mercoledì 12 novembre 2025
La guerra Europea e le Profezie
martedì 11 novembre 2025
L’Agire dello Spirito divino
Spiritismo
Tutto rivela l’Agire dello Spirito divino, che indica di nuovo Dio, e perciò tutto ciò che è buono e tende al bene, può essere messo in collegamento con l’Agire dello Spirito divino. L’agire demoniaco attira verso il basso, inverte l’amore in odio, nega il bene e il nobile, tende ad’aumentare la lontananza da Dio, mentre l’Agire dello Spirito divino educa all’amore, nobilita l’uomo e lo fa tendere alla Vicinanza di Dio. L’uomo non può agire e pensare bene appena viene influenzato da forze cattive, demoniache, appena queste hanno il potere su di lui. Il suo pensare ed agire sarà sempre rispetto al potere che lo domina. L’uomo si sforza di vivere come è compiacente a Dio, allora lo dominano anche delle Forze spirituali buone, quindi degli esseri che sono compenetrati dalla Forza divina. Allora si trova l’influenza dello Spirito divino, della Corrente di Forza di Dio, che irradia tutto lo spirituale che riconduce a Dio. E’ quindi l’Agire dello Spirito divino quando i pensieri dell’uomo si occupano con Dio, quando lascia permanere i suoi pensieri presso Dio, gli giunge mentalmente la risposta alle domande a cui la sua volontà vorrebbe avere una risposta. Inoltre l’Agire dello Spirito divino è quando il suo desiderio per il cibo spirituale viene calmato tramite la trasmissione della Parola divina. L’Agire dello Spirito divino è quando l’uomo raggiunge la facoltà di comprendere la Parola divina, come Dio vuole che sia compresa. Non si potrà mai dedurre all’agire demoniaco, dove viene annunciata la Volontà di Dio, dove viene insegnato e desiderato l’amore, dove viene trasmessa la Sapienza in una pienezza che non può mai essere l’opera dell’uomo. L’Agire dello Spirito divino non verrà compreso da uomini che non si chiudono all’agire demoniaco, che non gli oppongono abbastanza resistenza e perciò non hanno una chiara conoscenza di Dio e della Forza del Suo Spirito. E per accogliere in sé questo afflusso, l’uomo deve aprirsi, cioè deve stargli di fronte affermativamente, e questo lo può fare soltanto un uomo che si trova nel desiderio di Dio. Su costui però le forze demoniache non hanno nessun potere, di conseguenza riconosce Dio dove Egli Si manifesta, dove il Suo Spirito diventa visibile. Ma chi non desidera Dio, colui si avvicina il potere contrario a Dio, la cui influenza è forte su di lui e lo ostacola nel riconoscere. Di conseguenza non riconoscerà l’Agire dello Spirito divino oppure lo considera l’agire di colui al quale si sottomente tramite la sua volontà, perché questo è l’agire di quest’ultimo, che offusca e confonde il pensare dell’uomo e precipita nel dubbio quell’uomo, la cui fede non era forte ed irremovibile.
Amen
29. ottobre 1941
ESTOLLENS VOCEM
ROSARIO
nella eloquenza di
VIEIRA
ESTOLLENS VOCEM
Finalmente, la terza e ultima petizione è altissima nel giudizio. E perché? Perché comprendiamo, giudichiamo e dichiariamo che tutto il male è il peccato, e che tra tutti quelli che comunemente si chiamano mali, solo il peccato è veramente male: e da questo male, chiediamo a Dio che ci liberi, quando diciamo: "Sed libera nos à malo". Oh, se gli uomini finissero di persuadersi e penetrassero completamente, o se si lasciassero penetrare da questa grande verità! Con quale affetto diverso farebbero a Dio questa petizione e desidererebbero ciò che in essa si chiede!
Tutte le infelicità del mondo, da dove pensate che abbiano la loro prima radice? Tutte nascono dall'equivoco di due nomi: tutte nascono da quell'inganno e errore generale con cui si confondono in tutte le lingue il nome del male e quello del bene. Per questo si lamentava e gridava Isaia: "Vae qui dicitis malum bonum, et bonum malum": (33) Guai a voi che chiamate male il bene! Non c'è altro bene in questo mondo che sia veramente bene, se non la grazia di Dio; né altro male che sia veramente male, se non il peccato. Per questi due articoli di fede si lega la fine del Padre Nostro con l'inizio dell'Ave Maria. Come inizia l'Ave Maria? "Ave gratia plena, Dominus tecum". (34) Dunque, Angelo così ben inteso come benedetto, non avete altro titolo più alto, non avete altro nome di maggiore maestà con cui salutare la vostra Regina? No. Perché nella grazia di cui è piena, si include tutto il bene, così come nel peccato, al quale mai è stata soggetta, è stata libera da ogni male. La grazia non può stare insieme con il peccato; e come Maria, fin dal momento della sua Concezione, è sempre stata piena di grazia, in questa grazia e in questa esenzione dal peccato consiste tutta la sovranità della sua grandezza, ancora maggiore di essere Madre di Dio che io le vengo ad annunciare. Così grande bene è la grazia, così grande male è il peccato. E affinché nessuno dubiti che questo male di cui chiediamo a Dio di liberarci è tutto il male, e non ce n'è altro: ascoltiamo lo stesso Maestro, che così ci ha insegnato a chiedere, e ha chiuso tutte le altre petizioni con questa come la chiave, e più importante di tutte. In quella misteriosa preghiera che Cristo fece al suo Eterno Padre durante l'Ultima Cena, raccomandando molto sotto la sua divina protezione i Discepoli, da cui si allontanava, la clausola con cui concluse la raccomandazione: "serves eos a malo". Non vi chiedo, Padre mio, che li togliate dal mondo, per la cui conversione sono necessari; ma ciò che molto vi prego, è che li guardiate e li liberiate dal male. Questa è stata la preghiera, e sembra veramente che non sia stata ascoltata. Che povertà, che fame, che sete, che persecuzioni, che carceri, che esili, che affronti, che disprezzi, che ignominie, che calunnie, che accuse, che ingiustizie; che flagelli, che tormenti, che martìri, non hanno sofferto quegli stessi Apostoli in tutte le parti del mondo, e in tutti i giorni e ore della vita, fino a perdere infine crudelmente e vergognosamente, alcuni crocifissi come Pietro, altri impalati come Andrea, altri scorticati come Bartolomeo, e tutti, senza eccezione di uno solo, così barbaramente e disumanamente tormentati, quanto era l'empietà e l'odio infernale dei tiranni? Poiché se tutte le fatiche, miserie, disgrazie, afflizioni, pene, disonori; insomma, se tutti i mali del mondo si unirono e si congiurarono contro questi uomini, e si impiegarono e si accanirono su di loro, senza che Dio lo impedisse, né li liberasse, lasciandoli soffrire e morire; come si compì (poiché non poteva non essere ascoltata) la verità della preghiera di Cristo: "Ut serves eos à malo"? Loro soffrirono tutti i mali, e il Padre li liberò da tutto il male? Sì. Perché li confermò in grazia, li liberò dal peccato, e tutti quelli che il mondo chiama mali, non sono mali, solo il peccato è male: "Non dicit, ut serves eos à tribulationibus, ab odiis, à persecutionibus, sed à malo, hoc est à peccato quod simpliciter est malum": dice il Cardinale Caetano: e non era necessario che né lui né altro alcuno lo dicesse.
