giovedì 23 maggio 2024

Un Mondo secondo il Cuore di Dio

 


LA SCHIAVITU’ DEL DENARO 


***

In una nuova fase di rigenerazione si dovrebbe modificare profondamente l’attività dell’uomo. Egli si trova oppresso dall’orgoglio e dalla materia. Per questo c’è in lui una tendenza assorbente a percepire di preferenza i valori materia- li rispetto a quelli spirituali. Non è che il progresso materiale sia illecito, ma a causa della limitatezza dell’essere umano, orientato com’è puramente al naturale, è andato a detrimento del suo progresso spirituale, divino. Così vediamo l’uomo maneggiare i valori materiali con una spietata crudeltà, mancando ai principi più elementari della giustizia: la materia l’ha reso cieco verso il prossimo; la materia isola, solo l’amore è principio di unità. 

Il “primordiale” lavoro che l’uomo dovrebbe imporsi sarebbe di liberarsi dalla materia, arrivando a comprendere che essa non ha l’importanza che egli le dà e che, quando lo spirito non ne usa con scrupolosità, è fonte di tenebre e di abbrutimento. Deve mettersi in contatto con Dio, il supremo Spirito, che ha creato tutte le cose e ha dato loro un ordine, che la libertà dell’uomo ha scombussolato. Mettersi in contatto con Lui, che è luce, è essere disposto a scacciare le tenebre che l’orgoglio e la materia hanno messo nella sua anima. Affrontare le tenebre e annientarle, collaborando con la grazia, è “nascere di nuovo”. È la “rinascita” di cui ha parlato Gesù a Nicodemo. Ciò comporterebbe un ritardo in ciò che è materiale: come un bambino non si preoccupa dei progressi materiali, così anche in questa “rinascita” misteriosa l’uomo ad essi non darebbe più importanza. In questo primo lavoro rigeneratore la principale attività sarebbe la contempla- zione: Chi è Dio? Chi sono io...? Che valore ha la materia che mi opprime...? Solo quando l’uomo si sarà liberato dalle catene della materia, avrà fatto un passo verso la sua vera libertà e potrà liberare la materia dall’azione del “Male”, sublimandola. 

È la limitatezza dell’essere umano che impone che il progresso materiale sia posteriore e minore, in rapporto al progredire nello spirito. Diversamente tale progresso non esiste, ma esiste il pericolo di ritornare alla barbarie e alla distruzione di grandi masse umane. La materia tende alla decomposizione e alla morte; così pure quelli che la soprav- valutano. Solo lo Spirito è vivificante e se l’uomo si fa uno con Lui, vivrà e trasmetterà questa vita nuova alla materia che gli è soggetta. 

JOSÉ BARRIUSO 


Nessun commento:

Posta un commento