Beatæ Mariæ Virginis

 

 

Del 01 Febbraio 2021

Grandi calamità affliggeranno molte parti del mondo, a causa della ribellione e della disobbedienza degli uomini.

 



Regina del Rosario e Pace di Itapiranga


Il 20.01.2021

Pace miei amati figli, pace!

Figli miei, io vostra Madre, vengo dal cielo per mostrarvi la via che conduce a Dio. Mi ha mandato per condurti al tuo Cuore Divino. Ma chi vuole aprire il proprio cuore al tuo amore?

Dio parla loro, ma molti non vogliono sentirlo. Dio li chiama alla conversione, tramite me, ma chi vuole veramente ascoltare la sua chiamata? Dio li chiama a vivere di fronte al cielo, ma molti rimangono ancora attaccati al mondo e ai suoi errori. Ricordate, figli miei, la vera felicità non è in questo mondo, ma nel prossimo, in paradiso. Dio li ha creati per vivere in paradiso per sempre, non per vivere in questo mondo per sempre. Impara a fare la volontà di Dio nella tua vita e non avrai paura di nulla, perché Dio sarà sempre con te e sarai unito al tuo Cuore Divino e il suo amore ti darà vera pace e fiducia, e sotto la tua protezione lo sarà sempre essere. Niente li scuoterà, nemmeno le prove più difficili. Ti amo e con il mio mantello immacolato ti copro e ti proteggo da ogni male. Fidati e aspetta.

Pregate il santo Rosario ogni giorno. È la tua potente arma contro il potere delle tenebre, in questi tempi di prova. Con il Rosario vincerai Satana e ogni male. Ti benedico: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!



Il 17.01.2021

Pace miei amati figli, pace!

Figli miei, io, vostra Madre del Cielo, ho già comunicato tanti messaggi e tanti orientamenti. Impara ad avere più fede e fiducia e rimuovi dai tuoi cuori tutti i dubbi che entrano nei tuoi cuori a causa della paura e della tua mancanza di abbandono e fedeltà a Dio. Fidati sempre di più. Avere fede.

Satana è un bugiardo, ti mostrerà sempre la strada sbagliata. Io, la vostra Madre Celeste, vengo per ordine di Dio, per mostrarvi il vero cammino di conversione, santità e pace. Siate uomini e donne di fede, di preghiera, esempio di fiducia in Dio e nel suo amore e avverranno miracoli, perché mio Figlio è l'Onnipotente, che li ama tanto. Vi amo e vi benedico: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!

 

 Samuele è cresciuto e il Signore era con lui. E non ha lasciato cadere nessuna delle sue parole. (1Sam 3:19)

 

Come Samuele, non dobbiamo lasciar cadere i messaggi che il cielo ci dà in questi giorni tramite la Regina dei Profeti!



Il 16.01.2021

Pace miei amati figli, pace!

Figli miei, sono la Madre della Speranza, sono la Regina del Rosario e della Pace, vengo dal cielo per portarvi le grazie e le benedizioni del Cuore di mio Figlio Gesù. Ti ama e vuole concederti il ​​suo perdono e il suo amore. Pentitevi dei vostri peccati, facendo penitenza e sacrifici per aprire i vostri cuori e tutti i cuori all'amore di Dio.

Mio Figlio vi chiama alla conversione, non siate sordi alla sua chiamata, non permettete che i vostri cuori si induriscano a causa della vostra mancanza di fede e fiducia nel vostro amore. Credete, figli miei, credete nell'amore di Dio per ciascuno di voi, credete nel potere e nell'amore di mio Figlio che può guarire e restaurare tutte le cose.

Questo è l'inizio del dolore, l'inizio di molte cose che ti ho rivelato in passato. Ho chiesto loro di pregare, di convertirsi, di essere uomini e donne di fede e di preghiera, ma molti dei miei figli non volevano ascoltarmi e non volevano cambiare la loro vita. Pregate molto, per non sbiadire nella fede, per non deviare dalla via del Signore, perché nel mondo verranno lunghe prove e purificheranno l'umanità ingrata dalle sue infedeltà.

