venerdì 14 agosto 2020

CHIAMAMI PADRE



DIO, IL PADRE DI GESÙ

Donaci, o Padre, di non avere nulla di più caro del tuo Figlio, che rivela al mondo il mistero del tuo amore e la vera dignità dell'uomo. Colmaci del tuo Spirito, perché lo annunziamo ai fratelli, con la fede e con le opere.


La Rivelazione di Dio-Padre, iniziata nell'Antico Testamento, continua e raggiunge il suo vertice nel Nuovo, attraverso Gesù.
Il Dio unico, trascendente e vicino, dell'Antico Testamento, il Dio di Abramo, di Isacco, di Mosè, dei Profeti, si rivela come «Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo» (Ef 1, 3) e come il Padre che, in Lui, vuole salvare tutti gli uomini e farli partecipi della sua stessa vita.
Gesù è la chiave per entrare nel mistero intimo e impenetrabile della vita divina, per comprendere:
- ciò che il Padre ha fatto per noi,
- ciò che continua a fare,
- ciò che vuole che noi facciamo per Lui.
L'Antico e il Nuovo Testamento non sono estranei l'uno all'altro, non sono opposti e neppure distanti, ma sono l'uno lo sviluppo dell'altro, l'uno la continuità e il perfezionamento dell'altro. Dice S. Agostino: «nell'Antico è nascosto il Nuovo, e nel Nuovo si rende palese l'Antico».'


DIO SI RIVELA COME UNO E TRINO

La ricchezza viene ora pienamente rivelata.
Dio si rivela come uno nella natura e trino nelle Persone, realtà sconosciuta nell' Antico Testamento.
La novità nel Nuovo Testamento sta proprio in questo incredibile e originale mistero: il Dio antico, trascendente, inaccessibile e Santo, è un Dio in sé misteriosamente "composito": e un Dio solo, ma in tre Persone uguali e distinte, che si chiamano Padre, Figlio e Spirito Santo.
Come comprenderlo?
Non certamente con gli strumenti della ragione e del sentimento, ma unicamente con quelli della fede.
I dati essenziali della Rivelazione sono: nell'unico Dio una è la natura e tre le Persone. Esse hanno in comune la natura, ma sono Persone diverse, con diversa identità e ruoli diversi:
-    il Padre è detto "padre" perché "genera" il Figlio;
-    il Figlio è detto "figlio" perché "è generato" dal Padre;
-    lo Spirito Santo è detto "spirito" perché "è spirato" cioè "procede dal Padre e dal Figlio".
I ruoli diversi emergono sul piano della creazione e della salvezza così come ci sono descritti nell' intera Bibbia.
Le tre divine Persone però, condividendo la stessa natura, sono un solo Dio e un solo Signore.

DON NOVELLO PEDERZINI

LA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA



DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981 


10 aprile 1962 

"Mia cara bambina carmelitana! Non ti preoccupare di come la mia causa si affermerà. Io opero insieme alle anime prescelte. Tu devi cercare soltanto di essere buona! Sai come è la vera carmelitana? In umiltà e nel nascondimento vive unita a Me la sua vita contemplativa. A questo devi aspirare; frena la tua lingua, guardati dal parlare superfluo! Mia piccola carmelitana, il Mio Amore per te è sconfinato! Sono felice che accetti i sacrifici che da te ho voluto! (l'ha detto con molta tenerezza.) Persevera e mi darai tanta felicità! Desidera che vengano a Me molte anime affinché possa distribuire loro le mie grazie". Un giorno, quando mi sono prostrata davanti a Lui, mi ha detto così: "Sapessi con che cuore ansioso ti aspettavo! Vedi come sono solo? Se tu non fossi venuta sarei rimasto completamente abbandonato. Figliola mia, anche tu sei stata sola quando eri orfana, e sai quanto sia triste sentirsi così!" Poi ha continuato a conversare e m'insegnava: "Ti prego sempre di non preoccuparti se sei capace di fare solo piccole cose. Ti dico, resta completamente piccola! Vuoi sapere che cosa faremo? Tu mi darai le più piccole pietruzze del mosaico che raccogli durante il giorno. Io le unisco secondo forma e colore e quando sarà pronto, ti meraviglierai nell'ammirare il capolavoro che risulterà! Ma vedi, Io sarei inutilmente artista se tu non raccogliessi per Me il materiale, perché senza la tua collaborazione non potrei ricavarne un capolavoro". (Parlava con voce addirittura supplichevole.) In un'altra occasione ha detto: "Figliola mia, Io d'ora in poi ripartirò bene il tuo tempo. Una volta ho già iniziato a farlo, ma volevo inserire ancora altri compiti nel tuo programma, perciò ho rimandato fino ad ora. Vieni se hai tempo, ma se ciò che ti chiedo fosse troppo impegnativo, non hai che da dirlo, perché la volontà è tua, ed Io la rispetto. Ho piacere se ti offri a Me spontaneamente".  

Ecco come il Signore mi ha indicato il programma per ogni giorno della settimana:  

Lunedì: Il giorno delle anime purganti. In ogni tuo gesto ci sia il desiderio di aiutarle. Unita a Me brama che arrivino a vedere il Mio Volto Santo; offri per loro il digiuno severo e la veglia notturna. Non chiedo solo a te il digiuno severo, ma ti prego di manifestare il desiderio del Mio Cuore anche agli altri. Chi offre il digiuno severo di lunedì, ogni volta libera dal posto di sofferenza l'anima di un sacerdote. Chi mantiene questo digiuno per l'anima dei sacerdoti, quando muore, durante l'ottavario della sua morte, si libererà dal purgatorio. (Se morto in stato di grazia.) 

