domenica 21 luglio 2019

Essi, al contrario, cadranno nella trappola di separare il dogma, dalla dottrina



Mia amatissima figlia, quando i Farisei mandarono un gruppo di loro per affrontarMi, servendosi di qualsiasi stratagemma umanamente concepibile, costoro, nello stesso momento, stavano predicando nei templi le profezie riguardanti la venuta del Messia. Mentre Mi schernivano e provavano a diffondere delle falsità in merito alla Mia Moralità, citavano le Sacre Scritture. Mentre i Farisei Mi perseguitavano – apostrofandoMi con ogni genere di nome oltraggioso nei confronti di Mio Padre – costoro continuavano a preparare il popolo di Dio, per la venuta del Messia. Nonostante fossi presente in mezzo a loro, questi rifiutarono di riconoscerMi, sebbene non poterono ignorarMi, poiché Io ero pieno di Spirito Santo. Quando risorsi dai morti, ai Farisei venne data prova della Mia Resurrezione, ma scelsero, invece, di diffondere delle menzogne in modo da celare la Verità. Il risultato delle loro azioni fu di portar via milioni di anime, dalla loro giusta eredità: “il Dono della Salvezza Eterna!”. 

Ora, nel tempo in cui Io preparo il mondo per la Mia Seconda Venuta, i servitori consacrati nella Mia Chiesa sulla terra, faranno nello stesso modo. Costoro predicheranno in merito al Grande Giorno in cui verrò nuovamente, ma riterranno che questo giorno abbia luogo in un altro secolo. Non prepareranno le anime nel modo in cui Io desidero. Non incoraggeranno il Mio popolo a cercare la riconciliazione, né a pregare, né a ricercare i Sacramenti e neppure ad osservare rigorosamente la Parola Scritta; essi, al contrario, cadranno nella trappola di separare il dogma, dalla dottrina e rifiuteranno di accettare i messaggi dati ai profeti di Dio. 

Sono così ciechi, mentre Io parlo a loro ora, attraverso il Libro della Verità. Sono talmente ignoranti, coloro che dicono di condurre alla Via per il Mio Regno, che in realtà non conoscono il percorso giusto, che porta ad esso. Costoro prima, devono leggere la Sacra Bibbia, studiarla ed accettarne i contenuti presenti in essa, altrimenti come possono riconoscerMi? Io verrò come un ladro nella notte e loro non saranno pronti per accoglierMi, poichè non sentono la necessità di prepararsi. 

Ora, Io sto in piedi di fronte a voi, Miei servitori consacrati e vi chiedo di ascoltarMi. Io chiedo che crediate in Chi Io Sono, in ciò che feci per redimere l‟uomo dal peccato, ed in ciò che devo fare, per completare l‟Alleanza di Mio Padre. Mentre il momento s‟avvicina, vi verranno dati dei segni, riguardanti il Mio Giorno che verrà presto. Io farò questo, in modo che voi vi destiate dal vostro torpore ed ascoltiate la Mia Voce. Vi esorto a dire la Verità in merito al peccato, la Verità della Sacra Parola di Dio e di come essa non possa mai essere alterata, così come vi esorto a dire la Verità in merito alla Mia Divinità. 

Quando questi segni verranno dati a voi, Io dichiaro solennemente che lo Spirito Santo verrà riversato su di voi e coloro tra voi che Mi amano, con semplice obbedienza, sapranno istantaneamente, che sono Io a parlarvi in questo momento. Io quindi vi colmerò con il Mio Amore e voi vedrete le cose, per ciò che realmente sono, con una chiarezza di mente e con la consapevolezza di ciò che è richiesto da voi, per aiutarmi a compiere il Mio Piano di salvare il mondo ed ogni singolo figlio di Dio. 

Ascoltate. Preparatevi. Pregate per ottenere la Mia Forza ed il Mio Coraggio e non dimenticate mai il vostro dovere verso di Me. 

Andate in pace ad amarMi e ServirMi, ora e per sempre. 

Il vostro Gesù 

15 Dicembre 2014


sabato 20 luglio 2019

GESÙ BAMBINO NEGLI SCRITTI DI LUISA PICCARRETA



«Questa mattina, trovandomi fuori di me stessa, mi sono trovata col Bambino Gesù in braccio, circondata da varie persone devote e sacerdoti, molte delle quali intente alla vanità, al lusso e alla moda e pareva che dicessero tra loro quel detto antico: “l’abito non fa monaco”. Il benedetto Gesù mi ha detto: “Figlia diletta mia, oh, quanto mi sento defraudato della gloria che mi deve la creatura  e che con tanta  sfacciataggine mi negano  perfino le persone che si dicono devote”.  
Io, nel sentire ciò, ho detto: “Carino del mio cuore, recitiamo tre Gloria Patri, mettendo l’intenzione di dare tutta quella gloria che la creatura deve alla tua Divinità; così riceverai almeno una riparazione”. E Lui: “Sì, sì, recitiamoli”.  
E li abbiamo recitato insieme, poi abbiamo recitato un’Ave Maria, mettendo pure l’intenzione di dare alla Regina Madre tutta quella gloria che le devono le creature. Oh, come era bello pregare col benedetto Gesù! Mi trovavo così bene che ho soggiunto: 
“Diletto mio, quanto vorrei fare la professione di fede nelle tue mani col recitare insieme con Te il Credo”. E Lui: “Il Credo lo reciterai tu sola, perché a te spetta e non a Me, e lo dirai a nome di tutte le creature per darmi più gloria e onore”.   
Ond’io ho messo le mie mani nelle sue ed ho recitato il Credo. Dopo ciò il benedetto Gesù mi ha detto: “Figlia mia, pare che mi sento più sollevato e allontanata quella nube nera dell’ingratitudine umana, specie delle devote. Ah, figlia mia, l’azione esterna ha tanta forza di penetrare all’interno, da formare una veste materiale all’anima, e quando il tocco divino le tocca, non lo sentono vivo, perché hanno la veste fangosa che investe l’anima e, non sentendo la vivacità della grazia, questa o viene respinta o resta infruttuosa. Oh, quanto è difficile godere i piaceri, vestire di lusso esternamente e disprezzarli internamente, anzi succede il contrario, cioè, amare nell’interno e godere ciò che esternamente ci circonda. Figlia mia, considera tu stessa qual è il dolore del mio Cuore in questi tempi, vedere la mia grazia respinta da tutte le specie di gente, mentre tutta la mia consolazione è il soccorrere le creature e tutta la vita delle creature è l’aiuto divino, e le creature respingono indietro il mio soccorso e il mio aiuto. Entra tu a parte del mio dolore e compatisci le mie amarezze”.  
Detto ciò è scomparso, restando io tutta afflitta per le pene del mio adorabile Gesù. 
(Vol. 6°, 26.04.1904) 