Figli miei, non lasciatevi vincere dalle bugie di Satana, non lasciatevi ingannare da uomini senza Dio e senza fede che pensano solo al potere, al denaro ea tutto da vincere a scapito della sofferenza e della morte di vite innocenti. Pregate il Rosario per superare i mali attuali che vi minacciano. Pregate il Rosario con grande fede e tutto il male sarà vinto.

Vi amo e vi benedico con la mia benedizione materna: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!



Il 09.01.2021

Pace miei amati figli, pace!

Figli miei, sono la Regina del Rosario e della Pace, sono la Madre della Chiesa e di tutta l'umanità. Vengo dal cielo per chiedervi di avere fede, di essere saldi nelle prove della vita e di non allontanarvi dalla via della verità indicata da mio Figlio Gesù, perché molti saranno quelli che tradiranno la verità per seguire la menzogna; molti lasceranno il sentiero di mio Figlio in cerca di falsa vita e falsa felicità. Molti cadranno e perderanno la fede. Molte famiglie saranno sterminate in così poco tempo, perché non si sono fidate del Signore, ma hanno riposto la loro fiducia nei grandi popoli della terra che non sono nulla e che non possono salvarli. Pregate, figli miei, pregate tanti Rosari, perché solo il Rosario può salvarvi dall'oscurità attuale che vi minaccia.

Abbi fede e coraggio. Le persecuzioni diventeranno più chiare e più crudeli, ma combatti fino alla fine, per amore di mio Figlio e non rinunciare alla tua fede. Dio è con te e agirà al momento giusto per tutti coloro che si fidano di lui e gridano per il suo santo nome.

Grandi calamità affliggeranno molte parti del mondo, a causa della ribellione e della disobbedienza degli uomini. La Santa Chiesa ha perso lo splendore della grazia, seguendo le idee e le tenebre del mondo. Coloro che lo guidano hanno perso le tracce del vascello e lo stanno guidando al centro della grande tempesta.

Chiedete perdono dei vostri peccati e siate sempre nella grazia di Dio, perché quelli che mi ascoltano non si dispereranno e non si allontaneranno dal sentiero della verità. Vi amo e vi benedico: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!



02.01.2021

Pace miei amati figli, pace!

Figli miei, vengo dal cielo per guidarvi sulla strada della preghiera, della conversione e della santità. Mio Figlio mi ha mandato ad aiutarvi, in questi tempi difficili e bui, ma non abbiate paura, il suo amore trionferà sempre e trionferà chi ascolta le mie chiamate unito a lui.

I tempi attuali sono pericolosi, poiché gli uomini spietati vogliono distruggere le famiglie cristiane. Combatti contro tutto il male pregando il Rosario ogni giorno, perché solo così avrai la forza e la luce per combattere Satana ei suoi malvagi seguaci.

Ritorna a Dio con un cuore sincero e pentito e lui ti perdonerà. Chiedete la luce dello Spirito Santo e lui guiderà voi e le vostre famiglie attraverso sentieri sicuri.

Ricevi la mia benedizione e il mio amore materno: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!



Il 01.01.2021

Pace miei amati figli, pace!

Figli miei, sono la Madre di Dio, la Madre della Chiesa e di tutta l'umanità. Vengo dal cielo per chiamarvi alla conversione e alla santità. Conversione è non voler essere di Dio un giorno e l'altro giorno per negarla, ritornando a una vita sporca di peccato e infedeltà. La conversione non è pregare un giorno o due e vivere molti altri giorni come se non fossero cristiani battezzati, proprio come animali senza motivo. Conversione non significa che sono fedeli a mio Figlio e che sono suoi seguaci e tacciono di fronte agli errori e agli attacchi contro la sua Divina Maestà, contro i suoi veri insegnamenti e comandamenti. Conversione non è per dire che sono figli della Chiesa, ma tacciono, non la difendono, quando la vedono oltraggiata, ridicolizzata, tacciono permettendo a profanatori, eretici e spietati di inserirsi in essa, insegnando l'errore, la menzogna e le eresie alle tante anime innocenti e vittime dei lupi vestiti di pelle di agnello. Nessuno li difende, nessuno li aiuta, nessun altro si preoccupa delle pecore del mio Divin Figlio, ognuno pensa a se stesso, ai propri interessi e agli altri che cercano di saper sopravvivere in questi tempi difficili egoisticamente e con un cuore indurito e chiuso alla grazia e l'amore di Dio. Tutto questo li condanna all'inferno!

Se non ti correggi per i tuoi errori e le tue azioni, non entrerai nella gloria del paradiso. Questo è il mio messaggio, questa è la mia chiamata: cambia la tua vita e convertiti. Vi benedico tutti: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!


IL CURATO D'ARS SAN GIOVANNI MARIA BATTISTA VIANNEY

 


L'anno di Filosofia a Verrières (1812-1813). 

In un'ora nella quale avrebbe avuto grande bisogno della sua «povera madre», sopravvenne la morte che portò il lutto in famiglia. Donde avrebbe potuto sperare conforto nei nuovi dolori, dopo la scomparsa di colei, che aveva raccolto le prime confidenze della sua vocazione, e lo aveva difeso di fronte al padre irritato? Ma forse la pia madre prima di morire aveva lasciato all'addolorato marito, coll'ultimo addio, anche una raccomandazione suprema, perché Matteo Vianney non oppose alcun ostacolo al ritorno di Giovanni Maria presso l'abate Balley.  

Malgrado l'atmosfera di tristezza che pesava su tutti, il suo ritorno portò gioia al presbiterio di Ecully, tanto più che anche l'abate Balley già disperava di questo ritorno provvidenziale: erano ormai sedici mesi che lo raccomandava ogni sera nella preghiera in comune. Sembra che una delle sue parrocchiane, «non eccessivamente fervorosa»1, rivedendolo abbia esclamato: «Meglio così! Avremo un Pater ed un'Ave di meno da dire ogni sera»2.  

In questa seconda dimora ad Ecully, Giovanni Maria Vianney non si stabilì più presso la zia Humbert, ma al presbiterio 3. Così aveva voluto anche l'abate Balley, dopo il ritorno al seminario dei due fratelli Loras e del giovane Deschamps, per potere meglio sorvegliare questi suoi studi, già deboli e tante volte sospesi; in più, al presbiterio, per i suoi buoni servizi, quasi da domestico 4, avrebbe potuto essere utile al suo vecchio maestro. Durante le sue ricreazioni si occuperebbe del giardino; in chiesa sarebbe sagrestano ed inserviente; nelle passeggiate in campagna terrebbe compagnia al suo vecchio professore, e queste ore di svago non sarebbero perdute!  

Giovanni Maria aveva ormai raggiunto i venticinque anni. Il tempo stringeva e l'abate Balley, che desiderava di vedere presto il suo allievo iniziato agli ordini sacri, avendolo aggregato agli studenti di retorica del seminario minore 5, ottenne di presentarlo per la tonsura, il 28 maggio 1811. Da questa data l'abate Vianney «apparteneva alla gerarchia della Chiesa» 6, cioè aveva fatto un passo verso il sacerdozio. Non ostante fosse vivo ancora il lutto per la morte della madre, in quel giorno vi fu festa per una ragione di più nel presbiterio di Ecully.  

Alla dipendenza immediata dell'abate Balley, Giovanni Maria godeva di una direzione sicura, ma molto austera. Un vecchio della sua parrocchia ne ha tracciato un ritratto fedele, dicendo che «sembrava non avere altro che ossa, anche perché forse non 

prendeva il cibo in proporzione del suo bisogno» 7. A contatto con questo santo prete il futuro apostolo si edificava e cominciava a condividere la rigida vita del maestro 8. L'austero abate Balley era di una pietà semplice e tenera «e si commuoveva fino alle lagrime celebrando la Messa» 9, ed il suo allievo che gliela serviva, indossando il casto simbolo della sua cotta bianca, imparò da lui il modo col quale si trattano i divini misteri.  