Così desidera anche la nostra Madre che mi obbliga a questo con la Sua Fiamma d'Amore. 

Martedì: È il giorno da offrire per la tua famiglia. Compi tante comunioni spirituali per quanti membri la compongono. Offrili, uno per uno, alla nostra cara Madre. Ella li prenderà sotto la sua protezione. Questa notte offri anche per loro la preghiera della veglia!" 

"Purtroppo ho un sonno profondo, Signore mio, e se non riesco a svegliarmi?" 

"Io ti aiuterò anche in questo. Se hai delle difficoltà rivolgiti alla nostra Madre con fiducia! Ella ha vegliato molto in preghiera. Ricordati, figliola mia, che hai una grande responsabilità per la tua famiglia e perciò te ne devi occupare con grande cura per condurla a Me. Ognuno segua la sua via a modo suo, perché i tuoi familiari sono molto diversi l'uno dall'altro. Desidera senza sosta la mia misericordia per loro. Agiremo insieme, ma esigerò molto dalla tua forza. Il tuo più generoso protettore è San Giuseppe. Non lo dimenticare e invocalo ogni giorno! Anche lui ti aiuterà con gioia e avremo causa vinta. 

Mercoledì: È il giorno delle vocazioni sacerdotali. Chiedimi tante giovani anime ferventi. Tante ne chiedi tante ne riceverai, perché in loro vive il desiderio di consacrarsi e non c'è nessuno che le aiuti a realizzarlo. Sii fervente; con la preghiera notturna puoi ottenere molto per loro. 

Giovedì: Offrilo e consacra questo giorno al SS. Sacramento e passa quattro ore in adorazione davanti all'altare. Con straordinaria devozione adorami e ripara per le troppo offese che Mi si arrecano. Offri il digiuno severo per dodici anime sacerdotali e per esse offri anche la veglia notturna. Immergiti nel supplizio della mia morte con sudore di sangue ed attingerai da ciò tanta forza d'animo. 
Venerdì: Con tutto l'amore del tuo cuore unisciti al mio tormento! Nel risvegliarti la mattina, considera i tormenti che ho sofferto nella terribile notte e, durante il tuo lavoro del giorno, contempla tutta la mia Via Crucis dove non c'è stato un attimo di sosta. Esausto fino all'estremo mi hanno condotto sul Calvario. Puoi meditare sulle tante sofferenze sopportate fino al massimo per voi, mia piccola carmelitana! Perciò ti dico: non è mai troppo quello che fai per Me! 
Dalle dodici alle tre adora le Mie Sante Piaghe. Mantieni il digiuno, possibilmente fino alla mia deposizione dalla Croce. Figlia mia, l'accettazione di sacrifici aumenta nella tua anima l'abbondanza delle grazie. 

Sabato: Il giorno della nostra dolce Madre. In questo giorno rivolgile onori particolari con più tenerezza. Ella è la Madre delle grazie e desidera che anche sulla terra La onorino come in Cielo La onora la moltitudine degli angeli. 

Chiedi per i sacerdoti moribondi la grazia della santa morte e dedica a ciò ogni attimo della tua giornata; ne ricaverai una grande ricompensa. 

Nel cielo le anime sacerdotali pregheranno per te e la Vergine Santa accoglierà la tua anima nell'ora della tua morte. Dedica a questo scopo anche la veglia notturna". 

Per la domenica il dolce Redentore non mi ha dato alcun programma. 

Questi colloqui sono avvenuti all'incirca nel mese di luglio, ma non so precisare in quali giorni. 

LIBRO DEL PROFETA GEREMIA



Commento teologico


Se si volesse con una parola presentare la verità primaria che viene messa in evidenza nel Libro del profeta Geremia, essa non potrebbe essere che: “processo”. Non si tratta però di un processo così come comunemente avviene tra gli uomini: un’aula di tribunale, gli avvocati dell’accusa e della difesa, i testimoni, l’imputato, la giuria, il giudice, la sentenza, la pena. Dio non procede così. Il processo del Signore è particolare, singolare, anzi unico.

Il Signore ha osservato la condotta del suo popolo, che è di idolatria, immoralità, totale trasgressione della sua Parola, divorzio da Lui. Vede la sua sposa fedifraga, traditrice, rinnegatrice, infedele, che si è data a molti amanti, gli idoli. Per questi orrendi peccati la sua sposa merita la morte. Lui però non vuole la morte del peccatore. Ama che il peccatore si converta e viva. Il profeta Ezechiele drammatizza in modo sublime l’amore tradito, ferito, ricco però sempre di misericordia nell’offerta del perdono nel pentimento e nella conversione.

Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, fa’ conoscere a Gerusalemme tutti i suoi abomini. Dirai loro: Così dice il Signore Dio a Gerusalemme: Tu sei, per origine e nascita, del paese dei Cananei; tuo padre era un Amorreo e tua madre un’Ittita. Alla tua nascita, quando fosti partorita, non ti fu tagliato il cordone ombelicale e non fosti lavata con l’acqua per purificarti; non ti fecero le frizioni di sale né fosti avvolta in fasce. Occhio pietoso non si volse verso di te per farti una sola di queste cose e non ebbe compassione nei tuoi confronti, ma come oggetto ripugnante, il giorno della tua nascita, fosti gettata via in piena campagna.