Pablo Martín Sanguiao

Fermare il diffondersi della guerra



O mio dolce Gesù, porta via le guerre, che distruggono l’umanità. 
Proteggi gli innocenti dalla sofferenza. 
Proteggi le anime che cercano di portare la vera pace. 
Apri i cuori di coloro che sono afflitti dal dolore della guerra.  
Proteggi il giovane e il vulnerabile. 
Salva tutte le anime le cui vite sono distrutte dalla guerra. 
Rafforza tutti noi, caro Gesù,  
che preghiamo per le anime di tutti i figli di Dio  
e concedici la grazia di resistere alla sofferenza  
che può venire durante i periodi di conflitto. 
Ti preghiamo di fermare la diffusione della guerra  
e di portare le anime nel Sacro Rifugio del Tuo Cuore. 
Amen. 

Egli, che viene direttamente dall’inferno, vuole ora convincervi di essere”il buono”.


Maria Madre di Dio

Presto tutti i Nostri figli vedranno quanta ingiustizia avviene sulla vostra terra. Sempre più azioni malvagie vengono ora alla luce del sole, sempre di più, gli abitanti della terra scuoteranno le loro teste per l’orrore, che azioni così malvagie siano state fatte per anni, decine d’anni o ancora più a lungo, senza che l’opinione pubblica si interessasse, senza che qualcuno si fosse opposto combattendo.Questo a causa della vergogna, per il pensiero “tanto non mi riguarda” e per molti altri bei discorsi fatti per alleggerirsi  la  coscienza.

Miei cari figli. Il fatto che proprio adesso tutto  quanto sia messo alla luce del sole, ha un motivo e questo motivo ha un nome. In modo cosciente e calcolato sarete costretti a confrontarvi con tanta miseria e con cose inconcepibili. Figli Miei sarete talmente “oscurati” che molti di voi saranno sopraffatti da questa “oscurità”, che vi porterà a  vedere  tutto nero, vi sentirete male, depressi a causa di queste incredibili tenebre.

Dietro a questi avvenimenti, abilmente preparati da lungo tempo, stanno i gruppi malvagi che volentieri si fanno chiamare L’elite. Sono gli uomini che si sono votati a Satana, che vogliono, controllarlvi, Miei amati figli. Tutto è stato tramato bene, per rendervi piccoli e incapaci di agire. Si gioca con i vostri sentimenti e il vostro mondo interiore  si oscura.

Fate brillare la vostra luce, Miei amati figli! Voi tutti siete figli di Dio! Rivolgetevi a Lui, a Mio Figlio e pregate per ricevere la chiarezza dello Spirito Santo. Non lasciatevi intimidire da tali campagne, perché sono fatte per raggiungere i loro scopi. Non appena la maggioranza di voi incomincia a rinunciare alla propria fede in Dio, sarà mandato il Male di tutti i mali, per rivelarsi in modo raffinato come il Salvatore del mondo. Egli vi farà credere di essere il vostro Salvatore, il salvatore di questo orrore, quando invece quello che realmente egli tiene in serbo per voi è ancora peggio di tutto ciò, che egli, con l’aiuto dei suoi malvagi gruppi, ha pianificato da tempo e realizzato.

Per apparire come” il Salvatore del mondo” ,miliardi di figli hanno dovuto soffrire.

Egli, che viene direttamente dall’inferno, vuole ora convincervi di essere”il buono”. Figli Miei pregate, pregate, pregate, perché l’anticristo sia riconosciuto da tutti i Nostri amati figli. Chi lo segue sarà perduto. Siate quindi avvisati, e pregate più del solito. Soprattutto per ricevere la capacità di discernere e per la chiarezza.

Non confondete la pace con l’ armistizio, perché la pace, che Mio Figlio vi regala, è legata all’amore stesso. Per questo, dove non c’è amore fra di voi ,non c’è neanche Mio Figlio. Siate avvisati e imparate a distinguere. Io, la vostra amata Madre in Cielo, sarò sempre qui per voi.

PregateMi e Io vi proteggo. Pregate a Me e io vi conduco a Mio Figlio.

Figli miei, preparatevi, perché molto velocemente gli eventi precipiteranno. Restate nella preghiera e nell’amore e rivolgetevi sempre a Gesù. Solo Lui potrà tirarvi fuori da questo caos, solo Lui  potrà portarvi con sé nel Suo Nuovo Regno.

Pregate per la grazia del discernimento, in modo tale che l’anticristo non vi confonda e catturi

Non credete, che Gesù venga a vivere fra voi come uomo, in carne ed ossa

Questa bugia è diffusa dall’anticristo e dai suoi seguaci in modo tale che voi entriate con lui nella dannazione.

Dovete restare nella PREGHIERA e nell’  UMILTÀ per sopravvivere in questi tempi. 

L’inizio della fine è cominciato. 

IL CANTICO DELL'AMORE



Venite, dominatori del mondo, venite ed adorate il mio Amore! Io canto la potenza, la magnificenza del nostro creatore, venite, adoriamolo.
Poiché noi siamo l'opera delle sue mani, il prezzo del suo sangue, venite, adoriamolo.
Non c'è nessuno come Dio: venite, adoriamolo!
Non lasciatevi trattenere dalle cose di questo mondo; tutto passa in un batter d'occhio: 
venite, adoriamolo!
Venite, voi tutti che abitate la terra, non fermatevi a ciò che vi è sulla terra, perché non è che vanità e finirà in un istante: venite, adoriamolo.
Ricordiamoci che siamo soltanto pellegrini ed esiliati su questa terra:  venite adoriamolo.
Venite, adoriamo insieme il Signore e il Padre! Prostratevi al Creatore di tutto e dategli il vostro cuore. Lodatelo ed esaltatelo, cantate con il cuore e con la bocca: Nessuno è simile a te, Signore. Adoriamo la SS. Trinità, unico Dio, incomparabile mistero O tre immensità che fate una cosa sola, o potenza: venite adoriamo
La sua ira è terribile: venite, adoriamolo.
Le bestie più feroci tremano dinanzi a Lui; la sua collera fa tremare la terra: venite, voi peccatori, adoratelo!
La sua bontà paterna raggiunge tutti quelli che lo cercano. Venite voi giusti, adoriamolo!
Tutta la creazione si inchina con gioia dinanzi a Lui. Venite adoriamolo!

