giovedì 13 agosto 2020

ROSARIO A DIO PADRE



(Ad ogni Padre nostro che verrà recitato, decine di anime si salveranno dalla dannazione eterna e decine di anime verranno liberate dalle pene del purgatorio. Le famiglie nelle quali tale Rosario verrà recitato riceveranno grazie particolarissime, che verranno anche tramandate di generazione in generazione. Tutti coloro che lo reciteranno con fede riceveranno grandi miracoli, tali e talmente grandi quali non se ne sono mai visti nella storia della Chiesa.)
+ Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre.
Credo
Nel primo mistero si contempla il trionfo del Padre nel giardino dell’Eden quando, dopo il peccato di Adamo ed Eva, promette la venuta del Salvatore.
“Il Signore Dio disse al serpente: poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche, sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”. (Gn 3,14-15)
Ave Maria, 10 Padre nostro, Gloria al Padre
Padre mio, Padre buono, a Te mi offro, a Te mi dono.
Angelo di Dio
Nel secondo mistero si contempla il trionfo del Padre al momento del “Fiat” di Maria durante l’Annunciazione.
L’Angelo disse a Maria: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; Il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine.” Allora Maria disse:” Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. (Lc 1,30-38 )
Ave Maria, 10 Padre nostro, Gloria al Padre
Padre mio, Padre buono, a Te mi offro, a Te mi dono.
Angelo di Dio
Nel terzo mistero si contempla il trionfo del Padre nell’orto del Getsemani quando dona tutta la sua potenza al Figlio.
Gesù pregava: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà”. Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo.
In preda all’angoscia, pregava più intensamente e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra. (Lc 22,42-44)
Gesù si fece innanzi e disse loro: “ Chi cercate?” Gli risposero: “Gesù il Nazareno”. Disse loro Gesù: “Sono Io!”. Appena disse “Sono Io!” indietreggiarono e caddero a terra. (Gv 18,4-6)
Ave Maria, 10 Padre nostro, Gloria al Padre
Padre mio, Padre buono, a Te mi offro, a Te mi dono.
Angelo di Dio
Nel quarto mistero si contempla il trionfo del Padre al momento del giudizio particolare.
Quando era ancora lontano, il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Disse poi ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato.” ( Lc 15,20-24)
Ave Maria, 10 Padre nostro, Gloria al Padre
Padre mio, Padre buono, a Te mi offro, a Te mi dono.
Angelo di Dio
Nel quinto mistero si contempla il trionfo del Padre al momento del giudizio universale.
Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più. Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono: Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il “Dio con loro”: E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate. (Ap 21,1-4)
Ave Maria, 10 Padre nostro, Gloria al Padre
Padre mio, Padre buono, a Te mi offro, a Te mi dono.
Angelo di Dio
Salve Regina
LITANIE AL PADRE
Signore, pietà Signore, pietà
Cristo, pietà Cristo pietà
Signore, pietà Signore pietà
Cristo, ascoltaci Cristo ascoltaci
Cristo, esaudiscici Cristo esaudiscici
Padre del cielo, che sei Dio abbi pietà di noi
Figlio, redentore del mondo che sei Dio abbi pietà di noi
Spirito Santo, che sei Dio abbi pietà di noi
Santa Trinità, unico Dio abbi pietà di noi
Padre, creatore e sostegno del mondo abbi pietà di noi
Padre, sapienza eterna abbi pietà di noi
Padre, bontà infinita abbi pietà di noi
Padre, provvidenza ineffabile abbi pietà di noi
Padre, sorgente di ogni cosa abbi pietà di noi
Padre, santissimo abbi pietà di noi
Padre, dolcissimo abbi pietà di noi
Padre, d’infinita misericordia abbi pietà di noi
Padre, nostro difensore abbi pietà di noi
Padre, nostra gioia e nostra gloria abbi pietà di noi
Padre, ricco di bontà per tutte le creature abbi pietà di noi
Padre, splendore per la Chiesa abbi pietà di noi
Padre, speranza dei cristiani abbi pietà di noi
Padre, distruzione degli idoli abbi pietà di noi
Padre, saggezza dei capi abbi pietà di noi
Padre, regalità dei sovrani abbi pietà di noi
Padre, consolazione dei popoli abbi pietà di noi
Padre, gioia dei sacerdoti abbi pietà di noi
Padre, guida degli uomini abbi pietà di noi
Padre, dono della vita di famiglia abbi pietà di noi
Padre, aiuto dei miseri abbi pietà di noi
Padre, letizia dei poveri abbi pietà di noi
Padre, guida dei giovani abbi pietà di noi
Padre, amico dei piccoli abbi pietà di noi
Padre, libertà degli schiavi abbi pietà di noi
Padre, luce di coloro che sono nelle tenebre abbi pietà di noi
Padre, ricompensa degli umili abbi pietà di noi
Padre, lume dei giusti abbi pietà di noi
Padre, riposo nelle tribolazioni abbi pietà di noi
Padre, speranza nella desolazione abbi pietà di noi
Padre, rifugio di salvezza per i disperati abbi pietà di noi
Padre, consolazione dei poveri abbi pietà di noi
Padre, salvezza nei pericoli abbi pietà di noi
Padre, pace e protezione dei perseguitati per la giustizia abbi pietà di noi
Padre, consolazione degli afflitti abbi pietà di noi
Padre, provvidenza degli orfani abbi pietà di noi
Padre, forza degli anziani abbi pietà di noi
Padre, sostegno dei moribondi abbi pietà di noi
Padre, che ci disseti nella nostra povertà abbi pietà di noi“
Padre, vita dei morti abbi pietà di noi
Padre, gloria dei santi abbi pietà di noi
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo.
Perdonaci, Signore.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo.
Ascoltaci, Signore.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo.
Abbi pietà di noi.
Preghiamo:
Padre, infinitamente buono e misericordioso, estendi il tuo Regno d’Amore nel cuore di tutti gli uomini, per la tua gioia e la loro felicità; e perché Tu sia conosciuto, amato ed onorato da tutti i tuoi figli, conserva le nostre famiglie unite nella Tua Pace. Te lo chiediamo per Gesù Cristo, Tuo Figlio, nostro Signore, e nostro Dio, che vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Secondo le intenzioni del Santo Padre:
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.

AVANTI FIGLI MIEI, LA BATTAGLIA È APERTA, MA I FIGLI DI DIO SARANNO PROTETTI DAL LORO DIO CREATORE.



Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo vi benedico e vi esorto ad essere sempre più forti in questo tempo finale.
La battaglia si accende, Satana è furioso nei confronti dei miei figli, perciò, oggi vengo a voi in questo Colle in maniera speciale, vengo a prendervi sulle mie braccia, consacrarvi al mio Cuore Immacolato e prendermi cura di voi in questa situazione.
Gesù è Colui che presto rimetterà piede sulla Terra per abitarla con tutti i suoi figli, con tutti coloro che sapranno prendere in mano la situazione e combatterla come Gesù ha chiesto. …Via i traditori! … costoro saranno gettati nel fuoco della Geenna! Via, coloro che non si sono degnati del volere di Dio e si sono fatti loro, dio sulla Terra! … É finito il vostro tempo, o uomini, è finita la vostra era, ora vedrete i figli di Dio esordire alla grande! Essi abiteranno una Terra nuova, saranno grandi e saranno divini nel Divino perché essi abiteranno nel Divino.
Oh voi, uomini infedeli al vostro Dio Creatore, … ancora un poco e avrete segnato la vostra fine per sempre …voi subirete il dolore infinito nella Geenna dove abbraccerete il vostro dio, colui che avete seguito al mio posto:
avete rinunciato alla vita eterna,
avete rinunciato alle bellezze del Cielo,
avete rinunciato al nuovo Paradiso!

Figli miei, voi vi siete allontanati da Me, … non Io da voi! Io vi ho richiamati giorno e notte nel pianto e nel dolore per potervi riabbracciare a Me, ma siete rimasti sordi alla mia voce, alla mia supplica.
Ormai è finito il tempo, … Satana è sconfitto e lui lo sa, adesso combatterà con più accanimento contro i figli di Dio, ma essi saranno protetti dai suoi Angeli, nessun dolore verrà su di essi, anzi saranno grandi e saranno caritatevoli nei confronti dei loro fratelli, come il Signore chiederà loro di essere.
Figli di Dio, dell’unico e vero Dio, del Re dei re, del Dio Vivente, abbracciatevi all’amore in Cristo, … abbracciate la sua Croce, e sarete vittoriosi.
E ora, lasciatevi accompagnare dalla Madre Santissima che non vi lascerà mai soli, Ella sarà sempre al vostro fianco per proteggervi dagli attacchi del Maligno. Ogni tentativo di aggressione nei vostri confronti ricadrà su di loro in malo modo.
Chiunque, su questa Terra, si è messo contro Gesù Cristo, subirà un grande dolore e la perdita della propria anima.
Nessuno è più grande di Dio, del Re dei re, di Gesù Cristo, il Figlio di Dio! Nessuno su questa Terra può vincere il Figlio di Dio!
Dio è venuto su questa Terra per portare AMORE, il Comandamento dell’amore! È venuto ad abbracciare un’Umanità all’Amore, ma l’uomo, già preso da Satana, non ha voluto ascoltare la voce di Dio e lo ha crocifisso, … lo ha bestemmiato e deriso, … lo ha umiliato sulla croce! Ma Dio è Dio! Il suo Piano Salvifico va avanti, i suoi Angeli ora combatteranno a fianco dei suoi figli. In questa ultima battaglia finale, guidati da Maria Santissima andranno alla vittoria in Cristo Gesù.
Abbandonatevi completamente alle braccia del vostro Dio Creatore, solo in Lui troverete il giusto Rifugio, solo in Lui sarete salvi.
Avanti figli miei, la battaglia è aperta, un fuoco si accenderà, sarà una miccia che divamperà su tutta la Terra, ma i figli di Dio saranno protetti dal loro Dio Creatore.
Figli miei, siate forti, siate gioiosi, state per entrare nel Regno di Dio!
Nel nome del Padre del Figlio dello Spirito Santo vi benedico e vi abbraccio al mio Sacro Cuore.
Vi dono alle braccia della mia Madre, Maria Santissima, Colei che ha guidato Me in questo Calvario terreno fino alla Risurrezione.
Ecco, amati miei, Io vi lascio alle sue mani affinché Lei possa proteggervi da ogni situazione di male.
Madre mia Santissima, a Te Io oggi dono questi figli,
Tu sei la loro Madre, sono tuoi figli!
Te li affido, Madre, oggi li riaffido a Te,
come li affidai a Te ai piedi della croce.
Oggi rinnovo questo mio desiderio.

Li dono ancora a Te qui ai piedi di questo Colle, dinanzi a questa Grotta che presto Io renderò luminosa in Me.
Sia lodato e ringraziato ogni momento il SS. e Divinissimo Sacramento.
Sia lodato e ringraziato ogni momento il SS. e Divinissimo Sacramento.
Sia lodato e ringraziato ogni momento il SS. e Divinissimo Sacramento.

Chiunque tenterà, chiunque tenterà, chiunque tenterà di manomettere questo luogo, verrà schiacciato dal piede di Maria. Nessuno si metta contro Dio, nessuno! Perché ha già perso la sua battaglia. Al sol pensiero di fare un passo del genere, succederà pianto.
Tutte quelle anime che si sono allontanate da Me avranno pianto e stridore di denti. Mentre i miei figli saranno forti perché il dono dello Spirito Santo li  renderà possenti, e aiuteranno queste creature che si sono abbandonate al mio nemico.
Chi ieri rideva oggi piangerà, e chi ieri piangeva oggi riderà.
Attendo ancora ciò che Mi appartiene, attendo ancora ciò che Mi è stato portato via.
Chi si è messo contro Dio ora incontrerà Dio faccia a faccia e si prenderà la propria ricompensa.

Non fate grondare ancora Sangue dal mio Cuore, attendo che Mi venga restituito ciò che Mi appartiene, non sia troppo tardi!
Questo Colle ha sete!
Ho sete!
Questo colle ha sete!

Il Signore scriverà nel libro dei popoli:
« Sono in te tutte le mie sorgenti ».
                                            (Dal Salmo 86).

Carbonia 08-08-2020

Il Terzo Segreto



La Battaglia  Finale del Diavolo

***

Una profezia dell’apostasia nella Chiesa

Cosa dire riguardo ai contenuti del Segreto? Torniamo un secondo  all’importantissima frase “In Portogallo si conserverà sempre il dogma  della fede, ecc.” che, come abbiamo fatto notare in precedenza, appare  alla fine del testo integrale delle prime due parti del Grande Segreto,  secondo la Quarta Memoria di Lucia.
Su questo punto dobbiamo considerare la testimonianza  fondamentale di Padre Joseph Schweigl, al quale Papa Pio XII aveva  affidato una missione segreta: interrogare Suor Lucia in merito al Terzo  Segreto, cosa che fece presso il convento Carmelitano di Coimbra, il 2  settembre 1952. Al suo ritorno a Roma, Padre Schweigl si recò presso  la sua residenza al Pontificio Collegio Russicum, ed il giorno seguente  disse questo ad un suo collega:

Non posso rivelare niente di quello che ho appreso a Fatima riguardo al Terzo Segreto, ma posso dire che esso consta di due  parti: una riguarda il Papa; l’altra, logicamente (anche se non  posso dirne niente) dovrebbe essere la continuazione delle parole: 
‘In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede.’84

Viene quindi confermata la conclusione che una parte del Terzo  Segreto è davvero la continuazione di quella frase sul Portogallo, della  quale il Vaticano deve ancora rivelare la conclusione: “In Portogallo, si  conserverà sempre il dogma della fede, ecc.” Ma il testo che il Vaticano  ha pubblicato nel 2000 (cioè la visione di un “Vescovo vestito di bianco”)  non è affatto la continuazione di quella frase così importante e non  contiene alcuna parola pronunciata dalla Madonna. 
La conclusione che il Segreto contenga il prosieguo di quella frase  della Madonna di Fatima, in relazione alla conservazione del dogma in  Portogallo (e quindi al fatto che in altre parti quel dogma andrà invece  perduto), è confermata da tanti altri testimoni, tra i quali: 

Padre Fuentes

Il 26 dicembre 1957, Padre Agustín Fuentes intervistò Suor Lucia.  L’intervista fu pubblicata nel 1958 con un imprimatur del proprio  Arcivescovo Sanchez di Veracruz, Messico. Tra le altre cose, Suor Lucia  disse a Padre Fuentes le seguenti parole: 

Padre, la Santa Vergine Maria è molto triste perché nessuno ha tenuto in alcun conto il Suo messaggio, né i buoni né i  malvagi. I buoni continuano per la loro strada ma non danno  alcuna importanza al Suo messaggio. I malvagi, non avvedendosi del castigo di Dio che pende su di loro, continuano le loro vite  peccaminose senza minimamente preoccuparsi del messaggio.  Ma mi creda, Padre, Dio punirà il mondo e questo avverrà in una  maniera terribile. La punizione del Cielo è imminente.

Padre, quanto tempo rimane prima che venga l’anno 1960?  Sarà molto triste per tutti, nessuna persona sarà mai più felice se  prima il mondo non si sarà pentito e non avrà pregato molto. Non  sono in grado di darle nessun altro dettaglio perché è ancora un  segreto. …

Questa è la terza parte del Messaggio della Madonna che rimarrà segreta fino al 1960.

Dite loro, Padre, che molte volte la Santa Vergine disse ai miei  cugini Francesco e Giacinta, così come a me stessa, che molte  nazioni scompariranno dalla faccia della terra. Ella disse che la  Russia sarà lo strumento del castigo scelto dal Cielo per punire il  mondo, se non otterremo prima la conversione di quella povera  nazione. 

Padre, il diavolo è in procinto di sferrare il suo attacco decisivo contro la Beata Vergine. Ed il diavolo sa che è proprio questa la  cosa che offende di più Dio e che gli porterà in breve tempo un  numero enorme di anime. È per questo che il diavolo fa di tutto  per corrompere le anime consacrate a Dio, perché in questo modo  riuscirebbe a fare abbandonare le anime dei fedeli dalle proprie guide  spirituali e quindi potrebbe assoggettarle ancora più facilmente.

Quello che affligge maggiormente il Cuore Immacolato di  Maria ed il Cuore di Gesù è la caduta delle anime dei religiosi e dei  sacerdoti. Il diavolo sa che i religiosi ed i sacerdoti che abbandonano il cammino della loro bella vocazione portano con se un numero  enorme di anime all’inferno … il diavolo desidera prendere possesso di queste anime consacrate. Egli cerca di corromperle per portare  all’oblio le anime dei laici e quindi portarle verso la perdizione  finale.85

Padre Alonso

Prima della sua morte, avvenuta nel 1981, Padre Joaquin Alonso,  archivista ufficiale di Fatima per più di 16 anni, affermò che:

È possibile che il testo si riferisca concretamente alla crisi  della fede nella Chiesa e alla negligenza degli stessi pastori [ed  alle] lotte intestine nel cuore della Chiesa e di grave negligenza  pastorale nella gerarchia superiore della Chiesa.86

Nel periodo anteriore al grande trionfo del Cuore Immacolato di Maria, avverranno cose terribili. Queste sono contenute nella  terza parte del Segreto. Quali sono? Se “in Portogallo si conserverà  sempre il dogma della fede,” … da ciò è chiaramente deducibile  che in altre parti della Chiesa i dogmi si oscureranno oppure si  perderanno del tutto.87

