EGO TE ABSOLVO
ESAME DI COSCIENZA
PREGHIERA IN PREPARAZIONE ALLA SANTA CONFESSIONE
O Padre mio! Celeste Padre, guarda le piaghe del Figlio tuo e degnati riceverle affinchè
le anime si aprano alla grazia! I chiodi che Gli trafissero, le mani e i piedi, trafiggano i
cuori induriti e il Sangue di Lui commuova e li spinga al pentimento. Il peso della croce
sulle spalle di Gesù, Tuo divino Figlio, ottenga alle anime di scaricarsi dei loro delitti
nel! tribunale di penitenza! Ti offro, o Celeste Padre, la corona di spine del Tuo Figlio
amatissimo, e contrizione delle loro colpe. Ti offro, o Padre, Dio di misericordia,
l'abbandono di Gesù sulla croce, la Sua sete e tutti i Suoi tormenti, affinchè i peccatori
ritrovino la consolazione e la pace nel dolore dei loro peccati. Infine, o Dio pieno di
compassione, per quella perseveranza con cui Gesù Tuo divin Figlio, ti pregò per i suoi
crocifissori, Ti chiedo e Ti supplico di concedere alle anime l'amor di Dio e del prossimo
e la perseveranza nel bene. E come i tormenti del Tuo Figlio amatissimo hanno avuto
termine nell'eterna beatitudine, così le sofferenze di coloro che fanno penitenza siano
eternamente coronate con il premio della Tua gloria!
ALLO SPIRITO SANTO
Vieni, Spirito Santo, illumina la mia mente, affinché conosca i miei peccati, muovi il
mio cuore a pentimento ed aiutami a fare una sincera confessione.
ALLA BEATA VERGINE
Ricordati, o pietosissima Vergine Maria che non si è mai inteso al mondo, che alcuno
abbia ricorso alla Tua protezione, implorando il Tuo aiuto e chiesto il Tuo patrocinio e
sia rimasto abbandonato. Animato da una tale confidenza, a Te ricorro, o Madre,
Vergine delle Vergini, a Te vengo: e, sebbene del tutto indegno, umilmente invoco il
Tuo soccorso. Non volere, o Madre del Divin Verbo, disprezzare la mia preghiera, ma
benigna ascoltami ed esaudiscimi. Così sia.
L 'ESAME DI COSCIENZA
Richiama nella tua mente l'ultima confessione ben fatta. Quale proposito hai preso? L'hai
mantenuto? Hai combattuto il tuo peccato o difetto dominante? Richiama ora nel tua
mente i dieci Comandamenti, i 5 precetti della Chiesa, i sette vizi capitali secondo
l'ordine esposto sopra.
ATTO DI DOLORE
Ho fatto male, o Signore, perché peccando ho offeso la Tua maestà che è infinita.
Si dice anche tra gli uomini, che la gravità di un'offesa deve misurarsi dalla grandezza
della dignità di chi è offeso; e Tu sei infinitamente grande, o Signore.
Ho fatto male, o Signore, perché peccando ho provocato la Tua onnipotente giustizia.
Che cosa avrebbe potuto accadermi, o Signore! Tu sei in ogni luogo, Padrone assoluto di
tutto e di tutti. Ed io che sono nulla ho ardito ribellarmi a Te, insultare Te, provocare Te,
sfidare Te. E sono qui, o Gesù, davanti a Te, quasi stupito che le creature non mi
abbiamo preso d'assalto per vendicare la Tua giustizia oltraggiata da me.
Ho fatto male, o Signore, perchè peccando ho perduto Te.
Oh, lo so bene, Gesù sulla terra non sarà possibile ad alcuno misurare il disastro che si
produce in un'anima quando da divina ridiventa infraumana e poi selvatica.
Il mondo non sa, e io non so, o Signore che cosa è perdere Te. Non so, o Signore, il
vuoto infinito che la Tua fuga provoca nell'istante in cui io pecco, dovrei chiederlo a un
dannato, o Gesù, ed egli mi direbbe che il fuoco il terribile fuoco dell'inferno unito alla
presenza di ogni male e all'assenza di ogni bene e perfino l'eternità di questo stato, sono
nulla... nulla, paragonati con l'assenza Tua, o Gesù.
Ed io, peccando, ti ho perduto, ho fatto male, o Signore.
Ho tatto male, o Signore, perché peccando sono stato causa della Tua Passione e morte.
Cominciasti ad aver paura, tedio, nausea, e poi... immensa tristezza: tristezza di morte.
