sabato 9 febbraio 2019

I MISTERI DELL’ALDILA’ SVELATI A JOSEFA



5 agosto 1921
Gesù viene splendente di bellezza: "Voglio che tu ti consumi nel mio Amore. Te l'ho già fatto comprendere: tu non troverai felicità che nel mio Cuore. Voglio che tu mi ami, giacchè ho fame di amore, ma che tu bruci anche dal desiderio di vedermi amato e che il tuo cuore non abbia più altro alimento che questo desiderio. Tutti i giorni, dopo la Comunione, ripeti col massimo ardore possibile: "Cuore di Gesù, che il mondo intero si accenda del Tuo amore! ".

8 agosto 1921
La sera Gesù tornò nello splendore radioso del Suo Cuore e delle Sue Piaghe. Tornò senza croce! Josefa non osa credere alla felicità che presagisce dall'aspetto luminoso del Maestro. Gli chiede la croce! "Domani quella Comunità religiosa comincerà il ritiro e presto diverrà per il Mio Cuore un rifugio di grande consolazione".

25 settembre 1921
E' giunta l'ora degli assalti accaniti. Alle prese con la violenza di Satana, Josefa non cessa di ripetere nella sua volontà: "Essere fedele, o morire" : Ma tuttavia presto si crede abbandonata e respinta da Dio!
Due o tre volte la pace ritorna improvvisa al ricordo di qualche parola del Maestro. In quei rari minuti tutta l'anima sua rientra in pieno possesso di sè con amore così ardente che non trova espressioni sufficienti. 

28 novembre 1921
Al demonio è stato dato un nuovo potere. Josefa per la prima volta ascolta la voce diabolica che ormai la perseguiterà giorno e notte nei corridoi, al noviziato, al laboratorio, al dormitorio: "Tu sarai nostra... sì, tu sarai nostra! ... ti stancheremo... ti vinceremo..., ecc. ". Questa voce la terrorizza ma non le toglie il coraggio.

6 dicembre 1921
Josefa vede il demonio in forma di un grosso cane nero con occhi fiammeggianti, vuol slanciarsi su di lei ma non può.

17-18 dicembre 1921
Il demonio assume l'aspetto di un uomo avvolto in un chiarore fumoso e cerca di sedurre Josefa con parole sdolcinate, messo in fuga dal Crocifisso di Josefa torna all'assalto e si getta su di lei facendole subire atroci tormenti. L'accusa poi di aver fatto una confessione sacrilega e proferisce orribili bestemmie. Manda tremende maledizioni alla Fondatrice e alle Superiore e grida: "Potessi fare un giro in questa maledetta Casa, ma non posso, posso scaricare la mia collera solo su te".

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