domenica 3 febbraio 2019

«TI ADORO MIO DIO»



PREGO CON LA TUA PAROLA Siracide 3,17-24


Dona al tuo servo, Signore, l’umiltà del cuore.

Figlio, compi le tue opere con mitezza,
 e sarai amato più di un uomo generoso.
 Quanto più sei grande, tanto più fatti umile,
 e troverai grazia davanti al Signore. 

Molti sono gli uomini orgogliosi e superbi,
 ma ai miti Dio rivela i suoi segreti.
 Perché grande è la potenza del Signore,
 e dagli umili egli è glorificato. 

Non cercare cose troppo difficili per te
 e non scrutare cose troppo grandi per te.
 Le cose che ti sono comandate, queste considera:
 [non hai bisogno di quelle nascoste.] 

Non affaticarti in opere superflue,
 ti è stato mostrato infatti
 più di quanto possa comprendere la mente umana.
 La presunzione ha fatto smarrire molti
 e le cattive illusioni hanno fuorviato i loro pensieri. 


“Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò”



Un medico è venuto in mezzo a noi per restituirci la salute: nostro Signor Gesù Cristo. Ha trovato la cecità nel nostro cuore e ha promesso la luce e cose “che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo”  (1Cor 2,9).
     L'umiltà di Gesù Cristo è il rimedio al tuo orgoglio. Non ti burlare di chi ti darà la guarigione; sii umile, tu per il quale Dio si è fatto umile. Infatti, egli sapeva che il rimedio dell'umiltà ti avrebbe guarito, lui che conosce bene la tua malattia e sa come guarirla. Quando non potevi correre dal medico, il medico in persona è venuto da te... Egli viene, vuole soccorrerti, sa ciò che ti serve.
     Dio è venuto con l'umiltà perché l'uomo possa giustamente imitarlo; se fosse rimasto sopra di te, come avresti potuto imitarlo? E, senza imitarlo, come potrai essere guarito? E' venuto con l'umiltà, poiché conosceva la natura della medicina che doveva somministrarti: un po' amara, certamente, ma salutare. E tu continui a burlarti di lui, che ti tende la coppa, e gli dici: “Ma che genere di Dio sei, mio Dio? E' nato, ha sofferto, è stato coperto di sputi, coronato di spine, inchiodato sulla croce!” Anima disgraziata! Vedi l'umiltà del medico e non vedi il cancro del tuo orgoglio, ecco perché non ti piace l'umiltà...
     Accade spesso che i malati mentali finiscano per bastonare i loro medici. In questo caso, il medico misericordioso non solo non si arrabbia contro colui che l'ha colpito, ma cerca di curarlo... Il nostro medico, lui, non ha paura di essere ucciso dai malati presi da follia: ha fatto della sua morte un rimedio per loro. Infatti è morto e risuscitato.
Sant'Agostino

EUCARISTIA



Se è vero che l'amore o, meglio, la carità di Cristo ci incalza, come non saremo solleciti di farla
ardere questa carità e di fecondarla andando noi a Gesù, andando alla fonte viva ed eterna
della Carità stessa, che è l'Eucaristia?

"Senza di me non potete    fare nulla", ha detto Gesù.

Ci vuole Gesù! E Gesù tutti i giorni; e non fuori di noi, ma in noi spiritualmente e
sacramentalmente. Egli sarà la vita, il conforto e la felicità nostra. Tutto deve essere basato
sulla Santissima Eucaristia: non vi è altra base, non vi è altra vita, sia per noi che per i nostri
cari poveri. Solo all'altare e alla mensa di quel Dio che è umiltà e carità, noi impareremo a farci
fanciulli e piccoli con i nostri fratelli e ad amarli come vuole il Signore.

Solamente così formeremo un cuore solo con Gesù e con i nostri fratelli, i poveri di Gesù. Non
basta pensare a dare loro il pane materiale; prima del pane materiale dobbiamo pensare a dare
loro il pane eterno di vita, che è l'Eucaristia.

Per rimanere noi nel    Signore è necessario che il Signore venga di frequente e, possibilmente,
ogni    mattina in noi.

Ogni giorno il corpo sente il bisogno del suo cibo; e non sentirà l'anima il bisogno del suo Pane,
del "pane vivo disceso dal cielo", che è per noi come scriveva Sant'Ignazio "farmaco di
immortalità"? Il giovane sarà onesto, se sarà pio, se frequenterà bene i santi Sacramenti.

"Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, sta in me ed io in lui", ha detto Gesù. Vi è cosa
migliore che rimanere noi nel Signore e il Signore in noi? Su, o carissimi, la Carità di Cristo ci
incalza!

La migliore carità che si può fare ad un'anima è di darle Gesù! E la più dolce consolazione che
possiamo dare a Gesù è di dargli un'anima.

Questo è il suo regno.

Conforto e benedico    tutti nel Signore.

S. Luigi Orione

Padre, perdona loro (Lc 23,34)



Una croce piombata addosso 
per caso e il pianto impotente 
di donne dietro ai figli morenti. 
Una massa eterogenea chiede 
miracoli che non arriveranno; 
la fede salva chi è 
irrimediabilmente perduto. 
Chi, dietro a Gesù, si fa carico 
di questa umanità varia e 
contraddittoria, l’assume 
e la fa morire in sé 
per presentarla rinnovata 
davanti al Padre.

