domenica 26 aprile 2020

VOGLIA DI PARADISO



Cristo è la via

Cristo, nell'esistenza celeste, sazierà pienamente e definitivamente la nostra fame di pane di vita, di luce e di verità.
Ma c'è di più: l'incontro con lui sarà anche la Via al Padre, che è il termine ultimo del nostro «andare a Dio».
Perché non è solo il Maestro che indica la Via per arrivare al Padre, ma è la stessa Via, che deve essere percorsa per arrivare al Padre di tutti. Gesù lo afferma esplicitamente: «io sono la Via!».
Noi accogliamo il suo invito, accostandoci a lui nella fede.
Ma fin che siamo nella fede non possiamo conoscere pienamente l'essenza di questa Via: la conosceremo completamente in Paradiso, quando ci sarà dato di conoscere che Lui solo è la "porta" d'accesso all'intimità del Padre.
Ed essendo la Via obbligata al Padre, Egli ha il diritto di disporre liberamente della casa paterna e di introdurvi coloro che gli sono uniti.
In questa casa invita gli amici:
- al banchetto della gioia,
- al convito di festa,
- alla tavola di Dio,
dove Egli stesso siederà a mensa e servirà i commensali.
Al termine del viaggio terreno Egli assicura una meta felice: Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato, perché tu mi hai amato prima della creazione del mondo. 

Don Novello Pederzini

TRATTATO SULL’INFERNO



LOTTA TRA BENE E MALE

"Siate sobri, vigilate! Il vostro avversario, il diavolo, come un leone ruggente va in giro, cercando qualcuno da divorare" (1Pt 5,8). Fedele alla dottrina della Sacra Scrittura, la Chiesa insegna che gli spiriti decaduti, come pure gli uomini decaduti, esistono realmente e si comportano maliziosamente nel mondo. La Chiesa non insegna il terrore di Satana. Essa raccomanda soltanto un santo timore di Dio, e il timore di compiere il male deliberatamente. Infatti, l'influsso di Satana è subordinato in modo decisivo alla potenza di Dio. Come il Concilio Vaticano II ha più volte ripetuto, Cristo "ci ha liberati dal potere di Satana" (SC 6, cf GS 2,22; AG 3,9). Grazie all'opera redentrice di Cristo, il demonio può nuocere soltanto a coloro che liberamente gli permettono di farlo. I Vangeli parlano di possessioni diaboliche, mostrano Cristo in atto di espellere demoni e di istruire i suoi apostoli a fare altrettanto. Più grave, però, del male fisico che Satana potrebbe causare, è il male morale. La Sacra Scrittura presenta Satana anche come una fonte di tentazione (Mt 4,1-11).

E' "il seduttore perfido e astuto, che si insinua in noi attraverso i sensi, l'immaginazione, la concupiscenza, la logica utopica, i contatti sociali disordinati nel dare e prendere la vita, per introdurre deviazioni...". La stessa storia mondiale è sotto l'influsso del demonio. "Tutta intera la storia umana è, infatti, pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tenebre; la lotta, cominciata fin dall'origine del mondo, che durerà, come dice il Signore, fino all'ultimo giorno (cf Mt 24,13). San Paolo dice: "la nostra battaglia non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti" (Ef 6,12).

Chi percepisce le profondità insondabili e amare del mistero del male difficilmente è portato ad un ottimismo superficiale, a credere, cioè, che il male è soltanto un difetto accidentale del mondo in evoluzione verso giorni migliori. Ci sono tracce di malizia così profonda da lasciare perplessi. L'oscuro mistero di Satana è che vi sono nel mondo degli esseri personali che agiscono, poco conosciuti a noi, pieni di malizia e sempre pronti a compiere il male, irrevocabilmente allontanatisi da Dio e a Lui ostili (cf Mt 25,41).

Che la storia umana sia segnata spesso da corsi tragici ed irrazionali è dovuto in parte a tali influenze. Dio rimane il Signore di ogni cosa. Qualunque potere ha il demonio trova i suoi limiti nei disegni della Provvidenza. Alla fin fine, tutte le cose sono state fatte per concorrere al bene di coloro che amano Dio. Satana e gli altri spiriti caduti sono essi pure semplici creature. È Dio che li ha creati, benché non li ha fatti per essere malvagi o sorgente di male. "Il Diavolo, infatti, e gli altri demoni sono stati creati da Dio buoni per loro natura, ma essi da se stessi divennero cattivi".

La struttura rimane. Dio ha fatto ogni cosa buona. Ha proibito la malizia e l'egoismo, ma ha fatto anche le persone libere, e non costringe nessuno a rimanergli fedele. Quelli che orgogliosamente resistono a Dio si pervertono e portano il male nell'universo. Dio permette il male, non già perché è impotente ad impedirlo, ma perché Egli, l'Onnipotente, ama la libertà. Egli è capace di ricavare i maggiori beni da ogni sorta di mali, come il maggior bene della fedeltà di fronte alle avversità, della pazienza, della carità resa perfetta in prove amare.

