domenica 18 giugno 2023

L'EUCARISTIA

 


Il miracolo eucaristico di Offida (Ascoli Piceno) (1273) 


Ho ricevuto da una gentile ascoltatrice un libro veramente utile, di Anna Maria Centi, dal titolo: «Il Diacono del Ringraziamento, preghiere di ringraziamento dopo la S. Comunione».  

 Ritengo che sia un librò utile alla pietà eucaristica perché raccoglie - come dice il sottotitolo - un discreto numero di preghiere che i fedeli possono dire privatamente e sotto la guida di un animatore - appunto un Diacono - come dice il titolo - dopo la S. Comunione.  

 «Poiché - afferma l'autrice nella introduzione - ormai è invalso l'uso di abbandonare la Chiesa subito dopo la benedizione di congedo: «Andate in pace!», accade che mentre ancora le specie eucaristiche sono presenti in coloro che si sono appena comunicati, essi siano soggetti ad ogni distrazione, che a volte rasenta una profanazione vera e propria, del grandissimo Sacramento appena ricevuto».  

 Il Card. Martirll ha scritto: «il tempo di ringraziamento personale dopo la Messa, il rilancio di forme di culto eucaristico comunitarie e personali sono l'indice di un capitolo di vita liturgica, oggi particolarmente bisognoso di cure assidue, perché l'uomo che celebra l'Eucaristia sia evangelizzato e, dalla Messa vissuta e partecipata, venga a sua volta spinto a farsi evangelizzatore...».  

 Dunque ben vengano libri come questo che ho citato, perché aiutandoci ad esprimere a Dio umili preghiere di ringraziamento dopo la Comunione, il nostro spirito si elevi ad una più salda contemplazione di Dio in noi, l'Emmanuele!  

    Provate a prendere in mano l'Imitazione di Cristo, quante o quanto stupende infervorate preghiere sono scritte affinché un'anima, innamorata dell'Eucaristia, possa esprimere il suo adorante affetto, e l'umile dono di sé al Dio longanime e misericordioso?  

Quand'ero fanciullo suor Luigina Colombo - una piccola grande anima - m'aveva insegnato a dire brevi preghiere di ringraziamento a Gesù Eucaristia.  

 «Atto di fede e di adorazione: Signore mio Gesù Cristo, io credo che tu sei in me, vivo e potente, come in cielo. Profondamente umiliato, ti adoro, perché tu sei il mio Dio ...».  

 E poi s'aggiungeva l'atto di ringraziamento e di offerta, di amore e di domanda ...  

 Ed oggi che dico a Gesù se sono così distratto e precipitoso?  

Non gli permetto neppure di scaldarmi il cuore!  

 Beate invece quelle anime che sanno adorare, ringraziare ... fermandosi in Chiesa ...  

 S. Cirillo di Alessandria diceva che noi siamo come l'acqua: se si mette sul fuoco diventa bollente!  

 Così è chi sa adorare in silenzio l'ospite divino, fuoco d'amore che può rendere ardente la nostra povera acqua se stiamo volentieri sul fuoco del suo amore.  

 S. Teresa di Gesù raccomandava: «Tratteniamoci amorevolmente con Gesù e non perdiamo l'ora che segue la comunione: è un tempo eccellente per trattare con Dio e per sottoporgli gli interessi dell'anima nostra ... Poiché sappiamo che Gesù resta in noi fino a quando il calore naturale non ha consumato le apparenze del pane, dobbiamo avere grande cura di non perdere così bella occasione per trattare con lui e presentargli le nostre necessità».  

Ricordiamo ancora una volta la bella lezione di San Filippo Neri che fece accompagnare da due chierichetti con le candele accese quella donna che usciva di Chiesa appena fatta la Comunione!  

 Ma ora chi ha possibilità di fermarsi ad Offida, una cittadina operosa ed ospitale in provincia di Ascoli Piceno, nelle Marche, si informi e si faccia mostrare, presso la Chiesa di Sant'Agostino, il segno straordinario eucaristico, là conservato fin dal 1273, a causa di una certa donna che oltre a non ringraziare Gesù Eucaristia, arrivò fino a commettere un tremendo sacrilegio, a tal punto che Gesù stesso, senza nostro merito, si mostrò con segno inconfondibile proprio per confondere la nostra miseria e malizia!  

 Ogni dettaglio apparirà chiaro ripercorrendo le vicende della sua inaudita e, per certi versi, umanissima storia.  

Vivevano a Lanciano - città già nota per il primo miracolo eucaristico - due coniugi: Giacomo Stasio e Ricciarella, ma non andavano d'accordo e ogni giorno litigavano.  

 La donna, volendo tentare di ristabilire l'armonia familiare, invece di rivolgersi a Dio, andò da una donna del luogo per domandarle suggerimenti utili al proprio caso.  

 La donna senza scrupoli, dopo aver ascoltato Ricciarella, disse:  

- «Sei pronta a tutto?  

- Sì, a tutto.  

- Ed allora: ascolta bene!  

 La prima volta che vuoi, vai a messa e quando fai la comunione, nascondi la particola consacrata e poi, una volta arrivata a casa, senza farti vedere da tuo marito, polverizza la particola mettendola nel fuoco e poi mescolala nel cibo o nella bevanda per lui».  

 Ricciarella, pronta a tutto pur di tornare a godere la pace domestica, seguendo il consiglio della megera, una mattina ricevette la santa comunione e poi chinato il capo fece cadere la sacra particola dentro il corsetto dell'abito all'altezza del petto.  

 Tornata a casa mise del fuoco in un coppo, una tegola, quindi vi pose sopra l'Ostia, sicura che si sarebbe ridotta in polvere, senza rendersi conto della vergognosa crudeltà, tutta bramosa di riuscire nel suo intento.  

 Ma Gesù reagì ben diversamente. L'ostia, immersa nel calore del coppo, rimanendo in piccola quantità sotto le apparenze del pane, nel resto si convertì all'improvviso miracolosamente in carne, da cui sgorgò sangue abbondante che si diffuse per tutto il coppo!  

 Spaventata, la donna cominciò a gettare cenere e a colarvi cera, ma il Sangue non cessava di scorrere, poi si coagulava. Ricciarella allora, terrorizzata, prese una tovaglia di lino e vi avvolse il coppo contenente il Corpo e il Sangue del Signore.  

 Tremante di paura, portò l'involto nella stalla e lo nascose accuratamente sotto il letame. -  

 Angeli del Signore che fa questa donna? Venite voi ad adorare il Re dei re così disprezzato e conculcato nel suo onore divino.  

 Anime eucaristiche inginocchiatevi voi e restate in adorazione accanto al Dio così umiliato e vilipeso!  

