sabato 7 marzo 2020

MESSAGGIO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA 29 FEBBRAIO 2020



Amati figli del Mio Cuore Immacolato:

POPOLO DELLA TRINITÀ SACROSANTA!

STATE CERCANDO MIO FIGLIO? ALLORA PER QUALE MOTIVO STATE IMBOCCANDO ALTRE STRADE?

STATE FORSE CERCANDO DI ARRIVARE PIÙ IN ALTO
CON ALTRI MEZZI?

Volete rendere più agevole il passo, ma state andando fuori strada e vi state allontanando ancora di più di quanto già non lo siate. NON CI SONO SCORCIATOIE PER OTTENERE LA VITA ETERNA, NON CE NE SONO, TUTTI DEVONO PERCORRERE LA STESSA STRADA, CHE È QUELLA DELLA SANTITÀ. (Cfr. 1 Tim 2-4)

Tutti prima o poi dovranno percorrere la Via del Calvario, ma non bisogna farlo lamentandosi, né facendosi guidare dalla volontà umana, invece dovete viverla come la visse Mio Figlio, GUARDANDO AL FINALE, ALLA CROCE DI GLORIA E MAESTÀ.

Anche la chiesa di Mio Figlio sta percorrendo questa Via e vi si sta addentrando sempre più, momento dopo momento.

In quanto Corpo Mistico di Mio Figlio, voi dovete raddoppiare gli sforzi per fare in modo che non vi portino in altre acque che non sono quelle di Mio Figlio.
Dovete rimanere nella Tradizione della Chiesa.

La grande novità del Vangelo è che Mio Figlio perdona ed ama, ama e perdona a chi si presenta davanti a Lui veramente pentito, con umiltà e con cuore contrito e deciso a vivere una vita nuova e lo mette in pratica.

Questa è la grande novità:

IL PERDONO, LA MISERICORDIA E LA GIUSTIZIA DIVINA CHE APRE LE PORTE A CHI SI PENTE NEL PROFONDO DEL SUO INTIMO.
(Cfr. Gv 3,16).

Quella Misericordia Divina che non troverete CAMBIANDO LA LEGGE DIVINA, NÉ MODERNIZZANDOLA.
MIO FIGLIO AMA TUTTI I SUOI FIGLI E TUTTI SONO SUOI FIGLI, PERÒ PER GUADAGNARVI LA VITA ETERNA, DOVETE RISPETTARE LA LEGGE DIVINA E VIVERE
 IN BASE A QUESTA LEGGE. (Cfr. Eb 4,16;  Dt 10,12-13).
 
Vedo tante persone che vivono nel loro ego, senza perdonare coloro che Mio Figlio potrebbe avere già perdonato e questo non è da vero cristiano.  

Vedo tanta confusione tra un’umanità che ignora LA GRANDE TRAGEDIA UMANA NELLE MANI DEL MALE!

Vedo tanti Miei figli presi dalle tentazioni e vedo che continuano a rimanervi impigliati, dimenticando che Mio Figlio venne tentato dal diavolo e che in Mio Figlio c’era ciascuno di voi che veniva tentato, ma Mio Figlio ha vinto la tentazione ed ha trasferito la vittoria a tutti quelli che rispettano la Legge Divina. (Cfr Mt 4).

Vedo tanti Miei figli chiamare e invocare Mio Figlio e Mio Figlio vi offre l’ACQUA VIVA CHE SAZIA LA SETE, ma voi la rifiutate continuamente perché non vedete quello che non volete vedere. VI MANCA LA FEDE!  

PERCHÉ IL MONDO NON PARLA DELLA FEDE, IL MONDO NON PARLA DELL’AMORE DIVINO, MA DELLA CARNE E DEL PECCATO,
AI QUALI È STATO CAMBIATO NOME E LI CHIAMANO MODERNISMO.  

Comunque devo dirvi che state camminando su strade sbagliate, Mio Figlio vi sta chiamando al pentimento, Io vi chiamo al pentimento, alla penitenza, a un profondo digiuno, al digiuno dei sensi fisici e spirituali. 

Noè predicò il pentimento e la penitenza. Giona chiamò alla penitenza ed annunciò agli abitanti di Ninive che la loro città sarebbe stata distrutta.  

Alcuni non ascoltarono e perirono, mentre altri ascoltarono e furono perdonati.
Questa generazione ha ricevuto più appelli alla conversione delle generazioni precedenti e la risposta è un costante rifiuto, perché è attaccata alla vita mondana e sfrenata ed in altri casi perché è attaccata al proprio ego che non permette il perdono che Mio Figlio invece non nega loro.

FINO A CHE PUNTO SI SPINGE IL CRIMINE DI QUESTA GENERAZIONE? FINO ALLA SUPERBIA, FIGLI.

L'uomo ha sviluppato le scienze, ma non si è sviluppato spiritualmente perché lo Spirito e la Vita Eterna, adesso, qui sulla terra, non vi danno né onorificenze, né notorietà, né grandi premi in denaro o ricchezze, né riconoscimenti pubblici, e questo è quello che l'uomo di questo tempo ambisce maggiormente.

Vedo persone superbe, altezzose, che si gloriano di loro stesse, delle loro ricchezze, del loro intelletto, delle loro capacità, ma nel profondo di queste persone vedo angoscia, malumore, tristezza, infelicità.

Figli del Mio Cuore Immacolato:

SVEGLIATEVI, NON DOVETE VIVERE QUESTA QUARESIMA COMPIENDO UNA TRADIZIONE CHE NON È SOLO TRADIZIONE,
MA COMMEMORAZIONE, È UNO SVEGLIARSI E VIVERE LA VITA,
LA VERA VIA, LA VERITÀ ETERNA.

Tanto dolore per un’umanità stolta…  c’è tanta tragedia umana che non viene riconosciuta, c’è molto disprezzo per gli Appelli della Casa Paterna e quando riconoscerete di aver disobbedito a causa della vostra stoltezza, avrete già patito tanto, che il lamento dell’umanità non potrà essere contenuto.  