Eri nell'Orto, bocconi sulla terra; agli Apostoli che ti guardavano con occhi assenti,
oppressi dal sonno Tu dicesti: « L'anima mia è triste alla morte. » Ma non Ti capirono e
Ti lasciarono solo. Ero io, o Signore, con i miei peccati a farti agonizzare così.
Nell'Orto il mistero del tradimento di Giuda. Egli venne e Ti baciò, o Signore: bacio
gelido, fetido, bacio di traditore. Io che inorridisco davanti a quella profanazione del Tuo
santo Volto, non Ti baciavo, forse con le labbra di Giuda? Quante volte, infatti, ti ho
tradito, o Signore... il peccato è appunto un tradimento.
E l'arresto, o Signore... l'essere trascinato giù verso il torrente Cedron, poi per le vie buie
e vuote della città che aveva assistito ai Tuoi miracoli....
Era notte, o Signore, e quelli che ti amavano, dormivano o erano fuggiti. Davanti ad
Anna, o Gesù ricevesti uno schiaffo sul volto, Prima un fetido bacio, poi una percossa
volgare. Ero io, o Signore col mio peccato. E la notte, o Gesù! La notte tra gli sgherri
avvinazzati, insonnoliti, irritati.., Ti sputarono sulla faccia.
Il Vangelo che è di una discrezione incredibile, è pur costretto a dirci che la Tua faccia a
un certo momento apparve ricoperta di sputi.
Signore, che hai fatto il mondo e lo conservi, che hai creato i cieli e i mari, le piante e i
fiori che crei i corpi e le anime degli uomini. O Signore onnipotente, Tu hai il volto
ricoperto di sputi, di sputi schifosi! E, ancora una volta, ero io, o Signore! E fui io a
flagellarti, a ridurti il corpo in una piaga. Io a coronarti di spini. La Tua faccia grondante
di sangue che mescola agli sputi degli uomini. Io Signore, fui a condannarti alla morte.
E io ti ho spinto verso il Calvario. E durante il viaggio, io ti ho fatto cadere per terra tre
volte. Io Ti ho confitto in croce. E a chiudere il sepolcro ero io, o Gesù, con i miei
peccati.
Non eri disceso dal cielo per me? E sotto la terra non ci sei finito per me? Ho fatto male,
ho fatto male diceva il ladro in croce timidamente a Gesù Crocifisso. « Oggi sarai con
Me in Paradiso » e la certezza del perdono rendeva ancora più cocenti le lacrime che gli
sgorgavano dagli occhi.
O Gesù, amore acceso, Non ti avessi mai offeso O mio amato buon Gesù Con la Vostra
santa grazia non Ti voglio offendere più!
IL PROPONIMENTO
Al dolore va aggiunto il proponimento. Chi ha la buona volontà di non più peccare, è
simile al malato che fa tutti gli sforzi per guarire. Per aver un buon proponimento, tu
devi essere risoluto:
1. Di non commettere più almeno peccati mortali.
2. Di fuggire le occasioni prossime del peccato.
3. Di sforzarti seriamente, usando i mezzi per emendarti.
4. Di restituire i beni al prossimo, di riparare il danno o lo scandalo cagionati.
5. Di perdonare le offese.
Rinnova ogni mattina il proponimento e, tieni d'occhio il tuo difetto predominante.
«Tanto sarà il tuo progresso, quanto è la violenza che saprai usare contro te stesso.»
Imitazione Cristo.
ACCUSA DEI PECCATI
Al confessionale saluta. « Sia lodato Gesù Cristo! » Fa il segno della S. Croce e
incomincia la Confessione: « Mi sono confessato l'ultima volta... Confesso davanti a
Dio, alla beatissima Vergine Maria, a Lei Padre, i seguenti peccati......
Udita la penitenza, di « Grazie. » Prima dell'assoluzione recitala: Mio Dio mi pentono e
mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i vostri
castighi, e molto più perché ho offeso Voi infinitamente buono e degno di essere amato
sopra ogni cosa. Propongo col Vostro santo aiuto di non offenderVi mai più e di fuggire
le occasioni prossime del peccato Signore, Misericordia, Perdonatemi.
Anche tu sentirai da Gesù per bocca del suo sacerdote le consolanti parole. «Confida
figlio, i tuoi peccati ti sono rimessi. Va in pace.»