Questo è il male da cui chiediamo a Dio di liberarci, e questa è la corona con cui Cristo ha concluso la sua preghiera, affinché dicesse la fine con il principio. All'inizio disse: "Pater noster"; alla fine dice: "Sed libera nos a malo": e questo è stato unicamente il male da cui l'Eterno Padre, come Padre, ha liberato unicamente suo Figlio. Non lo ha liberato dalle povertà, né dai lavori, né dalle persecuzioni, né dagli esili, né dagli odi, né dalle ingiurie, né dai flagelli, né dalla morte, e morte di croce; ciò da cui lo ha liberato è stato dal peccato, dando all'umanità di Cristo l'unione ipostatica, con cui la rese impeccabile. E come l'altissimo giudizio di questa ultima petizione mette sotto i piedi tutto quel mondo di orrori, che lo stesso mondo chiama mali, e dicendo: "Libera nos a malo"; riconosce come male solo il peccato, per essere offesa di Dio; né sulla terra, né nel cielo, né dentro lo stesso Dio può esserci concetto più elevato di questo giudizio, né voce più alta di questa petizione: "Extolens vocem".
L'ANIMA DEVE ESSERE CONNESSA ALLA MIA DIVINITÀ...
L'ho creata per me, affinché diventasse come me!
Messaggio dato a ROBERT BRASSEUR
31 ottobre 2025
« Caro figlio, Io Sono Colui che ti ha dato tutto: il Suo Corpo e il Suo Sangue. Il tuo cuore deve fremere di gioia e di Amore! Che ciascuna delle grazie che faccio scendere su di te ti riempia, affinché tu possa compiere la Missione per la quale ti ho preparato. Verrà un tempo in cui non potrete più trovare l'amore in ciascuno dei vostri fratelli, perché molti avranno abbandonato la loro fede che si affievolirà gradualmente e allora molti si scoraggeranno. È in quel momento, figlio mio, che dovrai guidare e soprattutto incoraggiare i Miei figli a continuare a camminare nella fede. La loro sofferenza diventerà intollerabile e SOLO LA PREGHIERA potrà guarire e portare sollievo e pace nel cuore dei Miei figli. Nient'altro potrà colmare il vuoto che molti proveranno. L'anima deve essere sempre connessa alla Mia Divinità, perché è stata creata per essere in costante armonia con Me.
L'HO CREATA PER ME, AFFINCHÉ DIVENTASSE COME ME!
È così che ritroverà tutto il suo splendore. Caro figlio, molti non hanno creduto nella Mia Onnipotenza, ma Io mostrerò loro tutta l'importanza e la Grandezza della Mia Creazione. È così che si renderanno conto che non possono fare nulla senza il Mio consenso e senza la Mia Divinità. Tutto è fatto da Me! Senza il Mio consenso, tutto fallirà! L'uomo non può costruire senza il Mio Aiuto, ed è per questo motivo che tutto crollerà. Il terrore si insedierà nel cuore di tutti coloro che non pregano e il loro cuore diventerà sempre più doloroso. Per tutte queste ragioni, devi portare loro speranza e Amore. Grazie per avermi ascoltato. Benedico te, tua moglie e tutti i tuoi cari.
Il tuo Gesù, nell'Amore del Padre.
PREGHIERA DI SAN AGOSTINO.
Signore mio Gesù Cristo, che per la Redenzione del mondo hai voluto nascere, essere circonciso, disprezzato dai giudei, venduto dal traditore Giuda con un bacio di falsa pace, legato e portato per essere crocifisso come innocente agnello, presentato davanti ai tribunali di Anna e Caifa, Erode e Pilato, accusato con falsi testimoni, ferito con oltraggi e flagelli, e sputato e coronato di spine; che hai voluto essere colpito con una canna, coperto il volto, nudo e inchiodato sulla Croce, sollevato su di essa e posto tra ladroni; che hai voluto che ti dessero da bere fiele e aceto, e essere trafitto con una lancia: per queste tue Santissime Pene, che io, sebbene indegno, ho portato alla mia memoria, e per la tua Santissima Croce e morte, liberami dalle pene dell'inferno e portami dove hai portato il buon ladro crocifisso con te, che con Dio Padre, in Unità dello Spirito Santo, vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Vidi tre santi angeli vestiti di bianco che aprivano una porta di legno
Giornata dei defunti 2.11.2025 - Porta del "Purgatorio"
M.: Ho visto tre angeli santi vestiti di bianco aprire una porta di legno che si trovava sulla sinistra.
Hanno detto che era la porta del “Purgatorio”, così l'hanno chiamata gli angeli santi, e che potevano aprirla grazie al nostro santo sacrificio della Messa e alle nostre preghiere. Gli angeli santi hanno condotto fuori da quella porta le anime dei defunti, che avevano sì le sembianze di esseri umani, ma ho visto che in loro ardeva un piccolo fuoco. Erano, per così dire, trasparenti ai miei occhi.
I santi angeli mi spiegarono che questo fuoco ardeva nelle anime dei defunti perché avevano compreso ciò che li aveva separati dall'amore di Dio nella loro vita terrena, ma non desideravano altro che essere completamente uniti a Dio e vicini a Lui.
Il fuoco, mi spiegarono i santi angeli, era un fuoco purificatore, le anime erano salvate e nella grazia di Dio. Allora il Signore Gesù si avvicinò a loro nella Sua misericordia e nel Suo amore e toccò ogni anima con la Sua mano destra. Vidi che in quel momento il fuoco nelle anime dei defunti si spense e ciò che le faceva soffrire, a causa della mancanza di amore, non c'era più. Furono completamente riempite d'amore e risplendevano d'amore e di gratitudine.
La guerra Europea e le Profezie
lunedì 10 novembre 2025
Gli uomini hanno bisogno della Verità
Soltanto La Verità conduce alla Meta
L’apporto del puro Vangelo sulla Terra è diventato urgente e perciò ho scelto per Me uno strumento che è attivo nella Mia Volontà, perché ha sottomesso la sua volontà del tutto alla Mia e Mi serve come vaso idoneo, nel quale posso lasciar fluire la Corrente del Mio Amore. Perché la Corrente del Mio Amore è “la Mia Parola”. È il Mio Vangelo che annuncio di nuovo in tutta la purezza, come l’ho fatto sulla Terra, ma che non è rimasto così puro e perciò ha sempre di nuovo bisogno di una correzione da Parte Mia, quando voi uomini volete parlare della “Mia Parola. Voi cristiani di chiesa non volete credere che non vi viene più offerta la pura Parola di Dio. Accettate tutto senza dubbio come la “Mia Parola”, ma con una seria riflessione scoprireste certe contraddizioni, non Mi riconoscereste del tutto sicuramente in questa Parola che è stata deformata da uomini in modo, che da molto tempo non camminate più nella Verità e perciò siete nel pericolo di non raggiungere la meta, che vi era stata posta per la vita terrena, perché solo la Verità vi garantisce questa meta.