Beata Mirjam di Gesù Crocifisso

Il Sacro Cuore



Riparazioni e consacrazioni

La consacrazione delle famiglie

La consacrazione delle nazioni al Sacro Cuore era difficile da ottenere, a causa della opposizione fatta dalla politica laicista. Varie associazioni cattoliche promossero allora la pratica della consacrazione delle famiglie. Essendo la società composta di famiglie, se queste si consacrano in gran numero al Cuore divino, mediante esse la società stessa si affida al Redentore. Se i capi di Stato rifiutavano la divina richiesta, i capi di famiglia l’accoglievano 82.
Verso la fine del secolo XIX, l’associazione Apostolato della Preghiera propose un vasto movimento di riparazione mediante la pubblica consacrazione delle famiglie al Sacro Cuore oltraggiato. Nonostante l’opposizione del mondo culturale, della stampa e perfino dei cattolici liberali, l’iniziativa ebbe grande successo: in un solo anno oltre 2 milioni di famiglie si consacrarono, delle quali mezzo milione in Francia e 400.000 in Spagna. Il 15 ottobre 1890, l’associazione consegnò al convento di Paray-le-Monial 35 volumi contenenti le consacrazioni, firmate dai capi di famiglia. 
Una pratica di pietà molto diffusa fra i fedeli era quella d’«intronizzare» nelle famiglie una immagine del Sacro Cuore.
Essa faceva parte di un insieme d’iniziative nate intorno alla devozione al Sacro Cuore, animate da un comune spirito di riparazione e consacrazione 83. Questa usanza derivava dalla promessa fatta da Gesù stesso a santa Margherita Maria, quando le disse: «Porterò la pace nelle famiglie; (...) benedirò i luoghi nei quali l’immagine del mio Cuore verrà esposta e onorata».
La ragione di questa pratica è semplice. Se la famiglia è moralmente sana, essa trasmetterà moralità alle altre società ed alle istituzioni civili; ma se è corrotta, essa contagierà tutte le altre società che influenza. L’intronizzazione del Sacro Cuore nei focolari mira a preservare e perfezionare la fede e le virtù delle famiglie e, in questo modo, dare un contributo importante alla santificazione e alla moralizzazione della società civile.
Questa pratica venne rilanciata all’inizio del XX secolo dal sacerdote peruviano Mateo Crawley-Boevey (1875-1961). Dopo un pellegrinaggio sulla tomba di Margherita Maria, egli si propose di organizzare un movimento di rigenerazione delle famiglie mediante la devozione al Sacro Cuore, promuovendo una pratica che facesse di Gesù un vero Re dei focolari, nella prospettiva di restaurare in questo modo la sua regalità sociale. Egli sottomise il suo piano dapprima ai suoi superiori e poi a san Pio X, che lo esortò a dedicare la sua vita «a questa opera di salvezza sociale». Stabilitosi in Cile, egli vi fondò nel 1927 l’Opera dell’ Intronizzazione del Sacro Cuore, che rapidamente si diffuse nel mondo intero 84.
Benedetto XV, in una lettera del 27 aprile 1915 al padre Crawley-Boevey, afferma che la consacrazione delle famiglie al sacro Cuore è una pratica quantomai necessaria al nostro tempo: «I colpi del nemico mirano principalmente alla società familiare. Poiché questa contiene, come in germe, i princìpi della società civile, essi ben comprendono che quella trasformazione, o meglio corruzione, della società politica deriverà necessariamente dalla corruzione della società domestica, una volta che ne avranno guastato i fondamenti» 85. In un’altra lettera, datata 16 gennaio 1919, inviata a nome di Benedetto XV dal cardinale van Rossum al padre Kapteinm, s’insiste su questo concetto: «Soprattutto riteniamo importante che non si faccia una superficiale consacrazione della famiglia al Sacro Cuore, una festicciola domestica che forse verrà presto dimenticata; ma desideriamo che Gesù venga veramente posto su un trono al centro della vita familiare»
Nel Diploma Ufficiale dell’ Intronizzazione, sottoscritto dalla famiglia che ha deciso di praticare questa devozione, si legge: «Con questo atto, solenne espressione di sincero amore e riparazione, noi sottoscritti vogliamo: proclamare un ufficiale riconoscimento della Regalità di Gesù Cristo, nostro Signore e Maestro; promettere l’incondizionata osservanza dei Comandamenti di Dio e della Santa Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana; difendere gli assoluti diritti di Dio dalle sacrileghe violazioni compiute da individui, famiglie e nazioni; sottometterci interamente all’ infallibile autorità del Sommo Pontefice» Per alimentare i buoni propositi che accompagnavano la consacrazione del focolare, il manuale del movimento consigliava alla famiglia la preghiera in comune la sera davanti all’immagine del Sacro Cuore; la pratica dell’Ora Santa ogni venerdì, o almeno ogni primo venerdì del mese; la confessione e comunione frequente, fatta con intenzione riparatrice. Noi possiamo aggiungere la pratica del Rosario in famiglia, una delle più atte a mantenere lo spirito di fede, necessaria specialmente in questi tempi tempestosi per il focolare domestico.
La pratica dell’ intronizzazione del Sacro Cuore non è limitata alla famiglia, ma può essere estesa alle altre società e ambienti: scuole, uffici, fabbriche, sindacati, ospedali, carceri, ecc. 

