mercoledì 25 dicembre 2024

Il mondo giacque legato (Messaggio natalizio)

 


Pace sia a voi uomini sulla Terra, se siete di buona volontà. Perciò Io Stesso venni sulla Terra come Uomo per portarvi la pace, cioè, per indicare la via sulla quale potete arrivare alla pace del cuore, perché il mondo giaceva nei bandi di Satana e doveva essere gli tolto. Così un Uomo Si è consegnato alla sua malignità, concedendogli tutto il potere e combatterlo. Egli Si è posto a lui nella lotta; non che cercasse di sfuggirgli, ma doveva dischiudere ogni potere su di Lui, ed Egli voleva resistergli, voleva uscire da questa lotta come Vincitore, per salvare gli uomini, per strapparli a Satana, perché il mondo giacque legato. Così ora anche voi siete di nuovo legati ed il Salvatore Gesù Cristo ha portato invano la Sua Opera di Redenzione per gli uomini, che ora camminano sulla Terra e non credono in Lui. La miseria è nuovamente gigantesca, nuovamente Satana infuria ed esercita un gran potere, nuovamente gli uomini sono lontani da Me ed hanno bisogno d’Aiuto. Nuovamente lotto dall’Alto contro di lui, mentre invio la Verità là dove sono rappresentati la menzogna e l’errore come armi di Satana. Il mondo giace legato. Come una catena l’oscurità dello spirito giace sull’umanità, non può liberarsene, perché non vuole che la Luce dell’eterna Verità irrompa nell’oscurità. E’ nel legame di colui che è il padrone dell’oscurità. Così le devo di nuovo Essere il Redentore, ma in un altro modo. Devo svincolare all’avversario il suo potere, lo devo catturare, affinché il bando sia spezzato, affinché regni di nuovo pace fra gli uomini, la Pace in Me che è destinata a tutti coloro che vogliono Me e vivere per Me. Io porto loro la Pace, perché spezzo le catene e do la Libertà a tutti coloro che sono di buona volontà. Ritorno di nuovo alla Terra, comparirò nelle nuvole a tutti coloro che credono in Me e li vengo a prendere per portarli nel Regno della Pace prima che spezzi il bando, che è il loro nemico e che li vuole rovinare. Così sorgerà di nuovo il Salvatore nella più grande miseria. Una volta vi era nato un Bambino. Discese dall’Alto giù sulla Terra, e così dimora anche oggi sulla Terra nello spirito di coloro che si lasciano redimere da Lui, ed Io andrò con loro nella lotta contro Satana, porterò la Pace a coloro che sono di buona volontà.

Amen

26 dicembre 1948

“Tuo figlio sta in ottima salute”

 


Antonio Perrotti di San Giovannni Rotondo nel 1941 si trovava militare a Rodi, nell’Egeo. 

Un giorno si sparse in paese la notizia che Antonio era morto. I familiari non ne sapevano niente e non ci volevano credere. Essi non avevano ricevuto il telegramma di notifica della morte da parte dell’Esercito, come si usava. Il padre di Antonio, Giuseppe si recò da Padre Pio e gli espose quello che si diceva in paese. Padre Pio: “Và a casa. Tuo figlio si trova in ottima salute.” Ma la gente in paese continuava a mormorare che la famiglia non portava il lutto per Antonio. Giuseppe si recò di nuovo da Padre Pio, ed egli gli disse: “Torna a casa. 

Chè tuo figlio sta molto bene.” Dopo pochi giorni, i familiari ricevettero una lettera da Antonio in cui si scusava del ritardo con cui aveva scritto e diceva di trovarsi bene. 

Il mistero della diceria sulla morte di Antonio si chiarì solo quando lui tornò a casa: durante un bombardamento, un apparecchio inglese era stato abbattuto dalla contraerea italiana. 

Dall’aereo abbattuto venne recuperata una mitragliatrice da un aviere maldestro. Egli inavvertitamente fece partire un colpo che uccise un commilitone, un povero ragazzo di Napoli che si chiamava Perrotti. Ora fra i militari di stanza a Rodi c’erano diversi paesani di Antonio. Udito del Perrotti ucciso accidentalmente, costoro non ebbero dubbi che si trattava del loro paesano e lo dissero per lettera alle rispettive famiglie di San Giovanni Rotondo. 

Antonio cercò di spiegare l’equivoco a quanti incontrava, e si recò da Padre Pio per salutarlo, e gli disse: “Io sono quello a cui avevano fatto i funerali.” E Padre Pio: “E che! Non ci dovevamo più vedere a San Giovanni?” 

Giuseppe Caccioppoli

 

Preghiera al Bambino Divino

 


Dettata per la Santissima Vergine Maria


Amati figli del Mio Cuore Immacolato, che

questo Natale non sia uno dei tanti, che vi

trovi immersi negli impegni.


Adorato Bambino Gesù, 

che stai in silenzio nel Presepe, 

guardando con Divino Amore 

chi Ti viene ad adorare. 

Vengo a supplicarti 

che la mia memoria 

non offuschi i miei errori, 

che la mia mente 

non sia un recipiente del male, 

ma sia luce che elimini le tenebre. 

Io non voglio brillare, 

ma voglio che sia Tu 

a brillare con il Tuo Amore 

nella mia vita  ed in tutta l’umanità. 

Amen. 



La mia nascita, i miei desideri

 


Lettera di Nostro Signore Gesù tramite Suor Berghe - 24 dicembre 2024



Miei carissimi figli,

           Voi tutti aspettate la nascita dell'Emmanuele, l'arrivo del Re dei re, il Signore Dio che viene in carne e sangue ai suoi.