Perciò vi voglio guidare sempre di nuovo la pura Verità e la dovete solo accettare per percorrere anche sicuramente la via verso l’Alto, la Cui Meta Sono Io Stesso, con il Quale vi dovete unire. E quindi Io Stesso vi offro la Verità che vi fa giungere alla Beatitudine. E voi uomini dovete ascoltare ciò che vi viene ora guidato attraverso uno strumento scelto da Me Stesso, ciò che vi viene portato vicino come il Mio vero Evangelo, affinché camminiate sulla via della Verità.
Se vi esorto a questo, allora voglio appunto che dobbiate esaminare tutto, che non accettiate nulla spensieratamente, perché deve diventare il vostro proprio patrimonio mentale e per questo è necessaria una seria presa di posizione, un esaminare nella volontà di accettare solo il giusto patrimonio spirituale corrispondente alla Verità. Ed allora anche il vostro pensare sarà davvero illuminato, sentirete che cosa potete accettare, perché la Verità toccherà benevolmente la vostra anima, mentre qualsiasi errore la lascia non-impressionata, cioè non le procura nessun progresso spirituale; perché potete davvero credere, che Io vi voglio guidare la Verità e che questo è anche possibile, quando trovo un cuore disposto a servire, che si sottomette totalmente a Me ed alla Mia Volontà, che esso stesso desidera la Verità e permette un agire del Mio spirito in sé.
Perché è il tempo della fine ed è diventato urgentemente necessario che agli uomini venga sottoposta la pura Verità. E’ diventato urgentemente necessario che Io Stesso Mi prenda Cura di coloro, che desiderano la Verità, è diventato urgentemente necessario che i molti errori vengano marchiati, che vengono diffusi anche là, dove si crede di “servire Me”. Ogni uomo stesso potrebbe comunque riconoscere gli errori che si sono insinuati là, dove viene apparentemente annunciata la Verità. Perché se gli uomini vivessero secondo il Mio divino Comandamento dell’amore, sarebbero anche di spirito illuminato, cioè il loro pensare sarebbe orientato nel modo giusto e qualsiasi insegnamento d’errore verrebbe rifiutato; ma badano appunto troppo poco ai Miei Comandamenti dell’amore, e perciò non riconoscono che vengono guidati erroneamente. E perciò devono nuovamente sentire la Mia divina Dottrina dell’amore, a loro dev’essere guidato nuovamente il Vangelo che ha sempre solo per contenuto questa Dottrina dell’amore, perché l’amore è tutto, perché senza amore l’uomo non può stare nella Verità e perché senza amore non può nemmeno mai raggiungere la sua ultima meta: l’unificazione con Me, perché Io Stesso Sono l’Eterno Amore.
E così non stupitevi, quando parlo a voi uomini e vi invio di nuovo i Miei discepoli, non stupitevi, quando guido a voi “la Mia Parola” in tutta la purezza, perché questa Parola è necessaria, se deve essere Luce in voi, perché solo la Verità è Luce che procede da Me e riconduce anche di nuovo a Me, perché solo la Verità vi indica la retta via, che conduce alla Luce ed alla Beatitudine.
Amen
8. aprile 1961
GESU’ SACRAMENTATO “Le mie vere Ostie…”
Volume 12 - Luglio 4, 1917
“Figlia mia, chi fa la mia Volontà sta insieme con Me nel tabernacolo e prende parte alle mie pene, alle freddezze, alle irriverenze, a tutto [ciò] che le stesse anime fanno alla mia presenza Sacramentale. Chi fa la mia Volontà deve primeggiare in tutto, l’è riservato sempre il posto d’onore. Quindi, chi riceve più bene: chi sta davanti a Me o chi sta con Me? Per chi fa la mia Volontà non tollero neppure un passo di distanza tra Me e lei, non divisione di pene o di gioie; forse la terrò in croce, ma sempre con Me. Ecco, perciò ti voglio sempre nel mio Volere, per darti il primo posto sul mio Cuore Sacramentato; voglio sentire il tuo cuore palpitante nel mio, con lo stesso mio amore e dolore. Voglio sentire il tuo volere nel Mio, che moltiplicandosi in tutti Mi dia con un solo atto le riparazioni di tutti e l’amore di tutti; ed il mio Volere nel tuo, che facendo mia la tua povera umanità, la eleva innanzi alla Maestà del Padre come mia vittima continuata”.
I tempi a venire saranno sempre peggiori, l'Amore si sta perdendo, il Vero Amore vi sta sfuggendo dalle mani.
Rosario-Messaggio UNICO.
Messaggio di Dio Padre a J. V.
4 settembre 2025
Parla Dio Padre.
J.V. dice: Vedo Dio Padre seduto con uno scettro in mano, lo scettro è grande circa 60 cm e lo tiene tra le gambe, all'altezza delle ginocchia.
Figlioli miei, siete così pochi, ma così pochi quelli che riconoscono la mia maestà come Re e Signore di tutto ciò che esiste.
Tutto esiste perché così ho voluto Io, ma tutto dovrebbe fluire, per così dire, in modo diverso da come si svolgono ora gli eventi. Vi ho creati, certamente, nel Mio Amore e la vostra presenza sulla Terra dovrebbe produrre amore e ve lo chiedo in questo momento, siete chiamati a produrre amore.
E perché ve lo chiedo, Miei piccoli? Perché l'Amore è la vostra arma, l'arma più potente per combattere Satana e tutti quelli che sono con lui.
L'Amore, e vi chiedo di nuovo, come forse ho già fatto altre volte, cosa pensate che sia l'Amore? L'amore che siete abituati a vivere non è il Mio AMORE, che è quello che dovreste vivere, perché il Mio AMORE in voi avrebbe già dovuto trasfigurarvi in persone e anime molto diverse da come siete ora.
Il Vero AMORE, che è quello che sgorga dal Mio Essere verso di voi e verso tutto il creato, vi trasforma, vi riempie di Pace, vi porta alla perfezione delle vostre azioni, ma quella perfezione nelle vostre azioni deve arrivare a Me, e le vostre azioni certamente arrivano a Me, ma non con il Vero Amore che può venire solo da Me.
Voi usate quella parola così nobile, così perfetta, così Santa, perché, quando dite “Amore”, essa riempie tutto, trasforma tutto, dà vita a tutto. Satana vi ha portato a usare quella parola, ma per coprire i vostri peccati, le vostre deviazioni, i vostri errori, e questo non può essere così.
Perché vi chiedo tanto il Mio Amore in questi tempi? e lo chiedo di nuovo a ciascuno di voi, affinché apriate il vostro cuore, affinché il Mio Amore vi riempia a tal punto da traboccare da voi, e voi, avendoLo in eccesso - come vorrei che fosse così -, possiate proteggere i vostri fratelli, alleviarli da tanta malvagità che c'è intorno a voi.
Il Mio Amore, il Mio Amore nel vostro cuore, dovrebbe dare molti frutti, frutti pieni di vita. Il Mio Amore, il Mio Amore è ciò che dovreste desiderare ardentemente, perché vi porterebbe a uno stato di Grazia tale che potreste già godere, praticamente, il Paradiso in Terra, perché questo è il Paradiso: il Mio Amore.