A sera quando tornò il marito assieme al suo giumento subito guidò l'animale verso la stalla. Ma la bestia, inspiegabilmente, si rifiutò di varcarne la soglia.  

Dinanzi a tale ostinazione, l'uomo prese un bastone nodoso e percosse così aspramente il giumento da costringerlo ad entrare, cosa che l'animale fece, rimanendo però inchiodato verso l'angolo dov'era stata nascosta l'ostia miracolosa.  

 Giacomo allora incominciò ad inveire, più violentemente del solito, contro la moglie, accusandola di aver operato qualche stregoneria in quel locale: Tu sei proprio una strega!  

Ma la donna negò con mille spergiuri.  

 E così la Santissima Eucaristia rimase là sepolta per ben sette anni sotto il letame.  

Ah! Signore dolcissimo quante volte anch'io  ti ho offerto il mio cuore  senza l'amore e senza la grazia e ti ho tenuto celato  come in un immondezzaio! Avrai mai pietà di noi, Signore?  

 Per tutti i sacrilegi che il tuo Santissimo Sacramento ha ricevuto come oltraggio volontario o come terribile negligenza, Signore ricevi ora l'umile omaggio di milioni di cuori che sanno riparare e piangere d'amore!  

Dal giorno del compimento dell'atto sacrilego, Ricciarella visse profondamente angosciata da continui e amari rimorsi riconoscendosi meritevole delle più gravi pene.  

A volte svegliandosi di notte gridava chiedendo pietà. - Taci e dormi, stupida, dormi! - le diceva ignaro il marito, che voleva dormire in pace.  

 Ma ella non riuscendo a sopportare ulteriormente i richiami della propria coscienza turbata e sconvolta, decise di andarsi a confessare per riconciliarsi con Dio.  

- Abbi pietà di me, Signore, abbi pietà! Perdonami, perdonami!  

 Si recò così dal venerando padre Giacomo Diotallevi, nativo di Offida e priore del Convento di Sant'Agostino in Lanciano.  

 Con l'aiuto paziente ed illuminato di questo frate di provata esperienza, la donna riuscì - tra molte lacrime - a svelare il gravissimo peccato commesso anni addietro.  

Il confessore, pur rimanendo vivamente impressionato dinanzi alla narrazione fatta dalla donna, esortò la penitente a tranquillizzarsi assicurandola che Dio non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva.  

 Ma era necessario prelevare la Santissima Eucaristia dall'indegno luogo dove era stata nascosta.  

 Vestito dei paramenti sacri, il buon agostiniano si recò alla stalla, sollevò il letame e con grande sorpresa, poté verificare che esso non aderiva al panno, né al coppo, anche se c'era un fetore schifoso che veniva dal letame rimosso. Inoltre si rese conto che tanto i frammenti di ostia e di carne quanto il sangue da questa sgorgato, erano ancora freschi come se il miracolo fosse avvenuto qualche momento prima.  

Padre Giacomo portò il Santissimo Sacramento nel monastero dov' egli abitava e dopo pochi giorni andò ad Offida dove mostrò le sante reliquie a P. Michele, priore del convento dei padri agostiniani di Offida.  

 Gli offidani, venuti a conoscenza del prodigio e consapevoli dell'onore grande con cui era conveniente custodire il Corpo e il Sangue del Signore, decisero di far preparare un ricco reliquiario dove conservarli.  

 Perciò, raccolta una notevole quantità d'argento, affidarono al Priore di Offida il compito di far preparare un'artistica croce nell'interno della quale depositare i frammenti di ostia e di sangue, insieme a piccoli pezzi della vera Croce che lo stesso p. Michele possedeva.  

 Questi con un confratello partì subito per Venezia onde ordinare ad un orafo la lavorazione del Reliquiario, ma quest'ultimo, nonostante avesse giurato di mantenere il segreto su quanto si sarebbe dovuto porre nella croce di argento, si recò dal Doge di Venezia e gli svelò quanto sapeva, pregandolo di far sequestrare la Sacra Reliquia. Il Doge ordinò ad alcuni naviganti di inseguire i due religiosi, ma fu loro impossibile perché sulle acque del lido si levò una paurosa tempesta, permettendo ai due frati di arrivare tranquillamente ad Offida.  

 In Offida gli Agostiniani avevano una chiesa dedicata alla Madonna la quale, dopo l'arrivo delle reliquie eucaristiche fu rimessa a nuovo sin dalle fondamenta e dedicata a Sant'Agostino.  

 La Cappella delle reliquie eucaristiche è sullo sfondo dell'abside, cui si accede attraverso due scalinate.  

Ma noi ci fermiamo qui ad adorare ... e pregare: «Signore, Padre, guarda con amore e riconosci nell'offerta della tua Chiesa la vittima immacolata per la nostra Redenzione, e a noi, che ci nutriamo del Corpo e del Sangue del tuo Figlio dona la pienezza dello Spirito Santo perché diventiamo in Cristo un solo corpo e un solo spirito. (Canone 3°)  

 L'Eucaristia è il Natale di ogni giorno, invasione del cielo nel piccolo umano.  

 Non c'è pane che non sia passato da un forno ardente, né vino i cui grappoli non siano prima scaldati al sole; così non c'è Eucaristia di cui il pane e il vino non abbiano attraversato il braciere della Pentecoste uscendone Corpo e Sangue di quell'Agnello di cui, è scritto nell'Esodo, doveva essere «arrostito al fuoco». (12, 8).  

 Ma di quale fuoco? A quello che la sacrilega Ricciardella sottopose Gesù Eucaristia celandolo poi sotto il fetore del letamaio?  

 No, no, ma nel fuoco dello Spirito Santo e ricevuto dal profumo del mio cuore.  

 Per questo Sant'Efrem ha cantato: «Lo Spirito nel tuo pane il fuoco nel tuo vino. Il fuoco e lo Spirito tu li versasti nelle mani dei discepoli!».  

 Ci sono giorni in cui la solitudine ci schiaccia col suo peso per tutto quello che non si può dire o non si ha il coraggio di confidare nemmeno alle persone più care: o non capirebbero o reagirebbero in modo diverso ... o anche perché non si ha il diritto di caricare le spalle di nessuno ... o infine perché proprio non abbiamo nessuno a cui dire la pena, la tristezza, l'angoscia, la disperazione ...  

 E si rimane soli, a volte con atroci sofferenze o con lo smarrimento nel cuore che geme, si strazia ...  

In questi momenti da chi vado? Vengo da te, Signore Gesù, Divino Presente: tu solo puoi accogliere le mie angosce e consolarle. Non c'è solitudine, non c'è paura che Gesù Eucaristia non possa sciogliere e colmare.  

Gesù è con noi nell'angoscia, anche se l'appuntamento è nell'orto degli ulivi. La mia mano però è nella Sua. Poesia!  