           Quale emozione, quale ammirazione, quale speranza non avrebbe dovuto far sbocciare nell'animo di tutta l'umanità questa nascita! Ma a differenza di ogni nascita reale, la Mia nascita è stata sconosciuta, umile e molto solitaria. Non Mi sono imposto agli occhi del mondo, e come sono nato, così mi sono comportato per tutta la vita. Ero umile, non facevo nulla per attirare l'attenzione su di me, ma facevo del bene ovunque mi portassero i miei passi. Sono nato in povertà, ho vissuto in povertà, sono morto in povertà. Sì, la povertà è stata la compagna della Mia Vita terrena e Io voglio che tutti voi, che oggi lamentate l'alto costo della vita, l'inflazione e le difficoltà finanziarie sopportate, voi che non siete tra i privilegiati economicamente, siate nella gioia di essere a immagine di questo Neonato, l'esempio per eccellenza di tutta l'umanità.

          In questa grande festa della speranza, in questo Natale così splendente di gioia interiore, voglio ringraziarvi per aver pensato a me, per essere con me, per non preoccuparvi in questa notte di Vigilie gigantesche ma al contrario preoccuparti di ringraziarmi per la mia venuta, la venuta di Dio per salvarvi dall'inferno al quale eravate purtroppo destinati.

            Sì, sono venuto sulla terra per amore ed ero il bambino più bello del mondo. Ero vigile, vivace, sorridente e già comprensivo di tutto ciò che la Mia Piccola Età poteva esprimere. Mia madre e il mio padre adottivo Mi guardavano con amore, pieni di ammirazione e di fervore, e io sorridevo loro in modo tale che sapevano che Io sapevo. Li amavo già filialmente, ma anche come Dio sa amare, e questo legame così speciale tra noi non sarebbe mai venuto meno.

          Figli miei, amatemi come un neonato davvero eccezionale, così eccezionale che accade solo una volta in tutta la storia dell'umanità e non accadrà più. Questa sera è Natale, la nascita di Dio tra gli uomini, i Suoi fratelli per coloro che sono e saranno i Suoi discepoli, il Suo popolo, i Suoi figli adottivi. Io sono il Capo dell'umanità, il Suo Re, il Re dei re, e al di sopra di Me ci sono, nessun altro.

             Un Angelo voleva sfidarmi, non poteva e non lo farà mai, ma guardatevi da lui perché era uno degli Angeli maggiori della creazione angelica e rimane molto forte e molto potente.

             Ha fatto di tutto per farmi inciampare durante i 33 anni della mia vita terrena, mi ha odiato pur non essendo in grado di capirmi; Mi vide così in alto al di sopra dell'uomo comune, ma non fu mai convinto che Io stesso fossi Dio. Sapeva che ero amato da Dio, molto prezioso ai Suoi occhi, mi vedeva tutto devoto a Dio e sempre desideroso di fare la Sua volontà, ma non poteva vedere la Mia Anima perché i demoni non hanno accesso a ciò che Dio tiene per Sé.

             Mi odiava perché non aveva alcun potere su di me, e vide che mia Madre aveva su di me un'autorità che le sfuggiva. Perché lei e non lui? Così odiava mia Madre, ma Dio la protesse e non ebbe mai accesso a lei.

            Ha potuto posare la mano sull'anima di Giuda, che si è lasciato condurre da lui, gli ha instillato una grande fiducia in se stesso come apostolo privilegiato di colui che chiamava Maestro, perché gli aveva affidato il tesoro del gruppo: era quindi veramente privilegiato perché chi tiene la borsa detiene il potere. Lucifero si servì dunque di lui, conoscendo e vedendo le sue colpe, e raggiunse i suoi scopi suscitando la gelosia delle autorità religiose, e fu lieto di vedere il Signore messo a morte. Così lo ha tenuto e quando esalerà l'ultimo respiro, sarà suo e si vendicherà di lui per sempre!

           Ma invece di un ultimo respiro, ci fu un forte grido e l'Anima che aveva creduto morire manifestò la Sua straordinaria Vita e la Sua superiore Autorità. Ha fallito quando pensava di vincere, e solo allora ha capito che Gesù Cristo era veramente Dio e non un uomo, per quanto eccezionale possa essere: Dio-Uomo, Dio-Uomo, e non creatura! Era stordito e profondamente abbattuto, ma l'Angelo che era nonostante il suo stato demoniaco si riprese e giurò un odio dieci volte maggiore alla Madre di Dio e alla nascente cattolicità.

          Oggi, di fronte alla cattolicità invasa dallo spirito modernista e progressista, che prevarica tutta la Tradizione che l'ha preceduta, si sente di nuovo vittoriosa e ha posto nella maggior parte dei paesi un tempo cristiani servi della sua causa, distruggendo la loro bella civiltà, impoverendola e corrompendola.

           Miei carissimi figli, non lasciatevi ingannare da questa cancrena del mondo, il diavolo è così forte e così astuto che lo sconfiggerete solo con la preghiera, il fervore e il coraggio dei militanti di Gesù Cristo. Invece di seguire Lucifero, segui le orme di San Michele Arcangelo, il capo delle milizie cattoliche, non lasciarlo, non abbandonarlo, è più potente dell'Angelo ribelle, con lui sarai coraggioso, combattivo e perseverante.

            Questo è il Mio Voto, il Voto divino che Io faccio in questa notte della Mia nascita, perché sono venuto a salvarvi e non smetto di salvarvi, di incoraggiarvi, di AMARVI..