STATE VIVENDO NELLA PURIFICAZIONE E NON LO SAPETE?

Guardate lo stato della Chiesa di Mio Figlio, guardate le decisioni dei governi, con norme e leggi che sono totalmente contro la vita e la morale.
Guardate la reazione della natura ovunque, guardate la carestia dei popoli.
Guardate l’avanzata del comunismo e l’oppressione alla quale coloro che non si dichiarano apertamente comunisti, stanno sottoponendo i popoli, un’oppressione che va in direzione di un governo unico, di una religione unica, di una moneta unica, di un insegnamento unico, che favoriranno la morte del corpo e dell’anima.

QUESTA È LA PASSIONE ALLA QUALE STA VENENDO PORTATA LA CHIESA DI MIO FIGLIO, QUESTA È LA PASSIONE CHE STA VIVENDO COSTANTEMNTE IL CORPO MISTICO DI MIO FIGLIO, QUESTA È L’ENTRATA DELL’ANTICRISTO TRA L’UMANITÀ.
Rendetevi conto figli Miei che per questa Quaresima, oltre alla preghiera, al digiuno, alla penitenza, dovete includere il digiuno dei sensi e soprattutto il digiuno della mente, che vi fa andare contro i vostri fratelli.  

RIPULITE LA VOSTRA CASA INTERIORE COSICCHÈ LA PURIFICAZIONE NASCA IN VOI E NON SIA QUALCOSA DI ESTERNO, CHE NON DURA!

Mio Figlio desidera cuori contriti, volonterosi e non simulatori di una falsa religione.
Figli, non andate in panico di fronte alle pandemie (1), siate obbedienti e preparate quello che vi Ho dato per combatterle (2), non lasciatevi ingannare e preparatevi. Gli uomini non vi diranno la verità, Io sì.

NON DIMENTICATE CHE MIO FIGLIO È LA VIA VERSO LA VITA ETERNA. (Gv 14,6)

NON DIMENTICATEVI CHE IO SONO QUI E CHE SONO VOSTRA MADRE.  VIVETE NELL’AMORE DIVINO CHE NON HA FINE.

Vi benedico con il Mio amore.

Mamma Maria

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO

(1) Rivelazioni su pestilenze e pandemie, leggere…
(2) Rivelazioni su piante medicinali, leggere…  


COMMENTO DI LUZ DE MARIA

Fratelli:

Davanti alla Parola della nostra Madre Santissima, il mio pensiero ritorna ai tempi in cui dal Cielo vennero mandati degli Appelli per mezzo degli strumenti di Dio, che però non vennero ascoltati ma la risposta del Cielo arrivò inaspettata: quelli che non avevano ascoltato perirono mentre coloro che avevano ascoltato ripararono, pregarono e digiunarono e cosa più importante di tutte, OBBEDIRONO, e vennero aiutati dal Cielo.

La storia si ripete: esistono solo due strade, quella del bene e quella del male, l’obbedienza e la disobbedienza.  

Ci troviamo di fronte a grandi e gravi prove che mineranno il Corpo Mistico di Cristo, LA CHIESAcosì come ci troviamo davanti a quanto sta succedendo nella natura e nel campo della scienza mal utilizzata dall’uomo, che creerà virus che diventeranno incontrollabili e le loro mutazioni raggiungeranno livelli altissimi, così da sviluppare una grande pandemia. 

La Madonna ci fa un grande appello che è quello di mantenere la Fede in Dio Padre, in Dio Figlio e in Dio Spirito Santo.

In quanto persone Cristocentriche, non dobbiamo scordarci che la Madonna ci porta sempre a Suo Figlio ed è per questo che ci invita a farci un profondo esame interiore e ad avviarci alla conversione.

Amen.

Geremia



Messaggio contro il re Ioiachin

24Così dice il Signore a Conia figlio di Ioiakim, re di Giuda: 'Anche se tu fossi l'anello della mia destra, il mio sigillo personale, giuro sulla mia vita che ti strapperò dal mio dito. 25Ti consegnerò nelle mani di quelli che ti vogliono uccidere e che ti mettono tanta paura: Nabucodonosor, re di Babilonia, e il suo esercito. 26Farò deportare te e tua madre in un paese straniero, ben diverso da quello dove siete nati, e là morirete entrambi. 27Anche se farete di tutto per ritornare nella vostra terra, non ci riuscirete'. 28La gente si domanda: 'Questo tale, questo Conia, è forse diventato una brocca incrinata che non serve più, un oggetto privo di interesse? Perché è stato scacciato via con i suoi figli e confinato in una regione che non conosce?'.
29O terra, terra, terra!
Ascolta quel che dice il Signore:
30'Registrate costui come uno senza figli.
È un uomo fallito nella sua vita:
nessuno dei suoi discendenti
riuscirà a sedere sul trono di Davide
e a regnare ancora in Giuda'.
Questo ha detto il Signore.

“Signore, insegnaci a pregare!”



PREGHIERE  DI  LUISA PICCARRETA  CHE  SI  TROVANO  NEI  SUOI  SCRITTI  


“Dolcissimo Amor mio, Vi offro questi movimenti del mio corpo che Voi stesso mi avete dato e  tutti gli altri che posso fare io per il solo fine di piacervi e glorificarvi. Ah, sì! Vorrei anche che i  movimenti delle palpebre dei miei occhi, delle mie labbra e di tutta me stessa fossero fatti al solo  fine di piacere a Voi solo. Fate, o buon Gesù, che tutte le mie ossa, i miei nervi, risuonassero tra  loro e a chiare voci Vi attestassero il mio amore”. (Vol. 3°, 06.11.1899). 

a cura di D. Pablo Martín

Dio conosce la volontà – La catastrofe della natura – La Protezione di Dio



Tutto è incluso nel Piano della Creazione e da ciò risulta, che conosco anche la volontà di  ogni uomo e questa Mi dà pure il motivo di formare il destino della sua vita in modo che non possa portare altro che un guadagno per l’uomo, premesso che l’uomo vi tenda. E  dovete credere che Io so molto bene, come si orienta la volontà del singolo, ma che non posso  nemmeno fare nulla per cambiarla oppure per rivolgerla a Me. Ma posso far percorrere all’uomo  ancora molte vie per raggiungere un cambiamento della volontà. Questo cambiamento della volontà  è lo scopo del Mio Intervento a cui cadranno vittime innumerevoli uomini ai quali sono comunque  ancora aperte le Porte nel Regno dell’aldilà, per potervi maturare ancora. Ma agli uomini che  rimangono in vita, è garantita ancora una Grazia oltremodo grande, per poter svolgere questo  cambiamento di volontà ancora su questa Terra, per poi essere salvati per l’Eternità.