Tutti siete chiamati ad avere il Mio Amore. Si è parlato molto dell'amore, ma l'amore che voi vivete non ha forza contro Satana, perché sono amori peccaminosi e l'Amore che Io vi chiedo e che ho seminato per primo nel vostro essere, vi dà la Vita Vera e con quella Vita, quella Vita Vera, è con quella che vincerete Satana. Certamente, quando vi riempirete di quella Vita Vera, subirete più attacchi dal nemico, perché Satana non sopporta il Mio Amore.
Quanto Amore, quanto Amore, quanto Amore esiste intorno a voi e voi lo sprecate così tanto! Preferite l'amore, che potrei benissimo definire, come vi ho detto prima, relazioni peccaminose, quelle sì che permettete nella vostra vita, perché arrivano facilmente, vi lasciano, apparentemente, un gusto carnale, ma, appena quella relazione se ne va, vi lascia in una disgrazia spirituale.
Il Mio Amore, il Vero Amore, vi riempirà sempre, vi sentirete soddisfatti, gioiosi, allegri, la Pace vivrà in voi e potrete contagiarla ai vostri fratelli.
Voi avete dentro di voi l'arma più potente contro Satana in questi tempi e non la state usando, perché, purtroppo, quelle relazioni peccaminose vi attraggono così tanto. Vivete in un'immensa dissolutezza e ciò che dovrebbe essere pace, gioia, massima crescita spirituale, vivendo nel Mio Amore, non lo usate.
Venite a Me, piccoli Miei, prendete da Me il Mio Amore, affinché possiate difendervi, veramente forti, dagli attacchi di Satana.
Vi benedico, piccoli Miei, meditate su ciò che vi ho detto, perché i tempi a venire saranno sempre peggiori, l'Amore si sta perdendo, il Vero Amore vi sta sfuggendo dalle mani.
Inginocchiatevi, inginocchiatevi e chiedetemi perdono per le vostre cattive azioni e così il Mio Amore potrà incarnarsi in voi, affinché siate un altro Cristo qui sulla Terra, anime, anime che combatteranno contro la malvagità di Satana.
Vi benedico nel Mio Nome di Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, affinché abbiate sempre il Mio Amore nel vostro cuore e lo custodiate come un grande Tesoro, perché è davvero così.
Amen.
INVOCAZIONI PER I MORIBONDI.
1.- INVOCAZIONI PER I MORIBONDI.
Ricevi, Signore, il tuo servo (la tua serva) nel luogo dove deve attendere la tua Misericordia. R/ Amen.
Libera, Signore, l'Anima del tuo servo (a) da tutti i pericoli dell'inferno, dalle trappole delle pene e da tutte le tribolazioni. R/ Amen.
Libera, Signore, l'Anima del tuo servo (a), come liberasti Enoch ed Elia dalla morte comune agli uomini. R/ Amen.
Libera, Signore, l'Anima del tuo servo (a), come liberasti Noè dal diluvio. R/ Amen.
Libera, Signore, l'Anima del tuo servo (a), come liberasti Isacco dall'essere immolato, e dalla mano di suo padre Abramo. R/ Amen.
Libera, Signore, l'Anima del tuo servo (a), come liberasti Lot da Sodoma e dalle fiamme del fuoco. R/ Amen.
Libera, Signore, l'Anima del tuo servo (a), come liberasti Mosè dalla mano del Faraone, re degli egiziani. R/ Amen.
Libera, Signore, l'Anima del tuo servo (a), come liberasti Daniele nella fossa dei leoni. R/ Amen.
Libera, Signore, l'Anima del tuo servo (a), come liberasti i tre giovani dalla fornace ardente, e dalle mani di un re crudele. R/ Amen.
Libera, Signore, l'Anima del tuo servo (a), come liberasti Davide dalle mani del re Saul, e dalle mani di Golia. R/ Amen.
Libera, Signore, l'Anima del tuo servo (a), come liberasti Pietro e Paolo dalle carceri. R/. Amen
E così come liberasti dalla terribile tortura la tua Beatissima Vergine e Martire Tecla, così degnati di liberare l'Anima del tuo servo (a), e concedile di poter godere con te dei beni del cielo.
Preghiamo: Ti affidiamo, Signore, l'Anima del tuo servo (a) e ti supplichiamo, Signore Gesù Cristo, Salvatore del mondo, di non smettere di collocare nel seno dei tuoi Patriarchi questa Anima, per la quale Misericordiosamente scendesti sulla terra. Riconosci, Signore, la tua creazione, creata non da dei stranieri, ma da Te, unico Dio Vivo e Vero. Infatti, non c'è Dio al di fuori di Te, né comparabile nelle tue opere. Rallegrati, Signore, di fronte a questa Anima, e non ricordarti delle sue antiche iniquità e degli eccessi suscitati dalla violenza e dall'ardore delle sue passioni. Poiché, sebbene abbia peccato, non ha negato il Padre, né il Figlio, né lo Spirito Santo, ma ha creduto, e ha avuto amore e zelo per il Dio che ha fatto tutte le cose.
Signore, ti supplichiamo di dimenticare i delitti e le ignoranze della sua giovinezza, ma ricordati di lui nella Gloria della tua Carità, secondo la tua Grande Misericordia.
Si aprano i cieli e si rallegrino con lui gli Angeli. Ricevi il tuo servo (a) nel suo Regno. Lo accolga San Michele, Arcangelo di Dio, che meritò di essere Principe della Milizia Celeste.
Escono incontro a lui i Santi Angeli di Dio e lo conducano alla Città Celeste, Gerusalemme. Lo accolga il Beato Pietro Apostolo a cui furono date le chiavi del regno dei cieli.
Lo aiuti l'Apostolo San Paolo, vaso d'elezione. Interceda per lui San Giovanni, Apostolo di Dio a cui furono rivelati i Segreti del Cielo. Pregano per lui tutti i Santi Apostoli, a cui il Signore diede il potere di legare e di sciogliere.
Intercedano per lui tutti i Santi e gli eletti di Dio, che in questo mondo soffrirono grandi tormenti per il Nome di Cristo; affinché, liberato dalle catene della carne, meriti di giungere al Glorioso Regno dei Cieli, per la Grazia del Nostro Signore Gesù Cristo, che con il Padre e lo Spirito Santo vive e regna nei secoli dei secoli. R/. Amen.
Preghiera: La Clementissima Vergine Maria, Madre di Dio, Pietosissimo Consolatore dei tristi, affida a suo Figlio l'Anima del servo (a) __________ affinché, con questa intercessione materna, non tema gli orrori della morte; ma che, con la sua compagnia, giunga gioioso alla Patria Celeste desiderata. R/. Amen.
A te ricorro San Giuseppe, Patrono dei moribondi, a te nel cui felice transito furono solleciti Gesù e Maria; per queste due carissime garanzie ti affido con impegno l'Anima di questo tuo servo (a) ______________ che lotta nell'estrema agonia; affinché, per la tua protezione, sia libero dalle insidie del diavolo e dalla morte perpetua, e meriti di andare ai Gaudi Eterni.
Satana ha già finito di banchettare sui cuori dei Miei figli, il suo tempo è finito …
Carbonia 08 novembre 2025
Gesù con te, amata figlia
In verità ti dico: ecco, il Cielo discende a far nuove tutte le cose. Arriva il Re della gloria, è sul Suo cavallo bianco impreziosito a festa. Vedrete la Sua gloria, vi stupirete della Sua bellezza, Egli possiede ogni Bene in Sé.