           Il divino Bambino sia il vostro conforto e la vostra dolcezza, sia benedetto!

            Io vi benedico nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Cosi sìa

Gesù Cristo, l'Emmanuele

Natale 2024

 


Adoriamo il mistero del Signore,
dell’Immenso nostro Dio umanato,

per divin consiglio Redentore,

da Maria Vergine a noi dato.

 Maria, nell’ombra spirituale,

 dimora del Divino pura e santa,

 offre il suo frutto contro ogni male,

 la schiera angelica “Alleluja” canta.

Come sole che sorge Dio viene

per gli uomini tutti mediatore,

a guarir le ferite Egli sovviene,

a donar il perdono con l’amore.

 Uniti ai pastori un dono portiamo

 per l’eccelsa bontà del Creatore,

 con l’alma penitente ringraziamo

 nell’intimo arcano del nostro cuore.

Salga dal Cenacolo la preghiera

nel sacrato incontro spirituale,

in attesa d’un’estasi foriera

nel miracolo liberi dal male.

 (a. m. 19.12.2024)

martedì 24 dicembre 2024

UNA BRUTTA NOTTE È QUELLA CHE SI VIVE QUANDO NON SI RICORDA PIÙ CHE SONO IO CHE SONO VENUTO A DARE LA SALVEZZA AGLI UOMINI DI CATTIVA MEMORIA

 


UNA BRUTTA NOTTE È QUELLA CHE SI VIVE QUANDO NON SI RICORDA PIÙ CHE SONO IO CHE SONO VENUTO A DARE LA SALVEZZA AGLI UOMINI DI CATTIVA MEMORIA, SI CHIEDONO QUANDO TUTTO INIZIA E TUTTO È GIÀ SOTTO IL LORO NASO, VEDRANNO IN QUESTO RICORDO LA NASCITA DELL'ODIO, DELLA DIVISIONE E DELL'INVIDIA, QUELLA CHE TI PORTA ALLA GUERRA E ALLA MORTE NON SOLO DEL CORPO MA ANCHE DELL'ANIMA, TORNINO LE FAMIGLIE A PREGARE PER ATTENUARE CIÒ CHE È GIÀ INIZIATO, GESÙ


Gesù: Chiedere la pace mentre si è in guerra, è come chiedere l'amore provando odio e desiderio di vendetta, questo è un tempo in cui non si ricordano più della Mia nascita, hanno dimenticato perché sono venuto al mondo, quello che hanno imparato è di essere compulsivi, incapaci di vedere con il cuore ciò che si guarda oggi con la capacità di mostrare amore attraverso un consumismo che ti porta a voler dare via il materiale, incapace di abbracciare e baciare colui che nel suo bisogno sperimenta il vuoto nel suo cuore, è da stasera che non sarà più buono perché vivranno, ma sarà come se non lo facessero, sentiranno ma non avrà importanza, perché nulla è provato da colui che ha dimenticato anche i suoi sentimenti, quando vede l'orrore di ciò che hanno concepito, avendo permesso che le loro preghiere fossero messe a tacere con quelle parole così prive di fede, quelle che risuonano forte nel cielo, nelle quali dicono, che Io, ho dimenticato i miei figli, è così che chiamano la notte malvagia, dove la preoccupazione ti impedisce di sentire con lo Spirito ciò che hai presentato con la tua carne, L'incontro sarà con divisioni e insulti, il loro ego quando aprirà i doni che non si aspetta, ti farà mostrare il peggio della tua umanità, tutto ciò che è stato preparato verrà buttato via, figliolo, dillo al mio, affinché ciò non accada i genitori prenderanno le mani dei loro figli, e prima di spezzare il pane in tavola e servirsi la cena, Chiederanno la pace, la benedizione nelle famiglie, se non lo faranno, vi assicuro, vivranno quello che ho già detto loro, solo allora capiranno quanto sono diventati testardi, non volendo fare quello che dovrebbero, e rifiutando ciò che li ferisce.

Gesù: La maledizione cade su di te, su quello che hai chiamato con quegli atti che cancellano tutto quello che una volta facevi bene, ora che vivi con le tue bocche bestemmiando, con i tuoi pensieri che rinnegano, vedi come tutto si ritorce contro di te, senza avere nessuno a cui rivolgerti, cerchi e non trovi, perché nell'idolatria che hai scelto, i vostri dèi possono fare poco e nulla per voi, che credete di poter prendere il mondo con le loro mani senza sapere che vi schiaccia e vi porta a scomparire, perché nessuno di voi è stato creato per vivere nelle tenebre o appartenere alle tenebre, se vi ho fatti a MIA immagine, dovreste essere felici di sapere che sono venuto a voi e ho voluto essere come voi, sperimenta tutto e sa trovare l'equilibrio perfetto che perdi quando non hai nessuno a cui rivolgerti, ti ho mostrato che la MIA vita era unita allo spirito che mi ha fatto gridare al Padre MIO, la differenza con te, è che sapevo che mi ascoltava e mi rispondeva, sei già destinato ad un esilio da cui sarai liberato, ma ciò che da oggi aumenta e aumenta finirà domani, vi dirò cosa dovete fare, sarà in quel momento che potrete ottenere tutti i miei favori, e in essi raggiungere la salvezza delle vostre anime, Gesù

Oh piccola anima, questa notte, dentro la piccola culla che ho nascosto nel tuo cuore, Io verrò per stare e rimanere con te.