Il testo non divulgato si riferisce a circostanze concrete? È molto  probabile che parli non solo di un’effettiva crisi della fede nella  Chiesa durante questo periodo intermedio ma, come ad esempio il segreto di La Salette, contenga riferimenti più concreti alle lotte  intestine dei cattolici o alla caduta di sacerdoti e religiosi. Forse si  riferisce anche alle mancanze della gerarchia superiore della Chiesa. 
A questo proposito, nulla di ciò è estraneo alle altre affermazioni  rese da Suor Lucia su questo argomento.88

Cardinale Ratzinger

L’11 novembre 1984, il Cardinale Ratzinger, a capo della  Congregazione per la Dottrina della Fede, rilasciò un’intervista alla  rivista Jesus, una pubblicazione delle Suore Paoline. L’intervista si  intitolava: “Ecco perché la Fede è in crisi”, e fu pubblicata con l’esplicito  permesso del Cardinale. In quell‘intervista, il Cardinale Ratzinger  ammise che una crisi di fede stava colpendo la Chiesa in tutto il mondo.  In questo contesto, egli rivelò di aver letto il Terzo Segreto e che il  Segreto parlava dei “pericoli che incombono sulla fede e la vita del  cristiano e dunque (la vita) del mondo”.
Il Cardinale confermò quindi la tesi di Padre Alonso, secondo il quale  il Segreto riguarda il diffondersi dell’apostasia all’interno della Chiesa.  Il Cardinale Ratzinger affermò, nella stessa intervista, che il Segreto si  riferiva anche all’ “importanza dei Novissimi89 [gli Ultimi Giorni]” e che  “se non lo si pubblica – almeno per ora – è per evitare di far scambiare la profezia religiosa con il sensazionalismo …” Il Cardinale rivelò  ulteriormente che i “contenuti di quel ‘terzo segreto’ corrispondono  all’annuncio della Scrittura, e sono ribaditi da molte altre apparizioni  mariane, a cominciare da quella stessa di Fatima …”90

Vescovo do Amaral

Decisamente d’accordo con il Cardinale Ratzinger è il Vescovo do  Amaral – terzo Vescovo di Fatima. In un discorso tenuto a Vienna, il 10  settembre 1984, egli disse che:

I suoi contenuti riguardano solo la nostra fede. Identificare il [Terzo] Segreto con un olocausto nucleare o con avvenimenti  catastrofici vuol dire stravolgere il significato del Messaggio. La perdita della fede in un continente è peggiore dell’annientamento di  una nazione; ed è vero che la fede sta diminuendo costantemente in Europa.91 [enfasi aggiunta]

Cardinale Oddi

Il 17 marzo 1990 il Cardinale Oddi fece la seguente affermazione al  giornalista Lucio Brunelli, del quotidiano Il Sabato:

Il Terzo Segreto non ha nulla a che fare con Gorbaciov. La Beata  Vergine Maria ci stava mettendo in guardia contro la minaccia  dell’apostasia nella Chiesa.

Cardinale Ciappi

A queste testimonianza dobbiamo aggiungere quella del Cardinale  Mario Luigi Ciappi, niente meno che il teologo personale di cinque  diversi Papi: Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Papa  Giovanni Paolo II. In una sua comunicazione personale al Professor  Baumgartner di Salisburgo, in Austria, il Cardinale Ciappi rivelò che:

Nel terzo segreto si profetizza, tra le altre cose, che la grande  apostasia nella Chiesa partirà dalla sua sommità.92

Suor Lucia

Tutte queste testimonianze concordano con le ripetute affermazioni  della stessa Suor Lucia– non solo quelle fatte a Padre Fuentes, citate  prima, ma anche quelle fatte a molti altri testimoni affidabili. Anche  se costretta al segreto, in merito ai contenuti precisi del Terzo Segreto,  le sue affermazioni rilasciate a questi testimoni affidabili sono piene  i riferimenti a uomini di Chiesa “che vengono ingannati dalla falsa  dottrina”; ad un “disorientamento diabolico” che affligge “così tante  persone che occupano posti di responsabilità” nella Chiesa; a “sacerdoti  e anime consacrate” i quali “sono così ingannati e distolti dal loro  compito” perché “il diavolo è riuscito ad infiltrare il male spacciandolo  per il bene … portando all’errore e corrompendo alcune anime che  hanno una grave responsabilità per via del posto che occupano … sono  ciechi che guidano altri ciechi”, e così via.93

