COMUNIONE SENZA CONFESSIONE?
Mi sento chiedere spesso, soprattutto da persone anziane: “Padre, posso fare la Comunione senza confessarmi? Mi sono confessata domenica scorsa e da allora non ho commesso nessun peccato. Le chiedo questo perché quand'ero giovane i nostri preti ci dicevano che prima di comunicarsi ci si deve confessare”.
Che cosa dicessero i sacerdoti di allora non lo so, ma resta che o alcuni non si spiegavano bene, o a non capire bene erano i fedeli.
1°) - Per legge divina è doveroso confessarsi ogni volta che si è persa la grazia di Dio con qualche peccato mortale.
Se un non-cattolico, che sia tale in buona fede, senza sua colpa, potrà salvarsi per vie straordinarie che solo il Signore conosce e che è libero di percorrere per arrivare a quell'anima, un cattolico che, essendo in peccato grave e potendo confessarsi si rifiuta di farlo, non può salvarsi, perché la Confessione, per lui che è credente, non è un optional, ma l'unica via offerta da Cristo per la sua salvezza!
2°) - Per una legge ecclesiastica è doveroso confessarsi almeno una volta all'anno.
3°) - Anche se non si sono fatti peccati mortali è ottima cosa confessarsi spesso, meglio se con regolarità.
4°) - Se però una persona desidera ricevere Gesù Eucaristia ed è in grazia di Dio, perché ha commesso solo colpe veniali, e non c'è un sacerdote per la Confessione, o comunque non si sente disposta in quel momento a confessarsi, chieda perdono al Signore e faccia pure la Comunione. L'Eucaristia ci è stata data dal Signore anche come medicina per le nostre piccole magagne spirituali.
5°) - Ma chi, rifiutando il perdono che gli sarebbe offerto nella Confessione, va a ricevere Gesù in peccato grave, ricordi le parole severissime di San Paolo: "Chi mangia il corpo del Signore indegnamente, mangia la propria condanna" (cfr. 1Cor 11, 27-29). Sì, per lui, il Pane di vita eterna diventa veleno di morte!
"È umano commettere peccati, diabolico persistervi, cristiano odiarli, divino abbandonarli." (Friedrich Logau)
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