Indico a voi uomini sempre di nuovo questo avvenimento, ma non trovo nessuna fede- Sono  soltanto molto pochi coloro che si occupano seriamente con ciò che sta per arrivare, ma anche  costoro non possono farsi nessuna idea della dimensione della catastrofe, perché supera tutto ciò  che sia già successo su questa Terra. Ed anche il singolo uomo non riesce a farsene un concetto,  perché gli uomini sono tagliati fuori da ogni comunicazione, perché non esiste più nessun contatto  fra i luoghi e nemmeno fra i paesi che ne sono colpiti. Ci saranno dei tratti che sembrano totalmente  deserti, dove si troveranno soltanto alcuni pochi, per continuare ora la vita. Ognuno che non si  attiene a Me e che non confida totalmente in Me sarà preso da terrore. Ed allora la volontà si può  decidere. Ogni uomo Mi può trovare e verrà del tutto certamente guidato attraverso il caos. Ma può  bensì anche maledire l’Essere Che ha lasciato accadere questo, e la maledizione colpirà lui stesso.  Ed appunto perché conosco la volontà degli uomini nel tempo della fine, questo è il Mio ultimo  Tentativo, per risparmiare agli uomini la terribile sorte della nuova Relegazione.

E domanderete di nuovo del perché Io lasci venire sugli uomini una tale distruzione, che può  essere superata solo ancora dalla catastrofe finale, perché in tutti voi non si trova più nessuna fede  in un eterno Dio, in un Creatore del Cielo e della Terra, in Colui il Quale ha fatto sorgere anche voi  stessi. Saranno sempre meno uomini che possiedono ancora la fede e non l’hanno ancora perduta, e  costoro non cederanno nemmeno nella loro fede oppure verranno già richiamati prima, affinché non  abbiano più da sperimentare questa sofferenza. Non dovete compiangere nessun uomo che è già  dipartito prima dalla vita, perché per lui esiste ancora la possibilità di maturare nell’aldilà. Ma  quando sarà venuto quel giorno, allora non servirà a nulla, anche se fugge, perché la Mia Mano  giunge ovunque, e così tengo anche la Mia Mano protettrice su ognuno che Mi appartiene. Ed Io  Sarò con evidenza presso di loro, perché sono nella più grande miseria ed in questa miseria Io  vengo loro in Aiuto. Ed allora si dimostrerà che cosa possa fare la Forza della fede, perché chiunque  cerca la Mia vicinanza, avrà anche una dimostrazione della Mia Presenza e la sua fede diventerà  sempre più forte. Ed il momento dell’avvenimento non si farà più molto attendere, benché mille  anni siano davanti a Me come un giorno.

Ma vi ho detto che voi lo vedrete. E questo significa, che una gran parte di coloro che accolgono  la Mia Parola, si troveranno loro stessi in questa vicissitudine, che pongo a tutti costoro ancora grandi pretese, che poi sarà venuto il tempo dell’agire, dato che dovete essere ancora ferventi servi,  e che non vi tolgo prima dalla Terra, finché non avete svolto questo compito.

Tutti voi, che siete attivi per Me ed il Mio Regno dovete sentirvi interpellati. Perché vi dico  sempre di nuovo, che non ho molti operai nella Mia Vigna e che perciò proteggerò ognuno che si  mette a Mia Disposizione. Da ciò potete già dedurre, che non passa più molto tempo fino a quella  catastrofe, che per voi è inimmaginabile sia nella sua dimensione come anche nella sofferenza e  miseria, di ciò che significa per i sopravissuti. E perciò devo provvedere quegli uomini con grande  Forza, affinché Mi siano sostegno in questo tempo dell’afflizione. E darò anche a voi la Forza, che  per la legge della natura siete sopraffatti da grande debolezza, perché ho bisogno di voi in questo  tempo ed impiego tutti i mezzi immaginabili, per aumentare soltanto il numero dei Miei, per dare  loro una salda fede e così agire ancora su coloro che sono senza fede in un Dio e Creatore, il Quale  ha tutto il Potere su Cielo e Terra e può quindi anche prolungare la vita di coloro che vogliono  aiutare loro alla fede.

E ricordatevi, che è venuta la fine di un periodo di Redenzione, che questo tempo deve essere  soltanto utilizzato in modo insolito e che perciò impiego anche dei mezzi insoliti per attizzare  soltanto una scintillina di fede nell’uomo prima che debba dare la sua vita. Perché se ha in sé  soltanto questa piccola scintilla, allora gli è assicurata anche la risalita nel Regno spirituale. Ma  decedere dalla Terra del tutto senza fede è senza speranza e finisce con la nuova Relegazione,  perché l’aldilà ha chiuso le Porte con il momento della dissoluzione della vecchia Terra. Perciò alla  fine farò ancora di tutto per muovere gli uomini ad un cambiamento della volontà, e perché il Mio  soave Discorso non viene ascoltato da loro, allora Io parlo più forte, così forte, che devono sentire  questa Voce. Ma se vedono ancora in ciò Me Stesso allora è lasciato a loro stessi, ma sigilla la loro  futura sorte. Però voi che Mi servite, a voi sia assicurata la Mia Protezione e Benedizione nella  miseria spirituale e terrena, perché ho bisogno di voi. Ed anche quando andate incontro a tempi  difficili, siete comunque nella Mia Custodia, e non avrete nulla da temere.

Amen.