 


Dettata da Gesù con molto Amore 


Oh piccola anima, questa notte, dentro la piccola culla che ho nascosto nel tuo cuore, Io verrò per stare e rimanere con te. Sono piccolino, ma è un miracolo eterno che si ripete, sono IO questa notte che ti porto qualcosa, ti porto la mia luce, la mia armonia, la mia pace; ti porto il cielo, l’eterno, ti porto la vita. Sai, piccola anima mia? Ti porto la salvezza: vieni con Me e vivi la mia storia che è anche la tua, dal legno di questa culla piccolina fino al legno della croce, dove come uomo ti guarderò per l’ultima volta, prima di morire per te dopo aver vissuto con te e per te una storia di profondo amore. So che avrai tante difficoltà, ma se aprirai il tuo cuore ed abbraccerai questo mio Amore eterno per te, dopo tanta strada ci rincontreremo, mi riconoscerai, non sarò più piccolino nella mia culla, non sarò più adulto inchiodato sulla croce, ma sarò glorioso nel mio Regno per accoglierti e abbracciarti nelle mie Dimore Eterne, non ci credi? Allora, da questa notte in poi lasciami fare... 

Lasciami fare questo solo per amore... 

Lasciami entrare nel tuo cuore per chiamarti. 

Lascia che ti chiami per parlarti con la lingua degli angeli. 

Lascia che ti parli per illuminarti d’immenso. 

Lascia che ti illumini per salvarti in eterno. 

Lascia che ti salvi per portarti con Me nelle dimore eterne. 

Lascia che nelle dimore angeliche possa darti l’eterna beatitudine nella gloria divina. 

Lascia che ti dia la vita eterna per stare sempre insieme a Me e all’Amore che ti creò. 

Lasciami fare questo solo per abbracciarti con tenero amore e rimanere per sempre con te, poiché fu per questo che ti creai. 

Lasciami bruciare d’amore divino ed eterno solo per te. 

Lasciami fare, lasciami fare tutto questo solo per amore... 

Ed anche se dovessi rifare tutto nuovamente, dalla mia culla alla mia morte in croce, per la tua salvezza, per darti la vita, per aprirti le porte del cielo, piccola anima mia, il tuo Gesù, IO, lo farei con tutto il mio Amore, solo per te...  

L'umanità vive nelle tenebre del peccato ed è giunto il momento del grande ritorno a Colui che è la vera luce del mondo.

 


Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, trasmesso il 23/12/2024


Cari figli, il Mio Gesù è venuto nel mondo per essere luce nella vita di coloro che credono in Lui e per abbattere la barriera generata dal peccato nelle vostre vite. Siate miti e umili di cuore, perché solamente così potete trasformarvi in uomini e donne di preghiera. L'umanità vive nelle tenebre del peccato ed è giunto il momento del grande ritorno a Colui che è la vera luce del mondo. Non permettete che il nemico di Dio vi schiavizzi. Il Mio Gesù vi ha concesso la grazia della libertà. Siete liberi per servire il Signore con amore e fedeltà. Vi invito ad accogliere Gesù nei vostri cuori. Egli vuole parlarvi. AscoltateLo. Pregate molto e non vi allontanate dalla verità. L'abisso del peccato ha causato cecità spirituale in molti dei miei poveri figli, ma Io vi invito a rimanere nella Luce del Signore. Avanti! Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per averMi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Io vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

Ha sofferto per noi

 


Ogni mamma soffre volentieri per i propri figli e sa anche soffrire senza risparmio e senza misura, non volendo mai altra ricompensa per se stessa che il bene dei figli. Tutti, di solito, abbiamo fatto questa esperienza con le nostre mamme. Per questo il santo vecchio Tobia ricorda bene ad ogni figlio come e perché si debba amare la mamma e lo fa con parole limpide e toccanti: «Onora tua madre e non abbandonarla per tutti i giorni della sua vita; fa' ciò che è di suo gradimento e non procurarle nessun motivo di tristezza. Ricordati, figlio, che ha corso tanti pericoli per te, quando eri nel suo grembo» (Tb.4,3-4).  

Ma se ciò è vero per ogni mamma terrena, non può non essere immensamente più vero nei riguardi di Colei che ha rigenerato ogni uomo alla vita della grazia, partorendo tutti gli uomini, uno per uno, sul Calvario, ai piedi di Gesù Crocifisso, fra gli strazi della Crocifissione di Gesù che proprio dall'alto della Croce proclamò espressamente Maria nostra Madre, nostra «Madre nell'ordine della grazia», come insegna il Vaticano II (LG 61).  

Per questo la Madonna, accettando il progetto salvifico dell'Incarnazione redentrice, offrì se stessa interamente e si assoggettò senza riserve a tanti dolori solo per noi, per la nostra Redenzione, imitando passo passo - potrebbe dirsi - il Figlio Gesù, il Redentore, che ci ha voluto amare "fino all'eccesso" (cfr. Gv.13,1), donandoci realmente tutto se stesso con la pienezza dell'«amore più grande» (Gv.15,13).  

Certo, noi sappiamo bene che con la sua immacolatezza originale Maria Santissima non aveva nulla da riparare e da soffrire per sé; ma Ella poteva e voleva tuttavia offrirsi alle sofferenze solo per gli altri. E così fece, di fatto, con tutto lo slancio della sua innocenza e pienezza di grazia, avendo deciso di fare interamente "sua" la stessa missione redentrice del Figlio, condividendola, quindi, giorno dopo giorno, fino alla Morte e Risurrezione di Gesù, insegnando e aiutando, in tal modo, tutti gli uomini a saper sostenere le tribolazioni del proprio cammino salvifico verso la «Casa del Padre» (Gv.14,2), verso l'eternità beata del Paradiso. Proprio così, infatti, leggiamo negli Atti degli Apostoli, dove è scritto a chiare lettere che a noi tutti «è necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel Regno dei cieli» (At 14,22).   

