sabato 25 maggio 2024

Predisposizione mondana – Soltanto l’amore salva

 


L’Amore sensuale – Il matrimonio – La responsabilità


La predisposizione mondana porta in sé il più grande pericolo per l’anima, perché questa viene trattenuta dal tendere spirituale, da lei viene preteso la considerazione del corpo, quindi la volontà, il pensare ed il sentire dell’uomo è soltanto orientato a creare al corpo tutti i piaceri. E di conseguenza l’anima viene ostacolata nella funzione di assecondare la volontà dello spirito in lei, perciò lo spirituale rimane inosservato e l’anima rimane ferma nel suo sviluppo verso l’Alto, oppure si forma in retrocessione, quando la richiesta corporea prende il sopravvento e l’uomo si rivolge sempre di più al mondo. Perché il Regno spirituale non sarà mai conciliabile con il regno terreno. L’adempimento mondano non sarà per il bene dell’anima, l’uomo non può camminare contemporaneamente in alto ed in basso, dovrà sempre fare una cosa a spese dell’altra ed a questo gli uomini non ci pensano. Tutto il loro tendere è per il benessere del corpo e l’anima deve languire, quando il desiderio del corpo viene esaudito. In quale errore però camminano gli uomini, quando credono di esaudire i loro doveri verso Dio, quando eseguono delle cerimonie esteriori. Quello che Dio chiede agli uomini, è la fede viva in Sé e la Sua Parola, che però deve avere per conseguenza anche l’agire secondo la Parola di Dio. Questa Parola insegna la caducità di tutto il terreno e fornisce la conoscenza del senso e dello scopo della vita terrena e dello stato dell’anima dopo la morte corporea. Perciò ora si deve vivere la vita terrena secondo la Parola di Dio, per formare lo stato dell’anima luminoso dopo la morte quindi, tutto ciò che è terreno, cioè caduco, deve rimanere inosservato e si deve pensare soltanto all’anima imperitura, finché l’uomo rimane sulla Terra. Ma l’anima non può svilupparsi con progresso, cioè unirsi con lo spirito in lei finché è ostacolata da desideri corporei. E l’unione può avvenire soltanto tramite l’agire nell’amore. Si deve pensare di più al prossimo che al proprio corpo, l’uomo deve mettere in fondo il suo proprio “io” e sorgere nell’agire d’amore ai suoi prossimi. Chi però pensa soltanto a sé stesso, è ancora così legato alla Terra che gli è difficile staccarsi dalla Terra. L’amore dell’io è il più grande impedimento verso l’Alto, perché l’amore dell’io è il contrario dell’amore per il prossimo, e soltanto l’amore per il prossimo è salvifico, soltanto l’amore per il prossimo significa progresso spirituale per l’anima, e soltanto l’amore per il prossimo forma l’uomo secondo la Volontà di Dio. Ma ogni azione che è priva dell’amore per il prossimo, è un’azione puramente formale, qualcosa di esteriore che non ha nessun valore interiore e non contribuisce in nessun modo alla trasformazione dell’anima. Soltanto l’amore salva e se l’uomo non si esercita nell’amore, la sua anima va perduta per l’Eternità.

Amen

21 settembre 1942


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