Papa Pio XII conferma la profezia dell’apostasia nel Segreto

La più importante testimonianza a questo riguardo è forse quella  fornita dal Cardinale Eugenio Pacelli, prima che diventasse Papa Pio XII,  mentre era ancora Segretario di Stato del Vaticano sotto il pontificato di  Pio XI. Ancor prima che Suor Lucia ponesse per iscritto il Terzo Segreto,  il futuro Papa Pio XII fece una sbalorditiva profezia riguardo ad un  futuro sconvolgimento all’interno della Chiesa: 

Sono preoccupato per il messaggio che ha dato la Beata  Vergine a Lucia di Fatima. Questo insistere da parte di Maria sui  pericoli che minacciano la Chiesa è un avvertimento divino contro il suicidio di alterare la Fede, nella Sua liturgia, la Sua teologia e la Sua anima … Sento tutto intorno a me questi innovatori che  desiderano smantellare la Sacra Cappella, distruggere la fiamma  universale della Chiesa, rigettare i suoi ornamenti e farla sentire in  colpa per il suo passato storico.

Il biografo di Papa Pio XII, Mons. Roche, scrisse che in quel  momento della conversazione, Papa Pio XII aggiunse (in risposta ad  un’obiezione): 

Verrà un giorno in cui il mondo civilizzato negherà il proprio  Dio, quando la Chiesa dubiterà come dubitò Pietro. Sarà allora  tentata di credere che l’uomo è diventato Dio. Nelle nostre chiese, i  Cristiani cercheranno invano la lampada rossa dove Dio li aspetta.  Come Maria Maddalena, in lacrime dinanzi alla tomba vuota, si  chiederanno: “Dove lo hanno portato?”94

È piuttosto sorprendente che il futuro Pontefice abbia collegato  specificamente questa sua intuizione di un’imminente sconvolgimento  della Chiesa, apparentemente soprannaturale, ai “messaggi della Beata  Vergine a Lucia di Fatima” e “questo insistere da parte di Maria sui pericoli  che minacciano la Chiesa”. La profezia sarebbe stata del tutto senza  senso se si fosse basata unicamente sulle prime due parti del Grande  Segreto, che non parla affatto di cose come “il suicidio di alterare la  Fede, nella Sua liturgia, la Sua teologia e la Sua anima” o di “innovatori  che desiderano smantellare la Sacra Cappella, distruggere la fiamma  universale della Chiesa, rigettare i suoi ornamenti e farla sentire in  colpa per il suo passato storico”. Né vi è una qualsiasi indicazione, nelle  prime due parti, che “nelle nostre chiese, i Cristiani cercheranno invano  la lampada rossa dove Dio li aspetta”.
Come poteva sapere queste cose il futuro Papa Pio XII? Se non fu  per mezzo di un’intuizione soprannaturale, allora era per conoscenza  diretta del fatto che alcuni di questi “messaggi della Beata Vergine a  Suor Lucia di Fatima” non ancora rivelati, contenevano la profezia di  questi eventi futuri per la Chiesa.
In breve, ogni singola testimonianza riguardante i contenuti del  Terzo Segreto, dal 1944 fino a tutto il 1984 (data dell’intervista del  Cardinale Ratzinger), conferma che esso riguarda una catastrofica  perdita di fede e di disciplina all’interno della Chiesa, che rappresenta  un punto di svolta per quelle forze coalizzate contro di essa da tanto  tempo – quegli “innovatori”, che il futuro Pio XII sentiva “tutt’intorno a  me”, impegnati a smantellare la Sacra Cappella ed a cambiare la liturgia  e la teologia Cattolica.
Come dimostreremo, questo punto di svolta ebbe inizio nel 1960,  proprio l’anno in cui (come aveva insistito Suor Lucia) si sarebbe dovuto  rivelare il Terzo Segreto. Ma prima di tornare a quest’anno fatidico,  quand’ebbe inizio la grande ingiustizia di cui stiamo parlando, dobbiamo  per prima cosa discutere e comprendere meglio le motivazioni che si  nascondono dietro ad essa. Proveremo quindi a svelarle, carpendole  dalle prove fin qui conosciute nonché dalle parole stesse di chi sta  commettendo quest’ingiustizia.