Basterebbe soltanto riflettere, in effetti, sull'offerta sacrificale dolorosissima di Maria Santissima nell'accettare e condividere la missione redentrice del Figlio per la nostra salvezza. Riflettendo compiutamente potremmo almeno capire quanto grande dovrebbe essere la nostra gratitudine e riconoscenza verso di Lei. Ma forse è proprio questa attenta e compiuta riflessione che a noi manca, e continuerà a mancare se non operiamo una scelta, per arrivare quindi ad una consapevolezza delle nostre miserie e brutture capace di provocare in noi «una fonte ben copiosa di lacrime per lavarle tutte», scrive l'Abbatelli; ed è proprio Maria Addolorata che offre questa fonte di lacrime «nel pelago immenso dei suoi dolori» (p. 31).  

Nella storia d'Italia si legge che nel febbraio 1522, quando le truppe francesi entrarono nella città di Treviglio per distruggerla, il popolo, atterrito, si rifugiò nella chiesa, pregando e supplicando la Madonna di salvare la città. Il comandante dell'esercito ordinò subito di fare strage del popolo incendiando la chiesa. Ma, a quel punto, avvenne un prodigio: La Madonna piangeva!... Il popolo gridò, ma anche i soldati francesi si resero conto del fatto, e gridarono anch' essi. Allora il comandante dell'esercito volle rendersi conto di persona: vide le lacrime della Madonna, le asciugò con un pannolino, ma le lacrime continuavano ad uscire, man mano che lui le asciugava: allora si inginocchiò, pregò, e si ritirò con l'esercito, lasciando intatta la città. Il popolo gridava di gioia, e sull'immagine della Madonna si scrisse: "Nos lacrimas sublevavit" (Le sue lacrime ci hanno salvato!).  

Con i suoi dolori sofferti e offerti per i nostri peccati, infatti, la Madonna è stata la nostra salvaguardia per la salvezza dalla perdizione eterna.  

Dai suoi dolori materni e dalle sue lacrime, immerse, mescolate e unificate con i dolori e il sangue del Figlio, di fatto, noi abbiamo ottenuto la Redenzione. E san Bernardo, per farci comprendere quanto grandi siano stati i dolori con cui la Madonna ei ha amato, afferma che la Vergine Madre soffrì molto di più per i nostri peccati che non per le sofferenze corporali del divin Figlio Crocifisso. Giustamente, san Paolo della Croce affermava che la vera conoscenza dei dolori di Maria Santissima sarebbe capace di commuovere e di spezzare anche i sassi più duri. È mai possibile, invece, che noi siamo così insensibili e restiamo così indifferenti di fronte alla divina Mamma continuamente trafitta e straziata dai nostri peccati? Dovremmo almeno ricordare quella strofa dello Stabat Mater del beato Iacopone da Todi che dice proprio a noi: «Quale uomo mai potrebbe non piangere vedendo la Madre immersa in tanto supplizio?».  

Padre Stefano Manelli 

Quando iniziate la vostra giornata, iniziate con il desiderio di offrirla a Me

 


Quando iniziate la vostra giornata, iniziate con il desiderio di offrirla a Me, di offrire quella che è la vostra intenzione abituale, la vostra intenzione per la giornata, per il momento. Offrite a tutti coloro che incontrate, tutto ciò che vi accadrà, tutto ciò che sta per arrivare.

Chiedete l'ardore del desiderio, il fuoco dell'amore, le lacrime d'amore, la nascita dell'Amore. Chiedete tutti e tutto ciò che vi sta a cuore.

Abbandonatevi e fidatevi. Rimani nell'amore e nella pace con Maria e Giuseppe, con i tuoi cari in cielo, con i santi, con gli angeli. Siate circondati dalle loro preghiere e dal loro amore. Siate uniti a loro e a Me.

Affinché il desiderio dell'Unico Dio in Trinità si realizzi - nel tempo che è vostro, nel vostro cuore e ovunque.

Rm 15,21 “... come sta scritto: Coloro ai quali non era stato predetto lo vedranno, e coloro che non ne avevano sentito parlare lo comprenderanno.

Alice Lenczewska

Gesù in Engannim - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anna Caterina Emmerick 


LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTISSIMA MADRE

(Dalla fine della prima Pasqua alla prigionia di San Giovanni Battista)