"L'uomo, nato di donna, breve di giorni e sazio di inquietudine, come un fiore spunta e avvizzisce, fugge come l'ombra e mai si ferma. Tu, sopra un tale essere tieni aperti i tuoi occhi e lo chiami a giudizio presso di te? Chi può trarre il puro dall'immondo? Nessuno. Se i suoi giorni sono contati, se hai fissato un termine che non può oltrepassare, distogli lo sguardo da lui e lascialo stare finché abbia compiuto, come un salariato, la sua giornata! Poiché anche per l'albero c'è speranza: se viene tagliato, ancora ributta e i suoi germogli non cessano di crescere; se sotto terra invecchia la sua radice e al suolo muore il suo tronco, al sentore dell'acqua rigermoglia e mette rami come nuova pianta. L'uomo invece, se muore, giace inerte; quando il mortale spira, dov'è? Potranno sparire le acque del mare e i fiumi prosciugarsi e disseccarsi, l'uomo che giace più non si alzerà, finché durano i cieli non si sveglierà, né più si desterà dal suo sonno" (Gb 14, 1-12).

La nube della non-conoscenza



Che cos’è la carità, e come è veramente e perfettamente
contenuta nella contemplazione



Abbiamo parlato dell’umiltà, di come essa è tutta racchiusa, in maniera vera e perfetta, in quello slancio d’amore così piccolo e cieco che va a colpire l’oscura nube della non-conoscenza, dopo aver soppresso e rigettato, nell’oblio ogni altra cosa. Questo vale, tuttavia, per tutte le virtù, e in particolare per la carità.
La carità, infatti, consiste unicamente (e tu non dovresti intenderla in altro modo) nell’amare Dio in se stesso, al di sopra di ogni creatura, e nell’amare il prossimo come se stessi, per amore di Dio.
Ora, che nella contemplazione si debba amare Dio in se stesso, al di sopra di ogni creatura, mi sembra abbastanza evidente: come ho già detto prima, in sostanza questo lavoro non è nient’altro che un puro anelito diretto a Dio in se stesso, e a lui solo. Sì, l’ho chiamato puro anelito, perché in quest’opera chi sta diventando vero contemplativo non pretende né una riduzione della pena, né un aumento della ricompensa, ma per dirla in breve, non chiede altro che Dio. Cosicché non gli importa più niente se è afflitto o contento: la sua unica preoccupazione è che sia fatta la volontà di colui che egli ama. Ecco come in questo lavoro si arriva ad amare Dio in se stesso, al di sopra di ogni creatura e in maniera perfetta. Chi compie alla perfezione il lavoro, non permetterà mai che il semplice ricordo di una creatura, fosse anche la più santa che Dio abbia mai creato, venga ad occupare la sua attenzione.

Nella contemplazione si realizza in maniera perfetta anche il secondo aspetto della carità, quello relativo al prossimo. Che ciò sia vero non ci vuol molto a dimostrarlo. Infatti il perfetto contemplativo non tiene in particolare considerazione nessun uomo in quanto tale, parente o estraneo, amico o nemico che sia. Tutti gli uomini sono suoi fratelli in egual misura e nessuno gli è estraneo; tutti gli uomini sono suoi amici e nessuno è suo nemico: ecco come la pensa. E giunge al punto di considerare come suoi amici carissimi proprio quelli che gli fan del male o che lo fanno soffrire, e si sente spinto ad augurar loro lo stesso bene che si augura all’amico più caro.

Preghiamo lo Spirito Santo



Dono dello Spirito e fedeltà nell'accoglierlo 
Padre che ci doni lo Spirito,  
Tu non rifiuti mai lo Spirito Santo a coloro che te lo chiedono,  
Perché tu sei il primo a desiderare che lo riceviamo. Concedici dunque questo dono che riassume e contiene tutti gli altri,  
Questo dono nel quale racchiudi tutti i segreti del tuo amore, tutta la generosità dei tuoi benefici,  
Questo dono che è il dono stesso del tuo cuore paterno, nel quale tu ti offri a noi,  
Questo dono che ci comunica la tua vita intima per farne vivere anche noi,  
Questo dono destinato a dilatare il nostro cuore fino alle dimensioni universali del tuo,  
Questo dono capace di trasformarci da cima a fondo, di guarirci dalle nostre debolezze e di divinizzarci,  
Questo dono della tua energia onnipotente, indispensabile per adempiere la missione che ci affidi,  
Questo dono della tua felicità, nel fervore dell'amore, poiché con lo spirito viene a noi anche il dono della gioia e la gioia del dono.  

Ecumenismo.