Quando non passava il tempo della ricreazione al giardino od alla chiesa, Giovanni Maria visitava con piacere la buona madre Bibost, che, per puro amor di Dio, si occupava del suo corredo. Uno dei suoi figli, che era allora in seminario, al ritorno per le vacanze fu felice di ritrovare questo amico che nella conversazione lo iniziava al misterioso avvenire, nel quale brillava per lui quest'unica meta: l'altare.  

Era anche di una obbedienza senza pari. «Presso il Curato Balley - diceva - non ho mai fatto la mia volontà»10 Le sue letture preferite erano le vite dei Santi. Si conserva tuttora una lettera da lui scritta a Giacomo Loras, antico condiscepolo ad Ecully, al quale domanda, come favore di «comperare presso il libraio Ruzand, un vecchio volume in-folio intitolato: Storia dei Padri del deserto»11  

Nell'ultimo semestre del 1812 all'abate Balley sembrò giunto il momento di far seguire al suo allievo di ventisei anni la linea di studio prevista dal regolamento, che esigeva, da coloro che aspiravano al sacerdozio, un anno di filosofia e due anni almeno di teologia. Erano i mali del tempo che portavano a questa benigna indulgenza 12.  

Per tali corsi Giovanni Maria fu mandato al seminario di Verrières, vicino a Montbrison. Questo centro di studi, fondato nel 1803, non era stato dapprima che una scuola di presbiterio, come quello dell'abate Balley ad Ecully. L'abate Périer aveva disposto il meglio possibile la sua vecchia casa per ricevere quei fanciulli dei dintorni, che davano qualche segno di vocazione, e Dio fu largo della benedizione sua, poiché in poco tempo quest'opera raccolse circa cinquanta allievi. Più tardi, per alloggiare i convittori fu annessa anche un'altra casa vicina, in cattivo stato. Questi giovani che pagavano dieci franchi al mese, ricevevano alloggio e nutrimento proporzionato alla loro spesa: il dormitorio era un fienile al quale si saliva per una piccola scala rustica. All'ora dei pasti andavano alla cucina per ricevere ciascuno la propria porzione di lardo e di patate, e durante il tempo della ricreazione si occupavano in cerca di legna secca o nel migliorare quel povero abituro in rovina. Il Card. Fesch, che dichiarò seminario minore questa scuola di presbiterio, vi procurò anche un luogo meno sconveniente. Fin dal 1807 vi si trovarono riuniti centocinquanta pensionanti. e la casa prosperò ancora fino a contare trecento tredici allievi, nel 1809. Fu in quest'occasione che il parroco di Verrières, consumato dalla sua abnegazione, si sentì impari al nuovo compito e dovette abbandonare il suo posto, che fu occupato dall'abate Barou, professore di filosofia al seminario minore dell'Argentière 13.  

Nel 1811, quando Napoleone avanzò la pretesa di nominare i Vescovi, senza la istituzione del Papa, tutta l'opera sembrò per un momento compromessa. Per assicurarsi l'appoggio dell'episcopato francese, il 17 giugno l'imperatore riunì un concilio nazionale all'arcivescovado di Parigi; ma, contrariamente ai suoi desideri ed alle sue speranze, vide l'episcopato unanime dichiarare che non vi era mezzo di sorpassare le dichiarazioni delle Bolle Pontificie. A questa decisione, non si fecero attendere le rappresaglie: il 10 luglio un decreto dichiarò sciolto il concilio ed il giorno 12, alle ore tre del mattino, i Vescovi di Tournai, di Gand, e di Troyes vennero sorpresi nel loro letto   per essere deportati alle carceri di Vincennes. I seminaristi vennero chiamati alle armi; e perché non sfuggisse alla punizione l'abate Emery, che si era opposto all'imperatore collerico 14, un decreto del 20 ottobre, dichiarava la soppressione della Compagnia di San Sulpizio. Un decreto del 15 novembre sopprimeva i seminari minori, ed accettava nei collegi municipali quegli allievi, che desiderassero continuare gli studi.  