 Non direi: perché allora Gesù vuol essere presente tra noi, col suo Corpo e il suo Sangue?  

 Per ornamento? Non credo. Allora, anima mia, quando senti l'anima che si spezza in tante briciole, in tanti frammenti vai e mangia nella fede al Pane della vita e prendi fra le mani il suo Corpo e mangia. Egli è qui per rifarti, per riunirti, per amarti. Come sono belli i momenti di riposo accanto al Signore.  

 Offriti alla sua Presenza come un emigrato, un indigente, un povero ... Egli sa chi sei, che cosa vuoi e quello che vali ... Ricevi la visita, il divino visitatore.  

E sarai tu, ora, il Suo Tabernacolo non più di pietra e oro, ma di carne e sangue: nuovo pane, e nuovo vino per la sua presenza lungo le vie del mondo!   

P. Giorgio Finotti 

Amare chi non ama è davvero una sfida, ma il vostro amore può salvare le loro anime.

 


Parla Gesù: Oggi voglio parlare dei vostri nemici. Per essere come Me non dovete mai avere nemici. Vi sembra impossibile? Ogni anima è un'anima creata da Me per amare ed essere amata. Quando i miei figli sono ostinati e permettono a Satana di avere il controllo, diventano molto peccatori e fanno molte cose che non amano. Allora perché amarli se sono peccatori?

Questi bambini hanno bisogno del mio amore più di chiunque altro. Tutti i Miei figli hanno bisogno del Mio amore, ma questi bambini vengono inghiottiti dalle tenebre. Continuano a cercare la loro realtà solo negli angoli bui e fanno in modo che il loro mondo rifletta solo le tenebre. Questo dà loro lo spazio per continuare nelle tenebre. Per loro l'oscurità ha senso. Ne sono circondati. Ma voi arrivate e potete essere con loro e li amate. La vostra luce, in contrasto con tutte le loro tenebre, risplende. Fa sì che il loro mondo oscuro abbia, per così dire, uno squillo. Si ferma e loro se ne accorgono. Che cos'è questo? Io ti odio e tu mi ami? Tutto ciò che vedo in TV è circondato dall'odio. I loro cuori sono di odio. Guardano solo l'oscurità. Vedono solo odio e tu arrivi e ami?

Devono notare il vostro amore in questo mondo oscuro. Cosa vi distingue, si chiedono? Potrebbero avere difficoltà ad ammettere che sono io a renderti diverso, ma in realtà devono, se vogliono sapere davvero, ammettere che è il Dio in te che ti fa amare quando tutto il resto della loro vita è odio.

Quindi pensi che la tua gentilezza significhi così poco? Per una persona che vede solo il buio, la vostra gentilezza è come una luce brillante nella notte più buia. Più la notte è buia, più la vostra piccola luce brilla.

Se le persone sono brutte, chi vuole essere gentile con loro? Ma, direte voi, perché amare chi non ama? Perché è così che farebbe Cristo. È la vostra piccola luce che brilla nell'oscurità che li costringe ad accorgersi. Lasciate che la vostra luce risplenda. Sono io che risplendo da voi. È così che raggiungo i miei figli malati nelle tenebre. Non verranno mai da Me. Potreste essere l'unico tocco che ricevono da Me. Ma il vostro tocco non passerà inosservato. È potente e ha un grande peso. Anche quando continuano a odiarvi, voi continuate ad amare. Questo è il mio modo. Non vi arrabbiate per la bruttezza degli altri. Questo è il loro modo. Non è la mia via. Quando vi odieranno e vi perseguiteranno per causa mia, ricordatevi che la vostra ricompensa sarà grande in cielo.

Sono qui, piccola mia. Ascoltami. Non capisci e non capirai mai le mie vie, ma ti do la mia vita come modello da seguire. Studiatemi e sappiate come sono. Le mie vie ti sono chiare. Amare chi non ama è davvero una sfida, ma il vostro amore può salvare le loro anime. Siate di Me in ogni cosa. Non attaccatevi alle brutture dei vostri fratelli malati. Sapete cosa li alimenta. Non fatevi trascinare dal loro odio. Non è da me. Continuate ad amare e a pregare per avere forza. Questo è il mio lavoro, amare chi non ama. Vi amo, piccoli. Volete essere la mia candela nel mondo oscuro? Vi do il mio potere e il mio amore. Non è un grande lavoro, direte voi, ma è il lavoro che predica a chi è nelle tenebre. Oggi predicherete il mio amore ai vostri fratelli che non amano?

Essere gentili solo con coloro che già amano non è difficile. Essere gentili con quelli che sono brutti è molto difficile, ma la ricompensa può essere così grande per le loro anime. Questo è il mio vero lavoro per voi, piccoli. Amate chi non ama. Hanno bisogno di essere toccati da Me. Pregate per avere forza e fate ciò che vi chiedo e conoscerete una libertà mai provata prima. Non state reagendo al loro odio. State ancora fissi in Me. Non piegatevi a Satana. Egli vuole che voi siate cattivi in cambio. Questa è la via di Satana. La mia via è la via dell'amore. Sono pieno di amore per voi. Venite a prendere le vostre provviste. Passate del tempo a riflettere sulle mie vie. Trascorrete del tempo con Me e prendete la vostra forza. Avete bisogno di Me per andare nel mondo oscuro. Senza di me vi fate prendere dalle loro tenebre. Avete bisogno delle vostre provviste. Venite a Me e non correrete a vuoto. Correrete e non vi stancherete. Volerete su ali d'aquila e Io amerò attraverso di voi. Amate chi non ama. Questo è il dono più grande che potete fare ai vostri fratelli malati. Io vi amo. Venite a compiere la mia opera e ad assistere i vostri fratelli malati. Non potete farlo senza il mio aiuto. Vi amo.

4 novembre 1993


Un messaggio celeste? Suora morta sfida il Vaticano che vuole limitare la messa in latino

 

Un miracolo o un messaggio divino al Vaticano contro la restrizione del latino nelle messe?

Nel maggio 2023, la comunità cattolica globale è stata commossa dal ritrovamento del corpo incorrotto di suor Wilhelmina Lancaster, fondatrice dei benedettini di Maria Regina degli Apostoli.

Ed è particolarmente significativo perché questa congregazione è la più rapida crescita al mondo ed è tradizionalista.

La messa viene celebrata in latino e pregata in latino, quando le autorità vaticane sono in una politica di restrizione di queste pratiche.

Qui parleremo di chi era suor Guglielmina, di come fondò la congregazione e di come fu trovato il suo corpo incorrotto.

Mary Elizabeth Lancaster nacque il 13 aprile 1924 a Saint Louis, seconda di cinque fratelli di genitori cattolici neri.

Il giorno della sua prima comunione, quando aveva 9 anni, Gesù gli apparve e gli chiese di essere suo.

"È così attraente", ha detto, "come potrei dirgli di no?"

A 13 anni decise di farsi suora.

E scrisse alle Suore Oblate della Provvidenza di Baltimora una lettera, che è una meraviglia di innocenza, fede e schiettezza,

"Sono una ragazza di 13 anni e vorrei essere una suora. Ho intenzione di andare al vostro convento il più presto possibile. Mi diplomerò alla scuola elementare il mese prossimo. Quello che voglio sapere è se si deve portare qualcosa al convento e cosa si deve portare".

All'età di 17 anni fu accettata nel convento e avrebbe preso il nome di Suor Guglielmina.

Con gli Oblati della Provvidenza, una congregazione benedettina tutta nera, avrebbe vissuto insieme per 50 anni.

Ma come molti altri, questo ordine ha smesso di osservare la sua regola originale e ha iniziato a fare concessioni a partire dal 1970.

Era il momento in cui molti cattolici cominciavano a trovare cause di giustizia sociale su cui concentrare la loro lotta, e lei sosteneva che l'unica causa per cui valeva la pena lottare era la fede.

E ha lottato dicendo "non è il colore della pelle che conta, ma la purezza dell'anima".

Anche gli Oblati modificarono le loro abitudini, al punto che erano a malapena riconoscibili come tali.

Questo disturbò Suor Guglielmina e lei divenne un'abitudine tradizionale.

Il 19 gennaio 1991 scrisse una lettera a Giovanni Paolo II in cui diceva:

"Beatissimo Padre, non vedo la necessità di un rito africano, né di un rito americano, né di un rito afroamericano. Aderisco al rito romano.

Il latino è la lingua ufficiale del rito romano. Il canto gregoriano è la musica ufficiale del rito romano.

Io sono un suddito del Regno di Cristo, che non è di questo mondo.

Nostro Signore Gesù Cristo ha fondato una Chiesa per tutti gli uomini, indipendentemente dal colore della pelle, dalle condizioni di vita, dalla lingua materna.

Ognuno deve morire a se stesso e rivestirsi di Cristo.

Per favore, Santo Padre, istituisca un ordinariato tradizionale consacrato al Cuore Immacolato di Maria".?

Questa suora umile e gioiosa voleva l'unità nella Chiesa, una sola voce, una sola fede, una sola lingua per tutti, indipendentemente dal colore, dall'etnia, dalla posizione o dal reddito.

Ho voluto vivere la Regola di San Benedetto in comunità, abitudini tradizionali, obbedienza, silenzio, povertà; e la preghiera, la Liturgia delle Ore e la Messa in latino.

Nel 1995, all'età di 70 anni, parte per fondare una comunità religiosa, dove le suore si dedicano alla preghiera e al lavoro manuale, principalmente agricolo e artigianale, dedicato alla Regola di San Benedetto e all'intercessione della Beata Vergine Maria.

Non era sicura che qualcuno si sarebbe unito al suo ordine appena istituito, ma fu piacevolmente sorpresa, perché si trasformò in uno degli ordini in più rapida crescita al mondo, i Benedettini di Maria, Regina degli Apostoli.

L'ordine sarebbe iniziato in Pennsylvania e si sarebbe trasferito nel Missouri nel 2006. ?

Il vescovo James Conley del Nebraska era solito venire al monastero quando andava a trovare i suoi genitori, dicendo che era "il cuore spirituale della comunità e aveva un grande senso della bellezza della liturgia".

Aveva sempre il sorriso sulle labbra e le altre suore la adoravano, prendendosi cura di lei con tanto amore, quando cadeva su una sedia a rotelle, e respirava con una bombola di ossigeno.

È morto lì il 29 maggio 2019 all'età di 94 anni cantando una lode alla Vergine, dopo aver gridato: "Ho visto Gesù! Voglio andare in paradiso!" ?

Fu sepolta in una semplice bara di legno, non imbalsamata e vestita con il suo abito, in una tomba di terra fuori dall'abbazia.

Ma poiché il loro convento ha così tanto successo, hanno dovuto espandere le loro strutture e sono stati costretti a spostare la sua tomba quattro anni dopo.

Il suo corpo è stato riesumato il 28 aprile 2023.

E quando aprirono il cassetto, il corpo di suor Guglielmina non mostrava segni di decomposizione o un odore sgradevole.

Gli arti del corpo erano ancora flessibili.

Il suo abito era intatto, mentre il panno che copriva la bara all'interno era decomposto.

Qualcosa di difficile da capire perché la bara aveva una fessura attraverso la quale erano fuoriusciti sporcizia e umidità.

Il suo scapolare marrone, la Medaglia Miracolosa, i grani del rosario, la candela della professione e il nastro intorno alla candela non si erano deteriorati.

Era sopravvissuta anche la corona posta sul suo capo per la sepoltura, asciutta ma ancora visibile.

Tutto ciò è straordinario dopo 4 anni.

Le suore lo comunicarono immediatamente alla Diocesi e vollero mantenere segreto il fatto.

Ma sfortunatamente una e-mail privata è stata resa pubblica e la notizia ha iniziato a diffondersi a macchia d'olio.

Migliaia di pellegrini cominciarono ad arrivare all'abbazia.

La domenica di Pentecoste 2023, circa 200 veicoli all'ora sono arrivati all'abbazia, che si trova in una posizione remota, senza città o vie di accesso nelle vicinanze, senza trasporti pubblici o luoghi nelle vicinanze per un rinfresco.

Per prima cosa il suo corpo fu posto su un tavolo in una piccola sala polivalente, sotto la cappella delle suore.

Alcuni hanno aspettato per ore fuori dal monastero la possibilità di inginocchiarsi davanti al corpo di suor Guglielmina, di passare rosari, medaglie e scapolari nelle sue mani e nel suo abito.

Poi il corpo è stato messo dietro una teca di vetro.

In fila c'erano sacerdoti e religiosi, rettori universitari, atleti professionisti e pensionati.

C'erano cattolici devoti con mantiglie e altri con semplici camicie religiose e persino tatuati.

Bambini in braccio alle loro madri, anziani con i camminatori, autobus pieni di studenti universitari, tutti i tipi di persone. ?

Il vescovo di Kansas City, James Johnston, ha annunciato un'indagine approfondita sui resti di suor Guglielmina.

ha invitato a non trattare le sue spoglie come reliquie, perché la causa di canonizzazione, che per legge inizia cinque anni dopo la morte, non è ancora iniziata.

L'incorruzione del corpo non è un segno di santità, ma qualcosa di cui tenere conto.

Non è la prima donna con un corpo incorrotto.

Ce ne sono stati altri come i santi Francesca Saverio Cabrini, Rita da Cascia, Cecilia di Roma, Caterina Labouré, Bernadita Soubirous.