Non ho letto l’enciclica “Ut unum sint”, né la “Dominus Jesus”. Sono documenti del Magistero, come tanti altri documenti, che leggono sicuramente “gli adepti ai lavori”. Non ho mai avuto occasione di lavorare in questo campo e perciò mi sono tranquillamente sfuggiti. E allora vi offro alcune mie riflessioni. 
 L’UNITÀ è caratteristica essenziale delle Tre Divine Persone, come lo è della Verità, come lo è della Chiesa. 
“Credo la Chiesa, UNA, Santa, Cattolica e Apostolica”. UNA e perciò UNICA. Nel linguaggio comune si parla di “chiese”: ma se non fanno parte dell’unica Chiesa fondata da Gesù Cristo, se non fanno parte della “Sposa dell’Agnello”, il Signore non  le riconosce. 
Tuttavia occorre fare un’osservazione: che spesso tanti “fratelli separati” conservano tesori di Fede e di vita in comune con la Chiesa, mentre di fatto tanti altri “fratelli non separati” non conservano questi tesori. E allora si potrebbe dire, come diceva un matto nel manicomio: “non sono tutti quelli che stanno, non stanno tutti quelli che sono”. Perciò il tema dell’ECUMENISMO riguarda non soltanto i rapporti tra i cristiani cattolici e cristiani non cattolici, ma riguarda ogni genere di rapporto umano, in primo luogo all’interno della Chiesa Cattolica, dove c’è santità e peccato, morte e vita, volere umano e Volere Divino. E così, all’interno di ogni diocesi, di ogni parrocchia, di ogni gruppo, associazione, famiglia, nazione. 
È una tensione tra la forza centripeta e la forza centrifuga, il contrasto che avvertiamo in noi stessi tra il desiderio del bene e l’inclinazione al male, quella lotta intima che descrive San Paolo nella lettera ai Romani (7, 7-25), il grano e la zizzania mescolati nello stesso campo, che siamo noi stessi. La notte di Pasqua la Chiesa proclama: “Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello”. È la lotta di “regno contro Regno”. Quindi l’ECUMENISMO va molto oltre il “vogliamoci bene”, riguarda questa tensione. L’ECUMENISMO esige perciò, come prima cosa,     un impegno di conversione di ognuno. 
I Pastori della Chiesa del nostro tempo ci dicono che è più conveniente ed importante guardare, insieme ai “fratelli separati”, ciò che ci unisce piuttosto che ciò che ci divide, ovvero, gli aspetti positivi anziché fermarsi su quelli negativi, e così facendo vedere dove è possibile collaborare, lavorare insieme, ecc. Tuttavia è necessario sapere quali sono le cose dove non si è d’accordo, per non ingannarsi e non perdere il tempo. 
E qui troviamo il famoso “DIALOGO”. Che dire del “dialogo”? Che per poter dialogare occorre come minimo parlare la stessa lingua, altrimenti non ci si capisce. Due “monologhi” intrecciati non sono un dialogo. 
A questo punto è necessario che tutti abbiamo chiara la stessa scala di valori: qual è la vera scala di valori? Per alcuni, il massimo valore è il benessere, il divertimento. Altri però dicono: ma per averlo occorre il denaro. Altri aggiungono: e a che serve,     se manca la salute? Per altri è la concordia, l’amicizia, “l’amore”, la pace, “l’unità” appunto… Ma tutti questi valori presuppongono un altro: la Verità, senza la quale tutto crolla. E si dà il caso che “la Verità” non è una cosa, ma una persona: Gesù Cristo. E se chiediamo a Lui: “Signore, e per Te, qual è il valore supremo?”, ci risponde: “la Volontà del Padre”. Siamo arrivati al punto più alto. “Soltanto nella Divina Volontà    è  possibile  l’unità”. 
Perciò, se i dialoganti alla ricerca della verità per arrivare all’unità non tengono costantemente presente il fare la Volontà di Dio, fare ciò che vuole Dio, la sola gloria di Dio, mai otterranno niente. 
Qualsiasi tipo di amicizia e di amore (tra fratelli, tra amici, tra genitori e figli, tra gli sposi…) è in proporzione alla percentuale dei veri valori spirituali che si condividono. Se io posso condividere con mio fratello o con un amico appena un 10% di quello in cui credo e che mi sta a cuore, l’amicizia è di appena un dieci per cento; basta poco perché evapori… Poiché l’amicizia, l’amore, l’unione sono conseguenza della condivisione della verità che lasciamo entrare nella nostra vita. 
E il Signore dice: “Non temete; ecco ciò che dovete fare: parlate con sincerità ciascuno con il suo prossimo; veraci e sereni siano i giudizi che terrete alle porte   delle vostre città” (Zaccaria 8,15-16). 
Io non ho esperienza di dialogo ecumenico, per così dire, ma penso che, volendo fare sul serio, sarebbe il caso di partire dalla verità più basilare: la domanda che ci farà il Signore al momento della nostra morte, come ce la fa implicita in ogni occasione: “dimmi, chi sei tu e Chi sono Io?” “Cosa vuoi tu di Me e cosa voglio Io di te?” “Qual è il mio Amore per te, e dov’è il tuo amore per Me?” “Lascia perdere le discussioni, lasciati di storie, lascia perdere i problemi storici o dottrinali e dimmi: tu, personal- mente, vuoi o non vuoi rispondere al tuo Dio e Signore?” “Ma voi, chi dite che io sia?” (Matteo 16,15). 
Poiché la vera divisione dell’umanità, quella che è alla base di ogni altra possibile divisione, non è tra bianchi e negri, ricchi e poveri, alti e bassi, cristiani e non cristiani, cattolici e protestanti, ecc., ma tra chi ama la Verità e chi non l’ama (e magari dice  di amarla ma cerca di aggiustarsela e di piegarla a qualche altro interesse di parte). Ma quando si dice amare la Verità, s’intende amarla sul serio, con tutte le conseguenze, pronti a riconoscerla dovunque si trovi e pronti a pagare di persona e a dare tutto ciò che si possiede per averla.    