Passai vicino a te, ti vidi mentre ti dibattevi nel sangue e ti dissi: Vivi nel tuo sangue e cresci come l’erba del campo. Crescesti, ti facesti grande e giungesti al fiore della giovinezza. Il tuo petto divenne fiorente ed eri giunta ormai alla pubertà, ma eri nuda e scoperta.

Passai vicino a te e ti vidi. Ecco: la tua età era l’età dell’amore. Io stesi il lembo del mio mantello su di te e coprii la tua nudità. Ti feci un giuramento e strinsi alleanza con te – oracolo del Signore Dio – e divenisti mia. Ti lavai con acqua, ti ripulii del sangue e ti unsi con olio. Ti vestii di ricami, ti calzai di pelle di tasso, ti cinsi il capo di bisso e ti ricoprii di stoffa preziosa. Ti adornai di gioielli. Ti misi braccialetti ai polsi e una collana al collo; misi al tuo naso un anello, orecchini agli orecchi e una splendida corona sul tuo capo. Così fosti adorna d’oro e d’argento. Le tue vesti erano di bisso, di stoffa preziosa e ricami. Fior di farina e miele e olio furono il tuo cibo. Divenisti sempre più bella e giungesti fino ad essere regina. La tua fama si diffuse fra le genti. La tua bellezza era perfetta. Ti avevo reso uno splendore. Oracolo del Signore Dio.

Tu però, infatuata per la tua bellezza e approfittando della tua fama, ti sei prostituita, concedendo i tuoi favori a ogni passante. Prendesti i tuoi abiti per adornare a vari colori le alture su cui ti prostituivi. Con i tuoi splendidi gioielli d’oro e d’argento, che io ti avevo dato, facesti immagini d’uomo, con cui ti sei prostituita. Tu, inoltre, le adornasti con le tue vesti ricamate. A quelle immagini offristi il mio olio e i miei profumi. Ponesti davanti ad esse come offerta di soave odore il pane che io ti avevo dato, il fior di farina, l’olio e il miele di cui ti nutrivo. Oracolo del Signore Dio.

Prendesti i figli e le figlie che mi avevi generato e li offristi in cibo. Erano forse poca cosa le tue prostituzioni? Immolasti i miei figli e li offristi a loro, facendoli passare per il fuoco. Fra tutti i tuoi abomini e le tue prostituzioni non ti ricordasti del tempo della tua giovinezza, quando eri nuda e ti dibattevi nel sangue! Dopo tutta la tua perversione – guai, guai a te! Oracolo del Signore Dio – ti sei fabbricata un giaciglio e costruita un’altura in ogni piazza. A ogni crocicchio ti sei fatta un’altura, disonorando la tua bellezza, offrendo il tuo corpo a ogni passante e moltiplicando le tue prostituzioni. Hai concesso i tuoi favori ai figli d’Egitto, tuoi corpulenti vicini, e hai moltiplicato le tue infedeltà per irritarmi. A questo punto io ho steso la mano su di te. Ho ridotto il tuo cibo e ti ho abbandonato in potere delle tue nemiche, le figlie dei Filistei, che erano disgustate della tua condotta sfrontata.

Non ancora sazia, hai concesso i tuoi favori agli Assiri. Non ancora sazia, hai moltiplicato le tue infedeltà nel paese dei mercanti, in Caldea, e ancora non ti è bastato. Com’è stato abietto il tuo cuore – oracolo del Signore Dio – facendo tutte queste azioni degne di una spudorata sgualdrina! Quando ti costruivi un giaciglio a ogni crocevia e ti facevi un’altura in ogni piazza, tu non eri come una prostituta in cerca di guadagno, ma come un’adultera che, invece del marito, accoglie gli stranieri! A ogni prostituta si dà un compenso, ma tu hai dato il compenso a tutti i tuoi amanti e hai distribuito loro doni perché da ogni parte venissero a te, per le tue prostituzioni. Tu hai fatto il contrario delle altre donne, nelle tue prostituzioni: nessuno è corso dietro a te, mentre tu hai distribuito doni e non ne hai ricevuti, tanto eri pervertita.

Perciò, o prostituta, ascolta la parola del Signore. Così dice il Signore Dio: Per le tue ricchezze sperperate, per la tua nudità scoperta nelle tue prostituzioni con i tuoi amanti e con tutti i tuoi idoli abominevoli, per il sangue dei tuoi figli che hai offerto a loro, ecco, io radunerò da ogni parte tutti i tuoi amanti con i quali sei stata compiacente, coloro che hai amato insieme con coloro che hai odiato; li radunerò contro di te e ti metterò completamente nuda davanti a loro perché essi ti vedano tutta.

Ti infliggerò la condanna delle donne che commettono adulterio e spargono sangue, e riverserò su di te furore e gelosia. Ti abbandonerò nelle loro mani e distruggeranno i tuoi giacigli, demoliranno le tue alture. Ti spoglieranno delle tue vesti e ti toglieranno i tuoi splendidi ornamenti: ti lasceranno scoperta e nuda. Poi ecciteranno contro di te la folla, ti lapideranno e ti trafiggeranno con la spada. Incendieranno le tue case e sarà eseguita la sentenza contro di te sotto gli occhi di numerose donne. Ti farò smettere di prostituirti e non distribuirai più doni. Quando avrò sfogato il mio sdegno su di te, non sarò più geloso di te, mi calmerò e non mi adirerò più. Per il fatto che tu non ti sei ricordata del tempo della tua giovinezza e mi hai provocato all’ira con tutte queste cose, adesso io ti farò pagare per le tue azioni – oracolo del Signore Dio – e non aggiungerai altre scelleratezze a tutti gli altri tuoi abomini.

Ecco, tutti quelli che usano proverbi diranno di te: “Quale la madre, tale la figlia”. Tu sei degna figlia di tua madre, che ha abbandonato il marito e i suoi figli: tu sei sorella delle tue sorelle, che hanno abbandonato il marito e i loro figli. Vostra madre era un’Ittita e vostro padre un Amorreo. Tua sorella maggiore è Samaria, che con le sue figlie abita alla tua sinistra. Tua sorella più piccola è Sòdoma, che con le sue figlie abita alla tua destra. Tu non soltanto hai seguito la loro condotta e agito secondo i loro costumi abominevoli, ma come se ciò fosse stato troppo poco, ti sei comportata peggio di loro in tutta la tua condotta. Per la mia vita – oracolo del Signore Dio –, tua sorella Sòdoma e le sue figlie non fecero quanto hai fatto tu insieme alle tue figlie! Ecco, questa fu l’iniquità di tua sorella Sòdoma: essa e le sue figlie erano piene di superbia, ingordigia, ozio indolente. Non stesero però la mano contro il povero e l’indigente. Insuperbirono e commisero ciò che è abominevole dinanzi a me. Io le eliminai appena me ne accorsi. Samaria non ha peccato la metà di quanto hai peccato tu. Tu hai moltiplicato i tuoi abomini più di queste tue sorelle, tanto da farle apparire giuste, in confronto con tutti gli abomini che hai commesso.

Devi portare anche tu la tua umiliazione, perché hai fatto sembrare giuste le tue sorelle. Esse appaiono più giuste di te, perché i tuoi peccati superano i loro. Anche tu dunque, devi essere svergognata e portare la tua umiliazione, perché hai fatto sembrare giuste le tue sorelle. Ma io cambierò le loro sorti: cambierò le sorti di Sòdoma e delle sue figlie, cambierò le sorti di Samaria e delle sue figlie; anche le tue sorti muterò di fronte a loro, perché tu possa portare la tua umiliazione e tu senta vergogna di quanto hai fatto: questo le consolerà. Tua sorella Sòdoma e le sue figlie torneranno al loro stato di prima. Samaria e le sue figlie torneranno al loro stato di prima. Anche tu e le tue figlie tornerete allo stato di prima. Eppure tua sorella Sòdoma non era forse sulla tua bocca al tempo del tuo orgoglio, prima che fosse scoperta la tua malvagità, così come ora tu sei disprezzata dalle figlie di Aram e da tutte le figlie dei Filistei che sono intorno a te, le quali ti deridono da ogni parte? Tu stai scontando la tua scelleratezza e i tuoi abomini. Oracolo del Signore Dio. Poiché così dice il Signore Dio: Io ho ricambiato a te quello che hai fatto tu, perché hai disprezzato il giuramento infrangendo l’alleanza. Ma io mi ricorderò dell’alleanza conclusa con te al tempo della tua giovinezza e stabilirò con te un’alleanza eterna. Allora ricorderai la tua condotta e ne sarai confusa, quando riceverai le tue sorelle maggiori insieme a quelle più piccole, che io darò a te per figlie, ma non in forza della tua alleanza. Io stabilirò la mia alleanza con te e tu saprai che io sono il Signore, perché te ne ricordi e ti vergogni e, nella tua confusione, tu non apra più bocca, quando ti avrò perdonato quello che hai fatto». Oracolo del Signore Dio (Ez 16,1-63). 

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MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI

ILLUSTRAZIONI DI UNA SERVA DI DIO SULL'APOCALISSE DI S. GIOVANNI






 signor Le Maitre de Sancy

La concretezza della Parola di Dio



Inimica vis 

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3) E pur di osteggiare la religione cattolica, quali parzialità e contraddizioni! Si chiusero monasteri e conventi; e si lasciano moltiplicare a lor grado logge massoniche e covi settari 9 . Si proclamò il diritto di associazione: e la personalità giuridica, di cui associazioni di ogni colore usano ed abusano, è negata ai religiosi sodalizi. Si bandì la libertà dei culti e intanto odiose intolleranze e vessazioni si riserbano proprio a quella che è la religione degli italiani, ed a cui perciò dovrebbe assicurarsi rispetto e patrocinio sociale 10 . A tutela della dignità e indipendenza del Papa si fecero proteste e promesse grandi; e voi vedete a quali vilipendi venga quotidianamente fatta segno la Nostra persona 11 . Qualsiasi specie di pubbliche manifestazioni trova libero il campo 12 ; solamente or l'una or l'altra delle dimostrazioni cattoliche o è vietata o disturbata 13 . S'incoraggiano nel seno della Chiesa scismi, apostasie, ribellioni ai legittimi superiori 14 ; i voti religiosi e segnatamente la religiosa ubbidienza si riprovano come cose contrarie alla libertà e dignità umana: e intanto vivono impunite empie congreghe, che legano con giuramenti nefandi i loro adepti, ed esigono anche nel delitto ubbidienza cieca ed assoluta 15 . 
Senza esagerare la potenza massonica attribuendo all'azione diretta e immediata di lei tutti i mali che nell'ordine religioso presentemente ci travagliano, nei fatti che abbiam ricordato e in molti altri che potremmo ricordare, si sente il suo spirito; quello spirito che, nemico implacabile di Cristo e della Chiesa, tenta tutte le vie, usa tutte le arti, si prevale di tutti i mezzi per rapire alla Chiesa la sua figlia primogenita, a Cristo la nazione prediletta, sede del suo Vicario in terra e centro della cattolica unità. L'influenza malefica ed efficacissima di questo spirito sulle cose nostre non occorre oggi congetturarla da pochi e fuggevoli indizi, né argomentarla dalla serie dei fatti che da trenta anni si succedono. Inorgoglita dai successi, la setta stessa ha parlato alto e ci ha detto ciò che fece in passato, ciò che si propone di fare in avvenire. Le pubbliche potestà, consapevoli o no, essa le riguarda in sostanza come propri strumenti: il che vuol dire che della persecuzione religiosa che ha tribolato e tribola l'Italia nostra, l'empia setta mena vanto come di opera principalmente sua, di opera eseguita spesso con altre mani, ma per modo immediato o mediato, diretto o indiretto, di lusinga o di minaccia, di seduzione o di rivoluzione, ispirata, promossa, incoraggiata, aiutata da lei. 