La vostra fede sarà testata come mai prima d‟ora



Mia amata figlia diletta, l‟amore che irradia dai Miei discepoli che Mi seguono in 
questo momento, è universale. È la Luce che arde in mezzo a voi che sostiene il Mio Amore 
e che si fa sentire ovunque Io Sono venerato. Lo Spirito Santo continua ad essere 
riversato sopra la Mia Chiesa sulla Terra, mentre essa lotta contro le prove e le 
tribolazioni che deve affrontare ogni giorno. 

Lo spirito delle tenebre, tuttavia, continua a gravare pesantemente sulle nazioni, poiché gli 
agenti del maligno fanno ogni sforzo per cancellare dalla faccia della Terra ogni traccia di Me, 
della Mia Parola e della Mia Vera Chiesa. Siate certi che, per quanto sia grande il peso del 
vostro fardello, Io sono con voi, cammino accanto a voi e vi aiuto a superare le avversità ad 
ogni tappa del vostro cammino. La vostra fede sarà testata come mai prima d‟ora; il 
vostro coraggio talvolta potrà abbandonarvi, la vostra perseveranza provata fino al suo limite 
e la vostra accettazione della Verità contestata. Sarete tormentati, scherniti e derisi e 
tutto ciò sarà causato dagli atti malvagi di coloro che Satana usa per combattere 
contro di Me, Gesù Cristo, ma nulla distruggerà la Mia Chiesa, i Miei veri discepoli. 

Chi rimane obbediente alla Parola di Dio, quale è stata per così tanto tempo, 
continuerà a rappresentarMi sulla Terra. La Mia Protezione vi ricoprirà come un 
involucro invisibile e la vostra fede non diminuirà mai, non appena combatterete 
con la Spada di Dio. 

Rimanete leali a Me e la Mia Luce continuerà a splendere sul genere umano. La Mia 
Promessa è che la Mia Chiesa rimarrà intatta, anche se più piccola di quanto lo sia 
adesso, fino al Grande Giorno dell‟alba del Signore. 

Il vostro Gesù 

1 Luglio 2014


sabato 2 febbraio 2019

Spirito santo, vieni



Togli il velo davanti ai nostri occhi,
affinché riconosciamo che Gesù è il Signore:
Dio fatto uomo per amore, 
pellegrino nelle nostre strade per amore,
crocifisso e risorto per amore,
per amore nostro.
Spirito Santo, vieni!
Donaci la sete della Parola di Dio,
rendendo il nostro cuore aperto alla Luce,
umile e pronto all'ascolto,
perseverante nella ricerca della Verità
che si nasconde in ogni pagina
delle Divine Scritture.
Spirito Santo, vieni!
Mettici in ginocchio davanti all'Eucaristia
per adorare e desiderare il Pane 
diventato Amore Vivente
per farci diventare Amore vivo.
Spirito Santo, vieni!
Rendici capaci di piangere il peccato, 
di accogliere gioiosamente il perdono,
di correre tra le braccia di Maria
per imparare l'Eccomi e il Magnificat.
Spirito Santo, vieni!
Spirito Santo, grazie!

Diario di una bambina non nata




5 ottobre - Oggi la mia vita è incominciata. Il babbo e la mamma non lo sanno. Io sono più piccola di una capocchia di spillo, eppure sono già un’essere indipendente. Tutte le mie caratteristiche fisiche e psicologiche sono già fissate. Ad esempio, io avrò gli occhi del babbo e i biondi capelli della mamma. Ed anche un’altra cosa è stabilita: io sarò una bambina.
19 ottobre - Il primo sangue, le mie prime vene appaiono. Poiché i miei organi non sono completamente formati, la mia mamma mi deve sostenere con il suo sangue e la sua energia vitale. Ma quando sarò nata mi basterà soltanto che per qualche tempo ella mi dia il latte.
23 ottobre - La mia bocca si apre verso l’esterno. Entro un anno già potrò ridere quando i miei genitori si chineranno sul mio lettino. La mia prima parola sarà: Mamma.
P.S. - sarebbe veramente ridicolo affermare che io non sono un essere umano del tutto autonomo, ma che sono invece una parte del corpo di mia mamma!

25 ottobre - Il mio cuore ha cominciato a battere. Esso esplicherà la sua funzione senza mai fermarsi, senza mai riposare fino alla fine della mia vita. Questo è proprio un grande miracolo!
2 novembre - Le mie braccia e le mie gambe cominciano a crescere e cresceranno fino a che non saranno completamente formate e del tutto idonee all’uso; cìò durerà per un certo tempo, anche dopo la mia nascita...
12 novembre - Adesso nelle mie mani stanno spuntando le dita. Con esse mi impadronirò del mondo e parteciperò alla fatica degli uomini.
20 novembre - Oggi per la prima volta mia madre ha appreso dal suo cuore che mi portava in seno. Chissà quanto è grande la sua gioia!
25 novembre - Adesso già si potrebbe vedere che io sarò una bambina. Certamente i miei genitori stanno già pensando a come mi dovrò chiamare. Potessi già saperlo!
28 novembre - Tutti i miei organi sono completamente formati. Io sono molto cresciuta.
12 dicembre - Mi stanno crescendo i capelli e le ciglia. Chissà come sarà contenta la mia mamma della sua figliolina!
13 dicembre - Presto potrò vedere. Però i miei occhi sono ancora cuciti con un filo. Luce, colori, fiori... deve essere magnifico! Soprattutto mi riempie di gioia il pensiero che potrò vedere la mia mamma... Oh! Se non ci fosse tanto da aspettare, ancora più di 7 mesi.
24 dicembre - Il mio cuore è ormai perfetto... io sarò una bambina piena di forze e di vita. Tutti saranno lieti della mia nascita.
28 dicembre - Oggi mia madre mi ha assassinata!


PREGHIERA



O Vergine Immacolata, nella quale la divina Colomba del Paracleto non trovando macchia giammai, potè dimorare colla pienezza non solo dei suoi doni, ma anche del più dolce compiacimento, impetrate al colpevole nostro cuore, che tante volte ha disgustato quell'Amico sì buono che è lo Spirito Santo, lacrime di sincera contrizione, affinchè, purificato da ogni macchia, possa dare in sè accettevole ricetto al Divino Spirito. Ave Maria.
O Vergine prudentissima, che aveste Guida e Direttore della vita lo Spirito Santo, il quale in tutti i vostri atti impresse il prezioso suggello della perfezione, deh! aiutateci a imitarvi nella pronta e piena corrispondenza alle divine ispirazioni. Ave Maria.
O Madre del bello Amore, che fin dal principid dell'immacolata vostra esistenza foste piena di Spirito Santo, il quale sopravvenne poi in Voi quando vi fece Madre di Dio, colle vostre validissime preci impetrateci che cresca sempre in noi la divina grazia, e che i frutti ne sieno nelle anime nostre abbondantissimi. Ave Maria.
O Immacolata Colomba, che nel mistero dell'Incarnazione in Voi operato dal Divino Spirito, foste innalzata all'eccelsa dignità, di Sposa del medesimo Spirito Santo, e lo amaste più di tutti gli Angeli e Santi insieme, deh! fate che le fiamme del Paracleto dal cuor vostro passino al nostro cuore, e non vi si estinguano mai più. Ave Maria.
O Maria, Esemplare di santo e operoso zelo, che dopo accolto in Voi l'Eterno Figlio, e ricevuto con nuova e abbondantissima effusione lo Spirito Santo, non potendone contenere in Voi sola i divini ardori, andaste a comunicarli à Elisabetta e al Battista, e foste poi sì bene imitata dagli Apostoli, che dopo la Pentecoste andarono a portare il fuoco del Paracleto per tutta la terra; deh! accendete, fiamme di santo zelo anche nei Cristiani del nostro tempo, e specialmente nei Sacerdoti. Ave Maria.
O Maria, vincitrice del serpente infernale, di cui trionfaste, non lo Spirito Santo, il quale in tutti i vostri atti impresse il prezioso suggello della perfezione, deh! aiutateci a imitarvi nella pronta e piena corrispondenza alle divine ispirazioni. Ave Maria.
O Madre del bello Amore, che fin dal principio dell'immacolata vostra esistenza foste piena di Spirito Santo, il quale sopravvenne po,i in Voi qùando vi fece Madre di Dio, colle vostre validissime preci impetrateci che cresca sempre in noi la divina grazia, e che i frutti ne siero nelle anime nostre abbondantissimi. Ave Maria.
O Immacolata Colomba, che nel mistero dell'Incarnazione in Voi operato dal Divino Spirito, foste innalzata all'eccelsa dignità, di Sposa del medesimo Spirito Santo, e lo amaste più di tutti gli Angeli e Santi insieme, deh! fate che le fiamme del Paracleto dal cuor vostro passino al nostro cuore, e non vi si estinguano mai più. Ave Maria.
O Maria, Esemplare di santo e operoso zelo, che dopo accolto in Voi l'Eterno Figlio, e ricevuto con nuova e abbondantissima effusione lo Spirito Santo, non poter done contenere in Voi sola i divini ardori, andaste a comunicarli à Elisabetta e al Battista, e foste poi sì bene irritata dagli Apostoli, che dopo la Pentecoste andarono a portare il fuoco del Paracleto per tutta la terra; dehl accendete fiamme di santo zelo anche nei, Cristiani del nostro tempo, e specialmente nei Sacerdoti. Ave Maria.
O Maria, vincitrice del serpente infernale, di cui trionfaste, non solo nella Concezione Immacolata, ma anche sul Calvario, immolando il diletto Unigenito per abbattere il regno di Satana e salvarci, deh! impetrate ai deboli figli vostri quell'ammirabile fortezza di cui foste investita Voi dal Divino Spirito, e fate di tutti i Cristiani altrettanti valorosi soldati che combattono costantemente contro il demonio e contro il peccato, e così il santo regno di Dio si stabilisca in tutti i cuori, in tutte le famiglie, in tutte le parti della terra. Ave Maria.
O unica e diletta Colomba del Paracleto, che dal Cenacolo di Gerusalemme innalzaste i gemiti dei più puri e caldi affetti al divino vostro Sposo, lo Spirito Santo, e lo faceste discendere con tanta abbondanza di grazie sui nuovi fedeli, deh! fate ora altrettanto per
noi; e poiché il Divino Spirito é sempre pronto ad effondersi nel cuore dell'uomo purchè vi sia attirato da valida prece: quella prece dunque, o Madre nostra, s'innalzi nuovamente dall'immacolato vostro Cuore per impetrare alla Chiesa Cattolica, al suo Capo, ai suoi Ministri, e a tutti i suoi membri nuova e abbondante effusione dello Spirito Santo. Ave Maria.

Di Suor Elena Guerra 

Verrà il giorno in cui molte verità di fede saranno disprezzate e molti scelti per difendere la verità si ritireranno per paura. Molti agiranno come Giuda e consegneranno tesori ai nemici.



Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, trasmesso il 31/01/2019

Cari figli, verrà il giorno in cui molte verità di fede saranno disprezzate e molti scelti per difendere la verità si ritireranno per paura. Molti agiranno come Giuda e consegneranno tesori ai nemici. Soffro per quello che viene per voi. Vi chiedo di essere difensori della verità. Non temete. Il Mio Gesù ha bisogno di ognuno di voi. Date il meglio di voi e sarete ricompensati generosamente. Accogliete il Vangelo del Mio Gesù, perché solamente così potete trovare la Salvezza. Non permettete che le novità dei nemici vi allontanino dalla verità del Mio Gesù e dal vero Magistero della Sua Chiesa. Avanti con coraggio. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

venerdì 1 febbraio 2019

L’ITALIA



negli Scritti di Luisa Piccarreta  


Dal Volume 4 - Ottobre 22, 1902
Minacce all’Italia.

Questa mattina, per pochi istanti è venuto il mio adorabile Gesù, tutto sdegnato e mi ha detto:  “Quando l’Italia avrà bevuto fino alla feccia le più fetide sozzure fino ad affogarsi, tanto che si dirà:  ‘È morta, è morta!’, allora risorgerà”. Poi, facendosi più calmo, ha soggiunto:  “Figlia mia,  quando Io voglio una cosa dalle mie creature, infondo in loro le disposizione naturali, in modo da cambiare la stessa natura a volere quella cosa che voglio;  perciò, tu quietati nello stato in cui ti trovi”.
Detto ciò è scomparso ed io sono lasciata impensierita sopra ciò che mi ha detto. 

Le spose di Gesù



Il Dio dell’alleanza 


Matrimonio con Dio

I profeti vedranno nell’alleanza del Sinai un’alleanza sponsale e ricorderanno costantemente che «tuo Sposo è il tuo Creatore» (Is 54, 5).
Dio e il popolo formano un matrimonio. Dio sarà sempre fedele e geloso della sua sposa Israele e castigherà le sue trasgressioni, che verranno considerate adulteri. In effetti Israele commise molti adulteri. Vediamo cosa dice Yahvè: «Giurai alleanza con te e divenisti mia... Diventasti sempre più bella e giungesti fino ad essere regina... Tu però, infatuata per la tua bellezza e approfittando della tua fama, ti sei prostituita concedendo i tuoi favori ad ogni passante... Com’è stato abbietto il tuo cuore facendo tutte queste azioni degne di una spudorata sgualdrina... Ad ogni prostituta si dà un compenso, ma tu hai dato il compenso a tutti i tuoi amanti... Io farò ricadere sul tuo capo le tue azioni. Io ho ricambiato a te quello che hai fatto, tu che hai disprezzato il giuramento e violato l’alleanza. 
Io mi ricorderò dell’alleanza conclusa con te al tempo della tua giovinezza e stabilirò con te un’alleanza eterna. Allora ti ricorderai della tua condotta e ne sarai confusa... Io ratificherò la mia alleanza con te e tu saprai che io sono il Signore perché te ne ricordi e te ne vergogni e nella tua confusione tu non apra più bocca quando avrò perdonato quello che hai fatto» (Ez 16, 23).
Anche la vita del profeta Osea è simbolo in qualche modo di questa relazione tra Dio e il suo popolo. Osea prende in sposa una donna che ama e ha da lei dei figli, ma ella l’abbandona per prostituirsi nel tempio. Allora Osea la riprende, la riscatta, la riconduce a casa e, dopo un tempo di prova, questa moglie ritorna ad occupare il suo posto di madre e di sposa. Anche Israele fu infedele a Dio ed egli nonostante tutto cercò di rifarlo innamorare perché tornasse a casa e fosse fedele all’alleanza. 
«Ella nonostante tutto seguiva i suoi amanti mentre dimenticava me, perciò l’attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore... Là canterà come nei giorni della sua giovinezza, come quando uscì dal paese d’Egitto... e avverrà in quel giorno che mi chiamerà marito mio» (Os 2, 15-18). Perché «ti ho amato di un amore eterno» (Ger 31, 3). E «non si allontanerà da te il mio affetto né vacillerà la mia alleanza di pace» (Is 54, 10). «Mi ricordo di te, dell’affetto della tua giovinezza, dell’amore al tempo del tuo fidanzamento» (Ger 2, 2).
«Mi ricorderò dell’alleanza conclusa con te dal tempo della tua giovinezza e stabilirò con te un’alleanza eterna» (Ez 16, 60). «Per un breve istante ti ho abbandonata, ma ti riprenderò con immenso amore, con affetto perenne ho avuto pietà di te» (Is 56, 6-8). «Come un giovane sposa una vergine, così ti sposerà il tuo architetto. Come gioisce la sposa per lo sposo, così il tuo Dio gioirà per te» (Is 62, 5).
«Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell’amore. Ti fidanzerò con me nella fedeltà e tu conoscerai il Signore» (Os. 2, 21-22). Come vediamo, Dio è sempre fedele e possiamo continuare ad avere fiducia in lui qualsiasi cosa accada, poiché il suo amore per noi è infinito ed eterno.

Padre Angel Peña

Ricorda, tu sei un nulla, lascia che Io, nella tua nullità, sia Tutto;



Signore e Salvatore, 
Tu mi nutri in grande abbondanza, 
Tu vegli su di me giorno e notte 
affinché il male non si abbatta su di me, 
mi sollevi verso di Te quando sto 
per essere calpestata dai miei persecutori, 
Tu sei il mio Custode, la mia Guida, 
il mio Maestro, 
il Mio Sposo, il mio Santo Compagno, 
Tu sei Dio Tenerissimo; 
Signore, lascia che Ti chieda questo: 
hai riversato su di me il Tuo Spirito, 
non riverserai il Tuo Spirito 
anche sui miei fratelli? 
Mi hai cercata fra i morti, 
mi hai risuscitata, 
non risusciterai anche gli altri morti?


farò risorgere i morti; sono già vicino a questi cadaveri, perché vedranno intorno a sé qualcosa mai raccontata e testimonieranno qualcosa mai ascoltata prima; quelli che non hanno mai sentito parlare della Mia Beltà, vedranno Me, la Luce, e quelli che non hanno mai sentito parlare del Mio Amore, comprenderanno e saranno convertiti; essi saranno i nuovi vascelli della Mia Parola, per riportare a Me la gioventù; sì, saranno gli stranieri che ricostruiranno la Mia Chiesa; ricostruiranno le antiche rovine, risolleveranno ciò che ora è devastato, ripristineranno tutto ciò che ora giace in rovina; 

SAN PIO DI PIETRELCINA



Maria, mamma dolcissima dei sacerdoti, mediatrice e dispensatrice di tutte le grazie, dal 
profondo del mio cuore ti prego, ti supplico e ti scongiuro a ringraziare oggi, domani, 
sempre, Gesù il frutto benedetto del tuo seno (AP). 

LA CORREDENTRICE



Maria Corredentrice negli scritti di Luisa Piccarreta


 Gesù trattò solo con Maria la Redenzione e, dopo aver fatto tutto in Lei, si 
diede agli altri: “…Figlia mia, è mio solito che l’ordine della mia eterna Sapienza 
manifesti le mie opere più grandi prima ad una sola anima, per accentrare in lei 
tutto il bene che la mia opera contiene e farmela con essa a tu per tu, come se 
nessun’altra esistesse. Quando il tutto ho fatto, in modo da poter dire che ho 
completato del tutto la mia opera in essa, tanto che nulla deve mancare, allora la 
faccio scorrere come un vasto mare a pro delle altre creature. Ciò feci con la mia 
Celeste Mamma. Prima trattai con Lei come a tu per tu l’Opera della 
Redenzione; nessuna delle altre creature ne sapeva nulla. Lei si dispose a tutti i 
sacrifici, a tutti i preparativi necessari per farmi scendere dal Cielo in terra. Feci 
tutto come se fosse la sola redenta; ma dopo che mi mise fuori alla luce, in 
modo che tutti potevano vedermi e prendere i beni della Redenzione, mi diedi a 
tutti, purché mi volessero ricevere…”  (Vol. 17°, 25-6-1925) 

Pablo  Martín  Sanguiao 

LA PRESENZA REALE



IL TESTAMENTO DI GESÙ CRISTO
Questo calice è il nuovo Testamento nel sangue mio.
1 Corinti, XI, 25.

La vigilia della morte del Salvatore, il Giovedì Santo, il giorno dell'istituzione dell'adorabile Sacramento dell'Eucaristia, ecco il più bel giorno della vita di Nostro Signore! E' il gran giorno del suo amore e della sua tenerezza. Gesù Cristo si perpetuerà in mezzo a noi.

Immenso è il suo amore sulla croce, senza dubbio; ma i suoi dolori finiranno, il Venerdì santo non dura che un giorno! Il Giovedì Santo, invece, durerà sino alla fine del mondo: Gesù si fa il Sacramento di se stesso, per sempre.

I. - In questo giorno dunque Nostro Signore si ricorda che è padre, e vuol fare il suo testamento poiché la morte si avvicina. Quale atto solenne è in una famiglia il testamento! E', per dir così, l'ultimo atto della vita, atto che si prolunga al di là di della tomba.

Un padre da ciò che ha; non può dare se stesso; non si appartiene: dispone di quanto possiede a favore di ciascuno dei suoi figli, lascia un ricordo agli amici; dà quel che ha di più caro. Ma Nostro Signore darà se stesso!

Egli non ha ricchezze da distribuire, non possedimenti, non una casa; neppure ove riposare il capo. Quelli che attendono da lui beni temporali, nulla avranno; la sua croce, tre chiodi, la sua corona di spine, ecco tutta la sua eredità materiale. Ah, se Nostro Signore elargisse delle ricchezze, quanti sarebbero buoni cristiani! Tutti si farebbero suoi discepoli!

Ma no, non ha nulla da distribuire quaggiù, nemmeno un po' di gloria, egli che sarà fra poco così umiliato nella sua Passione! Eppure Nostro Signore vuol fare un testamento. Con che? Con se stesso. Egli è Dio e uomo; come Dio è padrone della sua umanità; ce la dà, e con essa tutto ciò che Egli è. Ce la dà veramente, non in prestito, ma in dono. Si riduce all'immobilità, si fa come una cosa, affinché noi lo possiamo possedere in verità. Si fa pane: il suo Corpo, il suo Sangue, la sua Anima e la sua Divinità sottentrano alla sostanza del pane offerto: non lo vediamo; l'abbiamo!

Ed ecco la nostra eredità: Nostro Signore Gesù Cristo! Egli vuol darsi a tutti; però non tutti lo vogliono. Certuni lo vorrebbero, ma rifiutano di accettare le condizioni di purezza, di vita buona, ch'egli ha poste: e la loro malizia ha il potere di annullare il legato di Dio.


II. - Ammirate le invenzioni dell'amore di Gesù! Egli solo ha saputo creare tale opera di amore. Chi all'infuori di Lui avrebbe potuto concepirla, anche solo osato pensarvi?... Neppure un angelo! Egli, egli solo l'ha trovata! Voi avete bisogno di pane? Io sarò il vostro pane.
E morì contento, lasciandoci del pane, e qual pane! Come un padre di famiglia che si affatica tutta la vita, per un solo scopo: lasciar, morendo, del pane ai suoi figli.

Che cosa poteva Nostro Signore donarci di più? In questo testamento d'amore Egli ha tutto racchiuso; tutte le sue grazie e la stessa sua gloria. Noi possiamo dire al Padre celeste: Datemi le grazie di cui abbisogno, e vi pagherò con Gesù Sacramentato, che mi appartiene: è cosa mia, posso spenderlo a mio grado; e tutte le vostre grazie, la stessa vostra gloria, o Padre santo, sono inferiori a questo prezzo divino. Quando abbiamo peccato, noi disponiamo di una vittima da offrire per le nostre colpe; è nostra: Padre, ve l'offro; mi perdonerete, per mezzo di Gesù e per amore di Gesù, che ha bastantemente sofferto e riparato per me. E per quante grazie Dio ci accordi, ci è sempre debitore. Gesù Cristo, nostro tesoro, vai più che tutte le grazie, vai più che il Cielo. I Saraceni, avendo nelle mani San Luigi, re di Francia, tenevano la Francia per riscatto. Possedendo Gesù Cristo, già possediamo il Cielo.

Serviamoci dunque di questo pensiero: facciamo fruttare Gesù Cristo. I più tengono Gesù come sepolto in se stessi, o lo lasciano nel sudario, non se né valgono per guadagnare il Cielo e conquistare dei regni a Dio; e quanti sono! Serviamoci dunque di Gesù Cristo per pregare e riparare; paghiamo con Gesù: è un prezzo sovrabbondante.


III. - Ma attraverso diciannove secoli in quale modo viene fino a me questa eredità? Gesù Cristo l'ha confidata a tutori che l'hanno amministrata e conservata, per consegnarcela al momento della nostra maggiorità: sono gli Apostoli, e tra essi il loro capo indefettibile; gli Apostoli l'hanno trasmessa ai loro successori e per essi ai sacerdoti, e questi ce la rimettono; aprono per noi il testamento, ci danno la nostra Ostia, consacrata nel pensiero di Nostro Signore fin dalla Cena. Sì, per Gesù Cristo non vi ha né passato, né presente, né futuro; tutti ci conosceva alla Cena, questo buon Padre; in potenza e nel suo desiderio, consacrò tutte le nostre Ostie, e noi siamo stati personalmente da lui amati diciannove secoli prima di nascere. Sì, noi eravamo presenti alla Cena, e Gesù ci ha riservato non un'Ostia, ma cento, ma mille, ma tante quanti i giorni della nostra vita. Vi pensiamo noi? Gesù ha voluto amarci con sovrabbondanza. Le nostre Ostie sono preparate, non perdiamone neppure una. Nostro Signore non viene che per fruttificare, e noi lo lasceremo infecondo? No, giammai! Fatelo fruttificare per mezzo di Sé stesso: negotiamini! Non lasciate delle Ostie sterili! Come è buono il Salvatore! La Cena durò circa tre ore; era la Passione del suo amore. Ah! quanto costò caro il Pane di Gesù! Si dice: Il pane è caro. Non è nulla in paragone del Pane celeste, del Pane di vita! Mangiamolo dunque: è nostro. Gesù ce l'ha comprato, l'ha pagato egli stesso; ce lo dà, non abbiamo che a prenderlo!

Quale onore! quale amore!

di San Pietro Giuliano Eymard

Donaci il tuo Spirito



Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai riscattato per Dio, con il tuo sangue, uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione. (Ap 5,9)


Signore, noi lo sappiamo: 
il tuo amore non ha misura. 
Tu non hai risparmiato tuo Figlio,
ma lo hai dato 
per salvare tutta l’umanità. 
È Lui l’Agnello immolato, 
Colui che 
con i segni della passione 
regna vittorioso per tutti i secoli. 
È Lui che apre il libro 
della nostra vita, 
proprio perché immolato. 
È Lui che ancora oggi 
ci invita a seguirlo fino 
alla partecipazione esistenziale 
alla sua morte e resurrezione.
Contempliamo questo grande 
Mistero d’amore 
e apriamo il cuore ad ogni 
richiesta di vita nuova, 
perché il tuo Regno 
si edifichi nel mondo 
e il nostro sangue 
continui a scorrere 
insieme al suo Sangue prezioso.
Donaci il tuo Spirito,
perché possiamo essere degni 
di partecipare quotidianamente 
alla tua Pasqua di vita. Amen!

Voi potete sostenere solo la Verità, perché Io Sono la Verità. Negate la Verità e voi negherete Me



Mia amata figlia diletta e voi Miei cari discepoli, dovete sapere che le porte dell‟Inferno non 
prevarranno mai contro la Mia Chiesa, anche se gran parte della Mia Chiesa sulla terra sarà 
schiacciata, come fu predetto, ma la Verità non potrà mai morire. La Mia Parola non 
scomparirà mai, né i Miei Insegnamenti saranno dimenticati da coloro che sono 
uniti realmente a Me. 

Solo coloro che rimangono leali alla Mia Parola potranno affermare di essere parte della Mia 
Chiesa sulla terra. Coloro che applaudono a qualsiasi forma di manipolazione dei 
Santi Vangeli o di adattamento dei Miei Insegnamenti, non potranno più affermare 
che servono Me. Se uno dei Miei servitori consacrati osasse proclamare una 
dottrina diversa da quella data all‟uomo dai Miei apostoli e dai profeti, prima del 
Mio Tempo sulla terra, costui verrebbe espulso immediatamente. 

Avverto tutti voi che accettate qualunque cosa venga considerata sacra, ma che è 
creata e modellata da mani umane, e che la accogliete come Mia, che Io vi caccerò, 
perché non sarete più in grado di farvi chiamare “Miei servitori”; inoltre, se voi 
indurrete le anime in errore, la vostra punizione inizierà in questo tempo e 
continuerà a lungo dopo la vostra dipartita da questa vita. 

Voi non conoscete la Mia Collera, perché non l‟avete ancora sperimentata, ma sappiate questo: 
voi che Mi tradirete sapete già chi siete, perché la vostra fede si è già indebolita. Molti di voi 
sono già caduti e la vostra debolezza sarà la causa della vostra rovina. Voi Mi tradirete, Mi 
rinnegherete e abbraccerete i Miei nemici, perché sarete talmente presi dalla nuova religione, 
l‟umanesimo laico, il quale giungerà come un lupo travestito da pecora per divorarvi, cosicché 
Io sarò dimenticato. La vostra ambizione e il desiderio di compiacere i Miei nemici, che 
s‟innalzeranno orgogliosamente dai ranghi più alti della mia Chiesa, vi renderanno ciechi alla 
Verità. Questa sarà la causa della rovina vostra e di tutti coloro che voi avrete indotto in 
grave errore. 

Questo accadrà quando la Mia Chiesa metterà sottosopra i Miei Insegnamenti; 
saprete così che è giunto il tempo per l‟anticristo, di porsi al centro della scena. 
Coloro che adorano la bestia firmeranno la propria condanna a morte e consegneranno il loro 
libero arbitrio, un sacro Dono di Dio, ai Miei nemici. Quando voi presterete giuramento a 
questa nuova e falsa dottrina, sarete colpevoli di crocifiggerMi di nuovo e la vostra 
punizione sarà severa. 

Perché, potreste chiedervi, dovreste essere puniti per la vostra obbedienza ai vostri superiori? 
La risposta è semplice: quando voi prestaste il giuramento di servirMi, concordaste di 
sostenere la Verità. Se doveste rompere tale giuramento, a causa della vostra obbedienza ai 
Miei futuri nemici, allora non sarò Io, Gesù Cristo, colui che servirete. 

Voi potete sostenere solo la Verità, perché Io Sono la Verità. Negate la Verità e voi negherete 
Me. Nel momento in cui Mi rinnegherete, quali servitori di Dio, non sarete più degni di 
preparare i figli di Dio per la loro Salvezza Eterna. 

Il vostro Gesù 

30 Giugno 2014

giovedì 31 gennaio 2019

Aborto



Un’altra piaga purulenta della moderna società è l’aborto, cioè l’uccisione del bambino nel seno materno. Ad ogni aborto avviene l’uccisione di un bimbo.
L’aborto consiste nello strappare dal seno materno un bimbo che non è capace di vivere fuori del grembo. L’essenza dell’aborto sta nella separazione violenta del bimbo dal seno materno cosicché il bambino viene ucciso.
L’aborto si distingue dall’infanticidio perché questo ultimo si ha con l’uccisione del bimbo già maturo sia quando ancora è chiuso nel seno materno, sia durante il parto, sia dopo il parto.
C’è un particolare che rende l’aborto ancora più odioso: si vuole uccidere all’oscuro, nel grembo materno; non si vuole guardare in faccia il bimbo e lo si pugnala da traditori ancora più spregevoli nell’ombra.
L’aborto era già praticato dai medici pagani, sia greci che romani. Con l’avvento del Cristianesimo tale pratica pagana venne severamente riprovata. La Chiesa aggravò le pene per l’aborto e riuscì ad estirpare questo nefando delitto.
Dopo diversi secoli di relativo silenzio, con il rifiorire del paganesimo nel periodo dell’umanesimo (sec. XV), la questione dell’aborto si risollevò un’altra volta, ma ne venne riaffermata la gravissima illiceità.