E in un momento in cui le autorità vaticane sono intenzionate a indebolire il rito tradizionale e la messa in latino, il corpo incorrotto di una suora che ha difeso il rito tradizionale e la messa in latino e ha fondato la congregazione in più rapida crescita del mondo sembra un messaggio forte per le autorità vaticane.

Bene, questo per quanto abbiamo voluto raccontare sulla scoperta del corpo incorrotto della fondatrice della congregazione in più rapida crescita al mondo, una cultrice della messa e della preghiera in latino.

Fori della Vergine Maria

Le lacrime e i dolori di Maria

 


Maria: "Mio amato sacerdote-figlio, ti ho dato una grande devozione ai miei dolori e alle mie lacrime. Parla al mio popolo di questa devozione. Dì loro che prometto grandi benedizioni a tutti coloro che recitano ogni giorno sette Ave Maria in onore delle mie lacrime e dei miei sette dolori. Tra le mie promesse c'è anche quella di concedere un'assistenza speciale nell'ora della morte. In questo momento, tutti coloro che praticano questa devozione vedranno il mio volto".


Riflessione: Di seguito sono elencati i sette dolori di Maria. Ricordiamo ogni giorno questi dolori pregando le sette Ave Maria come richiesto dalla Madonna.


1° La profezia di Simeone.

2° La fuga in Egitto.

3° Lo smarrimento di Gesù nel Tempio.

4° Gesù e Maria si incontrano durante la via crucis.

5° Maria assiste alla crocifissione del Figlio.

6° Gesù viene deposto dalla croce e adagiato tra le braccia di Maria.

7° La sepoltura di Gesù.

La Vita nascosta di Gesù a Nazaret

 


Il motivo delle pene e di tutto ciò che fece Gesù nella sua età infantile fu divinizzare tutte le azioni dell’infanzia, rendendo tutte meritevoli. (Vol. VIII: 30-12-1908) 

Se Gesù ci ha redento con la sua Passione, con la sua vita occulta ha santificato e divinizzato tutte le azioni umane, dando a ciascuna un merito divino:

“…Figlia mia, quando Io stavo sulla terra, le mie mani non si abbassavano a lavorare il legno, a ribattere i chiodi, ad aiutare nei lavori fabbrili il mio padre putativo Giuseppe? E mentre ciò facevo, con quelle mani medesime, con quelle dita creavo le anime e altre chiamavo all’altra vita, divinizzavo tutte le azioni umane, le santificavo, dando a ciascuna un merito divino. Nei movimenti delle mie dita chiamavo in rassegna tutti i movimenti delle dita tue e degli altri; e se vedevo che li facevano per Me o perché Io li volessi fare in loro, Io continuavo la vita di Nazaret in loro e mi sentivo come rinfrancato da parte loro per i sacrifici, le umiliazioni della mia Vita nascosta, dando loro il merito della mia stessa Vita.  

Figlia, la vita nascosta che feci a Nazaret non viene calcolata dagli uomini, mentre non potevo far loro più bene di quella, dopo la Passione, perché abbassandomi Io a tutte [quelle piccole azioni] e a quegli atti che gli uomini vivono alla giornata, come mangiare, bere, dormire, lavorare, accendere il fuoco, spazzare, ecc. –atti tutti di cui nessuno può fare a meno–, Io facevo scorrere nelle loro anime una monetina divina e di prezzo incalcolabile. Sicché, se la Passione li redense, la Vita nascosta corredava ogni azione umana, anche la più indifferente, di merito divino e di prezzo infinito.  

Vedi, mentre tu lavoravi, lavorando perché Io voglio lavorare, le mie dita scorrono nelle tue e, mentre lavoro in te, nel medesimo istante, con le mie mani creatrici, quanti sto mettendo alla luce di questo mondo? Quanti altri ne chiamo? Quanti altri santifico, altri correggo, altri castigo, ecc.? Ora, tu stai con Me a creare, a chiamare, a correggere ed altro,  sicché,  come tu non sei sola,  neppure  Io  sono solo  nel mio operare. Ti potrei dare Io onore più grande?” (Vol. XI: 14-8-1912). 

“La Redenzione potrei dire che Mi costò poco; sarebbe bastata la mia Vita esterna, le pene della mia Passione, i miei esempi, la mia parola; avrei fatto subito. Ma per formare il gran piano della volontà umana nella Divina, per legare tutti i rapporti e i vincoli da essa spezzati, dovetti mettere tutto il mio interno, tutta la mia Vita nascosta, tutte le mie pene intime, che sono di gran lunga più numerose e più intense delle mie pene esterne e che ancora non sono conosciute”. (Vol. XVI: 13-8- 1923). 

“… E se Io venni sulla terra, fu proprio questo il primo atto, far conoscere la Volontà del Padre mio, per riannodarla di nuovo con le creature. Le pene, le umiliazioni, la mia vita nascosta e tutto il mare immenso delle pene della mia Passione, furono rimedi, medicine, sostegni, luce, per far conoscere la mia Volontà, perché con ciò, non solo avrei [avuto] l’uomo salvo, ma santo. Con le mie pene lo mettevo in salvo, con la mia Volontà gli restituivo la santità perduta nell’Eden terrestre. Se ciò non avessi fatto, il mio amore, la mia opera, non sarebbe stata completa, come lo fu nella Creazione, perché è solo la mia Volontà che ha virtù di rendere complete le opere nostre verso le creature e le opere delle creature verso di Noi….” (Vol. XVII: 3-6-1925). 

“Fino a tanto che stetti con la mia Mamma nella vita nascosta di Nazaret, tutto taceva intorno a Me, sebbene questo mio nascondimento insieme con la Celeste Regina servì mirabilmente per formare la sostanza della Redenzione e poter annunziare che già stavo in mezzo a loro. Ma quando si comunicarono i frutti di Essa in mezzo ai popoli? Quando uscii in pubblico, mi feci conoscere e parlai loro con la potenza della mia parola creatrice. E come tutto ciò che Io feci e dissi si divulgò e si divulga tuttora in mezzo ai popoli, così i frutti della Redenzione ebbero ed hanno i loro effetti.” (Vol. XIX: 15-6-1926). 

scritti della “Serva di Dio” Luisa Piccarreta

Il vostro obiettivo finale non è quello di sostenere le favole di Satana, ma di salvare la vostra anima.

 


Madre della Luce Perpetua 

"Miei cari figli, non diventate schiavi di Satana; I suoi attraenti inganni non salveranno la tua anima. Satana cerca di attirarti con le sue astute tentazioni, in modo che tu inizi a dubitare della rivelazione di Dio.