4) Dalle rovine religiose alle sociali brevissima è la via. Non più sollevato alle speranze e agli amori celesti il cuore dell'uomo, capace e bisognoso dell'infinito, gittasi con ardore insaziabile sui beni della terra: ed ecco necessariamente, inevitabilmente una lotta perpetua di passioni avide di godere, di arricchire, di salire e quindi una larga ed inesausta sorgente di rancori, di scissure, di corruttele, di delitti. Nella nostra Italia morali e sociali disordini non mancavano certo anche prima delle presenti vicende; ma che doloroso spettacolo non ci porge essa i nostri dì. Nelle famiglie è assai menomato quell'amoroso rispetto che forma le domestiche armonie; l'autorità paterna è troppo sovente sconosciuta e dai figli e dai genitori 16 ; i dissidi sono frequenti, i divorzi non rari 17 . Nelle città crescono ogni dì le discordie civili, le ire astiose tra i vari ordini della cittadinanza, lo sfrenamento delle generazioni novelle che cresciute all'aura di malintesa libertà non rispettano più nulla né in alto né in basso 18 , gl'incitamenti al vizio, i delitti precoci, i pubblici scandali 19 . Lo Stato invece di star pago all'alto e nobilissimo ufficio di riconoscere, tutelare, aiutare nella loro armoniosa universalità i divini e gli umani diritti, si crede quasi arbitro di essi, e li disconosce o li restringe a capriccio 20 . L'ordine sociale infine è generalmente scalzato nelle sue fondamenta. Libri e giornali, scuole e cattedre, circoli e teatri, monumenti e discorsi politici, fotografie e arti belle, tutto cospira a pervertire le menti e corrompere i cuori. Intanto i popoli oppressi e ammiseriti fremono; le sette anarchiche si agitano; le classi operaie levano il capo e vanno ad ingrossar le file del socialismo, dell'anarchia; i caratteri si fiaccano, e tante anime non sapendo più né degnamente patire, né virilmente redimersi dai patimenti, abbandonano da se stesse, col suicidio, codardamente la vita. 

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Arrigo Muscio

Preghiera alla Divina Sapienza



“Noi siamo creati da Dio per manifestare la Trinità, il Mistero di Dio. E come si manifesta la Trinità in noi? Si manifesta già per la creazione, in modo molto imperfetto; ma più ancora la Trinità si manifesta in noi per la vita della grazia. E più viviamo in modo perfetta tale vita più perfettamente la Trinità si manifesta in noi. Somma manifestazione della Trinità si ha, in certo modo, in Cristo, e quindi in Maria SS.ma e nei santi. Noi siamo attratti dalla Trinità alla perfezione della manifestazione della Trinità stessa in noi.

La nostra vita deve manifestare il Padre che è il principio della Trinità e al quale si è soliti riferire tutto quello che riguarda la memoria, come fonte della conoscenza e della volontà, il Padre si manifesta in noi potremmo dire anche nelle nostre persone in quanto sono principio delle nostre azioni soprannaturali , il Padre è il Principio della Trinità; in quanto noi , sottomettendoci al Signore, obbediamo alla sua volontà, siamo principio , in certo modo delle nostre azioni soprannaturali siamo simili al Padre

Il Figlio che è la Sapienza di Dio, la Verità, deve manifestarsi in noi attraverso tutto quello che nella vita spirituale ha relazione con la conoscenza: dunque il Figlio si manifesta nella fede per la quale appunto la conoscenza di Dio è da noi accolta, il Figlio si manifesta nella prudenza , il Figlio si manifesta nella provvidenza, il Figlio si manifesta nei doni della sapienza, della scienza , dell’intelletto, del consiglio.

Lo Spirito Santo si manifesta nella carità e in tutto quello che ha relazione con la carità , dunque nella speranza, nella fortezza, nella temperanza, nei doni della fortezza, del timore di Dio.

Più noi viviamo secondo il s. Vangelo, più la Trinità si manifesta perfettamente in noi.

Manifestare la Sapienza …ecco il tuo compito …..che cosa elevatissima!Quanto devi essere raccolto …pregare …come devi essere distaccato …come devi essere forte per manifestare sempre e ovunque la S. Divina s. Sapienza …quanto devi meditare il s. Vangelo e la parola di Dio!”

IL PADRE È GIÀ ALLA SUA GIUSTIZIA!



