Profilo umano
Gratitudine. Sensibile al bene ricevuto, lo ricambia con bontà e si dispiace
di non poterlo dimostrare coi fatti, come sarebbe suo desiderio:
"Ricevo la sua [...] - scrive a padre Benedetto - nello stesso tempo anche la
sua carità e mi dispiace solo di non aver parole sufficienti per ringraziarla
degnamente come ella merita. Ma ciò che più mi addolora si è di non poterle
attestare questa mia gratitudine col fatto, come sarebbe mio desiderio" (14 3
1910).
"Io rimango sommamente meravigliato ed in pari tempo estremamente confuso di
tanta vostra squisita carità verso di me, che purtroppo non merito. Ma poiché
non sono buono a dar segno di riconoscenza, vi auguro che Gesù vi ricompensi a
cento doppi la carità che usate a me" (18 1 1912).
Augura la buona pasqua "non lo fo soltanto per un sentimento di filiale
tenerezza, ma perché vi sono obbligato - scrive a padre Benedetto - per tutto
l'interesse che vi siete preso per la mia salute, non tanto quella fisica quanto
quella morale. Questo è un sacro debito ch'io non potrei trascurare senza
delitto" (15 3 1913).
Si rammarica quando non può comunicare ai direttori notizie piacevoli, per
rendere più facile il loro difficile compito di direzione: "Vorrei, o padre,
almeno una volta con i miei scritti apportarvi sorrisi, gioie. Ma non è in mio
potere, e molto meno nel presente periodo" (8 3 1916).
Sollecitamente ringrazia appena ricevuto qualche regalo (23 10 1921).
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