P. Pablo Martin Sanguiao

Geremia



L'acquisto di un campo, segno di speranza

1Questi sono gli ordini che il Signore diede a Geremia durante il decimo anno del regno di Sedecia re di Giuda. Quell'anno era il diciottesimo del regno di Nabucodonosor, 2re di Babilonia, il quale con il suo esercito assediava Gerusalemme. In quel periodo, il profeta Geremia era rinchiuso nell'atrio della prigione, all'interno del palazzo reale. 3Lo aveva fatto imprigionare lo stesso re di Giuda, Sedecia, che accusava il profeta di aver annunziato questo messaggio del Signore: 'Farò cadere Gerusalemme nelle mani del re di Babilonia ed egli l'occuperà. 4Nemmeno Sedecia, re di Giuda, riuscirà a sfuggire alle mani dei nemici, perché ho deciso di consegnarlo in potere del re di Babilonia. Dovrà comparire davanti a lui per rispondergli personalmente. 5Poi Sedecia sarà condotto prigioniero a Babilonia dove resterà finché io non interverrò in suo favore. Perciò, anche se continuerete a combattere contro i Babilonesi, non riuscirete mai a vincere. Lo dico io, il Signore'.
6Ecco il racconto di Geremia.
Il Signore mi disse: 7'Canamel, figlio di tuo zio Sallum, fra poco verrà a parlarti del campo che egli possiede ad Anatot. Vuole venderlo a te perché tu sei il parente più prossimo e per legge hai più diritto degli altri di acquistarlo'. 8Come il Signore mi aveva annunziato, mio cugino Canamel venne a trovarmi nell'atrio della prigione e mi disse: 'Perché non compri il campo che io possiedo ad Anatot, nel territorio di Beniamino? Tu sei il primo che ha diritto di acquistarlo, perché tu sei il parente più prossimo. Non lasciartelo sfuggire!'.
Allora ne ebbi la certezza: il Signore mi aveva davvero parlato.
9Decisi di comperare da mio cugino Canamel il campo che si trova ad Anatot, e preparai il denaro secondo il prezzo stabilito: diciassette monete d'argento. 10Scrissi il contratto, lo chiusi con il mio sigillo alla presenza dei testimoni che avevo convocato e verificai il peso dell'argento con una bilancia. 11Poi presi le due copie del documento di acquisto, quella sigillata secondo le prescrizioni della legge e quella rimasta aperta, 12e le consegnai a Baruc, figlio di Neria e nipote di Maasia. Erano presenti mio cugino Canamel, i testimoni che avevano firmato il contratto d'acquisto e un certo numero di Ebrei che si trovavano nell'atrio della prigione. 13Davanti a tutti, diedi a Baruc quest'ordine: 14'Il Signore dell'universo, Dio d'Israele, comanda di prendere le due copie del contratto di acquisto, la copia sigillata e quella rimasta aperta, e di metterle in un'anfora di terra cotta, perché si possano conservare per molto tempo. 15Infatti il Signore dell'universo, Dio d'Israele, afferma che un giorno si compreranno ancora case, campi e vigne in questa regione'.

GESU’ AL CUORE DELLE MAMME



Sei serva o regina? La tua casa esige un lavoro incessante: sei stanca e ti sembra di non farcela più. Tuo marito, i tuoi figli, ciascuno reclama la tua assistenza, il tuo aiuto. Ti sembra di essere diventata la serva di tutti. Se sbuffi, se brontoli, se ti adiri, si... Se ami e ti doni con infinita abnegazione non sei la serva, ma la regina di casa tua.

don Dolindo Ruotolo


ARRIVA


FORMULA DI CONSACRAZIONE DEL CARMELITANO FRA JOSÉ DE SAN JUAN - 2 dicembre 1706



Gesù, Maria e Giuseppe, sapendo quanti vedranno questa carta della mia schiavitù, gli Angeli e gli uomini, i cieli e la terra, alla cui presenza si fa questa scrittura, io Fra José de San Juan, mi vendo e mi abbandono per schiavo perpetuo, principalmente del mio Signore Gesù Cristo, e anche della sua santissima Madre e Madre mia Maria, Signora nostra, e del mio Padre e signore, San Giuseppe, con una donazione pura, libera, spontanea, e irrevocabile della mia persona e dei miei beni perché di me e di essi dispongano a loro libertà e volontà e non meno della mia anima, come veri Signori miei e affinché mi aiutino nell'ora della mia morte, e mi diano vero amore di Dio, il suo santo timore, dolore dei miei peccati, affinché possa progredire nel cammino di orazione e di perfezione. E a protesta che non volterò la parola e le spalle a tutto quanto contenuto in questa scrittura, propongo al mio signore e Padre San Giuseppe di recitare tutti i giorni l'Inno del dolce nome di Gesù, l'Ave Maris Stella e l'Inno del mio Padre e signore San Giuseppe, con le antifone, i versetti e le orazioni di ognuno; di digiunare tutti i sabati della mia vita, se mi daranno il permesso, e di non mangiare mai frutta in questo giorno, per essere specialmente consacrato a Maria Santissima, mia Madre ed essere io pure nato in questo giomo. E, infine, offro i miei tre voti sostanziali a Gesù, Maria e Giuseppe in questa conformità: a Gesù l'obbedienza, a Maria la castità, e a San Giuseppe la povertà come è inciso nell'immagine di Gesù, Maria e Giuseppe che tengo nella cella, perché mi accompagnino e mi diano grazia affinché li compia fino a morire perfettissimamente. Tutto questo in segno e perché consti a tutti che sono e sarò perpetuo schiavo di Gesù, Maria e Giuseppe, e come tale voglio essere conosciuto da tutte le creature. E questo, voglio e dico che è la mia ultima volontà. E per essere verità lo firmo di mio nome in Alcalà il 23 dicembre di quest'anno 1706.