Bertha Dudde 22 giugno 1965

I Dieci Comandamenti



ALLA LUCE DELLE RIVELAZIONI A MARIA VALTORTA 

Il Quinto Comandamento: “Non uccidere”.


I peccati che uccidono le anime sono molto peggiori di quelli che uccidono il corpo.  

Quei peccati, che uccidono l’anima propria o altrui, sono difficilmente considerati come peccati contro il Quinto Comandamento, ed invece sono molto più lesivi, per la salvezza eterna, di un omicidio verso una carne. 
Vi è mai capitato di sentir dire: “Non faccio del male a nessuno anche se convivo con una persona divorziata, anzi l’aiuto. Che colpa ne ha lui o lei se hanno avuto un marito o una moglie intrattabili o peggio malvagi?” 
Gesù ci risponde che il male lo facciamo anche in questo caso perché lo facciamo alle nostre anime, che per Lui sono “qualcuno”, (anzi per ognuna di esse Lui è venuto a farsi trucidare in maniera così atroce) e perché così facendo commettiamo un duplice adulterio. 
Lo stesso vale per chi calunnia o porta altre anime alla disperazione o per quei genitori (che come abbiamo già letto nella precedente riflessione sul Quarto Comandamento) col loro errato comportamento portano le anime dei figli alla distruzione e a volte anche alla morte. 
Un esempio di quanto male può fare una cattiva madre lo abbiamo appena letto nella confessione fatta da Maria Valtorta. Eppure lei ha continuato ad amare e a soffrire per la salvezza di sua madre, tanto da permettere a Gesù di recuperarla all’ultimo istante. 

a cura del Team Neval 

Riflessioni di Giovanna Busolini 

venerdì 6 marzo 2020

IL PADRE NEGLI ULTIMI TEMPI



«VOGLIO ESSERE COME UN BAMBINO PICCOLINO... »
 "Voglio essere come un bambino piccolino... che tira la veste al suo Papà e con il sorriso gli chiede le cose più semplici, che al mondo possono sembrare le più impossibili..."

La piccolina del Padre


"Cieli" e "terre" nella Scrittura

"Cielo" è l'anima umana e, in senso più lato, il mondo dello spirito.
"Terra" è il corpo umano e, in senso più lato, il mondo della materia. E' il corpo umano non tanto e soltanto perché "fatto di terra" (Gen 2,7), ma soprattutto perché è l'involucro materiale di cui l'anima è rivestita e di cui lo Spirito si serve per comunicarsi anche al mondo della materia.
Riportiamo, a sostegno di quanto detto, alcune espressioni del Vangelo:

1) "Il regno dei cieli è dentro di voi" (Lc 17,21). 
Se il regno dei cieli è dentro di noi, non può certo essere il cielo atmosferico. E' il mondo dello spirito che è dentro di noi; questo mondo, distrutto e spento dal peccato, viene riportato a vita nuova da Gesù che con la Grazia vivifica quello che il male aveva spento, e torna a farne il tempio della divinità: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui»"(Gv 14,23).
Dio vive dunque - fuori dello spazio e del tempo - nel mondo dello spirito che è Egli stesso nella sua essenza trinitaria alla quale si fondono gli angeli e le anime dei trapassati; vive poi nell'anima di ogni uomo che Lo accetta e che diventa qui sulla terra - nello spazio e nel tempo - una irradiazione della divinità nel mondo della materia.
Ogni anima è un "cielo" in cui Dio vive e opera, e questo è chiarito meglio dalla seguente espressione:

2) "Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli" (Mt. 18, 10).
Viene spontanea un'obiezione: tutti gli angeli, anche gli angeli custodi dei peccatori, vedono il volto di Dio. Che differenza c'è dunque - nella visione di Dio - tra gli angeli custodi dei bimbi innocenti e quelli dei peccatori? I primi vedono l'immagine del Padre anche nell'anima (nei cieli) dei loro assistiti; i secondi non godono di questa ulteriore visione del Padre perché l'anima dei loro protetti è offuscata dal peccato.
Quindi nel "cielo" gli angeli dei bimbi godono di una ulteriore visione beatifica nei singoli "cieli" dei piccoli fratelli innocenti affidati alla loro custodia.
Questo concetto viene ribadito e meglio chiarito da Gesù quando, parlando sempre dei bimbi, dice: "Chi accoglie uno di questi piccoli accoglie me" (Mt 18, 5) e quindi il Padre e lo Spirito Santo. Dice esplicitamente: «Io-Trinità vivo in pienezza nell'anima di ogni bimbo».
Quando invece parla degli adulti, dice: "Chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato" (Gv 13,20); e S. Giovanni dice: "A quanti l'hanno accolto, ha dato il potere di divenire figli di Dio" (Gv 1,12). In altri termini, Gesù viene a ristabilire negli adulti quel "regno dei cieli" che è invece in pienezza nei bimbi.

3) "Ed ecco una voce dal cielo che disse: Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto" (Mt 3,17).
"Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli" (Mt 16,17).
E' interessante mettere a confronto questi due brani, nei quali il Padre manifesta e testimonia il Suo Unigenito.
Nel primo il Padre, dal "cielo" - cioè dal mondo esterno al mondo del l'uomo - fa udire la Sua voce per testimoniare il Figlio a tutta la terra, dinanzi a tutti, perché tutti lo riconoscano e lo accettino.
Nel secondo è sempre il Padre che, nei "cieli" delle singole anime, testimonia e fa conoscere il Figlio: in questo caso lo manifesta al solo Pietro.
Ogni conoscenza, ogni scintilla di Vita, di Fede, di Luce ha per origine il Padre. Ciò è più che mai vero nella conoscenza del Figlio: "Beato te, Simone, figlio di Giona, perchè né la carne, né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli" (Mt 16,17). Il Padre che nel Cielo è la fonte di Vita sempre nuova ed eterna che genera continuamente il Figlio, continua questa "generazione" nel cielo di ogni singola anima, manifestando il Figlio a chi ritiene opportuno.
Ogni anima che accetta il Figlio manifestatoGli dal Padre, diviene un "cielo" in cui la Trinità vive e opera, e diventa a sua volta "sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna" (Gv 4,14). Ogni uomo, nel disegno del Padre, deve divenire un cielo che sarà una irradiazione trinitaria nel creato, una estensione della vita divina nel cosmo.
Quando tutti gli uomini saranno pronti ad accettare la manifestazione del Figlio da parte del Padre, sarà finalmente il Regno dei Cieli anche sulla terra, e nell'uomo il cielo dello spirito avrà riacquistato la propria dignità e potrà guidare l'involucro del corpo - della "terra" - in piena sintonia di Amore: avremo così cieli e terre nuove.
La venuta del Padre riguarderà dunque il mondo dello spirito e delle singole anime. In questa chiave cerchiamo di vedere cosa è racchiuso nel brano del Vangelo di Matteo e nella seconda Lettera di Pietro. 