Gesù in Engannim


Dalla locanda sulla collina Gesù camminava con Saturnino e con un figlio di una sorella della madre dello sposo di Cana e un figlio della vedova di Obed, un giovane di circa sedici anni. Qui aveva alcuni parenti della famiglia di Anna, che erano Esseni. Queste persone accolsero Gesù con molta umiltà e gentilezza. Abitavano in una zona separata della città e la loro vita era casta; molti non erano sposati e vivevano in comune, come in un convento. Tuttavia, anche lì non regnava più il rigore di un tempo: vestivano come gli altri e andavano a scuola con gli altri. Tenevano una specie di ospedale in città, dove si riunivano molti malati e poveri di tutte le sette, che venivano nutriti ai tavoli dei Jargas. Ricevevano tutti coloro che venivano, li istruivano e li facevano guarire. Nella stanza dell'ospedale, se c'era una persona cattiva, la mettevano in mezzo a due buoni, in modo che potessero consigliarla e farla guarire. Gesù entrò in questo ospedale e guarì alcuni malati. Nella sinagoga insegnava tutto il giorno. Vennero molte persone dai dintorni. Vennero in gruppi e si misero a ruminare nella sinagoga, perché non potevano stare tutti dentro. Un gruppo usciva e un altro entrava. Qui insegnava senza minacce, come sulla strada, perché la gente era buona. Succedeva come al presente: ogni villaggio aveva un modo diverso, secondo le idee dei sacerdoti e dei capi dei sacerdoti del luogo. Gesù disse loro che, una volta finito di insegnare, sarebbe andato a guarire i malati. Parlò dell'avvicinarsi del regno e della venuta del Messia. Attraverso le scritture di tutti i profeti, disse loro che il tempo era giunto. Parlò di Elfas e di ciò che aveva detto e visto, e nominò il conto degli anni come lo aveva visto, aggiungendo che Elfas aveva eretto in una grotta un altare per onorare la futura Madre del Messia. Descrisse il momento attuale, che non poteva essere altro, in cui lo scettro di Giuda era passato nelle mani di stranieri, e ricordò anche la venuta dei Magi. Parlò del Messia, in generale, come se parlasse di una terza persona e non nominò né se stesso né Sua Madre. Ha parlato anche della compassione e del buon trattamento dei Samaritani e ha raccontato la parabola del Samaritano, ma non ha nominato Gerico. Aggiunse che lui stesso aveva sperimentato quanto fossero compassionevoli nei confronti dei Giudei, a differenza di come i Giudei si comportano con loro. Raccontò la storia della donna samaritana che gli diede dell'acqua, cosa che un ebreo non avrebbe fatto con un samaritano, e con quale compassione lo accolsero. Parlò della punizione e del giudizio contro Gerusalemme e i pubblicani, di cui alcuni erano presenti in questo luogo.

Mentre Gesù insegnava nella sinagoga, i malati venivano portati a lui da ogni parte della città. Li avevano sistemati nelle strade dove dovevano passare, su barelle e in altre forme, lungo le case; su alcuni avevano piantato delle tende come tetto, e i parenti erano lì per assisterli. Avevano ordinato di radunare i malati di un tipo e dell'altro. Sembrava un mercato della miseria umana. Gesù uscì, dopo l'insegnamento, e passò in rassegna le file di malati che gli chiedevano umilmente la salute, e tra insegnamenti ed esortazioni ne guarì una quarantina, zoppi, ciechi, muti, febbricitanti, gottosi, con un flusso di sangue. Non ho visto nessun demoniaco qui. Alla fine la valanga divenne così travolgente che si arrampicarono sui tetti e sui muri e alcuni di loro caddero addirittura.

Quando si creò questo disordine, Gesù si perse tra la folla, lasciò la città e, prendendo una strada secondaria attraverso le montagne, si ritrovò presto solo. I tre discepoli lo cercavano e lo trovarono di notte, mentre era in preghiera. Quando gli chiesero cosa avrebbero dovuto pregare mentre pregava, Gesù ripeté alcune brevi petizioni del Padre Nostro: “Sia santificato il tuo nome. Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo e liberaci dal maligno”. Disse: “Pregate per ora e fate lo stesso”.

Commentò mirabilmente queste richieste. Lo facevano ogni volta che Gesù camminava da solo> ripetendo queste preghiere. Vedo che ora hanno sempre un po' di cibo nelle loro borse e, quando vedono altri viaggiatori che passano vicino o lontano, seguendo il comando di Gesù, li amano o li seguono e distribuiscono il loro cibo, soprattutto se sono poveri e hanno bisogno di qualcosa che portano con sé.

Engannim è una città di Leviti ed è situata sul pendio di una valle che scende verso Jezrael attraverso una cresta del lungo pendio della montagna. Nella valle scorre il fiume a nord. Gli abitanti tessono e lavorano a maglia i paramenti per i sacerdoti e fanno nappe e frange di seta e bottoni di ogni tipo che pendono da questi paramenti. Le donne cuciono e rammendano questi indumenti. La gente è buona e ben disposta.


PERDERE LA PROPRIA VITA È GUADAGNARE L'ETERNITÀ, PERDERE LA PROPRIA ANIMA È GUADAGNARE LA CONDANNA, LA LIBERTÀ DELL'UOMO GLI FARÀ SCEGLIERE CIÒ CHE MERITANO SECONDO LE SUE OPERE

 


PERDERE LA PROPRIA VITA È GUADAGNARE L'ETERNITÀ, PERDERE LA PROPRIA ANIMA È GUADAGNARE LA CONDANNA, LA LIBERTÀ DELL'UOMO GLI FARÀ SCEGLIERE CIÒ CHE MERITANO SECONDO LE SUE OPERE, COLUI CHE HA LAVORATO PER IL REGNO E SI È SFORZATO DI PORTARE LA BUONA NOVELLA, RICEVERÀ IL PERDONO PER I SUOI PECCATI, COLUI CHE HA ABUSATO E HA APPROFITTATO DELLA SUA CONDIZIONE VIVRÀ ETERNAMENTE IL DOLORE, LA LONTANANZA, E L'ASSENZA CHE L'ESSERE ETERNO È TRISTEZZA PER LO SPIRITO, GESÙ


Gesù: Miei cari, date un senso alla debolezza, dedicate l'avverso e così conquisterete le anime che vanno in perdizione, guardate tutto come dovrebbe essere, i propositi vanno oltre il vostro corpo, che nella sua fragilità vi mostra quanto siete piccoli e dipendenti, non c'è fiore senza giardino, e non c'è giardino senza terra buona, Tu offri nel silenzio della tua preghiera tutte quelle malattie che non solo vengono a purificarti ma anche a guarire e a dare libertà a coloro che sono vicini e oggi sono schiavi dei loro desideri, a coloro che diventano impuri quando non hanno nessuno che li guidi o che indichi loro la via, Io Sono la via, ed è per ME che dovete passare, se ho sofferto per voi è perché approfittiate del sacrificio e in esso facciate ciò che è necessario per ottenere ciò che sta arrivando a coronare la vostra vita.