Non devi aspettare ciò che Satana ti offre, tranne che la sua esca è attaccata a ogni offerta. Quando chiedete qualcosa a Dio, può esserci un ritardo, ma figli miei, Egli non vi porterà mai fuori strada.

Ora vivete, cari figli, nel dominio di Satana, dove sono state uccise tante vite innocenti. Poiché, miei cari figli, il sangue continua a scorrere, le vittime continueranno ad aumentare.

Quanto può durare, miei cari figli, questa carneficina? Quanti ne rimarranno quando verrà scagliata l'ultima pietra? Se gli uomini non cominciano a fare ammenda per i suoi peccati, dove sarà la loro anima quando finirà l'ultimo giorno?

Miei cari figli, non troverete il paradiso in terra anche se avete vissuto qui fin dalla vostra nascita.
Ricordate, cari figli, che il vostro obiettivo finale non è quello di sostenere le favole di Satana, ma di salvare la vostra anima.

"Sia fatta la tua volontà"

22 aprile 2007

Lavoriamo con prudenza, pazienza, umiltà, ma con costanza, per compiere solamente la volontà di Dio per mezzo dell'Immacolata,

 


LETTERA 46   

A P. Pietro Giuseppe Pal, Halaucesti (Romania) S.l.G.C.  

Zakopane 21 IX 1920  


Carissimo P. Pal,  

Ecco dove sono: sui monti per rimettermi m salute.  

È la stessa cosa che si manifestò a Roma, cioè catarro polmonare. Devo camminare poco e piano piano, rimanere molte ore sulla sedia a sdraio all'aria aperta ed essere disposto a vivere fuori del convento come un esiliato almeno per altri due mesi. Abito in una casa di cura diretta dalle Suore del sacratissimo Cuore di Gesù. Abbiamo anche una  cappella, piccola ma molto bella, in cui si conserva il santissimo Sacramento e celebro ogni giorno la s. Messa.  

 Mi procureresti una gioia immensa mandandomi il testo e la musica di «J'irai la voir». Un chierico mi disse di averla sentita cantare in polacco a Wilno (se non sbaglio), ma ivi le mie ricerche sono state vane. Si può trovare la musica, ma non il testo perché è diverso. Ho trovato anche altre parole in francese adattate a questa musica. Scrivimi indirizzando a: Ospedale Climatico, Zakopane.  

 Ho lasciato a Cracovia il tuo indirizzo, quindi i caratteri specifici dell'alfabeto rumeno forse non sono esatti. Il P. Provinciale [P. Luigi Karwacki] mi ha ordinato di mettere da parte tutto, compresa la M.I. (la direzione) e di preoccuparmi solamente di recuperare la salute. Per ora si occupa della M.I. il P.M. Czeslaw Kellar, maestro dei chierici professi e definitore della nostra Provincia.  

 Credo che tu abbia saputo della morte del P. Lodovico Konig1, consunto dalla tisi; eravamo a Roma insieme. Un ricordo nella s. Messa per lui.  

 Dove sta P. Domenico? È già tornato? E come vanno quelle idee che avevi in mente quand'eri in collegio, specialmente riguardo all'istruzione del popolo in materia religiosa e lo sviluppo del seminario? Lavoriamo con prudenza, pazienza, umiltà, ma con costanza, rettificando continuamente le nostre intenzioni, per compiere solamente la volontà di Dio per mezzo dell'Immacolata, aiutandoci vicendevolmente con la preghiera, il consiglio e l'azione.  

 Dove si trova ora il P. Bejan? È in collegio? Fammi avere il suo indirizzo. Lo saluto cordialmente. Gli chiedo un ricordo nella s. Messa.  

 Che cosa hai fatto per Fr. Antonio Glowinski? Se hai delle buone documentazioni, in seguito fammele avere.  

 Ricordati di tutti i nostri patti spirituali: in vita - nel sacrificio della Messa2, per la grazia del martirio3 - e dopo la morte chi arriva per primo alla Patria celeste, affinché io non lasci troppe grazie infruttuose. Ma prega «davvero» e forte forte!  

Arrivederci in... Paradiso4.  

Tuo nel S. Padre Nostro Francesco  

Fr. Massimiliano M. M.I.  

 

PS - Saluti al P. Custode (che è stato a Roma).  

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Traduzione dal latino.  

(1) P. Lodovico Konig morì a Horyniec il 7 VIII 1920. - (2) P. Massimiliano e P. Pal si erano promessi vicendevolmente il «memento» nella s. Messa - cf. pure SK 630. - (3) P. Massimiliano celebrò la sua terza s. Messa il 30 IV 1918 sull'altare di s. Pietro nelle grotte vaticane, secondo la seguente intenzione: «per la grazia dell'apostolato e del martirio per me e per i confratelli in collegio». - (4) Nell'originale, le parole: «davvero e forte forte! Arrivederci in... Paradiso» sono in lingua italiana.  


Pregate molto, cercate, quindi, di cercare almeno qualcosa, qualcosa di più che possa aiutarvi a entrare nel Regno dei Cieli. Il tempo è già su di voi.

 


Rosario - Messaggio UNICO


Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo a J. V.


25 Maggio 2023

Nostro Signore Gesù Cristo parla.

Figlioli, si avvicina il momento del cambiamento che dovrete subire, siete pronti per questo, piccoli miei? Certo, avrete anche la Mia Presenza davanti a voi, come vi sentirete a stare davanti a Me, Miei piccoli? Siete vestiti con un abito di Gloria, con un abito di Purezza, con un abito di Fratellanza, con un abito di Amore tra di voi?

Sì, sono un Dio che esige molto, esigo la perfezione, perché siete stati creati per essere perfetti, come è perfetto il Padre mio, e così è dichiarato nelle Sacre Scritture. Esigo molto, ma do anche molto, ma anche voi non sapete come chiedere. Siete così immersi nelle cose del mondo; Satana continua a mettere molte cose che vi interessano più delle cose divine ed è per questo che non siete preparati, la grande maggioranza di voi, perché siete totalmente immersi in questi interessi passeggeri, meschini, peccaminosi.

Sì, le vostre vesti non sono pulite. Se vi chiedessi, in quel momento, quando mi presento a voi, di chiedervi se volete venire a Me, come vi sentireste? Ci sarebbe vera onestà nelle vostre parole? Vi sentireste perfettamente puliti e, soprattutto, sentireste di meritare, in quel momento, di entrare nel Regno dei Cieli? Se siete onesti, la vostra risposta sarebbe: no, non siete pronti, e questo mi provoca una grande tristezza, perché ho fatto tanto per voi e avete sprecato tanto di quello che vi ho dato.