Padre Andrea D'Ascanio

La Stolta Superbia e Soave Umiltà



L’ANTICRISTO

Si apre l’Inferno

“Come predetto da Giovanni, il Dragone, il Male, generatore del futuro Anticristo, ne prepara il regno, non solo sconvolgendo le coscienze, ma travolgendo nelle sue spire la terza parte delle stelle, facendo degli astri un fango. Quando questa diabolica vendemmia avverrà nella Chiesa di Cristo, la luce, fatta appena bagliore, verrà conservata come nell’unica lampada, nel cuore dei fedeli a Cristo. Difatti, la luce non può morire, e anche nei periodi di orrore, la Chiesa ne conserverà sempre quel tanto atto a  splendere di nuovo dopo la prova, secondo la mia promessa. Quando dominatori e dominati, sempre più trascinati da Satana, si staccherranno per malefico mimetismo, sempre più da Dio, e la giustizia verrà a perire, toglierò la luce della Verità. Ciò avverrà quando, nella Chiesa, mia Casa, troppi, per interesse o per debolezza, saranno dominati nelle loro diverse dottrine dai seminatori del male. Allora conoscerete il pastore che non si cura delle pecore abbandonate, predetto da Zaccaria (Zacc. 11,17). Allora verrà il Pastore idolo che starà dove vorranno i suoi padroni. Per i vivi di quel tempo, sarà un bene la morte. Chi ha orecchio per intendere, intenda!” (Quad. ‘43, p. 644).
Nella sua sconfitta superbia, Lucifero si sforza sempre di imitare Dio. Scimmiotta Cristo e come Lui, ha i suoi apostoli e discepoli. Ne sceglierà il più perfetto per farne l’Anticristo che si può chiamare il figlio di Satana, il Male incarnato, l’Orrore, il Sacrilegio, la Distruzione. Sarà persona molto in alto, come un astro, non del cielo naturale, ma di una sfera soprannaturale. Cedendo alle lusinghe del Nemico, egli conoscerà la superbia dopo l’umiltà, l’ateismo dopo la fede, la lussuria dopo la castità, la fame dell’oro dopo la povertà evangelica, la sete degli onori dopo il nascondimento”.

René Vuilleumier

BREVE RELAZIONE - SUL RITROVAMENTO DELLE SAGRE SPOGLIE DEL SERAFICO PATRIARCA S. FRANCESCO DI ASSISI





ESTRATTA DALLE SCRITTURE E DAI PROCESSI ISTITUITI NELLA CAUSA DELLA IDENTITA .
ORA FELICEMENTE TERMINATA IN ROMA
DAL P. M. ANGELO BIGONI M. C

PREGHIERA DEL PERDONO



Signore Gesù, ricorro a Te, oggi, per chiederti la grazia di perdonare tutti coloro che mi  hanno offeso durante la mia vita. So che Tu mi darai la forza di perdonare.Ti ringrazio,  perché Tu mi ami più di quanto io ami me stesso e vuoi la mia felicità più di quanto io  possa desiderarla. Signore Gesù, voglio essere liberato dai risentimenti, dalle angosce e  dalle inflessibilità che ho avuto nei tuoi confronti. Ti chiedo perdono per tutte le volte che  ho pensato che tu mandavi la morte, le sofferenze, le difficoltà economiche, i castighi, le  malattie nella mia famiglia. Purifica oggi la mia mente ed il mio cuore. Signore, adesso  voglio perdonare me stesso per i miei peccati, le mancanze ed i fallimenti. Voglio  perdonarmi per tutto ciò che davvero è male dentro di me o che io penso sia male... 
Mi perdono anche per qualunque mia partecipazione all'occultismo, al gioco dei tarocchi,  mi perdono per aver creduto negli oroscopi, per aver consultato gli indovini ed i  cartomanti, per aver avuto o portato addosso amuleti... Rinuncio a tutte queste  superstizioni e scelgo Te solo come mio Signore e Salvatore. Riempimi del tuo Santo  Spirito. Mi perdono per aver nominato il tuo Nome invano o per aver bestemmiato, per  non averti dato culto, non averti onorato come avrei dovuto... per aver mancato di  partecipare alla S. Messa. Mi perdono anche per essermi opposto ai miei genitori... per  essermi ubriacato, drogato... mi perdono per tutti i peccati contro la purezza: l'adulterio,  l'aborto... per aver rubato... per le menzogne che ho detto. Di tutto questo mi pento e mi  perdono sinceramente. 

Don Leonardo Maria Pompei

Le bugie di Satana provengono dalle bocche di coloro che si spacciano per veri figli del Signore!



La preghiera è necessaria, figli Miei ed è molto forte e potente nella lotta contro il male! Con la vostra preghiera evitate atrocità e aiutate molte anime e figli a ritrovare la via verso Mio Figlio.

Figli Miei. Pregate con amore e zelo verso Mio Figlio e restate fedeli a LUI in questi tempi! Le bugie di Satana sono molte e provengono dalle bocche di quelli che affermano di essere veri figli del Signore, ma non lo sono. Essi adorano Satana e scacciano Mio Figlio! Essi causano grandissimi danni e vi fanno del male.