Il Cardinale di Lione, quantunque non avesse molta influenza 15, poté ottenere da suo nipote l'Imperatore una dilazione di alcuni mesi; ma alla fine dell'anno scolastico del 1812, dovettero chiudersi tutti i seminari minori della Diocesi, in «Verrières, La Roche, Saint-Jodard, Argentière, Alix, Meximieux». Gli allievi colpiti furono in numero di milleduecento. Per l'attività dell'abate Courbon, incaricato delle case di educazione, si poterono organizzare due esternati nelle località ove si avevano collegi pubblici, come a Bourg, Belley, Villfranche, Roanne e Saint-Chamond 16. Qualcuno aveva anche fatto la proposta al Consiglio dell'Arcivescovado di collocare questi giovani nelle scuole dello Stato, ma il Cardinale aveva risposto categoricamente: «No, mai ... io non voglio dannarmi e non sottoporrò mai i miei giovani al regime dell'Università. L'Università è come una grande caserma: vi si educano dei soldati ed io voglio dei preti» 17.  

Per questi sentimenti Mons. Fesch, con una risoluzione decisiva, aprì il seminario di Verrières, e riuscì a fare tutto segretamente, ciò che era abbastanza facile in questo angolo isolato, lontano dalle grandi vie di comunicazione. Del resto, anche nel caso in cui fosse sopravvenuta un'inchiesta, vi era modo di mettersi al sicuro, rispondendo alla polizia che la casa di Verrières era annessa al seminario maggiore di Sant'Ireneo, allora troppo angusto per poter contenere tutti i futuri ordinandi della Diocesi di Lione. Nel mese di ottobre e novembre, furono guidati a Verrières duecento seminaristi, che avevano appena finito i loro studi classici, e che dovevano compire là il loro anno di filosofia, 

prima di entrare a Sant'Ireneo. In questo modo anche Giovanni Maria, nonostante la sua limitata preparazione a tali studi, fu ammesso a seguire questo corso, che era diventato obbligatorio.  

Divisi i filosofi in due sezioni, l'abate Barou ne affidò la prima all'abate Grange e l'altra all'abate Chazelles, i soli che poté ottenere per la scarsità numerica del clero 18. Giovanni Maria passò alla sezione di Chazelles, nella quale fu il più vecchio di tutti, anche del suo professore; ma non si turbò per questo, avendo progredito, se non nelle scienze umane, almeno nell'umiltà, che è la scienza dei Santi.  

 La prima volta che fu interrogato in scuola, non comprese il senso della interrogazione e tacque... mentre da un banco all'altro si ripetevano le risate spontanee, proprie di questa età implacabile. Il professore, secondo l'usanza dei seminari, faceva la sua interrogazione in latino ed il nostro studente a stento traduceva la sua lezione, linea per linea, nelle pagine del suo libro. Ma vi erano anche altri sette compagni che non presentavano migliore preparazione della sua, e fu deciso che sarebbero separati dalla sezione dell'abate Chazelles, perché ricevessero le lezioni in francese 19  

Il nostro giovane filosofo ci metteva la migliore buona volontà, ma non comprese molto della dialettica; le maggiori e le minori non gli aprirono l'intelletto alla conoscenza della logica, della quale era già magnificamente dotato da Dio col suo senso pratico, e benché il tredici giugno 1813, cioè sette o otto mesi dopo la sua entrata a Verrières, lui, che dapprima aveva tremato al pensiero di non capire nulla, scrivesse al suo «carissimo padre» che «per riguardo agli studi andava meglio di quanto avrebbe pensato», rimase tuttavia sempre un allievo di una debolezza intellettuale estrema 20.  