Io sono il vostro Dio, mi sono donato per voi, mi sono donato totalmente fino alla morte, sono venuto dal cielo, come Maestro, per insegnare a tutti voi le lezioni di vita per essere perfetti. Perché così come voi progredite a scuola, e vi preparate per imparare di più, e poi, per perfezionarvi, seguite dei corsi per poter lavorare in ciò che avete scelto nella vostra vita, chi c'è tra voi che porta avanti questo programma di crescita spirituale, praticamente nessuno, piccoli miei?

Come Dio e come Uomo, mi sento frustrato, perché, ripeto, vi ho dato tutto, tutta la Conoscenza con la quale potevate diventare perfetti, tutta la Conoscenza, affinché quando sarete davanti a Me, come vi chiedo di fare in questo momento, possiate dirmi: "Sì, mio Gesù, sono pronto per te": sì, mio Gesù, sono pronto a entrare nel Regno dei Cieli, perché ho fatto tutto il possibile, e con amore, per imparare e vivere ciò che ci hai insegnato, voglio entrare in Cielo, perché mi sono donato per Te e per i miei fratelli; voglio entrare in Cielo, perché il mio cuore è il Tuo e il Tuo Cuore è il mio". Sei pronto per questo?

Voi dite che sono un Giudice severo, ma se foste preparati, come vi ho appena spiegato, e se la vostra risposta fosse quella che avete appena sentito da Me, non sarei quel Giudice severo, vero? Sarei il Giudice giusto, sarei il Giudice amorevole perché condividerei con voi il Regno dei Cieli per aver agito, per aver agito, per aver vissuto, per aver amato tutto ciò che vi ho insegnato.

Sono un Giudice severo, perché esigo ciò che non avete voluto prendere, perché Mi fa male, Miei piccoli, perché ho trascorso una vita di dolore sulla Terra, sapendo che satana Mi avrebbe attaccato in continuazione e avrebbe posto fine alla Mia vita, attraverso quel piano degli ebrei, che attaccavano Me, il Messia. Ho sofferto molto per il vostro bene, e come Mi ripagate ora, Miei piccoli, non siete perfetti, cercavo quella perfezione in voi e Mi avete deluso. Potete ovviamente dirlo: siete esseri umani e non siete perfetti, ma Io, il Maestro, sono venuto a portarvi la lezione di vita o le lezioni di vita affinché possiate crescere e raggiungere la perfezione. È stata la vostra pigrizia, non siete stati interessati a seguire ciò che vi ho portato sulla Terra per la vostra perfezione, non avete voluto seguirmi, non avete voluto prendere il vostro tempo, il tempo che è mio e che vi ho già spiegato, per quella perfezione, perché essendo perfetti, cercando quella perfezione, avreste aiutato molti dei vostri fratelli, in modo che con il vostro esempio vedessero che è possibile raggiungere quella perfezione, ma non siete stati interessati. Sii onesto e dimmi così: non ero interessato a seguirti, mio Signore.

Ora vi chiedo: cosa vi meritate? Sarete voi stessi a giudicare. Non vi manderò all'inferno, ma dove mi direte di meritare. Vorrei che foste con Me nel Regno dei Cieli, ma proprio come studiate sulla Terra, per raggiungere un alto livello di conoscenza e poter lavorare, per poter vivere, per guadagnare abbastanza per voi stessi, per la vostra famiglia, per aiutare gli altri. Quando raggiungete un alto livello di conoscenza, siete felici, perché guadagnerete con esso, con il vostro lavoro, perché vi siete dedicati allo studio per raggiungere ciò che vi ha portato al successo.

Ora, spiritualmente, quanto avete investito nell'imparare da ciò che vi ho portato, affinché imparaste, affinché foste perfetti, come è perfetto il vostro Padre Dio? Capite ora perché mi dicono che sono un Giudice Giusto? E voi mi vedete male così, mi vedete con terrore, quando vi chiedo solo di vedere in voi ciò che avreste dovuto imparare, con ciò che mi è costato tanto, con ciò che mi ha fatto tanto male, affinché siate santi, affinché siate quelle anime che mi renderanno felice, per stare davanti a me, davanti al vostro Giudizio e che io vi dica, con tutta gioia: andate nel Regno dei Cieli, perché avete imparato e vissuto, con amore, ciò che vi ho insegnato.

Questo è ciò che ho voluto da voi, ma quanti di voi passeranno davvero così? Quanti di voi supereranno questo esame di coscienza? Giudicherete voi stessi, perché in quel momento saprete e conoscerete tutto il potenziale di Conoscenza che vi ho lasciato.

Voi stessi metterete sul piatto della bilancia la Conoscenza che vi ho dato, una Conoscenza che non è impossibile da prendere o da vivere, perché mi sono fatto Uomo, mi sono fatto Piccolo, affinché possiate capire e vivere, dalla vostra piccolezza, ciò che un Dio intero è venuto a insegnarvi. Voi stessi vi collocherete sull'altro piatto della bilancia, collocherete le vostre azioni, collocherete la vostra vita, la confronterete con ciò che avreste dovuto vivere e voi stessi saprete cosa meritate.

Mi fa tanto male vedere quante anime falliscono in quel momento, Mi fa tanto male perché Io, che sono tutto Amore, vedo in voi una grande indolenza, il non voler stare con Me, il non voler essere perfetti, il non voler vivere, studiare, condividere ciò che sono venuto a portarvi, affinché possiate tornare nel Regno dei Cieli, contenti, felici, pieni di vita spirituale, e possiate condividere tutto questo con le anime che già ci vivono.

Comprendete, dunque, Miei piccoli, che non sono Io ad essere ingiusto, siete voi che Mi avete fatto del male, siete voi che non avete voluto imparare da Me, vostro Divino Maestro. Pregate molto, cercate, quindi, di cercare almeno qualcosa, qualcosa di più che possa aiutarvi a entrare nel Regno dei Cieli. Il momento è arrivato, vi è già stato chiesto: sarete davvero in grado di superare la prova?

Grazie, Miei piccoli.


l’Anima, infatti, non ha altro sostegno nella preghiera che la fede, la speranza e la carità.

 


Sono tre i segni del raccoglimento: il primo, se l’anima non è attratta dalle cose  passeggere; il secondo, se ama la solitudine, il silenzio e attende solo a tutto ciò che è  più perfetto; il terzo, se le cose che abitualmente le erano di aiuto, come le riflessioni, le  meditazioni o atti di questo genere, ora la disturbano; l’anima, infatti, non ha altro  sostegno nella preghiera che la fede, la speranza e la carità.

SAN GIOVANNI DELLA CROCE

Amami come sei

 


Conosco la tua miseria, le lotte e le tribolazioni della tua anima, le deficienze e le infermità del tuo corpo….so la tua viltà, i tuoi peccati, e ti dico lo stesso: "Dammi il tuo cuore….amami come sei!.

