giovedì 7 febbraio 2019

PADRE PIO DA PIETRELCINA



 Profilo umano. 

La sua sensibilità lo faceva enormemente soffrire quando si persuadeva della incapacità di realizzare pienamente il suo ideale umano divino, come pure quando non vedeva il modo di attuare ciò che ardentemente desiderava:  "Ahimè! sono la creatura la più infelice. Chi mi libererà da questa vita 
morente, da questi due estremi contrari che mi tiranneggiano e mi vanno divorando?" (6 11 1919).  
"Ahimè! padre mio, che caos vi è in fondo di questo cuore! Che mistero io sono a me stesso!" (26 10 1917).  
La compassione per il prossimo acuiva anche il dolore per le prove fisiche e morali dei familiari. Alla morte del nipotino Francesco, avvenuta all'età di 11 anni, verso cui nutriva un tenero affetto, si affretta a comunicare al padre Agostino la "nuova non gradita" e aggiunge: "I poveri genitori sono disperati, pregate per la loro rassegnazione. Se vi riesce, fatevi una capatina a Pietrelcina per confortarli e se questo è impossibile scrivete loro una letterina" (18 11 1920). 

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