Guardate con attenzione quello che fanno e ascoltate con attentamente quello che dicono, perché le loro opere e le loro menzogne sono mascherate e (ancora) poco percepibili, perché si “perdono” nel bene, messo in primo piano ma nulla di quello che fanno questi adoratori di Satana, è buono, ma serve unicamente a uno scopo: offrire a Satana il dominio sulla terra e il controllo su di voi e sulla vostra anima, che intelligentemente e astutamente sanno come catturare se voi non siete veramente e completamente con Mio Figlio.

Figli Miei. Dire “Io credo che un Dio esiste” non è abbastanza per essere accolti nel Regno Celeste! Dovete vivere con Gesù, altrimenti le porte resteranno chiuse per voi! Il tempo della decisione è imminente e guai a chi non viene a Gesù: andrà perduto nelle mani del diavolo e trascorrerà la sua eternità nel tormento! Quelli invece che professano fedeltà a Gesù entreranno nel tempo glorioso della pace e vivranno come felici figli del Signore!

Figli Miei donatevi a Mio Figlio, perché EGLI è il vostro Salvatore! EGLI è l’amore, la misericordia, la luce sul vostro cammino ed EGLI vi regala la pace. Correte a LUI e seguiteLo! Vivete con LUI e non lasciatevi abbagliare dal diavolo. Nelle illusioni e nella nebbia del diavolo andrete perduti, perché chi si smarrisce nei suoi tranelli il diavolo lo trascinerà con sé (nell’abisso) e non lo lascerà più libero.

Venite quindi tutti a Mio Figlio e pregate gli uni per gli altri! In questo modo non andrete perduti, perché Mio Figlio verrà per salvarvi e vi porterà con sé nel glorioso tempo della pace. Amen. Così sia.

La vostra amorevole Mamma Celeste.

I doni profusi dallo Spirito Santo su PADRE PIO



Flagellazione

Il 30 settembre 1915 Padre Agostino rivolse in una lettera  a Padre Pio delle domande specifiche. La terza domanda era: "Dimmi se Gesù ti ha fatto provare e quante volte la sua coronazione di spine e  la sua flagellazione." (Epist. I, 659). Padre Pio inizialmente  trovò delle difficoltà a manifestare le sue "cose", ma dopo le insistenze di Padre Agostino, il 10 ottobre 1915, rispose: "La terza ed ultima domanda deve essere pure affermativa; circa il numero non saprei determinarlo, solo quello che valgo a dirne si è che quest'anima sono vari anni che ciò patisce e quasi una volta la settimana." (Epist. I, 669)   
Fra Modestino scrive dell'incarico ricevuto nel 1969 di fare l'inventario degli indumenti di Padre Pio dopo la sua morte:  "... Proseguii nel mio lavoro quando ecco un'altra profonda emozione mi era riservata. Notai, tra le altre, una camicia tutta macchiata di sangue. La dichiarazione acclusa, vergata il venerdì santo del 1921, la definiva "camicia della flagellazione". Era di lino, rattoppata, con le maniche lunghe. Doveva coprire il corpo del Padre probabilmente fino alle ginocchia. La spiegai delicatamente. Macchie di sangue dappertutto, di sudore sieroso, specie in prossimità dei reni. Ora capivo, in tutta la sua ampia realtà, quella frase che in un mattino di maggio del 1947, in coro, mi disse, con gli occhi umidi di pianto: "Figlio mio, la mia vita è un continuo martirio."  
 Già nell'epistolario (I, 669) avevo letto che Padre Pio pativa la flagellazione "quasi una volta la settimana", ma, avere tra le mani la prova di quel supplizio, era per me terrificante. Certamente egli sentiva fisicamente i colpi del flagello pur senza la rottura della carne. Era tardi quella sera e, dopo tante emozioni provate, mi sorprese il sonno. Sognai Padre Pio che mi parlò della sua flagellazione, e mi disse: "Figlio mio, quando una piaga è aperta si soffre di meno perchè il sangue defluisce più facilmente. Ma il dolore è davvero insopportabile se il sangue è costretto a uscire dai pori." "Padre Pio aveva vissuto e sofferto tutti i dolori di Gesù. Sudore e lagrime di sangue, flagellazione, ferite alle mani e al costato, coronazione di spine. Per associazione di idee mi ricordai che ero stato testimone anche di quest'ultimo evento, non taciuto tra l'altro da Padre Pio stesso ai suoi direttori spirituali (Epistolario I, 669).“ (Frà Modestino da Pietrelcina, Io...testimone del Padre, Edizioni Padre Pio da Pietrelcina, San Giovanni Rotondo, V edizione, 2001, pag. 77-8) 

Cleonice Morcaldi: "Era estate e il povero Padre soffriva così tanto il caldo. Gli mandai una tunichina di tela bianca, perché' la usasse di notte, invece dell'abito di tela marrone. Ero sicura che me l'avrebbe mandata indietro. Invece no. La tenne tre notti. Me la rimandò tutta insanguinata. Letteralmente parlando, non c'era spazio tra le macchie di sangue. In  parecchi punti, specie sulle spalle, c'erano macchie su macchie. La tunica insanguinata fu quella che chiuse il periodo delle domande sulle sofferenze del Padre. Con la tunica aveva mandato anche un paio di calzini bianchi. Anche questi, oltre ad avere grosse chiazze di sangue in corrispondenza della piaga, erano tutti macchiati, dalla punta delle dita fino a tutto il collo del piede. Un padre francescano volle per se' queste sacre reliquie, da conservare nell'archivio. Un sacerdote volle fare una foto, che passò a un giornalista, senza il mio permesso. Lo permise il Signore, perché fece tanto bene a chi la vide." (Cleonice, 2013, 80-1)  

G. C. 

VI PRESENTO L'AMORE



IL FONDAMENTO


La chiusura del cerchio d'amore.