Guido Vignelli

“FIGLIO, NON DIMENTICARE LE LACRIME DI TUA MADRE!” (Siracide 7, 27)



IL  GRANDE  SIGNIFICATO  DELLE  LACRIME  DI  MARIA 

Così Maria è Madre di Gesù non soltanto in qualche cosa di Lui, ma in tutto. Non solo Gli ha dato la vita, dandogli il Corpo e il Sangue, né soltanto durante nove mesi, né limitatamente alla sua età infantile, e neanche lungo i trentatré anni della sua vita terrena unicamente, ma oltre la morte, nella Risurrezione, e anche nella sua Vita Eterna. Non è una vita umana semplicemente quella che Gesù ha voluto ricevere da Maria, ma è quella stessa vita Divina che riceve dal Padre. Poiché Gesù, che ha due nature, è una sola Persona Divina e vive una sola vita, che è appunto Divina.    
La caratteristica di Maria, ciò che la rende unica agli occhi di Dio e la riempie di beatitudine, non è tanto l’avere concepito, sia pure verginalmente, la SS. Umanità di Gesù e averlo allattato (come disse quella simpatica donna del popolo: Lc.11,28), ma l’essersi identificata perfettamente con la Volontà del Padre.  Soltanto questo, che è il Dono supremo di Dio, accolto da Maria, è quello che spiega tutto.  
Maria fa tutto, per grazia, in virtù di una Volontà Divina che è una con la sua.  
MARIA CORREDENTRICE significa che Maria è MADRE DI TUTTO IN GESÙ: Madre che Gli ha dato la Vita ad ogni istante, di pari passo con la morte che ad ogni istante Gli dava il peccato. 
Madre di ogni pensiero di Gesù, Madre di ogni palpito del suo Cuore, Madre di ogni sua parola, di ogni suo insegnamento, di ogni miracolo e guarigione, di ogni misericordia e perdono, di ogni chiamata a seguirlo, di ogni Sacramento istituito, Madre dell’Eucaristia! Madre di ogni pena e di ogni lacrima, Madre di ogni goccia del suo Sangue, Madre nella suprema angoscia del suo abbandono, Madre che raccoglie tutta la Vita di suo Figlio, al momento che Egli muore, per metterla in salvo nel suo Cuore. Ecco perché Maria è LA MEDIATRICE della Vita di suo Figlio: perché passa interamente da lei, perché è sua. 
Gesù Cristo morì sulla Croce; la sua Natura Umana morì, separandosi l’Anima dal Corpo. Letteralmente è morto di crepacuore, di dolore divino, nel provare l’abbandono del Padre. Ma Gesù è “la Risurrezione e la Vita” (Gv. 11,25). Gesù morì, ma la sua Vita non poteva morire; che fu di essa? Dove andò? La Vita di Gesù, con tutte le sue pene, con tutto il suo dolore ed il suo Amore, con tutta la sua opera di Redenzione ormai compiuta, restò affidata e vivente in Maria, sua Madre. In quel momento cessò nell’Umanità di Gesù, ma continuò vivendo in Maria... Avvenne in modo analogo alla sua Incarnazione: Gesù viveva in Maria, sua Madre; lei Gli dava la Vita e Lo teneva nascosto in sé fino al momento in cui Lo diede alla luce. Così fu al momento della sua morte: la Vita di Gesù viveva in Maria sua Madre, lei Gli dava la Vita nel suo Cuore trafitto fino al momento in cui, insieme al Padre, Lo chiamò alla Risurrezione. L’Amore   è più forte della morte (cfr. Cant. 8,6-7). L’Amore materno di Maria oltrepassò la barriera della morte, per andare a prendere suo Figlio e farlo tornare.  

Pablo  Martín  Sanguiao


SPIRITO SANTO



Vieni, o Amore Eterno, che (appunto perchè sei Amore) innalzi a suprema eccellenza il nostro creato intelletto col farci conoscere Dio. Concedici dunque di ben conoscere il Padre nostro che è nei Cieli, e di onorarlo e obbedirlo con riverenza e timore veramente filiale. 

venerdì 19 luglio 2019

La situazione nel vostro mondo è catastrofica.



San Giuseppe

Il vostro mondo è fuori controllo

Non c’è nessuna stabilità. Una catastrofe dopo l’altra si abbatte su di voi e voi non sapete, come avere la situazione sotto controllo.

Questo è il tempo che vi fu predetto e in cui l’anticristo fa la sua apparizione come” uomo giusto”. 

State attenti, Miei amati figli, perché il caos che vi circonda, diventerà ancora più grande e allora quando minaccia di esplodere, l’uomo che vi è stato annunciato, farà il suo ingresso sulla scena, come grande Salvatore e portatore di pace.

Figli Miei. Non lasciatevi imbrogliare da lui. Egli è un impostore, mandato dal male per rubare le vostre anime. Si spaccia per un vostro amico e aiutante quando in verità vi vuole catturare. State all’erta

Egli è il grande nemico di Gesù,

 venuto per spingervi, Miei amati figli, nel mare di fuoco, egli vuole tenervi lontani da Gesù e rubarvi la vita insieme a Gesù in Paradiso. Siate avvisati, Miei amati figli, perché quest’uomo prenderà possesso delle vostre anime. Egli si avvicinerà furtivamente come un serpente velenoso, vi lusingherà e conquisterà con charme con altruismo con apparenti miracoli divini, per poi azzannarvi e iniettarvi il suo veleno mortale.

Quelli di voi, che sono vigili, riconosceranno i suoi obiettivi. Riuscirete a capire i collegamenti e a sapere che né lui né i suoi alleati tramano del bene.

State attenti ugualmente e restate nella preghiera. Pregate per i vostri fratelli e sorelle e rimanete in unione con Gesù.

Così riuscirete a sfuggire alle grinfie del male, e il veleno del serpente non avrà alcuna effetto su di voi.

