A Modesto Vinelli: “Abbiamo ancora tanti anni”
Un giovane fotografo di San Giovanni Rotondo, Modesto Vinelli, aveva avuto la fortuna di scattare nell’ottobre del 1918 alcune immagini di Padre Pio, nelle quali si vedevano benissimo le stigmate; e le vendeva alla gente. Un giorno, trovandosi Modesto a Rodi Garganico, un tale, osservando quelle immagini, cominciò a bestemmiare e a imprecare contro il Padre, chiamandolo imbroglione. Il fotografo reagì, litigò furiosamente con calci e ceffoni, e finì in prigione. Tornato in libertà dopo quaranta giorni, andò a trovare Padre Pio e gli disse: “Per causa vostra sono andato in galera”, e gli raccontò quanto era accaduto. Padre Pio ascoltò e poi rispose: “Modesto, non te la prendere. Abbiamo cinquant’anni dinanzi a noi.”
Quella frase divenne un ritornello. Vinelli era amico di Padre Pio e ogni anno, il 20 settembre, giorno anniversario della comparsa delle stigmate, andava a trovarlo.
E ogni volta il Padre ripeteva la frase, con l’unica variante che il numero degli anni diminuiva gradualmente. “Modesto, abbiamo ancora trent’anni davanti a noi... venticinque anni... venti... quindici...” E ogni anno si presentava all’incontro con il cuore in tumulto. “Modesto ci restano ancora dieci anni... cinque... tre... due...” Il 20 settembre 1968, quando si presentò all’incontro, Vinelli sudava freddo. Era accompagnato da padre Alberto D’Apolito [...]. Padre Pio salutò l’amico affettuosamente, come sempre, e fissandolo negli occhi disse: “Caro Modesto, i cinquant’anni sono passati.” Per poco Vinelli non cadde per terra stecchito. Uscì dalla stanza del Padre, tremando come una foglia. Due giorni dopo Padre Pio morì, mentre Vinelli visse altri quindici anni e morì il 2 marzo 1983.
Giuseppe Caccioppoli
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