LA PENITENZA O SODDISFAZIONE
Fa la penitenza subito con esattezza, per scontare le pene temporali. Aggiungi qualche
atto volontario, per riparare il peccato. Ringrazia la bontà di Dio e proponi di non
abusare della Sua Misericordia in avvenire. Se puoi, prima di lasciare la Chiesa metti. in
scritto il tuo proponimento.
RINGRAZIAMENTO DOPO LA CONFESSIONE
O Dio, che volgi in bene ogni cosa, a vantaggio di coloro che ti amano, infondi nel
nostro cuore l'affetto inviolabile della Tua carità, affinché i buoni desideri, nati per la
Tua ispirazione nei nostri cuori, non possano essere cambiati da nessuna tentazione. Ah
Signore, quanto sei stato buono con me! Oh come fui ingrato verso di Te, macchiai la
mia anima. Ti offesi e mi hai perdonato! Ti sei degnato lavare, purificare ed arricchire di
grazie quest'anima redenta dal Tuo Preziosissimo Sangue. Ti ringrazio o Signore.
Concedimi la grazia di essere fedele a Te. So che da me stessa e per me stessa nulla
valgo, ma so altresì che in Dio e con Dio posso tutto ciò che Egli vuole da me, perché
Egli è misericordia infinita. O mio Dio, fa che il mio cuore sia una fiamma di puro
amore per te! Vergine Santissima Madre mia ammirabile, adesso sono tutto Tuo:
prendimi per mano, guidami e proteggimi e non permettere ch'io ancora offenda Gesù.
Insegnami ad amarlo sempre più e mantenermi costante nei propositi. E Tu pure, o
glorioso Patriarca S. Giuseppe, aiutaci con la Tua potente mediazione, e offri per le mani
di Maria i miei proponimenti a Gesù, S. Anna, Santa mia protettrice, Angelo Custode
pregate per me. Amen.
PENSIERI DI DIO SULLA VERA PENITENZA MANIFESTATA PER MEZZO
DELLO SPIRITO SANTO NELLA SACRA SCRITTURA
« Convertitevi a Me con tutto il vostro cuore, col digiuno, col pianto, con i sospiri, e
spezzate in segno di dolore i vostri cuori e non le vostre vesti. Convertitevi al Signore
Iddio vostro, perchè Egli è benigno, misericordioso, paziente, dotato di molta pietà e
sempre pronto al perdono.» (Joel 1291)
« Il digiuno che io voglio non consiste nell'affliggere per un giorno l'anima, nel chinare il
capo come un giunco e nemmeno nel coricarsi sul sacco e sulla cenere. No! Non è
affatto il digiuno che io accetto: Io voglio che tu rompa le catene del peccato, sciolga le
obbligazioni gravose, metta in libertà gli oppressi, tolga ogni gravame, spezzi il tuo pane
con chi ha fame, dia ospitalità ai poveri e ai pellegrini, rivesta gli ignudi e non disprezzi
il prossimo, perché nel tuo fratello dovrai vedere Me tuo Padre. Lui è Immagine e
Somiglianza Mia.
Allora la tua luce sarà bella come l'aurora, diventerai subito sano e robusto, osservante
della giustizia e ricoperto di gloria. Allora la tua preghiera sarà esaudita, e quando
alzerai la voce al cielo, il Signore ti risponderà: « Eccomi a te, perché sono
misericordioso Io Signore e Dio tuo. » (Is. 58. 1 9)
« Se tu cesserai di opprimere i fratelli, di segnarli a dito, di parlarne male: se darai da
mangiare con cuore generoso a chi ha fame e consolerai chi è afflitto, risplenderai di
luce radiosa come il sole in pieno meriggio, e il Signore ti concederà eterno riposo,
inondando l'anima tua di splendore. Darà alle tue ossa novello vigore ed apparirai come
giardino irrigato e come fontana di acqua perenne.
Se poi santificherai i giorni di festa omettendo di fare quello che ti sarebbe comodo, ma
stimerai tali giorni come tua delizia e darai gloria a Dio: se inoltre mi onorerai
coll'astenerti dal lavoro e dai vani discorsi, allora troverai la tua delizia nel Signore, ed io
ti eleverò sopra le altezze della terra e ti darò per nutrimento l'eredità di Giacobbe, tuo
patire. Ricordati che è il Signore che ti parla.» (Isaia 58 9 14.)
ECCO, PROPRIO IO
Andrò in cerca delle mie pecorelle per visitarle. Farò come il pastore che si trova in
mezzo alle pecore sperdute e le conta ad una ad una... Sarò proprio Io che le pascerò e le
farò riposare, Io che cercherò le smarrite e ricondurrò all'ovile le cacciate, fascerò le
ferite e ristorerò le deboli. Io che custodirò le grasse e le nutrirò con giustizia, Io Signore
Onnipotente (Ezech. 34.11 16)
VENITE BENEDETTI DAL PADRE MIO....