Se aspetti di essere un angelo per abbandonarti all'amore, non amerai mai. Anche se sei vile nella pratica del dovere e della virtù, se ricadi spesso in quelle colpe che non vorresti commettere più, non ti permetto di non amarmi.

Amami come sei.

In ogni istante e in qualunque situazione tu sia, nel fervore o nell'aridità, nella fedeltà o nella infedeltà,…amami come sei. Voglio l'amore del tuo povero cuore; se aspetti di essere perfetto, non mi amerai mai.

Non potrei forse fare di ogni granello di sabbia un serafino radioso di purezza, di nobiltà e di amore? Non sono io l'Onnipotente? E se mi piace lasciare nel nulla quegli esseri meravigliosi e preferire il povero amore del tuo cuore, non sono io padrone del mio amore?

Figlio mio, lascia che ti ami, voglio il tuo cuore. Certo voglio col tempo trasformarti, ma….per ora…ti amo come sei…..e desidero che tu faccia lo stesso; io voglio vedere dai bassifondi della miseria salire l'amore. Amo in te anche la tua debolezza, amo l'amore dei poveri e dei miserabili; voglio che dai cenci salga continuamente un gran grido: "Gesù, ti amo!".

Voglio unicamente il canto del tuo cuore, non ho bisogno né della tua scienza, né del tuo talento. Una sola cosa m'importa, di vederti lavorare con amore.

Non sono le tue virtù che desidero; se te ne dessi, sei così debole che alimenterebbero il tuo amor proprio; non ti preoccupare di questo. Avrei potuto destinarti a grandi cose; no, sarai il servo inutile; ti prenderò persino il poco che hai….perché ti ho creato soltanto per l'amore.

Oggi sto alla porta del tuo cuore come un mendicante….io, il Re dei Re! Busso e aspetto: affrettati ad aprirmi. Non allegare la tua miseria; se tu conoscessi perfettamente la tua indigenza, morresti di dolore. Ciò che mi ferirebbe il cuore sarebbe di vederti dubitare di me e mancare di fiducia.

Voglio che tu pensi a me ogni ora del giorno e della notte; voglio che tu faccia anche l'azione più insignificante solo per amore. Conto su di te per darmi gioia……….

Non ti preoccupare di non possedere virtù: ti darò le mie.

Quando dovrai soffrire, ti darò la forza. Mi hai dato l'amore, ti darò di saper amare al di là di quanto puoi sognare…..

Ma ricordati…..amami come sei…..

Ti ho dato mia Madre: fa passare tutto dal suo Cuore così puro.

Qualunque cosa accada, non aspettare di essere santo per abbandonarti all'amore, non mi ameresti mai……amami come sei.

………...sai bene che da te stesso non sei niente, non puoi niente, ma un giorno ti meraviglierai nel vedere quel che avremo realizzato insieme……….


Signore che sei divenuto mio amico

 


Sei venuto a me, umilmente e discretamente per offrirmi il tuo Cuore nel dono di una amicizia perenne. Mi hai immediatamente elevato al tuo rango, abbassandoti al mio, e hai voluto un contatto familiare, pieno di abbandono.

Nella mia anima, dove sei entrato con l'ardore silenzioso del tuo amore, tu dimori come l'amico sempre presente, che si dona a me e colma tutte le mie aspirazioni.

Dandoci te stesso tu ci dai ogni cosa, perché tutta la creazione ti appartiene e a coloro che ti ricevono nella loro intimità comunichi tutto ciò che possiedi; ma al disopra di ogni cosa, il dono del tuo Cuore è il dono supremo.

Perché l'intimità sia perfetta tu mi associ alle tue sofferenze e alle tue gioie, mi metti a parte delle tue speranze, delle tue imprese, della tua vita.

M'inviti a collaborare alla tua opera redentrice, a lavorare con te, perché vuoi che la nostra amicizia sia feconda e produttiva, per me stesso e per gli altri.

Non avrei mai pensato che un Dio potesse essere mio amico. Ma tu lo sei, Creatore amico della tua creatura, e santo amico di un peccatore, di un uomo così debole e vile.

Sei l'amico ideale, che non viene mai meno alla sua fedeltà e che non rifiuta nulla di se stesso.

Fa' che a una così grande amicizia io risponda degnamente comportandomi sempre come un tuo amico!


(Prestate attenzione per non essere lasciati indietro)

 


Messaggio ricevuto l'8 giugno 2023

Mia cara figlia scrivi, Io sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il Mio Amore per darti un altro messaggio che viene dal Mio Sacro Cuore al tuo. Sono venuto per darti tutto ciò che il Padre desidera dare a tutti i miei figli, affinché tu possa convertirti al più presto, perché l'anticristo è alle tue porte e vuole prendere il mio posto. Se non vi pentite dei vostri peccati, potreste perdere le vostre anime e tutto ciò che avete, perché Dio è buono, ma vuole la vostra obbedienza. Non potrò portarvi fuori da questo male se non farete la vostra parte, e sarà triste per tutta l'umanità se non ascolterete ciò che sono venuto a dire, perché ci sono stati tanti messaggi ma il Mio popolo non ascolta ciò che sono venuto a chiedere.

Coloro che vivono per le strade delle città saranno sacrificati e violati dal male che verrà a portarvi via da Me. Il diavolo cammina con coloro che non mi obbediscono e vogliono fare solo quello che vogliono, quindi state attenti figli miei, non potete servire due padroni. Se non volete ascoltare ciò che vi dico in questi messaggi, non potrò portarvi fuori dal male che state facendo. Molti genitori fanno di tutto per educare i loro figli, ma non possono fare di più. E molti fanno come i loro figli, perché vogliono vivere come vogliono oggi e non vogliono ascoltare le Parole che vengono dallo Spirito Santo, che è Dio con voi.

O figli miei, non sapete in che mani siete, perché il diavolo ha la sua ora, e quell'ora è quando camminate per le strade delle città facendo tutto ciò che gli piace. Io vi chiamo, perché vi amo e voglio il meglio per voi, ma non tutti vogliono ascoltarmi. Le medicine che i medici vi danno non possono curare le tante malattie che avete quando camminate sulla strada sbagliata, perché il diavolo è colui che fa di tutto perché non possiate più essere curati. Mi rivolgo a voi, figli miei, perché sto vedendo cose molto brutte dalla vostra parte e non voglio assolutamente perdervi. Voglio che tutti ascoltino bene per non cadere nel fuoco eterno, perché l'ora è vicina per portare via quelli che sono Miei, ma non posso portare via ciò su cui il diavolo ha già messo le mani.

Sì, figli miei, vi invito a prestare attenzione per non rimanere indietro, perché tutto ciò che voglio è la vostra salvezza.

Io sono il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Amen.

Maria De Jesus Coelho

Non è possibile dividere l'essere umano, da DIO PADRE