FRANCESCO-BERGOGLIO E L’OMOSESSUALITÀ



Patriarcato Cattolico Bizantino

Nel discorso della montagna Gesù ha messo in evidenza la purezza morale: «beati i puri di cuore, perché vedranno Dio».

Inoltre disse: «Chiunque guarda una donna per desiderarla ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore». E aggiunse: «Se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala». Il Signore Gesù chiede una posizione radicale in questa sfera.

La Sacra Scrittura mette in guardia contro l’omosessualità: «Così Sodoma e Gomorra e le città circostanti, che si sono abbandonate all’impudicizia allo stesso modo e sono andate dietro alla perversione sessuale, stanno come esempio subendo le pene di un fuoco eterno». (Gd. 7).

Francesco bergoglio, al contrario, promuove sistematicamente l’omosessualità, abusando così dell’ufficio pontificio e provocando la maledizione su tutta la Chiesa.



anno 2013

Monsignor ricca, scandalosamente famoso a causa delle tendenze omosessuali, è stato nominato da Bergoglio prelato della Banca Vaticana e direttore della Casa di Santa Marta, dove abita Bergoglio...

Risposta: Bergoglio non ammonisce né punisce il sodomita ricca; al contrario, lo promuove come un precedente. Questo è un crimine! Francesco e un certo numero di prelati abitano nella Casa di Santa Marta insieme allo scandaloso omosessuale Ricca. Qui non sono necessari ulteriori commenti.

– In una conferenza stampa sul suo volo di ritorno dalla Giornata Mondiale della Gioventù in Brasile nel luglio 2013, Bergoglio ha dichiarato: “Chi sono io per giudicare i gay?”.
Risposta: Il dovere del Papa legittimo è condannare chiaramente la sodomia come peccato e abominio, secondo la Scrittura e la Tradizione. Bergoglio, tuttavia, approva e promuove l’omosessualità, per ciò è incorso in anatema di Dio, cioè l’espulsione dalla Chiesa.

– La rivista omosessuale americana “L’avvocato” ha nominato Bergoglio come “Persona dell’anno” per la sua dichiarazione Chi sono io per giudicarli?”.
Risposta: Ciò conferma che l’approvazione della sodomia da parte di Bergoglio non era affatto ambigua. I sodomiti hanno capito Bergoglio abbastanza chiaramente e, immediatamente, l’hanno onorato.

anno 2014



– Il 21 marzo, Francesco camminava mano nella mano con il noto sacerdote omosessuale italiano Luigi Ciotti.
Il 6 maggio Francesco concelebrò la Santa Messa con un altro sacerdote omosessuale, Michele de Paolis, in Vaticano e, alla fine, gli baciò la mano.
Risposta: Bergoglio cerca ogni opportunità per promuovere la sodomia non solo con le parole, ma anche con i gesti.

– Al Sinodo sulla famiglia di ottobre, Bergoglio faceva passare nel documento l’approvazione dell’immoralità: “Le persone omosessuali hanno doti e qualità da offrire alla comunità cristiana”.
Risposta: Per essere veramente cristiana, la comunità cristiana, in primo luogo, deve chiamare un peccato, “peccato” e un abominio, “abominio”. Per quanto riguarda l’affermazione, secondo cui gli omosessuali offrono presumibilmente i loro doni alla comunità cristiana, il principale pseudo dono è la contaminazione della comunità cristiana con la sodomia. un altro dono è l’aIDS e varie forme di epatite. Il dono per le anime all’interno della comunità è uno spirito impuro, anti pentimento e la via della perdizione. Ciò che Bergoglio promuove è un dono del “cavallo di Troia” che viene dal diavolo e non da Dio.

– Il documento afferma inoltre: Siamo in grado di accogliere queste persone, garantendo loro uno spazio di fraternità nelle nostre comunità?”.
Risposta: In che modo i cristiani possono accogliere le persone che a priori rifiutano la verità e il pentimento? I cristiani allora dovrebbero tradire Cristo e sottomettersi allo spirito di perversione. Dovrebbero accettare il peccato come norma e rifiutare i comandamenti di Dio. Allora non sarebbero più comunità cristiane, ma semplicemente i club LGbt di bergoglio.

– Il documento continua: “Le nostre comunità sono in grado di esserlo accettando e valutando il loro (cioè dei sodomiti) orientamento sessuale?”
Risposta: Bergoglio attraverso il documento esige l’adozione del termine “orientamento sessuale” allo scopo di far accettare la sodomia nelle comunità cristiane. La comunità episcopale, sacerdotale, religiosa o laica, accettando il termine “orientamento sessuale” associato alla sodomia, automaticamente si esclude dalla Chiesa di Cristo. Per quanto riguarda la valutazione, la Parola di Dio valuta inalterabilmente la sodomia come peccato e abominio (Rm. 1, 18 ss) e mette in guardia contro la punizione del fuoco eterno (Gd. 7).
Il documento di Bergoglio non ottenne l’approvazione; tuttavia, in seguito, egli riuscì a legalizzare la sodomia.

anno 2015

– Nel gennaio 2015, Francesco telefonò ad una transessuale spagnola di nome Diego Neria che, in realtà, è una donna. Francesco l’ha invitata insieme alla sua “fidanzata lesbica” ad una udienza privata a Roma. Le spese sono state pagate dal Vaticano. Bergoglio disse alla transessuale: “Dio ama tutti i Suoi figli come sono. Sei un figlio di Dio e la Chiesa ti ama e ti accetta come sei”.
Risposta: Bergoglio, con la sua dichiarazione manipolatrice “Dio ama tutti i suoi figli come sono”, legalizza il peccato e il crimine contro la natura. In tal modo, abolisce le leggi di Dio e stabilisce un precedente. È un sostegno programmato dell’ideologia di genere pervertita con lo scopo dell’autodistruzione delle nazioni.
Se Bergoglio promuove questo crimine contro natura, con l’autorità di Papa, è come se affermasse che Dio lo vuole! Ma questo è un abuso diabolico dell’autorità Papale! Quindi, Bergoglio costringe i cattolici a normalizzare il peccato contro natura boicottando i comandamenti di Dio. Se un cattolico, oggi, difendesse le leggi di Dio, verrebbe condannato come un settario che si oppone al Santo Padre. D’altra parte, se qualcuno si sottomette allo pseudo Papa, è costretto a opporsi a Dio e ai Suoi comandamenti.

Oggi, i cattolici con i loro vescovi e sacerdoti hanno quindi due possibilità: o sostengono la richiesta dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò, per l’abdicazione dello pseudo Papa o, rimanendo in unità con Bergoglio, sono costretti ad andare alla perdizione eterna.

– Bergoglio alla transessuale disse: “Sei un figlio di Dio e la Chiesa ti ama e ti accetta come sei”.
Risposta: Chi è un figlio di Dio? La Scrittura dice: “a quanti L’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio” (Gv. 1, 12). Coloro che, tuttavia, rifiutano Cristo e rimangono intenzionalmente nel peccato sentiranno le parole: “allontanatevi da Me, voi operatori d’iniquità nel fuoco eterno!” (Mt. 7, 23; 25, 41). “vostro padre è il diavolo” (Gv. 8, 44).
Il ruolo della Chiesa è di appellare al pentimento affinché le persone possano essere salvate dalla dannazione eterna e raggiungere la salvezza eterna. ai peccatori non pentiti la Chiesa nega l’assoluzione.
Bergoglio applica il metodo del cosiddetto “diritto di un precedente”. Sotto il pretesto di un approccio individuale del cosiddetto amore per una transessuale che rifiuta il pentimento, egli stabilisce la perversione come diritto di un precedente. In effetti, Bergoglio era obbligato a chiedere alla transessuale di pentirsi, ma finora Bergoglio non ha mai stabilito il pentimento come precedente necessario. Questo pseudo Papa vuole cambiare l’opinione pubblica dell’intera Chiesa tramite “precedenti”, con le terribili conseguenze che spingono i cattolici a dirigersi verso la dannazione eterna.

– Il 18 febbraio 2015, l’organizzazione LGBT “New Ways Ministry”, per la prima volta nella storia, ha ottenuto accesso VIP alle udienze pontificali generali regolari nella Città del Vaticano.
Risposta: Se Bergoglio accoglie pubblicamente le persone LGBT alle udienze pontificali regolari, manifesta che i sodomiti non pentiti sono oggi élite vaticana. Ne segue che i cosiddetti cattolici omofobi devono, in obbedienza al cosiddetto Santo Padre, cambiare il loro atteggiamento. Devono mettere da parte i Comandamenti di Dio e adottare anti-comandamenti che garantiscono l’inferno come ricompensa.

– Il Giovedì Santo (aprile 2015), bergoglio lava e bacia i piedi di un transessuale.
Risposta: Questo è stato un gesto provocatorio e rivoluzionario di Bergoglio! Come ha reagito il mondo cattolico? Il mondo cattolico ha accettato l’eresia manifestata in nome dell’autorità del Papa.