Gesù: Offrimi il sacrificio gradito in mio onore, rendi la tua purificazione una gioia per la tua anima e non riempirti di lamenti, l'eterno non è paragonabile a ciò che finisce ad un certo punto, vivrai per raccontare le mie opere, sarai testimone di tutto ciò che posso e farò, perché il mondo ha bisogno di un padre che le corregga, le loro colpe hanno superato i limiti di purezza con cui erano pensate, con la lingua avvelenano l'anima, fanno lo stesso con i loro pensieri che avvelenano lo spirito, è così che finiscono intrappolati da legami che ti legano all'esilio, cerca il vero, portami i tuoi covoni e farò farina dal pane che mangerai, Ti amo soldatino e nessuno può dire il contrario, perché ti do quello che gli altri vorrebbero, ma se lo faccio è perché tu non solo arrivi, ma ne riporti molti indietro, Gesù

Dicembre 23

La esistenza di Dio - La negazione di Dio: le cause dell' ateismo

 


Le diverse argomentazioni filosofiche impiegate per “provare” l’esistenza Dio non causano necessariamente la fede in Dio, ma solo la ragionevolezza di tale fede. E ciò per vari motivi: a) conducono l’uomo a riconoscere alcuni caratteri filosofici dell’immagine di Dio (bontà, intelligenza, ecc.), fra i quali la sua stessa esistenza, ma non dicono nulla su Chi sia l’essere personale verso il quale si dirige l’atto di fede; b) la fede è la risposta libera dell’uomo a Dio che si rivela, non una deduzione filosofica necessaria; c) causa della fede è Dio stesso, che si rivela gratuitamente e muove con la sua grazia il cuore dell’uomo perché aderisca a Lui; d) l’oscurità e l’incertezza con cui il peccato ferisce la ragione dell’uomo ostacolano tanto il riconoscimento dell’esistenza di Dio quanto la risposta di fede alla sua Parola[14]. Per questi motivi, l’ultimo in modo particolare, è sempre possibile da parte dell’uomo una negazione di Dio[15]. L’ateismo possiede una manifestazione teorica (pretesa di negare positivamente Dio, per via razionale) ed una pratica (negare Dio con il proprio comportamento, vivendo come se non esistesse). Una professione di ateismo positivo come conseguenza di una analisi razionale di tipo scientifico, empirico, è contraddittoria, perché Dio non è oggetto del sapere scientifico-sperimentale. Una negazione positiva di Dio a partire dalla razionalità filosofica è possibile da parte di specifiche visioni apriori della realtà, di natura quasi sempre ideologica, prima fra tutte il materialismo. L’incongruenza di queste visioni può essere messa in luce con l’aiuto della metafisica e di una gnoseologia realista. Una causa diffusa di ateismo positivo è ritenere che l’affermazione di Dio obblighi ad una penalizzazione dell’uomo: se Dio esiste allora l’uomo non sarebbe libero, né godrebbe di una piena autonomia nella sua esistenza terrena. Questa visione ignora che la dipendenza della creatura da Dio fonda la libertà e l’autonomia della creatura[16]. È vero piuttosto il contrario: come insegna la storia dei popoli, quando si nega Dio si finisce col negare anche l’uomo e la sua dignità trascendente. Altri giungono alla negazione di Dio ritenendo che la religione, il cristianesimo in specifico, rappresenti un ostacolo al progresso umano perché frutto di ignoranza o di superstizione. A questa obiezione si può rispondere su basi storiche: è infatti possibile mostrare l’influenza positiva della Rivelazione cristiana sia sulla concezione della persona umana e dei suoi diritti, sia sulla nascita e sul progresso delle scienze. Dalla Chiesa cattolica l’ignoranza è sempre stata considerata, a ragione, un ostacolo verso la vera fede. In genere, coloro che negano Dio per affermare il progresso dell’uomo lo fanno per difendere una visione immanente del progresso storico, avente come fine una utopia politica o un benessere semplicemente materiale, incapaci di soddisfare pienamente le aspettative del cuore umano. Fra le cause dell’ateismo, specialmente dell’ateismo pratico, va incluso anche il cattivo esempio dei credenti, «in quanto per aver trascurato di educare la propria fede, o per una presentazione fallace della dottrina, o anche per i difetti della propria vita religiosa, morale e sociale, si deve dire piuttosto che nascondono e non che manifestano il genuino volto di Dio e della religione»[17]. In positivo, a partire dal Concilio Vaticano II la Chiesa ha sempre segnalato nella testimonianza dei cristiani il principale fattore per realizzare una necessaria, “nuova evangelizzazione”[18]. 

Tenetevi pronti al sollevamento, oh voi che siete fedeli a Me.

 


Carbonia: 22 dicembre 2024

La Luce del Cristo Risorto risplenda sul Mio popolo.

Amati figli, state pronti a vedermi, presto Mi manifesterò nella Mia gloria.

Ecco, il tempo è giunto perché Dio si manifesti al Suo popolo! Credete in Me, amati figli, ricoveratevi in Me, non deviate dalle Mie vie.