Con quanto abbiamo detto, non è finita l'intima vita di Dio. Dio, infatti, deve avere  una volontà come ha un intelletto, appunto perché egli è la sorgente di tutta la verità e  di tutta la bontà che c'è nel mondo. Ogni essere ama la propria perfezione. La  perfezione dell'occhio è il colore, ed ecco perché esso ama la bellezza del sole che  sorge radioso. La perfezione dell'udito è il suono ed ecco perché ama i capolavori  della musica.
L'amore ha due termini: colui che ama e colui che è amato. Nell'amore, i due sono  reciproci.
Io amo e io sono amato. Fra me e colui che io amo, c'è un legame. Questo legame non è il mio amore e neppure il suo amore; ma è il nostro amore; è la misteriosa  risultante di due affezioni;
Il vincolo che lega è l'abbraccio nel quale due cuori palpitano con un solo  movimento.
Il Padre ama il Figlio; e l'immagine della sua perfezione, cioè il Figlio, ama il Padre.  L'amore, quindi, non è soltanto del Padre, e non è soltanto del Figlio; ma è qualche  cosa che li lega insieme.
Il Padre ama il Figlio, che egli genera. Il Figlio ama il Padre che lo genera. I due si  contemplano l'un l'altro e si amano l'un l'altro con amore tanto
potente, tanto infinito, tanto perfetto da formare un vincolo vivente fra i due.
Il generante e il generato danno se stessi in un amore così infinito che si esprime in  una persona che è l'amore. Altrettanto succede quando una verità esprime se stessa  dandosi come una piena personalità.

FULTON J. SHEEN

“E vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo.” S. Luca 21, 11




NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO


IO NON VI CASTIGO. VOI, FIGLI, RICEVETE LA REAZIONE DELLE CATTIVE AZIONI CHE COMMETTETE. 
VOI TRASGREDITE LA MIA LEGGE E PER QUESTO PATIRETE.

