Chiedo al Signore ciò che m'ispira ed Egli mi dona ciò che gli domando.
- Con un segno solo posso scrivere ciò che desideri e voglio scriverlo a caratteri indelebili imprimendo la mia croce sul tuo cuore: essa t'insegnerà le cose più sante, ti rivelerà il Mistero, la grazia, la mia stessa vita divina. La mia croce, ricordalo, figlia, è più abbagliante della luce del sole, ma imprime in te un segno oscuro e arido: è il segno incancellabile della mia giustizia, della mia potenza e del mio amore.
L'apparente oscurità sarà sorgente della vera luce e l'aridità feconda dei beni soprannaturali.
Quanto più contemplerai questo segno tanto più profondamente s'imprimerà nel tuo cuore partecipandovi la vita soprannaturale.
L'impressione della croce, aprendo un solco nel tuo cuore, vi mette il desiderio di vederlo riempito, produce la mistica sete della purificazione, della santità e della carità. -
O mio Gesù, posso scrivere anch'io sul tuo Cuore?
- È il desiderio prodotto dalla mia croce: l'amore vuole la somiglianza, sensi uguali, atti uguali. -
Come posso scrivere sul tuo Cuore, mio Dio?
- Con il mio Sangue. La Croce versa in te le sovrabbondanze di questo tesoro prezioso: raccogliendolo con desiderio, offrendolo in riparazione, conservandolo con amore, tu scrivi in me la tua salvezza, chiedi la santità di cui offri il prezzo e ottieni l'unione. - q. 29
SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO