EGO TE ABSOLVO
Non desiderare la roba d'altri
L'ultimo comandamento ci proibisce il desiderio delle ricchezze e del benessere del prossimo.
Questo comandamento ci ordina di essere giusti e moderati nel desiderio di migliorare la propria condizione, e di soffrire con pazienza e ristrettezze le altre miserie permesse dal
Signore secondo la Sua Eterna Sapienza al nostro merito poiché: « Al regno di Dio
dobbiamo arrivare per via di molte tribolazioni. » (Atti XIV. 21)
Il nono comandamento vieta i peccati interni che si commettono con il desiderio delle
ricchezze.
Ogni peccato interno riveste quella specie di malizia e gravità, che propria dell'opera
esterna a cui si riferisce. Se il desiderio, di furto, frode che forma oggetto del desiderio è
cosa leggera, il peccato interno è veniale. Se il danno che desidera fare è grave, il
peccato del desiderio è grave.
Il mondo giudica le persone non da quelle che sono, ma da quello che hanno. Gesù
invece dice: « Che giova mai all'uomo guadagnare tutto il mondo se poi perde l'anima? »
« Beati i poveri... di questi è il regno dei cieli ».
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