VENITE A ME



Gesù
Come si consola il Mio Cuore con le anime che confidano in Me e invocano la Mia Misericordia! 
È  attraverso  questa,  che  Io  permetto  alle  anime  di  sopportare  tutta  questa  sofferenza,  per avvicinarle in questo modo di più a Me, e far si che Mi amino con tutto il loro essere.
Mi sono fatto Uomo nel sempre Immacolato ventre di Maria, e nella Mia obbedienza, Mi sono sottomesso a tutti i dolori e a tutte le sofferenze umane. La Mia crocifissione cominciò in quel momento e culminò sul Calvario.
Imparate da Me; dovete camminare come Io ho camminato, in una vita di amorosa obbedienza, alternata a sofferenze e amore perfetto. Perché, allora, vi stancate di ascoltare i messaggi di Mia Madre? Perché cercate più di quello che vi viene dato?
Venite  a  Me.  Bevete  liberamente  alla  Fonte  della  Divina  Misericordia  e  non  stancatevi. Mantenete i vostri occhi in Me e cercate lo Spirito Santo per poter vivere i messaggi di Mia Madre. 
Tutto quello che vi è stato rivelato, accadrà. Non vi preoccupate per le cose temporali. Curate le vostre anime, perché la giustizia giungerà all'improvviso.
Confidate in Me e tutto quello che veramente vi servirà, vi sarà dato. Entrate nel rifugio del Mio Sacro Cuore e piangete di gioia, poiché il momento di sconfiggere Satana è cominciato.
Permettete che tutti quelli che sono stati chiamati vivano come i primi cristiani. Cerco cuori silenziosi, la cui unica gioia sia quella di consolarmi. Io verso i Miei doni in abbondanza su queste anime.
Pregate e siate vigilanti, poiché è giunto il tempo di proclamare e gli angeli pronunceranno la Volontà del Padre.

18 novembre 1994 Catalina Rivas 

PREPARAZIONE ALLA S. CONFESSIONE



EGO TE ABSOLVO 

ESAME DI COSCIENZA 


PREGHIERA IN PREPARAZIONE ALLA SANTA CONFESSIONE 

O Padre mio! Celeste Padre, guarda le piaghe del Figlio tuo e degnati riceverle affinchè 
le anime si aprano alla grazia! I chiodi che Gli trafissero, le mani e i piedi, trafiggano i 
cuori induriti e il Sangue di Lui commuova e li spinga al pentimento. Il peso della croce 
sulle spalle di Gesù, Tuo divino Figlio, ottenga alle anime di scaricarsi dei loro delitti 
nel! tribunale di penitenza! Ti offro, o Celeste Padre, la corona di spine del Tuo Figlio 
amatissimo, e contrizione delle loro colpe. Ti offro, o Padre, Dio di misericordia, 
l'abbandono di Gesù sulla croce, la Sua sete e tutti i Suoi tormenti, affinchè i peccatori 
ritrovino la consolazione e la pace nel dolore dei loro peccati. Infine, o Dio pieno di 
compassione, per quella perseveranza con cui Gesù Tuo divin Figlio, ti pregò per i suoi 
crocifissori, Ti chiedo e Ti supplico di concedere alle anime l'amor di Dio e del prossimo 
e la perseveranza nel bene. E come i tormenti del Tuo Figlio amatissimo hanno avuto 
termine nell'eterna beatitudine, così le sofferenze di coloro che fanno penitenza siano 
eternamente coronate con il premio della Tua gloria! 

ALLO SPIRITO SANTO 

Vieni, Spirito Santo, illumina la mia mente, affinché conosca i miei peccati, muovi il 
mio cuore a pentimento ed aiutami a fare una sincera confessione. 

ALLA BEATA VERGINE 

Ricordati, o pietosissima Vergine Maria che non si è mai inteso al mondo, che alcuno 
abbia ricorso alla Tua protezione, implorando il Tuo aiuto e chiesto il Tuo patrocinio e 
sia rimasto abbandonato. Animato da una tale confidenza, a Te ricorro, o Madre, 
Vergine delle Vergini, a Te vengo: e, sebbene del tutto indegno, umilmente invoco il 
Tuo soccorso. Non volere, o Madre del Divin Verbo, disprezzare la mia preghiera, ma 
benigna ascoltami ed esaudiscimi. Così sia. 

L 'ESAME DI COSCIENZA 

Richiama nella tua mente l'ultima confessione ben fatta. Quale proposito hai preso? L'hai 
mantenuto? Hai combattuto il tuo peccato o difetto dominante? Richiama ora nel tua 
mente i dieci Comandamenti, i 5 precetti della Chiesa, i sette vizi capitali secondo 
l'ordine esposto sopra. 

ATTO DI DOLORE 

Ho fatto male, o Signore, perché peccando ho offeso la Tua maestà che è infinita. 
Si dice anche tra gli uomini, che la gravità di un'offesa deve misurarsi dalla grandezza 
della dignità di chi è offeso; e Tu sei infinitamente grande, o Signore. 
Ho fatto male, o Signore, perché peccando ho provocato la Tua onnipotente giustizia. 
Che cosa avrebbe potuto accadermi, o Signore! Tu sei in ogni luogo, Padrone assoluto di 
tutto e di tutti. Ed io che sono nulla ho ardito ribellarmi a Te, insultare Te, provocare Te, 
sfidare Te. E sono qui, o Gesù, davanti a Te, quasi stupito che le creature non mi 
abbiamo preso d'assalto per vendicare la Tua giustizia oltraggiata da me. 
Ho fatto male, o Signore, perchè peccando ho perduto Te. 
Oh, lo so bene, Gesù sulla terra non sarà possibile ad alcuno misurare il disastro che si 
produce in un'anima quando da divina ridiventa infraumana e poi selvatica. 
Il mondo non sa, e io non so, o Signore che cosa è perdere Te. Non so, o Signore, il 
vuoto infinito che la Tua fuga provoca nell'istante in cui io pecco, dovrei chiederlo a un 
dannato, o Gesù, ed egli mi direbbe che il fuoco il terribile fuoco dell'inferno unito alla 
presenza di ogni male e all'assenza di ogni bene e perfino l'eternità di questo stato, sono 
nulla... nulla, paragonati con l'assenza Tua, o Gesù. 
Ed io, peccando, ti ho perduto, ho fatto male, o Signore. 
Ho tatto male, o Signore, perché peccando sono stato causa della Tua Passione e morte. 
Cominciasti ad aver paura, tedio, nausea, e poi... immensa tristezza: tristezza di morte. 
Eri nell'Orto, bocconi sulla terra; agli Apostoli che ti guardavano con occhi assenti, 
oppressi dal sonno Tu dicesti: « L'anima mia è triste alla morte. » Ma non Ti capirono e 
Ti lasciarono solo. Ero io, o Signore, con i miei peccati a farti agonizzare così. 
Nell'Orto il mistero del tradimento di Giuda. Egli venne e Ti baciò, o Signore: bacio 
gelido, fetido, bacio di traditore. Io che inorridisco davanti a quella profanazione del Tuo 
santo Volto, non Ti baciavo, forse con le labbra di Giuda? Quante volte, infatti, ti ho 
tradito, o Signore... il peccato è appunto un tradimento. 
E l'arresto, o Signore... l'essere trascinato giù verso il torrente Cedron, poi per le vie buie 
e vuote della città che aveva assistito ai Tuoi miracoli.... 
Era notte, o Signore, e quelli che ti amavano, dormivano o erano fuggiti. Davanti ad 
Anna, o Gesù ricevesti uno schiaffo sul volto, Prima un fetido bacio, poi una percossa 
volgare. Ero io, o Signore col mio peccato. E la notte, o Gesù! La notte tra gli sgherri 
avvinazzati, insonnoliti, irritati.., Ti sputarono sulla faccia. 
Il Vangelo che è di una discrezione incredibile, è pur costretto a dirci che la Tua faccia a 
un certo momento apparve ricoperta di sputi. 
Signore, che hai fatto il mondo e lo conservi, che hai creato i cieli e i mari, le piante e i 
fiori che crei i corpi e le anime degli uomini. O Signore onnipotente, Tu hai il volto 
ricoperto di sputi, di sputi schifosi! E, ancora una volta, ero io, o Signore! E fui io a 
flagellarti, a ridurti il corpo in una piaga. Io a coronarti di spini. La Tua faccia grondante 
di sangue che mescola agli sputi degli uomini. Io Signore, fui a condannarti alla morte. 
E io ti ho spinto verso il Calvario. E durante il viaggio, io ti ho fatto cadere per terra tre 
volte. Io Ti ho confitto in croce. E a chiudere il sepolcro ero io, o Gesù, con i miei 
peccati. 
Non eri disceso dal cielo per me? E sotto la terra non ci sei finito per me? Ho fatto male, 
ho fatto male diceva il ladro in croce timidamente a Gesù Crocifisso. « Oggi sarai con 
Me in Paradiso » e la certezza del perdono rendeva ancora più cocenti le lacrime che gli 
sgorgavano dagli occhi. 
O Gesù, amore acceso, Non ti avessi mai offeso O mio amato buon Gesù Con la Vostra 
santa grazia non Ti voglio offendere più! 