Figlia mia, amata del Mio Sacro Cuore, vengo a te per annunciarti il mio intervento Divino su questa Umanità incallita nel peccato, perdutasi nelle illusioni del nemico infernale.
Scrivi o donna, scrivi al mio popolo:
Dure saranno le ore che succederanno sulla Terra per chi si troverà lontano dallo Scudo. Tristi saranno gli uomini che hanno creduto in Satana e non in Me perché si troveranno impigliati nella sua rete e non riusciranno a liberarsi, le loro brame sono state nelle cose di questo mondo e il Demonio è ben riuscito a convincerli. Poveri uomini, povera gente mia e non più mia per propria libera scelta.

Sarete messi al rogo, le fiamme dell’Inferno vi consumeranno, le vostre brame si perderanno come la vostra libertà. Povere creature mie! Eppure Io vi ho chiamati e richiamati a Me, vi ho mandato mia Madre, i miei profeti, vi ho mostrato segni, prodigi e guarigioni, ma il vostro cuore pieno di superbia vi ha traditi, avete snobbato questo mio intervento d’amore, … questa mia supplica alla vostra conversione, … siete destinati a ciò che avete preferito a Me. Addio!
Improvvisamente succederà il vostro risveglio, quando, alla visione di ciò che assisterete, per timore di morire, chiamerete il mio Santo Nome!
Ah, che disastro siete stati figli miei! Il mio dolore è infinito. … Tanto vi amai! … Tanto vi amai! Quale Padre sento il mio Cuore spezzarsi, ma liberi vi ho creati e liberi vi ho lasciati alle vostre scelte.
Eccoci giunti al giorno della separazione definitiva, avrò i miei figli con Me ma voi andrete con colui che avete preferito a Me. Addio!
L’aia verrà pulita dalla pula e tutto rientrerà in Me, il male sarà spazzato via e il Bene entrerà a dominare per sempre.
Sono giunti quegl’istanti annunciati, siete stati avvertiti, ma il vostro ego vi ha colpiti a morte! Addio!
Pregate, o uomini, pregate perché le calamità che ora verranno sulla Terra si attenuino.
Il Padre è già alla sua giustizia! Amen.
Carbonia 13 agosto 2020

IL SEGNALE ERA PER TUTTI…



Ecco, il Padre sta per dare dei segni sempre più evidenti, sempre più significativi; li vedranno, li vedranno, piccola Mia, li capiranno anche i più superficiali, tremeranno gli indocili e saranno costretti a fare una scelta; quando questa sarà ultimata allora il tempo presente si chiuderà perché l’ora è scoccata... .(04-02-1999)
Amata, i segni che do sono molto chiari, li coglie chiunque ha minima capacità di riflessione e ragionamento. Voglio Mia amata, permettere a tutti di prepararsi bene al grande esame la cui data è ormai prossima… (27-03-1999)
Ci saranno grandi ammonizioni, cosi lampanti che ognuno deve capire....
Osserva ora che accade: c’è una Voce, c’è un Richiamo dolcissimo per tutti, che viene dall’alto, una chiamata che tutti aspettavano; ecco gli uccelli sulle querce maestose spiccano il volo verso l’alto, tutti insieme; qualcuno ha dato loro un misterioso segnale ed esse subito sono partite perché già erano pronte! Il segnale era per tutti gli uccelli ma solo quelli con ali potenti hanno potuto prendere subito il volo.  Guarda bene in alto: vedi come un Sole luminoso tre volte quello che conosci, da esso si dipartono raggi splendidi sui quali si posano le colombe.   Ora i raggi con sopra le splendide colombe, si alzano formando un enorme ostensorio, nel centro c’è come un ostia grandissima, ai lati i raggi luminosi che convergono in essa.    Questo che ai veduto accadrà assai presto!
Ho avvertito e sto avvertendo che un grande fatto sta per accadere, già ogni cosa è stata preannunciata, tutto è pronto, tutto concluso!
Amata sposa, in questo momento nel quale sto per dare il segnale per spiccare il grande volo del quale ti ho parlato, coloro che sono pronti restano in numero esiguo, ancora molto esiguo malgrado la pioggia di Doni, di Grazie, di facilitazioni. Chi non è già pronto con le ali spiegate, non può certo avviarsi: lo farà solo chi si è lasciato plasmare in questo grande tempo...(01-01-1999)
Quando giungerà il grande segnale, allora non si potrà più indugiare...
Quando ci sarà il mio segnale, esso parlerà della fine; comincerà una conclusione per molti per moltissimi, un inizio per pochi, per pochissimi, solo per quelli che hanno operato la scelta da me voluta....
Amata, questo è il momento di spiccare il grande volo; l’Ordine verrà immediato, l’Ordine verrà di sorpresa... (28-01-1999)
Vedo un Cielo azzurro e profondo, un Cielo splendido e cristallino illuminato da una Luce che l’uomo non conosce, una Luce fulgida e soavissima che proviene dal Paradiso. Ecco un segnaleGesù lo da, gli angeli tutti nella più grande felicità lo trasmettono. D Cielo splendido si anima di mille voli, sono le creature benedette da Dio che capiscano che è l’ora di alzarsi in volo tutti insieme....(18-03-1999)
Sposa cara, chi vive nel Mio Cuore, chi ha scelto il Mio Cuore per sua dimora, non sarà colto dallo spavento allorché la terra subirà il cambiamento e riceverà il grande scossone. Nel travaglio essa soffrirà, come soffre la donna che deve partorire; tutto è pronto, tutto attende un segnale, quello misterioso che Io, Io soltanto devo dare... (06-03-1999)
Quando vedrete il grande Giorno, l’Alba grandiosa senza tramonto, direte: “Gesù è veramente Grande e Generoso, ci ha chiesto cosi poco per darci cosi tanto?’... .(14-04-1999)

Opera della Divina Sapienza per gli Eletti degli ultimi tempi.