– Durante la sua visita negli Stati Uniti del settembre 2015, Francesco ha avuto il suo unico incontro personale con una coppia omosessuale che il Vaticano aveva chiamato: “famiglia”, e di cui uno di loro, Yayo Grassi, è un vecchio amico di Francesco. Dopo aver abbracciato e baciato calorosamente questi due sodomiti, Francesco ha detto a Grassi di aver pregato per lui e per il suo partner e chiedendo loro anche di pregare per lui.
Risposta: Era questa una pia frase, oppure Bergoglio e i suoi due compagni pregavano il loro dio, cioè il diavolo?

– Nel settembre 2015, 800.000 cattolici, tra cui 200 cardinali, vescovi e arcivescovi chiesero a Francesco chiarimenti sulla posizione della Chiesa a proposito del matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Risposta: bergoglio ha dedicato le sue attenzioni ad un omosessuale, per un intero fine settimana, boicottando a sangue freddo 800.000 cattolici e 200 prelati ecclesiastici.

anno 2016

– Nel gennaio 2016, a Roma ha avuto luogo una manifestazione di due milioni di persone contro l’adozione di bambini da parte degli omosessuali.
Risposta: Che cosa ha detto Francesco? Nel suo discorso dopo l’Angelus della Domenica, Francesco non solo non ha sostenuto la manifestazione, ma l’ha addirittura ridicolizzata e condannata.

– Al suo ritorno dall’Armenia (26 giugno 2016) Francesco ha dichiarato: “La Chiesa cattolica deve chiedere scusa alla comunità gay per aver marginalizzato queste persone”.
Risposta: Francesco dovrebbe dire chiaramente per quale ragione la Chiesa dovrebbe scusarsi: per il rispetto dei Comandamenti di Dio e perché chiama un peccato col nome di “peccato”? O forse la Chiesa dovrebbe scusarsi perché vuole salvare gli omosessuali dall’inferno, esigendo per questo, la separazione dal peccato e non il rimanere in esso? Oppure vi è qualcos’altro di cui la Chiesa dovrebbe scusarsi?

anno 2018

Durante la sua visita in Irlanda, in agosto, Francesco ha apertamente promosso l’omosessualità, perfino per i bambini. A suo avviso, i genitori non dovrebbero impedirla. 
Risposta: I bambini sono sistematicamente infettati dall’impurità omosessuale direttamente a scuola, attraverso la cosiddetta educazione sessuale e attraverso Internet e i mass media. Siano almeno i genitori a formare in loro una posizione contraria all’omosessualità e a proteggerli dalla loro auto-distruzione morale. Essi devono educarli per il matrimonio e la genitorialità responsabile. Bergoglio, da emotivo manipolatore spinge invece i genitori a non proteggere i loro figli, e a lasciar sviluppare in loro l’infezione amorale. questo è un crimine!

– Nel settembre 2018, Bergoglio ha visitato gli Stati baltici, dove ha pubblicamente promosso l’omosessualità e l’immigrazione.
Risposta: Queste visite non sono viaggi apostolici, perché Bergoglio non predica Cristo né enfatizza le leggi di Dio. Anzi, fa esattamente il contrario, e non solo negli Stati baltici, ma ovunque. bergoglio è uno pseudo missionario che promuove l’omosessualità, il paganesimo e l’islamizzazione o, in altre parole, la distruzione della Chiesa cattolica e dell’intero cristianesimo.

– Nel periodo 4-28 ottobre 2018, a Roma, si è svolto il Sinodo dei vescovi sulla gioventù, sotto la direzione di Francesco. Col documento finale del 27 ottobre 2018, il Sinodo ha legalizzato il LGbtq nella Chiesa. Francesco, nonché i vescovi e i cardinali presenti hanno ricevuto le croci arcobaleno.
Risposta: Bergoglio abusa ripetutamente del potere pontificio per promuovere l’ideologia omosessuale che porta al genocidio dell’umanità. Egli commette il crimine più grave non solo contro la Chiesa ma anche contro l’intera umanità.


anno 2019

– Il 28 gennaio 2019, durante la conferenza stampa in volo al ritorno dalla Giornata Mondiale della Gioventù a Panama Francesco ha dichiarato: “Io penso che nelle scuole bisogna fare educazione sessuale.”.

Risposta: Le basi dell’educazione sessuale, definita a livello internazionale dalle Nazioni Unite, hanno lo scopo di infettare i bambini piccoli e i giovani con la sodomia e la transessualità.


In tal modo, i bambini diventano schiavi sessuali incapaci di stabilire, in futuro, una famiglia.


– Bergoglio, sull’educazione sessuale ha inoltre dichiarato: “Il sesso è un dono di Dio, non è un mostro (spirito malvagio), è il dono di Dio per amare”.

Risposta: È un dono per il matrimonio sacramentale, che è collegato con la responsabilità della trasmissione della vita e dell’educazione dei figli. L’attività sessuale al di fuori del matrimonio è un peccato. La perversione sessuale provoca direttamente l’autodistruzione dell’individuo, della famiglia e della società.

– Bergoglio ha anche confermato la sua dichiarazione scioccante con le parole: “Il sesso come dono di Dio deve essere educato, non con rigidezza”.
Risposta: Che cosa vuole davvero Bergoglio? Sviluppare nei bambini il sesso senza rigore, cioè senza barriere! Bergoglio sostiene quindi il disturbo mentale nei bambini e l’apertura delle loro anime innocenti all’occupazione permanente da parte dei demoni impuri. Alla domanda, se Bergoglio serve Dio o Satana c’è una risposta chiara: sicuramente non serve Dio.