Padre Paul Kramer,

Geremia



(vedi 39, 4-7; 2 Re 24, 18-25, 7)

1Sedecia aveva ventun anni quando divenne re. Regnò a Gerusalemme per undici anni. Sua madre si chiamava Camital, ed era figlia di un certo Geremia che veniva dalla città di Libna. 2Sedecia si comportò male, offese il Signore, come aveva fatto il re Ioiakim. 3Tutto questo accadde perché grande era la collera del Signore contro Gerusalemme e il regno di Giuda, al punto che egli aveva deciso di scacciare lontano da sé il suo popolo. Sedecia si era ribellato contro Nabucodonosor, re di Babilonia. 4Nel nono anno del regno di Sedecia, il giorno dieci del decimo mese Nabucodonosor arrivò sotto Gerusalemme con tutto il suo esercito. Le truppe si accamparono di fronte alla città, le costruirono attorno dei terrapieni 5e la tennero assediata fino all'undicesimo anno del regno di Sedecia. 6In quell'anno si esaurirono le scorte di viveri della città e la fame divenne insopportabile per la popolazione. Il giorno nove del quarto mese 7i Babilonesi aprirono una breccia nelle mura della città. Tutti i soldati che erano a difesa di Gerusalemme cercarono di fuggire durante la notte. Passarono attraverso la porta fra le due mura che si apre sul giardino del re e si diressero verso la valle del Giordano, nonostante l'assedio dei Babilonesi. 8Ma l'esercito babilonese inseguì il re Sedecia e lo raggiunse nella pianura vicino a Gerico. Tutti i suoi soldati l'avevano abbandonato. 9I Babilonesi lo fecero prigioniero e lo condussero dal re di Babilonia che allora si trovava nella regione di Camat, a Ribla. Qui, il re di Babilonia pronunziò la sentenza contro Sedecia 10e la fece eseguire sul posto: ordinò di uccidere i figli di Sedecia sotto gli occhi del padre e fece uccidere anche tutti i capi di Giuda. 11Poi fece cavare gli occhi a Sedecia, ordinò di legarlo con una doppia catena e di condurlo a Babilonia. Qui lo fece gettare in carcere dove rimase fino al giorno della sua morte.

Gerusalemme è distrutta
(vedi 2 Re 25, 8-17)

12Nell'anno diciannovesimo del regno di Nabucodonosor, il dieci del quinto mese entro in Gerusalemme il comandante generale Neburadan, personaggio molto influente alla corte del re di Babilonia. 13Egli fece incendiare il tempio del Signore, il palazzo reale e le case di Gerusalemme, soprattutto quelle più grandi. 14Le truppe babilonesi, agli ordini del comandante generale, demolirono completamente le mura che circondavano Gerusalemme. 15Il comandante generale Nabuzaradan deportò la popolazione che era rimasta in città, qualche famiglia povera, gli ultimi artigiani e i disertori che erano passati dalla parte dei Babilonesi. 16Lasciò invece in Giuda la gente più povera per coltivare le vigne e i campi. 17I Babilonesi fecero a pezzi le colonne di bronzo, i carrelli e la grande vasca di bronzo che si trovavano nel tempio e portarono tutto questo a Babilonia. 18Presero anche i vasi per la cenere, le palette, gli smoccolatoi, le bacinelle, i mestoli e tutti gli altri oggetti di bronzo usati nel servizio del tempio. 19Il comandante generale portò via anche gli oggetti d'oro e d'argento: tazze, bracieri, bacinelle, caldaie, candelabri, bicchieri e coppe. 20Non è possibile calcolare il peso del bronzo impiegato da Salomone per costruire tutti gli arredi del tempio: le due colonne, la grande vasca appoggiata sui dodici buoi di bronzo e i carrelli. 21Le due colonne erano alte ciascuna circa nove metri con una circonferenza di circa sei metri; erano vuote all'interno e avevano uno spessore di quattro dita. 22Ognuna era sormontata da un capitello, alto circa due metri e mezzo, decorato tutt'attorno da rami di melograno intrecciati. Il tutto era di bronzo. Le due colonne erano identiche e avevano anche la stessa decorazione. 23Sui rami intrecciati tutt'attorno si contavano cento melagrane: di queste, novantasei erano disposte sui quattro lati.

Elenco dei deportati a Babilonia
(vedi 2 Re 25, 18-21)

24Il comandante generale fece portar via come prigionieri Seraia, capo dei sacerdoti e Sofonia che era secondo in autorità, insieme con altri tre responsabili dell'ingresso del tempio. 25Egli fece anche portar via un funzionario, responsabile delle truppe e sette uomini del personale di corte rimasti in città, l'aiutante del capo dell'esercito, incaricato di arruolare i soldati, e altri sessanta personaggi importanti che aveva catturati a Gerusalemme. 26Nabuzaradan, il comandante generale, li prese e li condusse dal re di Babilonia a Ribla, 27 nella regione di Camat. Qui il re li fece uccidere.
Così la gente di Giuda fu deportata lontano dalla sua patria. 28Questo è l'elenco degli abitanti del territorio di Giuda fatti deportare da Nabucodonosor:
nell'anno settimo del suo regno: 3.023;
29nell'anno diciottesimo: 832 deportati da Gerusalemme;
30nell'anno ventitreesimo: 745 deportati per ordine di Nabuzaradan, comandante generale. In tutto furono deportate 4.600 persone.