Al Suo seguito, san Michele Arcangelo, a capo schiera, conduce l’Esercito per la battaglia finale.
Satana ha già finito di banchettare sui cuori dei Miei figli, il suo tempo è finito, ma nella sua ira cercherà di aggrappare a sé più anime possibili.
Ancora un poco e poi il suo miserabile essere sarà incatenato all’Inferno, …le Mie mani saranno le sue catene.
Tuonano i cieli! …si apra la terra! Giunga il Re della gloria nella Sua infinita Maestà. Ecco, gli uomini conosceranno la Sua potenza.
Si risveglino i cuori di coloro che stavano dormienti, gridino a Me tutto il loro dolore per avermi odiato, Mi chiedano perdono con cuore contrito e Io li abbraccerò a Me.
La Mia Misericordia è grande, ma grande sarà anche la Mia Giustizia!
Apritemi le porte del vostro cuore, o uomini, tornate al vostro vero Dio, non osate mettervi contro di Lui, Egli è Colui che tutto possiede, è l’unico e vero Dio! …il Creatore! …non c’è altro dio all’infuori di Lui. Tornate in fretta a Lui. Convertitevi, o uomini, convertitevi!! Preparatevi! … I segni ci sono tutti!
Il sole sarà causa di grande dolore!
I vulcani si accenderanno all’unisono!
La Terra tremerà in ogni angolo del pianeta.
L’acqua sommergerà città intere.
Portatemi rispetto e fate ciò che Io vi dico per non restare in questo mondo a subire l’inferno che verrà.
Natale è alle porte quale grazia del Signore!!!
Egli viene a recuperare i Suoi figli dall’inganno di Satana, viene vittorioso: … il Suo grido è di giustizia!
La guerra Europea e le Profezie
domenica 9 novembre 2025
Il linguaggio della natura - Creazione e Creatore
Siamo solo ospiti sulla Terra
Lasciate parlare a voi la natura, quali indescrivibili Opere di Miracoli vi presenta e vi rivela costantemente il Mio Amore e la Mia Onnipotenza. Ascoltate e contemplate. Orientate i vostri sguardi su ogni creatura e riconoscete in ciò la Mia Volontà di formare e la Mia Forza e riconoscete Me Stesso in tutte le Mie Opere di Creazione. Vedete, quanto incomparabilmente affascinanti e come molteplici sono queste Creazioni e quanto ognuna adempie in modo sensato la sua destinazione e quale scopo abbia ogni Opera di Creazione per il mantenimento dell’Intera Creazione. Lasciate parlare a voi Me Stesso attraverso la natura, ed ascoltate la Mia Voce, allora riconoscerete la Mia Onnipotenza, Amore e Sapienza e vi piegherete dinanzi a questi, allora saprete che siete la più meravigliosa Opera di Creazione sulla Terra che è proceduta dalla Mia Mano, e riconoscerete quanto infinitamente sono interessato a voi, che rimaniate anche in Me, perché ogni Opera di Creazione è sorta soltanto per voi, è soltanto un gradino antecedente sul quale vi siete sviluppati a ciò che siete ora, in Creazioni libere, autonome, che possono diventare ancora infinitamente di più che quello che sono ora. Osservate la natura e vedete il suo cammino del divenire, la sua salita che si può riconoscere in tutte le Creazioni della natura. L’essere più minuscolo è la Mia Opera, il filo d’erba più minuscolo è il Mio Pensiero che è diventato forma. Ed ogni creatura obbedisce alla Mia Volontà, esegue ciò che le ho posto come compito, serve di nuovo l’uomo assicurandone la sua sussistenza. Nulla è senza scopo e meta, nulla avviene senza la Mia Volontà, tutto ha per motivazione la Mia Sapienza ed il Mio Amore. E se non vi è evidente la Mia Sapienza ed il Mio Amore, perché non sapete nulla del collegamento che tutte le Opere di Creazione hanno tra loro, allora riconoscete il Mio Amore che si manifesta sempre di nuovo nei Miracoli della natura. Vedete, come intorno a voi tutto verdeggia e fiorisce, come matura e porta frutti, vedete come si svolge sempre di nuovo lo stesso processo, per voi, per assicurare a voi uomini la vita e per mantenere tutto ciò che vive sulla Terra. Ho fatto sorgere innumerevoli Creazioni nelle dimensioni più differenti, nelle più diverse forme e destinazioni, e se aprite i vostri occhi ed orecchie, non vi sfugge nulla ed il Mio ultragrande Amore e Sapienza vi devono essere evidenti. Perché Io dò affinché voi possiate ricevere, Io creo affinché voi ne traiate l’utilità, Io conservo ed assisto la Creazione, affinché il vostro cuore possa gioirne e riconosciate Me, il Quale Sono dall’Eternità e del Cui Essere voi dubitate, la Cui Volontà ed Essere volete escludere e le Cui Opere considerate come sorte da sé stesse. Voi passate oltre a tutti i Miracoli della Creazione e non comprendete il linguaggio della natura, vedete la Creazione, ma non il Creatore in lei, vedete bensì l’effetto ma non la Causa, la Volontà che è alla base di ogni Creazione. Credete di essere pieni di sapienza da poter sondare il sorgere di tutte le cose, ma il vostro sapere è un’opera frammentaria, finché non riconoscete Me come Fondamento UR della Creazione. Io vi vengo vicino in ogni Creazione della natura, è il deflusso di Me Stesso, è un Pensiero che è diventato forma secondo la Mia Volontà; ogni Creazione della natura è una dimostrazione che Io Sono, perché senza di Me nulla esisterebbe, perché soltanto la Mia Volontà ha chiamato in Vita ciò che vedete e di ciò che vi circonda. E nulla può essere o divenire senza la Mia Volontà, nulla può sussistere, se la Mia Volontà e la Mia Sapienza non ne dà il suo Assenso. La Mia Volontà, il Mio Amore, la Mia Sapienza e la Mia Forza però devono anche insegnarvi a credere in un Essere, devono farvi riconoscere che Quelle appartengono ad un Essere, il Quale quindi vuole anche parlarvi mediante i Miracoli della natura, il Quale vorrebbe essere intimamente unito con voi che ne siete il motivo, come anche le Sue Opere di Creazione, per il sorgere dell’intera Creazione. Io voglio che diventiate sapienti, dovete però ascoltare il linguaggio della Creazione, la Voce che si manifesta a voi nella natura, dovete tenere con Me il dialogo, con il Creatore Essenziale di tutte le cose, ed Io vi darò la Risposta alle vostre domande, secondo la vostra volontà vi darò secondo la Verità, appena riconoscete Me come il Donatore della Verità. Io vi sono vicino in ogni tempo, appena desiderate di appartenere a Me, appena inviate un pensiero su a Me E perciò Mi troverete ovunque vi troviate, ma ancora prima Mi troverete nella solitudine, dove tutto ammonisce al Creatore, il Quale ha fatto sorgere il Cielo e la Terra tramite la Sua Volontà, perché il Suo Amore Lo determina di dare una possibilità all’essenziale che si era una volta separato da Lui, di venirGli di nuovo vicino. Ed il sapere su questo deve giungere a voi uomini, voi stessi dovete desiderare il sapere e perciò dovete ascoltare la Voce della Creazione, perché attraverso questa Io parlo a voi che Mi volete ascoltare.
Amen
1. agosto 1943
- L’Anticristo, per superbia di un’ora, diverrà il maledetto e l’oscuro dopo essere stato un astro del mio esercito.
Dice Gesù: «Se si osservasse per bene quanto da qualche tempo avviene, e specie dagli inizi di questo secolo che precede il secondo mille, si dovrebbe pensare che i sette sigilli sono stati aperti. Mai come ora Io mi sono agitato per tornare fra voi con la mia Parola a radunare le schiere dei miei eletti per partire con essi e coi miei angeli a dare battaglia alle forze occulte che lavorano per scavare all’umanità le porte dell’abisso. Guerra, fame, pestilenze, strumenti di omicidio bellico - che sono più che le bestie feroci menzionate dal Prediletto - terremoti, segni nel cielo, eruzioni dalle viscere del suolo e chiamate miracolose a vie mistiche di piccole anime mosse dall’Amore, persecuzioni contro i miei seguaci, altezze d’anime e bassezze di corpi, nulla manca dei segni per cui può parervi prossimo il momento della mia Ira e della mia Giustizia.
Nell’orrore che provate, esclamate: “Il tempo è giunto; più tremendo di così non può divenire!” E chiamate a gran voce la fine che vi liberi. La chiamano i colpevoli, irridendo e maledicendo come sempre; la chiamano i buoni che non possono più oltre vedere il Male trionfare sul Bene.
Pace, miei eletti! Ancora un poco e poi verrò. La somma di sacrificio necessaria a giustificare la creazione dell’uomo e il Sacrificio del Figlio di Dio non è ancora compiuta. Ancora non è terminato lo schieramento delle mie coorti e gli angeli del Segno non hanno ancora posto il sigillo glorioso su tutte le fronti di coloro che hanno meritato d’essere eletti alla gloria.
L’obbrobrio della terra è tale che il suo fumo, di poco dissimile a quello che scaturisce dalla dimora di Satana, sale sino ai piedi del trono di Dio con sacrilego impeto. Prima della apparizione della mia Gloria occorre che oriente ed occidente siano purificati per essere degni dell’apparire del mio Volto.
Incenso che purifica e olio che consacra il grande, sconfinato altare dove l’ultima Messa sarà celebrata da Me, Pontefice eterno, servito all’altare da tutti i santi che cielo e terra avranno in quell’ora, sono le preghiere e i patimenti dei miei santi, dei diletti al mio Cuore, dei già segnati del mio Segno: della Croce benedetta, prima che gli angeli del Segno li abbiano contrassegnati.
È sulla terra che il segno si incide ed è la vostra volontà che lo incide. Poi gli angeli lo empiono di un oro incandescente che non si cancella e che fa splendere come sole la vostra fronte nel mio Paradiso.
Grande è l’orrore di ora, diletti miei; ma quanto, quanto, quanto ha ancora da aumentare per essere l’Orrore dei tempi ultimi! E se veramente pare che assenzio si sia mescolato al pane, al vino, al sonno dell’uomo, molto, molto, molto altro assenzio deve ancora gocciare nelle vostre acque, sulle vostre tavole, sui vostri giacigli prima che abbiate raggiunto l’amarezza totale che sarà la compagna degli ultimi giorni di questa razza creata dall’Amore, salvata dall’Amore e che si è venduta all’Odio.
Che se Caino andò ramingando per la terra per avere ucciso un sangue, innocente, ma sempre sangue inquinato dalla colpa d’origine, e non trovò chi lo levasse dal tormento del ricordo perché il segno di Dio era su lui per suo castigo - e generò nell’amarezza e nell’amarezza visse e vide vivere e nell’amarezza morì - che non deve soffrire la razza dell’uomo che uccise di fatto e uccide, col desiderio, il Sangue innocentissimo che lo ha salvato?
Dunque pensate pure che questi sono i prodromi, ma non è ancora l’ora.
Vi sono i precursori di colui che ho detto potersi chiamare: "Negazione", “Male fatto carne”, “Orrore”, “Sacrilegio”, “Figlio di Satana”, “Vendetta”, “Distruzione”, e potrei continuare a dargli nomi di chiara e paurosa indicazione. Ma egli non vi è ancora.
Sarà persona molto in alto, in alto come un astro. Non un astro umano che brilli in un cielo umano. Ma un astro di una sfera soprannaturale, il quale, cedendo alla lusinga del Nemico, conoscerà la superbia dopo l’umiltà, l’ateismo dopo la fede, la lussuria dopo la castità, la fame dell’oro dopo l’evangelica povertà, la sete degli onori dopo il nascondimento.
Meno pauroso il vedere piombare una stella dal firmamento che non vedere precipitare nelle spire di Satana questa creatura già eletta, la quale del suo padre di elezione copierà il peccato. Lucifero, per superbia, divenne il Maledetto e l’oscuro. L’Anticristo, per superbia di un’ora, diverrà il maledetto e l’oscuro dopo essere stato un astro del mio esercito.
A premio della sua abiura, che scrollerà i cieli sotto un brivido di orrore e farà tremare le colonne della mia Chiesa nello sgomento che susciterà il suo precipitare, otterrà l’aiuto completo di Satana, il quale darà ad esso le chiavi del pozzo dell’abisso perché lo apra. Ma lo spalanchi del tutto perché ne escano gli strumenti di orrore che nei millenni Satana ha fabbricato per portare gli uomini alla totale disperazione, di modo che da loro stessi invochino Satana Re, e corrano al seguito dell’Anticristo, l’unico che potrà spalancare le porte d’abisso per farne uscire il Re dell’abisso, così come il Cristo ha aperto le porte dei Cieli per farne uscire la grazia e il perdono, che fanno degli uomini dei simili a Dio e re di un Regno eterno in cui il Re dei re sono lo.
Come il Padre ha dato a Me ogni potere, così Satana darà ad esso ogni potere, e specie ogni potere di seduzione, per trascinare al suo seguito i deboli e i corrosi dalle febbri delle ambizioni come lo è esso, loro capo. Ma nella sua sfrenata ambizione troverà ancora troppo scarsi gli aiuti soprannaturali di Satana e cercherà altri aiuti nei nemici del Cristo, i quali, armati di armi sempre più micidiali, quali la loro libidine verso il Male li poteva indurre a creare per seminare disperazione nelle folle, lo aiuteranno sinché Dio non dirà il suo “Basta” e li incenerirà col fulgore del suo aspetto.46
Molto, troppo - e non per sete buona e per onesto desiderio di porre riparo al male incalzante, ma sibbene soltanto per curiosità inutile - molto, troppo si è arzigogolato, nei secoli, su quanto Giovanni dice nel capitolo 10 dell’Apocalisse. Ma sappi, Maria, che Io permetto si sappia quanto può essere utile sapere e velo quanto trovo utile che voi non sappiate.