– Il 21-24 febbraio 2019, si è tenuto a Roma un Sinodo sugli abusi sessuali nella Chiesa. ancora una volta l’omosessualità è stata abilmente promossa in questo Sinodo.
Risposta: Bergoglio ha usato il Sinodo per stabilire delle linee guida vincolanti per i vescovi, per convertire la Chiesa cattolica all’anti-Chiesa LGBTQ di Bergoglio.
Che cosa dire in conclusione?
Bergoglio ha convocato il Sinodo dell’Amazzonia per ottobre 2019 che sarà, di fatto, un solenne funerale della Chiesa cattolica.
Cari Cardinali e Vescovi, diventerete becchini della Chiesa come Bergoglio? In questa situazione, siete obbligati davanti a Dio e davanti alla Chiesa di Cristo, anche a costo della vostra vita,


aD OPPOrvI 

aL CrIMINaLE SPIrItuaLE CHE OCCuPa ILLEGaLMENte L’uFFICIO DEL PaPa!


Siete obbligati ad eleggere un Papa ortodosso, il più presto possibile, anche in modo straordinario!


+ Elia
Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino + Metodio, OSBMr + Timoteo, OSBMr Vescovi segretari
(Praga, 2 settembre 2019)

 “Chiesa viva”  Aprile  2020





SUPREMO APPELLO



 ... La stalla di Betlemme è l'immagine delle vostre anime nude, squallide. E proprio lì sono nato. Perché dubitate ancora? Io non domando che la buona volontà - questa sola han cantato gli Angeli, insieme alla mia gloria. Ma voi siete terribilmente complicanti, voi esigete più di Me stesso con voi stessi. Contentatevi delle piccole buone volontà. Io amo i piccoli sforzi, le piccole cose. Io sono vissuto nella povertà, perciò mi accontento di poco. Per un bicchier d'acqua dato il mio nome vi ho promesso il Paradiso, e non sono capace di aprirvi il mio Cuore a un vostro sospiro infocato? Avete voi bisogno delle mie ricchezze, non Io delle vostre. Datemi dunque l'unica cosa che vi domando: un po' di buona volontà.
Penserò Io stesso a fortificarla, ad accrescerla, in modo che vi risolviate poi a darmela intera. Non si può giungere a questo di un colpo, occorre la mia grazia. Abbiate fiducia dunque e datemi un po' di buona volontà: è tutto qui.

SULLA PREGHIERA



La conoscenza e l’amore nella meditazione 

Posuit tenebras latibulum suum: Dio si avvolge di tenebre come Suo nascondiglio, cioè per costringere l’uomo a cercarLo con lo sforzo della sua intelligenza. È questa ricerca che costituisce il fine proprio della meditazione. Il lavoro principale spetta all’intelligenza, il cui ruolo è di illuminare la volontà per condurla all’amore. Perciò, san Paolo scrive nell’epistola ai Colossesi (2.2) che i suoi discepoli, oltre ad essere istruiti nella Carità, ‘acquistino in tutta la sua ricchezza la piena intelligenza e giungano a penetrare nella perfetta conoscenza del mistero di Dio, cioè Cristo, nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza’. 

Se la prima parte della preghiera mentale in genere, e della meditazione in particolare, è conoscere Dio, la seconda parte è amarLo. Senza l’amore la meditazione è sterile. San Paolo (1Cor. 13,2) dice: ‘Se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza..., ma non avessi la carità, non sono nulla’. L’amore è il fine della preghiera, com’è il fine della vita interiore tutta intiera, ed il fine della nostra vita cristiana quaggiù e nel Cielo. ‘Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza, e con tutta la tua mente’ (Lc. 10.27). 

Padre Konrad zu Loewenstein 

... Arriva Maggio!




4 aprile 2020:

"...I capi di stato stanno facendo un disastro; è una guerra! Questo virus scomparirà da solo! L’uomo ne è responsabile! 

Ricordatevi figli che sta arrivando quello che si diceva da tanti millenni! 

Dio fa chiarezza tra buoni e cattivi, come il pastore seleziona tra pecore e capri... il Signore Gesù non vi lascia un minuto, tranquilli... 

Le mie chiese sono tutte chiuse: perché? Avete paura della morte? Chi comanda? Dio, il Padre Eterno che ha fatto l’universo!... 

Resterà, figli, un terzo di umanità! 

Si faranno progressi solo se pregate e amate Dio... questa guerra passerà, ma non presto figli miei... Questa è peggio di una guerra, ma dal cielo scenderà rugiada fresca e amore... 

Una Pasqua di pianto, figli, tanto pianto, figli miei! Dovete fare tante preghiere, adorate mio Figlio, nessuno lo adora nelle chiese adesso!… Grazie, figli che mi avete ascoltato... Vi benedico... Pregate per i sacerdoti, il Papa, vescovi... 

Attenti a maggio, attenzione... Arriva maggio!"

Cavarzere 4 aprile 2020