Gesù disse un giorno ai discepoli: Quando verrà il Figlio di Dio nella Sua maestà, con
tutti gli Angeli e si sarà seduto sul trono della Sua gloria, vedrà radunarsi dinanzi a Sè
tutte le genti dell'universo. Allora separerà gli uni, dagli altri come il Pastore separa le
pecore dai capretti; metterà le pecore alla destra e i capretti alla sinistra.
Ai giusti che saranno alla destra il Re dirà: « Venite benedetti dal Padre mio; venite nel
regno che vi ho preparato fin dalla creazione del mondo, perchè ebbi fame e mi deste da
mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui pellegrino e mi deste ospitalità; ignudo e mi
rivestiste; infermo e mi visitaste; prigioniero e veniste a trovarmi. »
l buoni allora risponderanno: « Quando mai, o Signore Ti vedemmo affamato e Ti
abbiamo dato da mangiare? Assetato e Ti abbiamo dato da bere? Pellegrino e Ti
ospitammo, ignudo e Ti abbiamo ricoperto, infermo e carcerato e siamo venuti a
visitarTi? »
E il Re risponderà loro: « Vi assicuro in verità, che quanto avete fatto al più piccolo dei
miei fratelli, lo avete fatto a Me! »
Si volgerà poi a Quelli di sinistra e dirà: « Via da Me, maledetti, al fuoco eterno,
preparato per il diavolo e i suoi seguaci. Perché ebbi fame e non mi deste da mangiare,
ero assetato e non mi deste da bere,. ero pellegrino e non mi alloggiaste, ignudo e non mi
rivestiste, infermo e carcerato e non mi visitaste. Allora anch'essi risponderanno:
« Quando mai, o Signore, Ti vedemmo affamato o assetato, pellegrino o ignudo, infermo
o carcerato, e non Ti abbiamo assistito? » Allora Egli risponderà loro: « Vi assicuro che
quanto non avete fatto Ciò al più piccolo dei Miei fratelli, non l'avete fatto a Me. » E
questi andranno nell'eterna pena, mentre i giusti gioiranno nella vita eterna. (S. Matt. 25 31.)
ALTRI PENSIERI
Buona è l'orazione unita al digiuno, è molto meglio far elemosina che metter da parte
mucchi d'oro. Perché l'elemosina libera l'anima dalla morte; essa purifica dai peccati e la
trovare la misericordia e la vita eterna. (Tobia. 12 9)
Il fuoco ardente lo spegne l'acqua e l'elemosina espia i peccati.
Iddio osserva colui che rende grazie, e se ne ricorda più tardi, e nel tempo della sua
caduta egli troverà un sostegno.
Far elemosina coll'intenzione di applicare il merito alle anime del purgatorio è lo stesso
che versare balsamo salutare sulle piaghe che le divorano.
Ogni volta che una creatura umana offre al Padre quel Sangue col quale è stata riscattata,
offre un dono di prezzo infinito, che nessun tesoro del mondo potrebbe compensare.
Sia benedetto colui che, vivendo sulla terra, soccorre con orazioni e buone opere le
anime purganti, poiché la giustizia di Dio esige che senza l'aiuto dei viventi siano queste
necessariamente purificate nel fuoco (S. Brigida)
GLI INSENSATI
Quanto sono insensati coloro che non si curano affatto di far penitenza in questo mondo,
aspettando di scontare i loro falli in Purgatorio.
« Il meritare è proprio solamente di quaggiù; in cielo gli atti soprannaturali non hanno
valore meritorio. Tanto meno potrebbero avère valore soddisfattorio, perché essendo
compiuti in pieno possesso della felicità, manca loro l'elemento essenziale dello sforzo o
del sacrificio, da cui sorge la virtù soddisfattoria.
Gesù apparendo un giorno a S. Geltrude disse: « Tutte le volte che liberi un'anima dal
Purgatorio fai un atto a Me si gradito, che più non lo sarebbe se riscattassi Me stesso
dalla sofferenza.
« Il giudizio sarà senza misericordia per chi non ha usato misericordia: ma la
misericordia trionfa del giudizio. (Jac. 2. 13!)
« Cessa dal tuo sterile dolore, e solleva l'anima con preghiere, con elemosina e con
sacrifici. »
G. Crux
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