Dio voleva che rimanesse, Come S. Paolo, un «ignorante dell'arte oratoria»; e, se la sua profonda modestia non fosse stata muta, avrebbe potuto rispondere ai migliori della sua sezione, come un altro santo, il poeta italiano Jacopone da Todi: "Io vi lascio i sillogismi, le parole cavillose, i calcoli sottili... Vi lascio Aristotele colla sua arte ed i suoi segreti. L'intelligenza semplice e pura si eleva sola sino al cospetto di Dio, senza l'aiuto della filosofia» 21  

Poco compreso dagli uomini, Giovanni Maria si rivolse all'Amico Eterno, che sa comprendere l'eloquenza del silenzio e penetrare gli intimi sospiri del cuore, e nella cappella, tra le lagrime, disse a Lui le pene della sua anima. La sua povera madre riposava nel piccolo cimitero del colle di Dardilly, ma egli la sentiva più viva e più vicina e la faceva la confidente delle amarissime pene che a lui derivavano dal vedersi deriso dai compagni malevoli e raramente incoraggiato dai superiori. Più tardi, ricordando questo tempo, dirà, a Verrières ho avuto un poco da soffrire». - E si comprende che cosa significassero queste due parole un poco, sulle sue labbra abituate alla carità più indulgente. - Solo le lunghe visite all'altare gli davano coraggio; mancandogli quel cuore materno, che da nessuno può essere sostituito sulla terra, si consolerà colla devozione tenera e filiale alla Santa Vergine. Spinto dalla sua  pietà verso di lei, fece il voto di servitù, col quale si consegnava completamente nelle sue mani 22.  

Sarebbe però un'esagerazione dire che a Verrières l'abate Vianney sia stato un perseguitato ed un isolato. «I più seri ed i più ferventi erano felici di prenderlo per modello, - ha detto uno dei suoi antichi condiscepoli. - Amavano la sua compagnia, perché parlava quasi sempre di Dio e della Santa Vergine» 23. Per questo riuscì a stringere amicizia con Marcellino Champagnat, che fu il fondatore dei Piccoli Fratelli di Maria.  

Anche Marcellino Champagnat non era conosciuto per un'aquila: aveva iniziato i suoi studi a diciassette anni, ma era stato rinviato, un anno appresso, per insufficiente intelligenza. Dopo aver fatto, come l'abate Vianney, il voto di pellegrinare al Santuario della Louvesc, ottenne di essere riammesso a Verrières, e, dopo cinque anni di una fatica inaudita, era giunto alla classe di retorica, che dovette ripetere; fu così che al corso dell'anno 1812, quando aveva l'età di 23 anni, si trovò nella classe di filosofia, col discepolo dell'abate Balley, di allora 26 anni e mezzo. L'età già avanzata, la somiglianza della prova passata, dei gusti e delle virtù dell'uno e dell'altro, ne avvicinarono gli animi 24.  

A Verrières si mantenevano le abitudini austere dei tempi eroici e, quantunque vi si stesse meglio alloggiati che non anteriormente, il regime era sempre duro, il pasto molto frugale, il regolamento severo. Giovanni Maria, ben lontano dal lamentarsi, ne fu oltremodo contento e non lo si vide mai una volta mancare al suo dovere; se la sua buona condotta non attirò l'attenzione in modo speciale, lo si deve alla sua cura di vivere nell'oscurità e nell'oblio. Non abbiamo un indizio per dire che egli fosse citato pubblicamente come un modello; piuttosto lo circondava una specie di disistima, corollario naturale dei suoi insuccessi nello studio.  

Le sue note di fine d'anno ci lasciano questo giudizio:  

Lavoro …bene.  

Scienza....molto debole.  

Condotta… . buona.  

Carattere… buono.  

L'abate Barou, se era un impareggiabile educatore, non era obbligato ad essere un profeta, e, stando solo alle apparenze, non poteva apprezzare il tesoro incomparabile che per un momento gli era affidato dalla divina Provvidenza. 