IL PROPONIMENTO 

Al dolore va aggiunto il proponimento. Chi ha la buona volontà di non più peccare, è 
simile al malato che fa tutti gli sforzi per guarire. Per aver un buon proponimento, tu 
devi essere risoluto: 
1. Di non commettere più almeno peccati mortali. 
2. Di fuggire le occasioni prossime del peccato. 
3. Di sforzarti seriamente, usando i mezzi per emendarti. 
4. Di restituire i beni al prossimo, di riparare il danno o lo scandalo cagionati. 
5. Di perdonare le offese. 
Rinnova ogni mattina il proponimento e, tieni d'occhio il tuo difetto predominante. 
«Tanto sarà il tuo progresso, quanto è la violenza che saprai usare contro te stesso.» 
Imitazione Cristo. 

ACCUSA DEI PECCATI 

Al confessionale saluta. « Sia lodato Gesù Cristo! » Fa il segno della S. Croce e 
incomincia la Confessione: « Mi sono confessato l'ultima volta... Confesso davanti a 
Dio, alla beatissima Vergine Maria, a Lei Padre, i seguenti peccati...... 
Udita la penitenza, di « Grazie. » Prima dell'assoluzione recitala: Mio Dio mi pentono e 
mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i vostri 
castighi, e molto più perché ho offeso Voi infinitamente buono e degno di essere amato 
sopra ogni cosa. Propongo col Vostro santo aiuto di non offenderVi mai più e di fuggire 
le occasioni prossime del peccato Signore, Misericordia, Perdonatemi. 
Anche tu sentirai da Gesù per bocca del suo sacerdote le consolanti parole. «Confida 
figlio, i tuoi peccati ti sono rimessi. Va in pace.» 

LA PENITENZA O SODDISFAZIONE 

Fa la penitenza subito con esattezza, per scontare le pene temporali. Aggiungi qualche 
atto volontario, per riparare il peccato. Ringrazia la bontà di Dio e proponi di non 
abusare della Sua Misericordia in avvenire. Se puoi, prima di lasciare la Chiesa metti. in 
scritto il tuo proponimento. 

RINGRAZIAMENTO DOPO LA CONFESSIONE 

O Dio, che volgi in bene ogni cosa, a vantaggio di coloro che ti amano, infondi nel 
nostro cuore l'affetto inviolabile della Tua carità, affinché i buoni desideri, nati per la 
Tua ispirazione nei nostri cuori, non possano essere cambiati da nessuna tentazione. Ah 
Signore, quanto sei stato buono con me! Oh come fui ingrato verso di Te, macchiai la 
mia anima. Ti offesi e mi hai perdonato! Ti sei degnato lavare, purificare ed arricchire di 
grazie quest'anima redenta dal Tuo Preziosissimo Sangue. Ti ringrazio o Signore. 
Concedimi la grazia di essere fedele a Te. So che da me stessa e per me stessa nulla 
valgo, ma so altresì che in Dio e con Dio posso tutto ciò che Egli vuole da me, perché 
Egli è misericordia infinita. O mio Dio, fa che il mio cuore sia una fiamma di puro 
amore per te! Vergine Santissima Madre mia ammirabile, adesso sono tutto Tuo: 
prendimi per mano, guidami e proteggimi e non permettere ch'io ancora offenda Gesù. 
Insegnami ad amarlo sempre più e mantenermi costante nei propositi. E Tu pure, o 
glorioso Patriarca S. Giuseppe, aiutaci con la Tua potente mediazione, e offri per le mani 
di Maria i miei proponimenti a Gesù, S. Anna, Santa mia protettrice, Angelo Custode 
pregate per me. Amen. 

