lunedì 16 marzo 2020

LA’ DOVE CIELO E TERRA SI INCONTRANO



La preghiera e la Messa nella vita del cristiano


Preghiera e testimonianza

Che siete anime di preghiera lo deve testimoniare la saldezza della vostra fede, una fede così salda da esserne santamente orgogliosi. Voglio dire che non vi vergognerete di professarla. Se la vostra fede è vera, autentica, sostenuta da una intensa preghiera non avrete paura di nulla e di nessuno. Il vostro amore a Gesù Cristo e la vostra adesione a lui non verranno meno di fronte agli ostacoli, all’ostilità dell’ambiente, al pericolo di incomprensioni o di derisioni da parte dei vostri amici o conoscenti. Spesso la loro ostilità è segno di debolezza, del bisogno di avere complici nella loro miscredenza o nella loro condotta disordinata o poco pulita.
 Al contrario, la vostra familiarità con Dio e la vostra fede in Gesù faranno nascere nel vostro cuore il desiderio di diffondere la dottrina di Cristo nel vostro ambiente di vita, nella vostra attività pubblica, nei vostri rapporti sociali compreso l’ambiente famigliare; e tutto questo senza polemica, senza animosità, senza sterili confronti di opinione, ma anche senza compromesi, senza titubanze, senza cedimenti che portino a stemperare la sequela di Cristo in un facile buonismo o ad un comodo perbenismo di facciata.
 Sarà invece la forza del vostro esempio, l’integrità della vostra condotta, l’amabilità del vostro dire teso a incoraggiare, a illuminare, a dare fiducia, che vi renderà coraggiosi testimoni della verità, anzi vi trasformerà in un altro Gesù che passa accanto a quanti incontrate quotidianamente nella vostra vita e che saranno attratti dalla vostra serenità e dalla vostra gioia. La preghiera infatti e la comunione con Dio vi farà seminatori di pace e di allegria, di quell’ottimismo cristiano che ha le sue radici nella fede, cioè nella convizione che Dio ci ama e non abbandona mai le sue creature.
 Non nascondete dunque la vostra identità di figli di Dio, la vostra condizione di credenti, di discepoli di Cristo; non abbiate rispetti umani o complessi d’inferiorità anche se dovete soffrire qualche incomprensione o magari persecuzione e disprezzo per la vostra fede. Dai tempi di Gesù il cristiano è costretto ad andare contro corrente nel mondo, a vivere in contrasto con la logica mondana e ad essere un testimone scomodo del Vangelo di Cristo. Ricordate che milioni di fratelli nostri hanno pagato col sangue la loro fedeltà a Gesù e alla propria vocazione cristiana.
 La preghiera sarà la vostra forza, la vera risorsa che supplirà ai limiti e alle debolezze alle quali è soggetta la nostra povertà umana, e vi troverete vincitori.
 Non dimenticatelo mai: la disgrazia più grande che può capitare ad un uomo sulla terra è trovarsi lontano da Dio. Ditelo ai vostri amici!

Ferdinando  Rancan

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