30.04.2015


La Battaglia Finale del Diavolo



Una grave ingiustizia è stata commessa contro la Chiesa Cattolica ed  il mondo in generale. Le persone che l’hanno commessa rivestono alte  cariche all’interno della gerarchia Cattolica, in particolare all’interno di  quel settore della burocrazia Vaticana denominata Segreteria di Stato.
Le vittime di questa ingiustizia siamo tutti noi, incluso lei che legge  e le persone a lei più care. Le conseguenze di tale ingiustizia sono già  catastrofiche, e se i responsabili non verranno fermati al più presto, il  risultato finale non potrà che essere di proporzioni apocalittiche. Persino  chi non crede alla religione Cattolica, percepisce oramai che il mondo,  così com‘è oggi, sta precipitando sempre più velocemente verso una vera  e propria apocalisse. L’aver commesso quest’ingiustizia è uno delle cause  principali di ciò che sta accadendo.
L’oggetto dell’ingiustizia che ci riguarda è generalmente conosciuto  come il Messaggio di Fatima. Nel 1917, la Madre di Dio ha consegnato un  messaggio di estrema importanza per la Chiesa e l’umanità a tre piccoli  e santi fanciulli di Fatima, un paesino del Portogallo. Questo messaggio è  stato reso autentico da un miracolo pubblico senza precedenti, previsto con  tre mesi d’anticipo e testimoniato da 70.000 persone; un messaggio le cui  profezie di futuri eventi mondiali si sono fino ad ora tutte avverate alla  lettera; un messaggio considerato degno di essere creduto da parte delle  più alte autorità della Chiesa Cattolica; un messaggio la cui autenticità è  attestata da una lunga serie di pontefici, fino ad includere l’attuale Santo  Padre Benedetto XVI2. Il suo predecessore, Papa Giovanni Paolo II, ha fatto  persino riferimento, ripetutamente, agli elementi apocalittici che sarebbero  contenuti nel Messaggio.
La natura di questa ingiustizia è il tentativo sistematico, a partire dal  1960, di nascondere, falsificare e negare l’autenticità di questo messaggio,  malgrado le sue allarmanti profezie continuino a compiersi dinanzi ai  nostri occhi.
Senza presumere che i perpetratori di tale delitto siano nemici  consapevoli della Chiesa (anche se alcuni di loro potrebbero benissimo  esserlo) e basandoci solo sulle prove è evidente che la motivazione dietro a questa ingiustizia sia la seguente: i suoi perpetratori riconoscono  che i contenuti del Messaggio di Fatima, interpretato secondo il senso  Cattolico tradizionale, non possono convivere con le decisioni prese a  partire dal Concilio Vaticano Secondo (1962-1965), che vengono portate  avanti incondizionatamente da costoro al fine di mutare radicalmente  l’orientamento della Chiesa Cattolica. Questo nuovo orientamento avrebbe  come risultato la trasformazione della Chiesa Cattolica, cambiandola (se  ciò fosse realmente possibile) da istituzione divina – che ha come finalità  terrena la salvezza eterna delle anime – ad una semplice organizzazione  umana, che collabora con altre istituzioni umane per costruire un utopistico  mondo di “fratellanza” tra gli uomini di tutte le religioni, o di nessuna in  particolare.
Questo nuovo orientamento della Chiesa insegue una visione del  mondo tanto illusoria quanto contraria al compito divino della Chiesa,  che è quello di fare discepoli in tutte le nazioni, battezzandoli nel nome  del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Questo nuovo orientamento  è, in effetti, l’obiettivo dichiarato di quelle forze organizzate che hanno  cospirato, e continuano a cospirare, contro la Chiesa da almeno 300 anni,  le cui attività sono state denunciate e condannate attraverso più Encicliche  e pronunciamenti papali che per qualsiasi altro argomento, nella storia  della Chiesa.
Questo non vuol dire che la Chiesa rinuncerà mai ufficialmente al Suo  dovere divino di salvare le anime, poiché ciò è impossibile per via della  promessa di Nostro Signore sulla sopravvivenza della Chiesa Cattolica in  terra, fino alla fine dei tempi. Ma è innegabile che a partire dal Concilio  Vaticano Secondo, gran parte dell’elemento umano della Chiesa sia  venuto meno a quel dovere, e si sia impegnato invece in un dialogo col  mondo in chiave più moderna e politicamente corretta. Questa deriva così  preoccupante ha spinto il Santo Padre Benedetto XVI a insistere per una  “ermeneutica della continuità” al fine di evitare una “rottura” col passato  stesso della Chiesa Cattolica, e a intraprendere le misure necessarie per una  restaurazione della stessa. Tra queste misure, vi è anche la “liberazione”  della Messa tradizionale in Latino, contenuta nel documento pontificio  Summorum Pontificum e a beneficio di tutti i sacerdoti e i fedeli, che  finalmente sfata quell’errata opinione, durata quasi quarant’anni, secondo  la quale Papa Paolo VI aveva “bandito” l’utilizzo della Messa Tridentina  a meno che il sacerdote non avesse prima ottenuto un’autorizzazione  speciale. Eppure, il problema del “nuovo orientamento” persiste tuttora, ed  il danno alla Chiesa e alla Sua missione salvifica continua.
Per via delle promesse di Nostro Signore e della Madonna di Fatima, la  fine di questo esperimento e la restaurazione della Chiesa Cattolica sono  inevitabili; tuttavia, finché questo non avverrà, molte anime correranno il  pericolo della dannazione eterna, mentre noi continueremo ad assistere  alla peggiore crisi nella storia della Chiesa – una crisi predetta, come  dimostreremo, proprio dalla Vergine di Fatima.
Sia le prove dirette che quelle circostanziali di quest’ingiustizia,  indicano chiaramente come quest’ultima si estenda fino all’occultamento  di quella parte del Messaggio di Fatima che predirebbe, con precisione, proprio questo deliberato tentativo di cambiare l’orientamento della Chiesa,  nonché le rovinose conseguenze che ne deriverebbero. La parte nascosta  del Messaggio, comunemente conosciuta come il Terzo Segreto di Fatima,  consisterebbe quindi in una condanna Celeste delle decisioni e delle azioni  compiute da quelle stesse persone che hanno perpetrato quest’ingiustizia.  Le prove dimostrano che questa ingiustizia è arrivata a colpire anche  l’ultimo testimone vivente del Messaggio di Fatima, Suor Lucia dos Santos,  fino alla sua morte avvenuta nel 2005. Suor Lucia è stata sottoposta, da parte  di chi sta compiendo quest’ingiustizia, a “interviste” segrete e ad altre forme  di pressione, in modo da alterare la sua sincera e costante testimonianza sui  contenuti autentici del Messaggio, che è in aperto contrasto col progetto di  dare un nuovo orientamento alla Chiesa.
Abbiamo descritto l’ingiustizia e le motivazioni dietro ad essa,  adesso spetta a noi l’onere della prova. Lo faremo nelle prossime pagine,  analizzando le stesse dichiarazioni pubbliche dei suoi responsabili, quelle  di altri testimoni della vicenda nonché un gran numero di ulteriori prove  a nostro sostegno. Quando avremo finito di presentarle tutte, chiederemo  a Lei, in quanto lettore, di emettere un “verdetto”. Non certo in senso  legale, perché non abbiamo alcun diritto di trasformarci in un tribunale  ecclesiastico. Intendiamo piuttosto un verdetto che rappresenti il giudizio  dei Fedeli, secondo coscienza, se esistono giuste motivazioni per investigare  ed eventualmente sanare l’ingiustizia che stiamo esaminando in questo  libro.
Le chiederemo, inoltre, di aiutarci a far arrivare quest’informazione al  Papa, sempre agendo in nome del diritto sacrosanto concesso a tutti i fedeli  – come definito infallibilmente dal Concilio Vaticano I e come garantito  dal Diritto Canonico – di poter chiedere al Santo Padre, in modo diretto ed  immediato, di agire in merito alle giuste lamentele all’interno della Chiesa.  Nel fare queste richieste abbiamo bene in mente gli insegnamenti di San  Tommaso d’Aquino e l’unanime insegnamento dei dottori e dei teologi della  Chiesa, i quali insegnano che “qualora vi fosse un pericolo per la fede, i  fedeli sarebbero tenuti a rimproverare i loro prelati anche pubblicamente”.  Nel considerare le prove che stiamo per presentare, le chiediamo  di tenere bene in mente un principio fondamentale: come insegna San  Tommaso, contra factum non argumentum est, cioè contro la prova dei fatti  non v’è argomento che tenga. Se un’affermazione è contraria ad un fatto,  nessuna autorità può imporci di credere ad essa. Così, per esempio, se un  prelato Vaticano di alto rango emettesse un decreto secondo il quale, d’ora  in avanti, i Cattolici devono credere che la Torre Eiffel non è più a Parigi ma  si trova invece a Piazza San Pietro, quel decreto non sposterebbe di certo  la Torre Eiffel e quindi avremmo l’obbligo di rifiutarlo. Perché è un fatto 
che la Torre si trovi a Parigi e non esistono argomentazioni che possano  cambiare questo fatto. Pertanto, nessun uomo, a prescindere da quale sia  la sua autorità, può pretendere che si creda a qualcosa che è manifestamente  contraria ad un fatto.
Come vedremo, l’ingiustizia che riguarda Fatima è sostanzialmente il  tentativo, da parte di alcune persone che ricoprono alte cariche all’interno  della Chiesa, di imporre ai Cattolici un’interpretazione del Messaggio di Fatima che è chiaramente contraria ai fatti – come, ad esempio, la pretesa  che la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria possa essere  effettuata consacrando invece il mondo intero ed evitando deliberatamente  qualsiasi riferimento alla Russia.
Come la Chiesa stessa ci insegna (vedi il Concilio Vaticano I e l’Enciclica  di Giovanni Paolo II Fides et Ratio), la fede non è in conflitto con la ragione.  Non si può pretendere che il fedele Cattolico, per rimanere tale, debba  smettere all’improvviso di usare la propria ragione o il proprio buon senso.  Quella non sarebbe fede, ma cecità – la cecità dei Farisei. E lo stesso accade  col Messaggio di Fatima: a prescindere da ciò che possono affermare certi  elementi del Vaticano, la Chiesa non ci chiede di credere a delle falsità  quando si parla del vero significato del Messaggio di Fatima. Al contrario,  dobbiamo amare la verità per essere fedeli a Gesù Cristo.

Padre Paul Kramer