lunedì 29 luglio 2019

COLLOQUI EUCARISTICI



LA IMMOLAZIONE

A - "Vi sono diverse specie di amore. Quale preferisci da me?"

R - "Sì. Vi è quello del buon Samaritano che cura le piaghe del corpo e dell'anima; quello che previene il male con la vigilanza, facendo, in tutte le occasioni, agli altri ciò che si vorrebbe fosse fatto a lui.
Ma l'amore più alto è quello interiore, che si immerge in Dio e si occupa di mostrarlo, di farlo conoscere, di costruire il suo Regno; è quello che libera le anime, affinché da sè stesse vengano a Me che dono la vita, forza e gioia; è quello che si immola silenziosamente, ma concretamente, nello sforzo costante di ascoltare Me, di seguire Me, di far convergere verso di Me tutti i progetti di vita, ogni disegno esistenziale, tutte le persone amate, tutte quelle che si incontrano, ricordando che Io sono la Via, la Verità, la Vita. È l'amore paziente che vince ogni resistenza interiore ed esteriore.
Ricorda: l'immolazione è amore e l'amore è assenza assoluta di separazione.
Quando si ama si vive insieme, si lavora insieme. Lavoriamo insieme anche noi: lavora con Me con la pazienza che Io ho sempre avuto con te. Se pretendi di realizzare tutto in una volta, non sei paziente. Se ti scoraggi, non sei paziente.
Quando tu ripari, lavori con Me. Ma non basta riparare, occorre immolarsi. Se la riparazione non ha la potente leva dell'immolazione, è, sì, conforto al mio Cuore, ma non ha la forza sufficiente ad arrestare il castigo del Padre."

A - "Ma noi non siamo capaci di immolarci."

R - " Il Padre vi ha fatti capaci di amare. L'immolazione è amore vero, incondizionato, e per questo, solo per questo, fecondo.
Perché tu che sei qui con Me non risvegli, non attivi il tuo amore per Me?
La mia immolazione che cos'è stata se non un incondizionato atto d'amore? Per questo è stata, è, e continuerà ad essere sino alla fine, feconda.
Voi però aiutate con la vostra immolazione questo mio amore a salvare il mondo. Immolatevi, cioè amate incondizionatamente i poveri sacerdoti ottenebrati dal male, le comunità religiose in cui, oggi più che mai, satana tenta di fare il padrone, la gioventù abbruttita dal vizio, i bambini che non sono più miei perché troppo presto Mi rinnegano, Mi calpestano, non sono più motivo di gioia ma di grande dolore; le famiglie nelle quali avvengono troppi scandali. Guai a tutti gli scandali!
Avete dimenticato le mie parole: "È necessario che avvengano scandali, ma guai a colui per il quale avvengono. È meglio per lui che gli si metta al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzi tutti questi piccoli. State attenti a voi stessi". (Lc. 17 -1, 2)
Io salverò ancora il mondo con il mio amore, ma voi datemi il vostro, e aiutatemi a fermare il braccio del Padre. "Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi ristorerò". (Mt. 11- 28, 30)

A - "Sì, o Signore, io accolgo il Tuo invito. Ma cosa devo fare in pratica per immolarmi?"

R - "L'annientamento è la radice della umiltà e l'umiltà vera è indispensabile per l'immolazione.
Per questo, dopo avervi chiesto l'annientamento, ora vi chiedo l'immolazione. Non vi faccia paura la parola. Essa non vuol dire, come voi pensate, solo sofferenza e martirio. L'immolazione è fatta di amore vero, fecondo, costruttivo. Quindi è gioia e fonte di vera felicità.
Attento però che non è l'amore frutto di sentimentalismo, ma l'amore imposto dalla volontà sopra la voce dei sensi, l'amore che si rivolge a Me perché la volontà glielo comanda. Perché l'immolazione è il tenace, persistente, cosciente lavorìo della volontà per aderire al mio Cuore, alla mia legge, al mio Vangelo. È questo lavorìo, è questa adesione che chiedo a te e a tutti dal mio nascondimento d'amore nel divino Sacramento.
Che cosa mi hai dato tu perché Io ti amassi fin dal principio?
Dapprima niente, e poi... col passare degli anni è cresciuta la tua malizia e mi hai donato frutti avvelenati...
Orgoglio, lussuria, invidia, pigrizia, rancore, odio, ti hanno fatto assimilare lo spirito del mondo, mentre Io mi preoccupavo di te, ti mandavo il mio Spirito perché ti facesse capire i tuoi errori, ti mandavo la Madre Santa perché ti facesse sentire l'attrattiva del bene, ti facesse pregustare la gioia della bontà, e ti riconducesse a Me perché Io potessi donarti il mio abbraccio di perdono.
E tu, anima mia diletta, sei venuta a Me per trovare finalmente la pace che rende possibile e bella la vita umana, nonostante le lotte che devi affrontare. Ma questo non ti basta per resistere alla tentazione del Maligno che vuole farti tornare indietro, vuole farti abbandonare la strada intrapresa che è strada di predilezione, di perfezione, di santità."


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