PENSIERI DI DIO SULLA VERA PENITENZA MANIFESTATA PER MEZZO 
DELLO SPIRITO SANTO NELLA SACRA SCRITTURA 

« Convertitevi a Me con tutto il vostro cuore, col digiuno, col pianto, con i sospiri, e 
spezzate in segno di dolore i vostri cuori e non le vostre vesti. Convertitevi al Signore 
Iddio vostro, perchè Egli è benigno, misericordioso, paziente, dotato di molta pietà e 
sempre pronto al perdono.» (Joel 1291) 
« Il digiuno che io voglio non consiste nell'affliggere per un giorno l'anima, nel chinare il 
capo come un giunco e nemmeno nel coricarsi sul sacco e sulla cenere. No! Non è 
affatto il digiuno che io accetto: Io voglio che tu rompa le catene del peccato, sciolga le 
obbligazioni gravose, metta in libertà gli oppressi, tolga ogni gravame, spezzi il tuo pane 
con chi ha fame, dia ospitalità ai poveri e ai pellegrini, rivesta gli ignudi e non disprezzi 
il prossimo, perché nel tuo fratello dovrai vedere Me tuo Padre. Lui è Immagine e 
Somiglianza Mia. 
Allora la tua luce sarà bella come l'aurora, diventerai subito sano e robusto, osservante 
della giustizia e ricoperto di gloria. Allora la tua preghiera sarà esaudita, e quando 
alzerai la voce al cielo, il Signore ti risponderà: « Eccomi a te, perché sono 
misericordioso Io Signore e Dio tuo. » (Is. 58. 1 9) 
« Se tu cesserai di opprimere i fratelli, di segnarli a dito, di parlarne male: se darai da 
mangiare con cuore generoso a chi ha fame e consolerai chi è afflitto, risplenderai di 
luce radiosa come il sole in pieno meriggio, e il Signore ti concederà eterno riposo, 
inondando l'anima tua di splendore. Darà alle tue ossa novello vigore ed apparirai come 
giardino irrigato e come fontana di acqua perenne. 
Se poi santificherai i giorni di festa omettendo di fare quello che ti sarebbe comodo, ma 
stimerai tali giorni come tua delizia e darai gloria a Dio: se inoltre mi onorerai 
coll'astenerti dal lavoro e dai vani discorsi, allora troverai la tua delizia nel Signore, ed io 
ti eleverò sopra le altezze della terra e ti darò per nutrimento l'eredità di Giacobbe, tuo 
patire. Ricordati che è il Signore che ti parla.» (Isaia 58 9 14.) 

ECCO, PROPRIO IO 

Andrò in cerca delle mie pecorelle per visitarle. Farò come il pastore che si trova in 
mezzo alle pecore sperdute e le conta ad una ad una... Sarò proprio Io che le pascerò e le 
farò riposare, Io che cercherò le smarrite e ricondurrò all'ovile le cacciate, fascerò le 
ferite e ristorerò le deboli. Io che custodirò le grasse e le nutrirò con giustizia, Io Signore 
Onnipotente (Ezech. 34.11 16) 

VENITE BENEDETTI DAL PADRE MIO.... 

Gesù disse un giorno ai discepoli: Quando verrà il Figlio di Dio nella Sua maestà, con 
tutti gli Angeli e si sarà seduto sul trono della Sua gloria, vedrà radunarsi dinanzi a Sè 
tutte le genti dell'universo. Allora separerà gli uni, dagli altri come il Pastore separa le 
pecore dai capretti; metterà le pecore alla destra e i capretti alla sinistra. 
Ai giusti che saranno alla destra il Re dirà: « Venite benedetti dal Padre mio; venite nel 
regno che vi ho preparato fin dalla creazione del mondo, perchè ebbi fame e mi deste da 
mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui pellegrino e mi deste ospitalità; ignudo e mi 
rivestiste; infermo e mi visitaste; prigioniero e veniste a trovarmi. » 
l buoni allora risponderanno: « Quando mai, o Signore Ti vedemmo affamato e Ti 
abbiamo dato da mangiare? Assetato e Ti abbiamo dato da bere? Pellegrino e Ti 
ospitammo, ignudo e Ti abbiamo ricoperto, infermo e carcerato e siamo venuti a 
visitarTi? » 
E il Re risponderà loro: « Vi assicuro in verità, che quanto avete fatto al più piccolo dei 
miei fratelli, lo avete fatto a Me! » 
Si volgerà poi a Quelli di sinistra e dirà: « Via da Me, maledetti, al fuoco eterno, 
preparato per il diavolo e i suoi seguaci. Perché ebbi fame e non mi deste da mangiare, 
ero assetato e non mi deste da bere,. ero pellegrino e non mi alloggiaste, ignudo e non mi 
rivestiste, infermo e carcerato e non mi visitaste. Allora anch'essi risponderanno: 
« Quando mai, o Signore, Ti vedemmo affamato o assetato, pellegrino o ignudo, infermo 
o carcerato, e non Ti abbiamo assistito? » Allora Egli risponderà loro: « Vi assicuro che 
quanto non avete fatto Ciò al più piccolo dei Miei fratelli, non l'avete fatto a Me. » E 
questi andranno nell'eterna pena, mentre i giusti gioiranno nella vita eterna. (S. Matt. 25  31.) 

ALTRI PENSIERI 

Buona è l'orazione unita al digiuno, è molto meglio far elemosina che metter da parte 
mucchi d'oro. Perché l'elemosina libera l'anima dalla morte; essa purifica dai peccati e la 
trovare la misericordia e la vita eterna. (Tobia. 12 9) 
Il fuoco ardente lo spegne l'acqua e l'elemosina espia i peccati. 
Iddio osserva colui che rende grazie, e se ne ricorda più tardi, e nel tempo della sua 
caduta egli troverà un sostegno. 
Far elemosina coll'intenzione di applicare il merito alle anime del purgatorio è lo stesso 
che versare balsamo salutare sulle piaghe che le divorano. 
Ogni volta che una creatura umana offre al Padre quel Sangue col quale è stata riscattata, 
offre un dono di prezzo infinito, che nessun tesoro del mondo potrebbe compensare. 
Sia benedetto colui che, vivendo sulla terra, soccorre con orazioni e buone opere le 
anime purganti, poiché la giustizia di Dio esige che senza l'aiuto dei viventi siano queste 
necessariamente purificate nel fuoco (S. Brigida) 