Tenetevi pronti al sollevamento, oh voi che siete fedeli a Me, voi che come bimbi innocenti vi ricoverate in Me, vi abbandonate a Me e Mi chiamate Padre!

Figli della Luce, risplenda su di voi la Mia luce, siate veritieri nella Miasanta volontà.

La cattiveria del nemico infernale è grande, ma grande sarà la Mia misericordia su tutti coloro che Mi acclameranno e Mi riconosceranno quale Dio unico e vero.

Le strade del mondo stanno per essere chiuse al traffico, tutto è per essere fermato: …un turbolento disastro è alle porte della Terra, la Mia voce richiama i Miei figli alla conversione.

Ponete le vostre mani nei Miei rifugi, figli Miei, terminate i lavori. Tutto è per essere ai vostri occhi, figli Miei, ponete obbedienza ai Miei richiami, amatemi quale vostro Creatore, venite gioiosi a Me, Io Sono! Tutto Io posso! Non temete di affrontare il mondo, la Verità sia in voi, difendetela.

Siete alle porte dell’Avvertimento!

Non giocate sulle Mie rivelazioni, o uomini, perché in voi non venga la luna nera.

Tuoni e fulmini cadranno con potenza sulla terra, il mondo resterà sconvolto dal Mio potere.

Uomini di Galilea, avanzate senza fermarvi, il vento soffia forte, la forza devastatrice della guerra sarà il vostro pianto.

Le nostre lacrime bagnano la Terra, la Madre Mia SS.ma, la Vergine Maria, si appresta a soccorrere i Suoi amati figli.

Questa Umanità è in pericolo, la tenebra si addensa sempre di più nei cuori dei lontani da Dio: per la loro negazione al loro Creatore avranno a soffrire molto.

La croce sta per apparire nel cielo, a breve la vedrete, conoscerete la magnificenza di Dio! Il vostro Dio Amore.

Ecco, i Miei Angeli sono pronti alla discesa, i fedeli a Dio saranno sollevati a Me, conosceranno Me e avranno parte al Mio Regno.

La voce del Dio Creatore, nella Sua infinita potenza, scuoterà gli animi induriti, li scuoterà come scuoterà le fondamenta della Chiesa.

Il parto doloroso della Terra è in atto, tutti parteciperanno. La trasformazione è in atto, questa Umanità proverà la verga del Padre.

Convertitevi, o uomini, convertitevi per non trovarvi senza l’aiuto del Creatore, non siate stolti, celebrate nei vostri cuori Colui che è, abbandonate il peccato, rinunciate a Satana!

Basta! L’ora è questa! La vostra salvezza dipende dal vostro ritorno al Creatore. Amen.

L'importanza del segno della croce

 


"Miei amati fratelli e sorelle,

In un contesto generale, un mistero è qualcosa di inspiegabile o una pratica tenuta segreta per determinati motivi. A livello religioso è molto diverso, il mistero è qualcosa che non finirai mai di capire, approfondire, esplorare... In poche parole, è qualcosa di cui non puoi fare a meno di meravigliarti. La Santissima Trinità vi si rivela come un segreto, il segreto di un mistero la cui magnificenza scoprirete quando passerete sul fiume. È il mistero del cuore stesso del Signore Dio e del suo essere più profondo! Nel vostro tempo presente, per saperne di più, lasciatevi guidare da Dio pregando, meditando e amando.
La Santissima Trinità è il segno cristiano della Croce, un segno che spesso fate dicendo: "Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo". Così esprimi la Santissima Trinità attirando su di te la croce del Signore Gesù. E in questo gesto voi pronunciate il mistero più straordinario, il più inaccessibile allo spirito umano, il mistero stesso dell'essere di Dio. Riuscite a rendervi conto dell'infinita importanza di questo segno?

Il segno della Croce, molto spesso, lo si fa automaticamente, senza nemmeno pensarci, capite che unisce allo stesso tempo il più sublime e il più orribile. Egli deve costantemente ricordarti che il cuore di Dio si è rivelato nella Sua morte violenta. Comprendete che questo scandalo dimostra che il mistero della Santissima Trinità non è un'invenzione degli uomini, ma una rivelazione che è al di là di voi.

Pensate che il cuore del cristianesimo, che è il mistero della Santissima Trinità, non è qualcosa che gli uomini avrebbero potuto inventare, altrimenti non l'avrebbero mai messo su una croce! Questo segno vi è rivelato da Dio stesso che viene a voi nel suo Figlio e nel suo Spirito. È lo scandalo della croce, una follia d'Amore!

Il cristianesimo è Dio che va agli uomini, per incontrarli e nell'amore folle! Siate certi che, quando investite voi stessi nella vita della Chiesa, vi viene assicurata una maggiore libertà e felicità. È certo che gli spiriti maligni vi faranno credere che state perdendo la vostra libertà impegnandovi a servire la Chiesa. Capisci che Dio ti libera dal diavolo e che ti salva. E in mezzo agli impegni più difficili e alle alleanze più vincolanti, alleggerirà i vostri fardelli e sosterrà la vostra speranza. Pensate a tutta la disperazione e il vuoto che un non credente può provare quando perde una persona cara...

Il tuo segno di croce ti appaia in una luce nuova, piena di grazia e di verità, che dà alla tua fede la sua forza, il suo slancio e la sua gioia.

Sotto la luce dell'Eterno Padre, con tutto l'amore del Signore Gesù e di Sua Madre, la Beata Vergine Maria, vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Giovanni, il tuo messaggero dell'amore del Cielo"

10.06.2013