Handbook sull’aborto
VITA UMANA?
Non è possibile metterlo da parte o ignorarlo. Dev'essere affrontato e risolto in modo onesto. A questa risposta è legato l'intero problema dell'aborto, in quanto ogni altra considerazione perde valore al suo confronto. In un certo senso, null'altro importa. Se ciò che cresce e si sviluppa nella madre non è vita umana, ma semplicemente un pezzo di carne, un grumo di protoplasma, allora non merita alcun rispetto e considerazione; l'unica preoccupazione valida rimane la salute psicofisica della madre, il suo benessere sociale e persino la sua convenienza.
Ma se quello che cresce è un essere umano, allora la situazione è completamente diversa: se è un essere umano, gli si devono garantire le stesse dignità e tutela della vita, della salute e del benessere che la nostra civiltà occidentale ha sempre garantito a tutti gli uomini (cfr. Diritti legali, cap. 22).
Da due millenni nella nostra cultura occidentale il valore assoluto del rispetto e della difesa del diritto alla vita di ogni essere umano è scritto nelle nostre costituzioni, specificatamente protetto dalle nostre leggi e profondamente radicato nell'animo di tutti gli uomini, ed è avvertito come un diritto inalienabile, inequivocabile. Le uniche deroghe sono state quelle in cui si è reso necessario scegliere in talune circostanze fra due vite, o eseguire sentenze di tribunali.
- Mai, nei tempi moderni, salvo che ad opera di un ristretto numero di medici nella Germania hitleriana o nella Russia staliniana, è stato fissato un valore di utilità economica e sociale della vita umana come prezzo per la sua continuazione.
- Mai, nei tempi moderni, salvo che ad opera dei medici della Germania hitleriana, un determinato grado di perfezione fisica è stato richiesto come condizione necessaria per la sopravvivenza.
- Mai, dall'epoca della legge romana del "pater familias", una nazione importante ha conferito al padre o alla madre il potere assoluto di vita e di morte sui figli.
- Mai, nella civiltà occidentale, è stato legalmente consentito di togliere la vita a degli esseri umani innocenti senza un regolare processo.
Ora la nuova legislazione permissiva sull'aborto consente tutto questo. Essa costituisce un totale capovolgimento, il rifiuto più assoluto di uno dei massimi valori dell'uomo occidentale, oltre che l’accettazione di una nuova etica in cui la vita ha un valore soltanto relativo. Ogni essere umano non ha più il diritto assoluto alla vita, derivante semplicemente dal suo esistere: l'uomo potrà ora vivere soltanto se disporrà di un certo grado di autonomia, perfezione fisica o utilità per gli altri. Questo è un cambiamento radicale, che colpisce alla radice la civiltà occidentale.
Non fa alcuna differenza sostenere vagamente che la vita è più umana dopo il parto che prima del parto. Il punto critico è definire se sia o no vita umana.
Usando un metro di maggiore o minore dignità di essenza umana è possibile giustificare facilmente e logicamente l'infanticidio e l'eutanasia. Utilizzando come metro l'utilità economica e/o sociale si giunge alle orride atrocità delle uccisioni in massa hitleriane. Non si può fare a meno di ricordare il commento angosciato di un giudice nazista condannato il quale, al termine del processo di Norimberga, disse ad un giudice americano: "Non avrei mai pensato che si sarebbe giunti a questo", al che il giudice americano rispose semplicemente:
"Vi si è giunti la prima volta che un innocente è stato condannato".
Meditiamo bene le parole di George Santayana:
"Coloro che non ricordano il passato sono condannati a riviverlo".
«The rise and fall of the third Reich»
Ma ritorniamo al nostro problema di fondo.
Questo essere non nato, che cresce nel grembo materno, è una vita umana?
Valutiamo questo problema con la massima attenzione, rigore scientifico ed onestà. Da questo può dipendere gran parte della libertà fondamentale dell'uomo negli anni avvenire.
- Ritieni che si tratti di una massa di cellule, di un pezzo di carne? In questo caso vota per l'aborto libero.
- Ritieni che si tratti di una vita umana? In questo caso lotta con noi per il suo diritto alla vita con tutte le tue energie e con tutte le tue risorse.
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