venerdì 26 luglio 2019

Il Sacro Cuore



Riparazioni e consacrazioni

L’ «omaggio-ligio» al Sacro Cuore

Verso la fine del XIX secolo si diffuse la pia pratica dell’ «omaggio-ligio» al Sacro Cuore. 
Essa consiste in un atto pubblico di omaggio a Gesù Cristo, rivoltogli da una qualche associazione o classe o istituzione civile per bocca dei suoi capi. Se pensiamo al fatto che certe istituzioni oggi commettono spesso «peccati sociali», o addirittura vivono di queste offese a Dio, possiamo capire quanto è importante che si purifichino delle loro mancanze, riconfermando la fedeltà al Redentore e affidandosi al suo Cuore con un atto di pubblico omaggio e riparazione.
La pratica dell’ «omaggio-ligio» venne promossa dal barone Alexis de Sarachaga, che nel 1882, assieme al gesuita Victor Drevon, fondò a Paray-le-Monial la Società del Regno Sociale di Gesù Cristo. Altri paladini di questa pratica furono il teologo Lemius e il celebre padre Dehon. In Italia essa venne promossa dal gesuita Giovanni Sanna Solaro, che la diffuse negli ambienti civili e professionali, anche in molte associazioni di lavoratori cattolici 88. Nel 1899, Leone XIII approvò tale pratica. Rivolgendosi a Cristo, la formula di omaggio diceva fra l’altro: «Noi riconosciamo i vostri diritti sovrani sull’ individuo, sulla famiglia e sull’intera società. Acclamiamo con piena forza la vostra regalità. Vi scongiuriamo di regnare sulle città, sulle società e particolarmente sulla nostra amata patria. (...) Che venga il giorno in cui i nostri figli, come un tempo quelli della Roma cristiana, potranno con inesprimibile felicità proclamare: Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat» 89.

Guido Vignelli

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