Troppo deboli siete, poveri figli miei, per conoscere il nome d’onore dei “sette tuoni” apocalittici. Il mio angelo ha detto a Giovanni: “Sigilla quello che han detto i sette tuoni e non lo scrivere”. Io dico che ciò che è sigillato non è ancora ora che sia aperto e se Giovanni non lo ha scritto Io non lo dirò.
Del resto a voi non tocca gustare quell’orrore e perciò... Non vi resta che pregare per coloro che lo dovranno subire, perché la forza non naufraghi in essi e non passino a far parte della turba di coloro che sotto la sferza del flagello non conosceranno penitenza e bestemmieranno Iddio in luogo di chiamarlo in loro aiuto. Molti di questi sono già sulla terra e il loro seme sarà sette volte sette più demoniaco di essi.
Io, non il mio angelo, Io stesso giuro che quando sarà finito il tuono della settima tromba e compito l’orrore del settimo flagello47, senza che la razza di Adamo riconosca Cristo Re, Signore, Redentore e Dio, e invocata la sua Misericordia, il suo Nome nel quale è la salvezza, Io, per il mio Nome e per la mia Natura, giuro che fermerò l’attimo nell’eternità. Cesserà il tempo e comincerà il Giudizio. Il Giudizio che divide in eterno il Bene dal Male dopo millenni di convivenza sulla terra48 .
Il Bene tornerà alla sorgente da cui è venuto. Il Male precipiterà dove è già stato precipitato dal momento della ribellione di Lucifero e da dove è uscito per turbare la debolezza di Adamo nella seduzione del senso e dell’orgoglio.
Allora il mistero di Dio si compirà. Allora conoscerete Iddio. Tutti, tutti gli uomini della terra, da Adamo all’ultimo nato, radunati come granelli di rena sulla duna del lido eterno, vedranno Iddio Signore, Creatore, Giudice, Re.
Sì, lo vedrete questo Dio che avete amato, bestemmiato, seguito, schernito, benedetto, vilipeso, servito, sfuggito. Lo vedrete. Saprete allora quanto Egli meritava il vostro amore e quanto era meritevole il servirlo.
Oh! gioia di coloro che avranno consumato se stessi nell’amarlo e nell’ubbidirlo! Oh! terrore di coloro che sono stati i suoi Giuda, i suoi Caini, di coloro che hanno preferito seguire l’Antagonista e il Seduttore in luogo del Verbo umanato in cui è Redenzione; del Cristo: Via al Padre; di Gesù: Verità santissima; del Verbo: Vita vera.»
DA: I QUADERNI DEL 1943
Accanto a questo re scelto e provato, siate orgogliosi e degni di camminare al suo fianco.
4 novembre 2025
Frutto di un dialogo continuo tra me, Gesù e Maria, questo testo è stato messo da parte per essere diffuso su richiesta di Gesù Cristo, ora. Con la Sua benedizione e nella Sua Divina Volontà vi comunico questo testo.
Parola di Gesù Cristo:
«Questo privilegio gli appartiene. Gli è stato dato, lui lo ha accettato, lo ha rispettato e ha mantenuto la sua fedeltà nella perfezione e nell'obbedienza che io ho esigito da lui.
È re per nascita e rimarrà tale secondo il volere di Dio, Divino Sovrano, Unico ed Eterno.
Accanto a questo re scelto e provato, siate orgogliosi e degni di camminare al suo fianco. Prendete, come lui, la forza della dolcezza e dell'umiltà; il coraggio della Fede e dell'Amore, doni del Dio Vivente.
Questo figlio di discendenza reale, atteso dal suo popolo e protetto da Maria Immacolata Regina Universale, donerà il suo cuore fervente in misura pari ai privilegi ricevuti nella sua nobiltà e purezza.
Un popolo martire ha benedetto e consacrato la sua regalità. Esiliato e di rifugio in rifugio, ha saputo, con la sua rettitudine e la sua fede, resistere e opporsi alla maledizione che si voleva imporgli.
Dalla sua nascita regale si è abbassato, al servizio della verità e della speranza, senza perdere i suoi diritti, i suoi doveri e la sua nobiltà.
Un popolo fedele ha pregato, supplicato, implorato Gesù e Maria Immacolata di riportare questo re, cacciato lontano dai suoi, e di riportarlo là dove la storia dell'umanità deve riprendere il suo corso, purificata e salvata.
Figlio di Dio, piccolo re, il tuo popolo, nel suo amore incrollabile, ha saputo affidarti alla Sacra Famiglia, precursori e protettori, nella loro fuga in Egitto.
Questo popolo di una Nuova Francia, prostrato e fiducioso, chiede il ritorno del suo figlio re che non ha né dimenticato né abbandonato.
O popolo fedele, Gesù, Maria e Giuseppe riportano dall'esilio, «al momento opportuno dal Cielo», questo re che riconoscerete nel suo sguardo che tocca l'anima, nel suo sorriso che placa e nelle sue mani che portano guarigione. Con questo re comprenderete la parola fraternità che sono venuto a darvi in eredità e chiave d'accesso all'Eternità: «Amatevi gli uni gli altri come Io vi ho amati».
Preparatevi, figli miei, ho molto da chiedervi poiché ho molto da darvi.
Gesù Cristo»
Maria Caterina dell'Incarnazione Redentrice, umile servitrice della Divina Volontà dell'Onnipotente, Unico Dio.
Gesù con i pagani e con Abigail - Ven. Anne Catherine Emmerick
Secondo le visioni del
Ven. Anna Caterina Emmerick
LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTISSIMA MADRE
(Dalla fine della prima Pasqua alla prigionia di San Giovanni Battista)
Gesù con i pagani e con Abigail
Mentre si celebravano queste feste, Gesù andò dove si trovavano i pagani. Abigail gli aveva chiesto con molta insistenza e gli stessi giudei, ai quali faceva molti favori, gli avevano chiesto di andare a parlare con lei. L'ho visto, con alcuni dei suoi discepoli, attraversare la città dei giudei e dirigersi verso quella dei pagani, attraverso un parco, nel centro della città, che era il luogo di incontro di giudei e pagani quando si vedevano per questioni di commercio. Lì si era fermata Abigail con le sue cinque figlie, con il suo seguito e con molte altre giovani pagane. Abigail era una donna forte, di alta statura, di circa cinquanta anni, come Filippo. Aveva sul volto qualcosa di triste e ansioso; desiderava salute e insegnamento, ma non sapeva cosa fare; si trovava avvolta in impegni ed era sorvegliata dagli spioni di Filippo. Si gettò ai piedi di Gesù, che la sollevò; poi la istruì insieme a tutte le presenti, mentre andava e veniva da un lato all'altro. Parlò del compimento delle profezie, della chiamata dei pagani e del battesimo. Da tutti i luoghi dove era stato Gesù, gruppi di persone andavano a Ainón e venivano battezzati dai discepoli che Gesù aveva lasciato lì: c'erano tra loro giudei e pagani, che chiedevano di essere battezzati. Andrea, Giacomo il Minore, Giovanni e i discepoli del Battista battezzavano lì. Dal luogo dove era stato arrestato il Battista andavano e venivano messaggi.