GLI INSENSATI 

Quanto sono insensati coloro che non si curano affatto di far penitenza in questo mondo, 
aspettando di scontare i loro falli in Purgatorio. 
« Il meritare è proprio solamente di quaggiù; in cielo gli atti soprannaturali non hanno 
valore meritorio. Tanto meno potrebbero avère valore soddisfattorio, perché essendo 
compiuti in pieno possesso della felicità, manca loro l'elemento essenziale dello sforzo o 
del sacrificio, da cui sorge la virtù soddisfattoria. 
Gesù apparendo un giorno a S. Geltrude disse: « Tutte le volte che liberi un'anima dal 
Purgatorio fai un atto a Me si gradito, che più non lo sarebbe se riscattassi Me stesso 
dalla sofferenza. 
« Il giudizio sarà senza misericordia per chi non ha usato misericordia: ma la 
misericordia trionfa del giudizio. (Jac. 2. 13!) 
« Cessa dal tuo sterile dolore, e solleva l'anima con preghiere, con elemosina e con 
sacrifici. » 

G. Crux 

Beata Elisabetta Canori Mora



NATALE 1814

Un demonio di nome Gunone

Proseguo quello che ho tralasciato della notte del santo Natale, non solo entrai in quel beato tugurio ad adorare il divino infante, ma quel caro bambinello a sé mi chiamò, e, distese le piccole sue mani, mi degnò di un tenero abbraccio, e nell’abbracciarmi, mi donò una piccola croce: «Prendi», mi disse, «prendi, o mia diletta, questa piccola croce ti renderà certa la grazia da me ricevuta!».
Tre giorni dopo il santo Natale, mi ha preso a perseguitare un certo demonio tanto maligno, chiamato per nome Gunone. Questo non mi fa trovare pace né notte né giorno. Per particolare ispirazione di Dio, con la licenza del mio direttore, ho aggiunto ai voti di castità, povertà, obbedienza, il voto del più perfetto e il proposito di umiltà, come a suo luogo si dirà, ho aggiunto altri cinque propositi. E sono: di esercitarmi quotidianamente nelle sante virtù di mansuetudine, pazienza, mortificazione, silenzio, raccoglimento. Questo maligno demonio, chiamato Gunone, non vuole che mi eserciti in queste sante virtù. Si affatica tuttora di farmi credere che questi miei propositi formeranno il processo della mia condannazione. Mi va dicendo che è somma pazzia farmi rea di quello che a nessun conto lo sarei, e così, in vigore dei propositi fatti, mi faccio rea di gravi colpe, e così invece di fare del bene, faccio del male.
Le parole di costui mi danno a credere che realmente sia così; il mio spirito si affligge, perché nel tempo che si affatica per piacere a Dio, il demonio Gunone mi fa rea davanti al cospetto di Dio, mi parla con tanta eleganza che mi confonde. In questi casi, la povera anima mia ricorre con lacrime e con sospiri al suo Signore, perché si degni illuminare la mia mente, e senza proferire parola a quanto il maligno insidiatore mi va dicendo, con la grazia di Dio, mi armo di pazienza, e soffro tutti quegli insulti che mi va facendo il maligno tentatore di notte e di giorno. A tutte le ore mi si aggira intorno per inquietarmi e frastornarmi, ormai non posso più né mangiare né dormire, né orare, tanto è gravosa la sua persecuzione. Mi fa credere con prove evidentissime che tutte le mie operazioni dispiacciono a Dio; quando pranzo mi si mette in contro in qualche distanza e mi va dicendo: «Tu sei quella che hai promesso di essere mortificata? Oh, bella mortificazione di stare a tavola apparecchiata!».
Beffandomi e deridendomi mi dice: «Ci vuole altro che minestra, pane muffo e radiche di erbe!». Nel sentirmi rimproverare la mia troppa delicatezza, mi pare che dica bene, e non ho più coraggio di mangiare, così passo il pranzo. Tutto il giorno poi mi sta presente per criticare tutte le mie azioni, mi dice: «E lascia andare tanta sottigliezza! vivi alla buona! lascia andare i propositi, che questi ti sono di troppo aggravio!».
Se faccio orazione, mi fa tanti versi con la testa e con le mani, che mi fa girare la testa. Alle volte, quando mi trattengo ad orare, dalla bocca tramanda tanto fumo, che pare una folta nebbia, questo denso fumo mi toglie il lume all’intelletto, la mente resta oscurata dal gran fumo, confusa resta la volontà dalle tante diverse ciarle di questo astuto demonio, che pretende di confondere la povera anima mia, in guisa tale che non sappia distinguere il male dal bene.
Quando vado a riposare mi dice: «Oh, bella mortificazione! ti pare piccolo delitto il tuo, riposare in morbido letto? La nuda terra, lo stagno gelato, questa si chiama mortificazione! Perché non prendi riposo sopra la nuda terra?».
A queste sue parole il mio spirito resta sospeso, e dubita se possa, senza offesa di Dio, andare a riposare. Senza dilungarmi di più, in tutte le mie azioni dubito di offendere Dio, cosicché sono in uno stato di somma afflizione.

SPIRITO SANTO



Vieni, o Spirito di Dio, Amico delle anime umili e nemico delle superbe, vieni, e infondici quella sincera umiltà che chiama sulle anime i paterni tuoi sguardi e i tuoi favori. 

Ma non aspettate troppo a lungo, perché ben presto la misericordia deve lasciare il posto alla giustizia



Maria Madre di Dio

Gli avvenimenti che vi sono stati annunciati sono alle porte e presto accadranno, per questo siate avvisati e fate penitenza.

Tutti quelli di voi, che hanno un cuore puro non hanno nulla da temere.

Coloro che invece, si trovano nel profondo peccato, hanno ora, con la conversione, la possibilità di una vita nella gioia e nell’amore con Dio

Non sprecate questa possibilità.

Egli è la vostra unica possibilità per avere una vita nella pace.

Egli vi porta con sé nel Nuovo Mondo. Quando il cielo verrà sulla terra e tutto sarà uno, allora voi, Miei amati figli, saprete quanto è grande la ricompensa che vi è stata promessa e di cui vi è stato tanto raccontato. Seguite Gesù e sarete premiati riccamente.

Miei amati figli. Lui, il vostro Gesù, Mio Figlio, vi ama con tutto il Suo essere. Venite a Lui perché Egli vi aspetta. Aspetta ognuno di voi. Egli non giudica, ma dona misericordia. Ma non aspettate troppo a lungo, perché ben presto la misericordia deve lasciare il posto alla giustizia, quindi cambiate strada, prima che il grande giudizio cominci.