Nella storia

Nel secolo XIX e molto più nel presente secolo, tempo nel quale la società si è impregnata completamente di paganesimo, la questione dell’aborto è esplosa in forma più virulenta, tanto che in molti stati, compresa l’Italia, si è arrivati a legalizzare l’aborto. La Chiesa, per il mandato del suo Fondatore Gesù Cristo, ha parlato chiaro dichiarandone solennemente l’immoralità e rinnovando la sua condanna. Recentemente il Conncilio Vaticano II (Gaudium et Spes - 51c) ha condannato con molta severità l’aborto: «La vita, una volta concepita, deve essere protetta con la massima cura: l’aborto e l’infanticidio sono abominevoli delitti».

Strage degli Innocenti

Ecco una pagina scritta dal P. Werenfried van Straaten, il grande apostolo olandese che ha impegnato la sua vita nel soccorso dei fratelli più bisognosi.
«
Quanti uomini e quante donne dovrebbero chinare la testa quando si narra l’antica storia della strage degli Innocenti (Mt. 2:16-18)! I bambini vennero strappati dalle braccia delle madri di Betlemme. Alcune di queste madri morirono perché la spada colpì loro per prima. Altre morirono perché il cuore di una madre facilmente si spezza quando vede morire il suo bambino.
Ma voi, migliaia di padri e di madri nell’Occidente Cristiano, che cosa avete fatto? Non avete voluto udire neppure il pianto del vostro bambino. Voi avete tramato in silenzio e comprato un libro nel quale si descrive per filo e per segno come potervi premunire dal fardello dei figli». Vi siete incamminati sul sentiero dell’assassinio e avete ucciso o fatto uccidere quello che già aveva incominciato a vivere nel vostro grembo.
L’avete fatto per salvarvi la linea? L’avete fatto per rimanere ancorati alla vostra balorda sicurezza borghese? L’avete fatto perché vostro marito era un buono a nulla che vi bramava come amante, ma non teneva alla vostra maternità? L’avete fatto spinte dal vile timore delle preoccupazioni, del dolore, delle responsabilità? O l’avete fatto perché sviate e ingannate dalle chiacchiere di falsi profeti, di dirigenti dimentichi dei loro doveri, o di un pugno di teologi usciti fuori dalla carreggiata? Eccovi dunque: un albero sterile del quale è scritto che dovrà essere abbattuto
(Lc. 13:6-9); un fiore senza seme, un essere senza scopo, un’anima piena di vergogna.
Il nome di Erode è rimasto maledetto fino ai nostri giorni. Ma ai nostri giorni non occorre più un Erode per assassinare i bambini innocenti. Oggi si trovano dei medici disposti ad uccidere per un pugno di monete d’argento. Quando le madri assassinano i loro bambini, il mondo è maturo per la maledizione di Dio
».
Riesce incomprensibile che mentre politici, sociologi, filantropi si battono per il terzo mondo, si battono per salvare milioni di bambini dalla fame e dalla morte, chiedano poi, anzi pretendono che si consenta di sopprimere tranquillamente le nuove vite in seno alla madre. Hanno abolito la pena di morte per i criminali ed hanno introdotto, mediante la legge dell’aborto, la pena di morte per i bambini innocenti e indifesi!
Si tuona contro le barbarie dei lager, dei campi di sterminio, camere a gas, forni crematori, torture, esecuzioni capitali, massacri di ogni genere. Però s’invoca e si legalizza l’assoluta impunità per quest’altro massacro ancora più odioso e più crudele perché compiuto su persone del tutto indifese.
Padre Pio da Pietralcina, assertore dell’Enciclica
Humanae vitae del Papa Paolo VI, scacciava via dal suo confessionale, indistintamente, tutti coloro che praticassero sistemi anticoncezionali.

CONSACRATEVI A ME IO VI AMO



"Voi, poveri figli Miei, siete più colpiti in una lotta che è soprattutto fra Me e il Mio avversario, l'antico serpente, Satana, il seduttore e l'artefice di ogni male. Per questo, prima ancora di annunciarvi la battaglia, da Mamma vi ho invitato a cercarvi un sicuro rifugio. Rifugiatevi in Me; affidatevi completamente al Mio Cuore. Il Mio Cuore Immacolato: capite ora, figli, perché questo è il grande dono che il Padre Celeste vi offre. Il Mio Cuore Immacolato: è il vostro sicuro rifugio e il mezzo di salvezza che, in questi momenti, Dio dà alla Chiesa e all'umanità. Questa è dunque l'ora in cui Io personalmente intervengo. Vi ho chiamati alla fiducia, al completo abbandono e a consacrarvi tutti al Mio Cuore Immacolato. Vi ho svelato il Mio piano, vi ho detto quali sono le armi da Me scelte per questa battaglia. A Fatima ho  indicato  questo  Mio  Cuore Immacolato come mezzo di salvezza per tutta l'umanità. Ho tracciato la via del ritorno a Dio. Non sono stata ascoltata".