Gesù ricevette da Abigail le abituali dimostrazioni di riverenza. Aveva disposto servitori giudei che gli lavarono i piedi e gli diedero il benvenuto. Le chiese umilmente perdono per aver desiderato conversare con lui, poiché da tempo anelava alla salute e al suo insegnamento, e gli chiedeva anche di partecipare a una festa che aveva preparato. Gesù si mostrò estremamente buono verso tutti e verso di lei in particolare. Le parole di Gesù, come il suo sguardo, la commossero profondamente. L'insegnamento dato ai pagani durò fino al pomeriggio. Gesù accettò l'invito di Abigail e si diresse verso la parte orientale della città, non lontano dal tempio dei pagani, luogo di molti bagni, dove era stata organizzata una festa. Anche i pagani celebravano il novilunio con speciale solennità. Prima di arrivare Gesù, il cammino portava alla strada divisoria di giudei e pagani. Lì vide molti malati distesi su letti di legno, nelle case aperte nei muri: erano pagani e giacevano tra paglia e fango. I pagani avevano qui molti poveri. Per il momento non guarì nessuno. In quel luogo di svago dei pagani, Gesù insegnò a lungo ai pagani, in parte camminando e in parte durante il pasto. Parlò in parabole degli uccelli, per mostrare i loro lavori inutili e infruttuosi; parlò delle ragnatele che si disfacevano senza profitto, della sollecitudine delle formiche e delle vespe; e contrappose il lavoro ordinato e fruttuoso delle api. Il pasto al quale partecipò Abigail, distesa come le altre a tavola, fu di beneficio per i poveri, perché Gesù ordinò che fosse distribuito tra loro. C'erano anche grandi feste nel tempio dei pagani, che era piuttosto imponente e aveva cinque parti aperte, con gallerie di colonne, da cui si poteva vedere. Al centro c'era una cupola alta. C'erano idoli in varie gallerie. Il principale di questi idoli si chiamava Dagon: aveva sopra forma di uomo e finiva come un pesce. Altri idoli avevano figure di animali; ma nessuna di forme belle, come le statue greche e romane. Ho visto fanciulle che ponevano corone e ghirlande sugli idoli, mentre cantavano e danzavano, e sacerdoti che offrivano incenso su un tripode. Nella cupola del tempio c'era una meravigliosa rappresentazione della notte in movimento. Si muoveva una sfera luminosa circondata da stelle intorno al soffitto e si poteva vedere da fuori e da dentro. Sembrava rappresentare il movimento delle stelle, o la luna nuova, o il corso del nuovo anno. La sfera brillante si muoveva lentamente e quando arrivava dall'altra parte, cessavano i canti da questo lato e iniziavano dall'altro dove arrivava la luna. Non lontano da dove Gesù aveva partecipato al pasto, c'era un luogo di svago dove ho visto giocare le fanciulle: erano legate, le gambe con legacci e portavano archi con frecce e piccole lance decorate con fiori; correvano in uno spazio adornato con fiori e altri artifici; tiravano frecce e scagliavano le lance contro uccelli legati e contro vari animali, come capre e piccoli asini legati al palco davanti al quale correvano. C'era lì, vicino al luogo della festa, un idolo spaventoso con le fauci aperte, come una bestia, e nel resto simile a un uomo con le mani messe davanti; era vuoto e sotto ardeva fuoco. Gli animali che riuscivano a uccidere li mettevano nelle sue fauci e si bruciavano lì, cadendo i resti sotto.
Gli animali che non venivano raggiunti erano considerati sacri e separati dagli altri: i peccati degli abitanti venivano caricati su di loro tramite i sacerdoti e poi venivano mandati nel deserto. Era qualcosa di simile a ciò che praticavano gli ebrei con il capro espiatorio. Se non ci fosse stato lì il sofferenza degli animali e quel rito spaventoso, mi sarebbe piaciuta moltissimo la leggerezza e l'abilità di quelle ragazze nel correre e nel tirare. La festa durò fino al pomeriggio, e quando apparve la luna, gli animali furono sacrificati.
Di notte, tutto il tempio pagano e il castello di Abigail erano pieni di torce luminose. Gesù insegnò dopo cena e molti pagani si convertirono, andando poi al battesimo a Ainon. Di notte, Gesù salì, alla luce delle torce, fino al castello di Abigail e parlò con lei nel vestibolo del suo palazzo, sotto le colonne. C'erano lì alcuni servitori di Filippo. La donna si trovava così contrariata in tutto, perché era spiata, e fece capire a Gesù il suo tormento con uno sguardo rivolto agli uomini che la osservavano. Gesù conosceva tutto il suo interno e anche la banda che la sorvegliava; provava compassione per lei. Lei chiese se potesse riconciliarsi con Dio. Un punto la affliggeva sempre: il suo precedente adulterio e la morte prematura del marito. Gesù la consolò e le disse che i suoi peccati le erano perdonati; che continuasse a fare opere buone, perseverando e pregando. Lei era della razza dei gebusei, pagani che avevano l'abitudine di abbandonare le loro creature difettose e lasciarle perire, e molte superstizioni riguardo ai segni osservati alla nascita dei bambini.
In tutti i luoghi dove arrivava Gesù, si vedevano preparativi per la festa dei Tabernacoli: si trafficavano artefatti di paglia e si facevano tende leggere da campeggio e capanne di rami e foglie a Betharamphta e sui tetti delle case. Le fanciulle erano impegnate a selezionare fiori e piante e a metterli in acqua o nei sotterranei e nei luoghi freschi per conservarli freschi. Poiché ci sono diversi giorni di digiuno prima di questa festa, si stanno già facendo preparativi per i pasti di allora e per i molti invitati. Le provviste sono distribuite tra vari incaricati e si pagano i poveri che aiutano, e alla fine delle feste viene loro offerto un pasto e sono ricompensati per il loro lavoro. Non si vedono in questi luoghi pubblici case per comprare o vendere merci. A Gerusalemme, oltre ai luoghi del tempio, ci sono posti appropriati con negozi e magazzini; nelle altre città, al massimo, c'è vicino alla porta un negozio dove vendono coperte, specialmente dove passano le carovane; non si vedono persone sedute nelle locande a bere insieme: al massimo si vede qualche uomo vicino a un negozio, all'ingresso della città, con un vaso di vino o un'altra bevanda. Passa un viaggiatore, prende qualche bevanda e prosegue il suo cammino. Raro sarà che si fermi lì seduto a bere: per questa ragione non si vede mai un ubriaco per strada. Ci sono persone che vendono acqua: portano contenitori di pelle posti su un palo, che appoggiano sulla schiena, da entrambi i lati. Gli utensili da cucina e da lavoro in ferro ognuno li va a comprare lì dove vengono fabbricati; viaggiano su asini. Il giorno dopo, Gesù passò tra il muro divisorio degli ebrei e dei pagani e guarì tutti i poveri infermi pagani che giacevano nelle caverne e nelle miserabili tane, a cui i discepoli distribuivano elemosine. Più tardi, Gesù insegnò, come modo di congedo, nella sinagoga. Poiché in questa festa si commemora anche il sacrificio di Isacco, Gesù parlò del vero Isacco e del suo sacrificio; ma loro non lo capirono. In tutti questi luoghi parla chiaramente del Messia, ma non esprime mai chiaramente che Egli è quel Messia atteso.

