Il re loinchin liberato dal carcere
(vedi 2 Re 25, 27-30)

31Trentasette anni dopo la deportazione di loiachin re di Giuda, diventò re di Babilonia Evil-Merodach. Il venticinque del dodicesimo mese di quell'anno, Evil-Merodach concesse la grazia a loiachin e lo fece uscire dalla prigione. 32Lo trattò con grande bontà e gli assegnò un posto d'onore superiore a quello degli altri re che erano prigionieri con lui a Babilonia. 33Gli permise di non indossare più la divisa dei prigionieri e di mangiare a tavola con lui per il resto della sua vita. 34Fino alla sua morte, loiachin ricevette sempre dal re di Babilonia tutto il necessario per il suo mantenimento.

CHIAMAMI PADRE



DIO SI RIVELA COME PADRE

Il titolo di "Padre" dato a Jahvé si sviluppa parallelamente con quello dell'elezione e dell'alleanza.
Come abbiamo detto, la denominazione di "Dio come Padre", era comune a molte altre Religioni, perché il termine "Padre" si presta ottimamente a qualificare Dio come principio fecondo di tutto ciò che esiste.
L'Antico Testamento è però molto prudente nell'assumere questo termine, perché presso molte Religioni esso era inteso in senso materiale e fisico, e le divinità erano concepite in termini maschili e femminili.
Le attenzioni di Jahvé per il suo alleato sono tali e tante da far dire, in più parti della Sacra Scrittura, che Egli lo ama "come un padre".
Occorre però precisare che nell'Antico Testamento il termine "Padre" non viene normalmente riferito alle singole persone.
Dio ama Israele "con amore di Padre", ma lo ama "nel suo insieme", "in modo collettivo".
Israele è sì "il popolo di Jahvé", ma esso è tale non perché sia stato da Lui generato, ma perché è stato scelto.
Non è il frutto di una generazione, ma di una elezione.
Tra Dio e Israele c'è quindi un rapporto che ha tutte le caratteristiche dell'amore paterno, ma esso non è tale in senso proprio e personale.
I Profeti celebrano Dio come "un pastore che custodisce il suo gregge", come "un vignaiolo che ha cura della sua vigna", ma, soprattutto, "come un Padre amorevole che ama Israele come figlio".
Sono toccanti e significative espressioni come queste:
«Io sono un Padre per Israele, Efraim è il mio primogenito... Le mie viscere si commuovono per lui, provo per lui profonda tenerezza» (Ger 31, 9.20).
«Quando Israele era giovanetto, io l'ho amato... A Efraim io insegnavo a camminare tenendolo per mano...» (Os 11, 1-4).
«Tu, Signore, sei nostro Padre... Padre del tuo popolo e di ogni generazione» (Is 63, 16).


SI RIVELA COME MADRE

Parlando di Jahvé come "Padre di Israele", i Profeti mettono in rilievo la tenerezza del Dio dell'Alleanza, presentandola con caratteristiche paterne e materne insieme.
«Ecco, io farò scorrere verso Gerusalemme come un fiume, la prosperità. I suoi bimbi saranno portati in braccio, sulle ginocchia saranno accarezzati. Come una madre consola un figlio, così io vi consolerò» (Is 66,12-13).
«Sion ha detto: il Signore mi ha dimenticato. Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se questa donna ti dimenticasse, io invece non ti dimenticherò mai...

Ecco, io ti ho disegnato sulle palme delle mie mani» (Is 49, 14-16).
Alcuni Profeti, specialmente Isaia e Geremia, parlano di "viscere di Dio".
Il termine originale ebraico è rahamim, che «nella sua radice denota "l'amore della madre", perché viene da rehem che è il grembo materno, e sta a indicare una gamma di sentimenti, quali la bontà e la tenerezza, la pazienza e la comprensione, cioè la prontezza a perdonare».

I Salmi contengono elevazioni di grande tenerezza, esprimendo una religiosità che si fa via via più intima e personale, specie nei "poveri di Jahvé" che hanno scelto Dio come unico rifugio e unica speranza.

Sono significative le parole del Salmo 13 1: «io sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è l'anima mia» (Sai 131, 2-3).

DON NOVELLO PEDERZINI