Non siamo fatti per essere soli



Ieri, mentre andavo alla messa quotidiana, ho visto un cartello lungo l'autostrada non lontano dalla mia parrocchia che diceva: "La distanza ci rende più forti". Ho subito pensato che questa fosse a dir poco una diabolica bugia. Ce ne sono molti altri come questo in questi giorni. Li vedo ovunque. "Insieme da soli." "Siamo uniti da soli". Queste sono tutte bugie che la nostra cultura ci dice in risposta all'attuale pandemia.
Non siamo fatti per essere soli. Siamo fatti per la comunione gli uni con gli altri. Ci sono momenti in cui le circostanze richiedono una maggiore distanza l'una dall'altra, ma questa non è una buona cosa. Fingere che sia una cosa buona ci divide quando abbiamo a che fare con tempi incerti e difficili.
Sebbene queste affermazioni abbiano lo scopo di incoraggiare, aumentano la paura e la divisione. Ci convincono che possiamo gestire le cose da soli e che non abbiamo bisogno l'uno dell'altro. La realtà è, tuttavia, che più siamo isolati gli uni dagli altri, più diventiamo ostili l'uno verso l'altro. Diventiamo anche più egoisti come individui.
Nel nostro stato peccaminoso caduto, abbiamo bisogno che altre persone ci strappino l'egoismo, ci mostrino i nostri difetti di carattere, ci conducano fuori da noi stessi per servire gli altri e per portare le croci di questa vita. Questi slogan sono ovunque in questo momento perché vogliamo vestirci ed evitare la Croce che è di fronte a noi in questa pandemia. Se ci impegniamo nella dissonanza cognitiva e fingiamo che tutto vada bene, allora non dobbiamo confrontarci con la realtà che la Via Crucis è l'unica via che ci viene data in questa vita. Soffriremo e dobbiamo soffrire in questa vita.

