sabato 20 luglio 2019

“FIGLIO, NON DIMENTICARE LE LACRIME DI TUA MADRE!” (Siracide 7, 27)



IL  GRANDE  SIGNIFICATO  DELLE  LACRIME  DI  MARIA 

Così Maria è Madre di Gesù non soltanto in qualche cosa di Lui, ma in tutto. Non solo Gli ha dato la vita, dandogli il Corpo e il Sangue, né soltanto durante nove mesi, né limitatamente alla sua età infantile, e neanche lungo i trentatré anni della sua vita terrena unicamente, ma oltre la morte, nella Risurrezione, e anche nella sua Vita Eterna. Non è una vita umana semplicemente quella che Gesù ha voluto ricevere da Maria, ma è quella stessa vita Divina che riceve dal Padre. Poiché Gesù, che ha due nature, è una sola Persona Divina e vive una sola vita, che è appunto Divina.    
La caratteristica di Maria, ciò che la rende unica agli occhi di Dio e la riempie di beatitudine, non è tanto l’avere concepito, sia pure verginalmente, la SS. Umanità di Gesù e averlo allattato (come disse quella simpatica donna del popolo: Lc.11,28), ma l’essersi identificata perfettamente con la Volontà del Padre.  Soltanto questo, che è il Dono supremo di Dio, accolto da Maria, è quello che spiega tutto.  
Maria fa tutto, per grazia, in virtù di una Volontà Divina che è una con la sua.  
MARIA CORREDENTRICE significa che Maria è MADRE DI TUTTO IN GESÙ: Madre che Gli ha dato la Vita ad ogni istante, di pari passo con la morte che ad ogni istante Gli dava il peccato. 
Madre di ogni pensiero di Gesù, Madre di ogni palpito del suo Cuore, Madre di ogni sua parola, di ogni suo insegnamento, di ogni miracolo e guarigione, di ogni misericordia e perdono, di ogni chiamata a seguirlo, di ogni Sacramento istituito, Madre dell’Eucaristia! Madre di ogni pena e di ogni lacrima, Madre di ogni goccia del suo Sangue, Madre nella suprema angoscia del suo abbandono, Madre che raccoglie tutta la Vita di suo Figlio, al momento che Egli muore, per metterla in salvo nel suo Cuore. Ecco perché Maria è LA MEDIATRICE della Vita di suo Figlio: perché passa interamente da lei, perché è sua. 
Gesù Cristo morì sulla Croce; la sua Natura Umana morì, separandosi l’Anima dal Corpo. Letteralmente è morto di crepacuore, di dolore divino, nel provare l’abbandono del Padre. Ma Gesù è “la Risurrezione e la Vita” (Gv. 11,25). Gesù morì, ma la sua Vita non poteva morire; che fu di essa? Dove andò? La Vita di Gesù, con tutte le sue pene, con tutto il suo dolore ed il suo Amore, con tutta la sua opera di Redenzione ormai compiuta, restò affidata e vivente in Maria, sua Madre. In quel momento cessò nell’Umanità di Gesù, ma continuò vivendo in Maria... Avvenne in modo analogo alla sua Incarnazione: Gesù viveva in Maria, sua Madre; lei Gli dava la Vita e Lo teneva nascosto in sé fino al momento in cui Lo diede alla luce. Così fu al momento della sua morte: la Vita di Gesù viveva in Maria sua Madre, lei Gli dava la Vita nel suo Cuore trafitto fino al momento in cui, insieme al Padre, Lo chiamò alla Risurrezione. L’Amore   è più forte della morte (cfr. Cant. 8,6-7). L’Amore materno di Maria oltrepassò la barriera della morte, per andare a prendere suo Figlio e farlo tornare.  

Pablo  Martín  Sanguiao


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