sabato 27 luglio 2019

IL PADRE NEGLI ULTIMI TEMPI



«VOGLIO ESSERE COME UN BAMBINO PICCOLINO... »

"Voglio essere come un bambino piccolino... che tira la veste al suo Papà e con il sorriso gli chiede le cose più semplici, che al mondo possono sembrare le più impossibili..."

La piccolina del Padre


Il "grande peccato" è la causa della "tribolazione grande"

1) "Ci sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall'inizio del mondo fino ad ora"
La "tribolazione", cioè la sofferenza in ogni sua dimensione (fisica, morale, spirituale ecc.) è frutto del peccato (Gen 3,16-19) inteso in senso vero, pieno, teologico: ribellione a Dio Padre e conseguente perdita del Suo amore e della Sua protezione; schiavitù al male, al satana, al padre dell'odio che, con il sadismo connaturato alla propria essenza di "male", tormenta i figli di Dio per colpire in loro il Padre.
Dietro ogni forma di sofferenza c'è sempre il peccato che, direttamente o indirettamente, porta con sé la sua mercede di sofferenza e di morte. E dietro ogni peccato c'è il serpente che, "padre della menzogna" (Gv 8,44), illude gli uomini con false promesse di falsi beni. Egli, l’anti-Dio, l’anti-Padre che genera solo odio, disperazione e morte, da sempre ha agito sull'uomo rendendolo prima strumento di male e poi vittima di angoscia. Negli "ultimi tempi", cioè ora, ha organizzato il male su scala mondiale, con tutti i mezzi che la tecnica gli consente, mettendo in opera un meccanismo di peccato a livello industriale, di massa. La conseguenza - giacché peccato equivale a sofferenza e morte - è la "tribolazione grande", nella quale si dimena la società attuale.
Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha accennato alle principali fonti di preoccupazione per il nostro tempo nell'enciclica "DIVES IN MISERICORDIA" (VI, 10 ss) parlando dell'ingiustizia sociale, della fame nel mondo, degli armamenti. Noi vogliamo esaminare brevemente le piaghe più evidenti che stanno distruggendo le basi della nostra società colpendola nei giovani e nei giovanissimi: la droga, la prostituzione, la pornografia. Tutto ciò è causato dalla fame di denaro e di potere, le fonti più immediate e amare di «tribolazione».

La droga: l'angoscia, la sofferenza che la droga genera nelle sue vittime è ben nota. Meno nota, ma forse ancora più grande è la «tribolazione» dei genitori, dei parenti, di quanti amano il disgraziato che è diventato vittima della droga. Seguire un figlio preso nel vortice della droga significa vederlo divenire man mano un amorale, un abulico, una larva umana; talvolta diviene un delinquente, anche se per necessità. Quale «tribolazione» più grande che assistere alla decomposizione di un figlio in tutta la sua struttura fisica, psicofisica e spirituale; al suo precipitare di abisso in abisso senza poter far nulla per aiutarlo? E la droga è ormai spacciata in molte scuole elementari...

La prostituzione: è sempre esistita, certo, ma entro determinati limiti e forme. La droga e la depravazione morale dei nostri tempi hanno fatto superare ogni confine: basti pensare che negli Stati Uniti il numero dei giovanissimi dagli otto ai dodici anni - di entrambi i sessi - inseriti nel giro della prostituzione, nel 1976, superava il milione. Ma da allora ad oggi, in questi ultimi vent'anni, il male è andato sviluppandosi a ritmo pauroso, con assurdi risvolti soprattutto nei paesi sottosviluppati del sud America e dell'Asia.

La pornografia: tutti sappiamo quali giornali e giornaletti sono in edicola. Tutti sappiamo quali films proiettano le televisioni private e non. Quello che forse non tutti sappiamo è che in questi ultimi decenni la pornografia ha aperto il nuovo filone del «porno» infantile, nei fumetti e nei films hard-core, cioé dal vero, senza finzioni.

La fame di denaro e di potere: l’anti-Dio per eccellenza è Mammona, cioè il dio del denaro. Nella ricchezza è racchiuso il potere. I cosiddetti "potenti" sono quasi sempre frutto del potere economico che oggi guida le azioni degli uomini facendo leva sul loro "io", sul loro smanioso desiderio di emergere. Tutto il male che è nel mondo fonda le sue radici nel denaro.

Perché abbiamo preso in esame in particolare il fenomeno del male nei bambini? Per vari motivi: - perché ci dà la misura più esatta del livello morale a cui è giunta oggi l'umanità: scandalizzare gli innocenti o, peggio, usarli per il male, è il segno della massima degradazione. E' evidente che il male, prima di riversarsi sui piccoli, ha ormai penetrato gli adulti che lo commettono o lo tollerano senza opporsi ad esso;
- perché i bambini sono la società del domani, e permettere che vengano dissacrati e pervertiti è, oltre che il peggiore degli omicidi, un vero suicidio sociale;
- perché i bambini sono tempio di Dio, riflettono Dio, sono i nostri angeli in terra, sono la Luce nelle nostre tenebre. Dio vive e splende in pienezza nei loro spiriti (Mt 18,10) e corrompere i piccoli è un colpire Dio al cuore.
Se satana ha osato attaccare in modo tanto massiccio il cuore di Dio, vuol dire che siamo giunti veramente all'impatto finale, e che solo un intervento soprannaturale potrà riportare l'uomo al senso della sua dignità. In ciascuno di questi innocenti colpiti dal male, nel loro mondo familiare, in quanti hanno ancora un minimo di dignità anche solo umana, c'è una "tribolazione grande", come infinitamente grande è la "tribolazione" del cuore del Padre che viene dilaniato in milioni di figli che sono il cuore del Suo Cuore.

Padre Andrea D'Ascanio

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