Canonico FRANCESCO TROCHU

Preghiera nelle persecuzioni

 


Preghiamo che ci sia presto restituita la pace, 

che presto possiamo uscire dai nostri

nascondigli ed avere aiuto nei pericoli;

che si compia quanto il Signore si è degnato 

di annunziare ai suoi servi: la restaurazione

della Chiesa, la sicurezza della nostra salute,

il sereno dopo la pioggla, la luce dopo

le tenebre, la calma tranquilla dopo le

tempeste e l'uragano, l'aiuto premuroso del

suo amore paterno, le consuete grandezze

della divina maestà per cui siano rintuzzate

le bestemmie dei persecutori, sia più sincera

la penitenza dl coloro che caddero e sia

glorificata la fede forte ed incrollabile

di coloro che perseverarono. 


Cipriano di Cartagine, Lettera VII, 8

GIUNGE L’ORA TREMENDA DELLA GRANDE PROVA.

 


Attenti o uomini, state per assistere allo sfacelo più grande della storia della Chiesa.
Il Demonio è inferocito, la sua brama è grande, vi soffia il fiato sul collo, vuole rendervi suoi schiavi. State vigilanti, pregate il santo Rosario dedicandolo alle intenzioni della Vergine Santissima.

La Chiesa terrena vedrà la sua caduta, il suo fascino andrà perduto, è l’ultima pazzia di Satana, lui sa che il suo piano è già fallito, ma nella sua superbia va avanti; è riuscito a trascinare a sé molte anime, ma Dio metterà la sua creatura in condizioni di ravvedersi perché manderà su di essa una grande sciagura: … allora urlerà il nome di Gesù in suo aiuto.

Gesù riprenderà in Sé la sua Chiesa e la farà risplendere del suo amore, nella sua luce camminerà perché sarà Lui a guidarla. 

Siete vicini all’avvertimento!
Attenti figli miei, sia il vostro cuore in Me,
fedele alla mia vera Chiesa.

Figli miei, molti saranno i disastri che ora si susseguiranno uno dietro l’altro senza tregua alcuna, l’uomo dovrà rendersi conto che senza Dio non può nulla, dovrà urlare il suo aiuto. Dio ascolterà il grido dei suoi figli e li metterà in condizioni che possano salvarsi.

Quando sulla Terra succederà tutto ciò che le profezie hanno annunciato, in verità sappiate che il ritorno di Gesù è alle porte.

Un grande disastro sta per accadere in Italia, molti saranno sorpresi nel sonno.

Chiedo la conversione di questa Umanità. Datevi la possibilità di salvarvi, o uomini. Affidatevi a Me. Io manderò i miei Angeli in vostro aiuto, essi provvederanno a guidarvi ai miei rifugi dove sarete protetti e guariti da ogni male. Questi ricoveri saranno tanti sulla Terra, coloro che li abiteranno saranno chiamati da Dio.

Torino è per essere messa in condizioni di pena.
Roma è per essere colpita a morte dall’avversario.
Firenze cadrà nel fango della morte.

I maligni si aggirano nel mondo, nella loro astuzia riusciranno a carpire molte anime lontane dall’Amore. Vigilate uomini, vigilate! Giunge l’ora tremenda della grande prova: chi si sarà ricoverato in Me sarà al sicuro, mentre chi Mi avrà rinnegato cadrà nella rete del Demonio.

Tuono ancora il mio dolore per questa Umanità infedele a Me, chiedo la grazia a tutti i miei fedeli di pregare affinché molti tornino al Padre.

Figli miei, vi attendo tutti convertiti, non siate stolti, la verità è in Me.
“Non abbiate a burlare queste mie parole” che sono per voi salvezza.

Avanti, tutto è per essere trasformato, le cose di prima mai più torneranno: … chi si vuol salvare torni in fretta a Colui che è la Salvezza.

Maria Santissima è ormai tra voi, il suo manto vi ricopre, vi protegge dal Male.