L'amore infinito del Padre
Gesú ci parla del tenerissimo amore del Padre per spingerci ad amarlo e a collaborare all'opera sua di salvezza che coincide col suo regno.
« Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale piú del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non cantate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste cosí l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai piú per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta» (Mt. 6, 25-33).
Quindi ci rivela il culmine di tale amore, che è la passione di Gesú. «Cosí Dio ha amato il mondo da dare per esso il suo Figlio» (Gv. 3,16).
Qui ci troviamo dinanzi all'inconcepibile. Immagina un re che, per risparmiare un gruppo di suoi sudditi ribelli rei di morte, propone al suo dilettissimo unico figlio di morire in loro vece; e il figlio accetta. Non sappiamo se ammirare di piú il Padre o il Figlio. Veramente l'amore di Dio è infinito. «Dio è amore (Gv. 4,16).
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