Conosciamo questi slogan anche dai loro frutti. Tutti quelli con cui ho parlato hanno osservato una maggiore aggressività, animosità, paura e divisione nelle altre persone mentre questa pandemia progredisce. Un viaggio a fare la spesa rivela quanto siamo fragili da soli. La paura è palpabile mentre tutti cercano di evitare di avvicinarsi a qualcuno che non conoscono. Le maschere creano un mare di volti anonimi.
Le maschere possono essere necessarie e qualcosa da sopportare, ma non sono nemmeno un bene. Coprono il riflesso più evidente dell'immagine e della somiglianza di Dio dentro di noi. Rendono le conversazioni difficili. Riconoscere questa verità non significa essere un "antimascheratore", piuttosto è tenere presente che non possiamo vestire tutto come buono per farci sentire meglio con la sofferenza. Sono un sacrificio e creano barriere nella comunione per cui siamo fatti gli uni con gli altri.
Dobbiamo stare in guardia per quando il Nemico e il nostro ego ci predano per paura e il nostro desiderio di sicurezza fisica. Come conosciamo il funzionamento del nemico anche se non possiamo vederlo? Lo conosciamo dai suoi titoli. È il bugiardo, il seduttore, lo spargitore e l'accusatore. Se c'è divisione, possiamo essere sicuri che il Nemico ei suoi servi stanno operando. Le pandemie sono una prima opportunità per seminare semi di divisione e paura in coloro che non conoscono Cristo o in coloro la cui fede è più debole.
Possiamo essere sicuri che il Nemico è vicino e / o il nostro stesso ego ci governa quando diventiamo eccessivamente aggressivi o paurosi quando siamo fuori a fare commissioni con altre persone. Il nostro ego ci porta ad aggrapparci a un falso senso di sicurezza agendo nei confronti degli altri in modo ostile o venendo sopraffatti dalla paura dell'invisibile che ci porta a isolarci dagli altri. Dobbiamo combattere questa tendenza con tutto ciò che abbiamo e aggrapparci a Cristo che è la nostra forza e la nostra garanzia.
Come cristiani, dobbiamo stare molto attenti a ciò che il mondo ci dice essere positivo durante questa pandemia. Anche noi possiamo cadere preda di un desiderio di sicurezza piuttosto che di una totale dipendenza da Dio. Ci sono molti nella Chiesa che credono erroneamente che la sicurezza del corpo sostituisca tutto. Sfortunatamente, alcuni membri della gerarchia hanno perpetuato questa credenza dando troppa enfasi al corpo a scapito dei beni spirituali molto più elevati che ci sono stati dati da Dio. C'è stata molta confusione per i fedeli durante questa pandemia.
Parte della crescita in santità e maturità come discepoli cristiani sta arrivando ad accettare che non c'è niente di sicuro in questa vita. Viviamo in un mondo caduto. Viviamo sul filo della lama di un coltello ogni giorno. Potremmo morire in un incidente d'auto mentre andavamo al lavoro. Un aneurisma potrebbe portarci nel sonno. I disastri naturali abbondano. Innumerevoli persone vivono in condizioni di estrema povertà e muoiono di fame ogni giorno. Per non parlare della violenza che fa parte della condizione umana Caduta in ogni nazione della terra. Non c'è niente di sicuro in questa vita.
L'unico modo in cui possiamo arrivare ad abbracciare questa realtà è arrenderci tutto a Cristo. Dobbiamo dipendere radicalmente da Lui in ogni momento di ogni giorno. La nostra morte è già fissata. Non lo sappiamo, ma il Dio del Cielo e della Terra conosce l'ora. Il nostro lavoro è aggrapparci a Lui e cercare di seguirlo, qualunque cosa accada intorno a noi.
Una volta che abbracciamo il fatto che non ci viene promessa sicurezza e protezione, allora siamo liberi di andare dove Cristo ci chiama. Non avremo più paura del nostro vicino alla cassa della drogheria e faremo di tutto per entrare nella paura che stanno portando ai piedi di questa croce ed estendere un cordiale saluto per riconoscere che li vediamo attraverso la maschera. È capire che l'isolamento è devastante per gli esseri umani. Porta alla disperazione, alla disperazione, alla dipendenza e persino al suicidio.
Dobbiamo andare nel mondo in questa pandemia e condurre le persone a Cristo. Dobbiamo essere lì perché gli altri sappiano che non sono soli di fronte a questa Croce. Dobbiamo stare saldi ai piedi della Croce come fecero la Madonna e San Giovanni, insieme a Santa Maria Maddalena e le altre donne. Dobbiamo essere costretti al servizio come lo fu San Simone di Cirene, anche se potremmo non volerlo, avere paura o non capire.
L'unica risposta alla paura è Cristo crocifisso e risorto dai morti. Ha già vinto il peccato e la morte. La nostra speranza non è in questa vita, è nella prossima. È la via da seguire. È attraverso di Lui che questa tempesta non avrà alcun potere su di noi. Dobbiamo tenere lo sguardo fisso su di Lui e accettare che uscire in acqua come faceva San Pietro significa allontanarsi dalla salvezza. È per entrare nell'incertezza della tempesta, ma possiamo farlo perché riposiamo nella pace dello sguardo di Cristo. Affondiamo solo se guardiamo lontano da Lui. Affondiamo solo se proviamo a farlo da soli. 
Innumerevoli santi ci hanno mostrato nel corso dei secoli quanto sia radicale la chiamata che ci è stata data come discepoli di Cristo. Non vivevano al sicuro. Spesso vivevano affrontando grandi pericoli e ostacoli. Molti furono martirizzati o si ammalarono mentre prestavano servizio ai poveri e agli afflitti. Sono luci radiose nel mondo proprio perché hanno rifiutato di accettare la paura, l'isolamento e la divisione che il Nemico vuole che abbracciamo. Si sono rifiutati di vivere ceduti al proprio ego. Hanno scelto di allontanarsi dalla salvezza, a braccia tese, verso Cristo in totale abbandono di sé.
Non è facile per nessuno di noi accettare o abbracciare, specialmente quelli di noi che vivono in relativa comodità e facilità in Occidente. La Croce è una follia, anche per molti cattolici, perché non siamo stati sfidati a correre rischi nel nostro cammino con Cristo prima d'ora. Il mondo ha bisogno di noi; non solo a guardare Netflix o scorrere senza pensare su Facebook. No. Le persone hanno bisogno che ci avviciniamo a loro nella nostra vita quotidiana durante la nostra giornata. Gli anziani e i reclusi delle nostre parrocchie hanno bisogno di sentirci. Quelli con malattie mentali o dipendenze hanno bisogno della presenza di altri nella loro vita. Le persone intorno a noi hanno bisogno di sapere che continueremo ad aiutarle se avranno bisogno di noi. Abbiamo bisogno di tempo insieme per vivere la comunione a cui siamo chiamati come famiglia, amici, vicini e fratelli e sorelle in Cristo.
Chi è ad alto rischio dovrà discernere con prudenza cosa significa, ma più veniamo a conoscenza di questo virus, più sappiamo che non è la peste bubbonica. È pericoloso per alcuni gruppi di persone. Non possiamo permettere che ci isola e ci separa gli uni dagli altri. Dobbiamo smetterla di affermare cose buone che non lo sono. 
Dobbiamo anche esaminare la nostra coscienza per assicurarci di non permettere alla paura e al nostro desiderio di sicurezza fisica di prevalere sul nostro discepolato cristiano. La paura è qualcosa con cui tutti abbiamo a che fare, ma è anche la più grande tattica che il Nemico usa contro di noi poiché acceca la nostra ragione. Molto spesso scambiamo paura per prudenza. Spesso ci vuole una seria preghiera, un esame di coscienza e la guida di un santo Depositario per vedere veramente la differenza.
Non siamo fatti per essere soli. È ora di scartare queste bugie. La via della santità non può essere percorsa con comodità e sicurezza. Alla fine dobbiamo scendere dalla barca, nonostante la tempesta che infuria intorno a noi e la nostra paura. Per seguire Cristo dobbiamo fissare il nostro sguardo sul suo e camminare verso di lui. È allora che possiamo essere perfezionati nella carità in modo da non essere più eccessivamente preoccupati per noi stessi, ma iniziamo a vedere la sofferenza nel nostro prossimo. È allora che ci abbracceremo e ci arrenderemo alla Croce di Cristo nelle nostre vite e nelle vite degli altri. Solo allora ci troveremo insieme in questa agonia; uniti nell'amore.
CONSTANCE T. HULL