martedì 28 maggio 2019

LE SETTE ARMI SPIRITUALI



La settima arma 

La settima arma, per vincere i nostri nemici, è la memoria della Santa Scrittura, da portare sempre nel nostro cuore. Da lei dobbiamo prendere consiglio, in tutte le cose, come da fidatissima madre, così come si legge della prudentissima e sacrata vergine Santa Cecilia: In segreto sempre portava in seno il Vangelo di Cristo; e con quest'arma il nostro salvatore, Cristo Gesù, confuse il diavolo nel deserto dicendo: - È scritto.- perciò, dilettissime sorelle, fate fruttificare le quotidiane letture del coro e della mensa, per rafforzarvi in questa arma. Immaginate i brani del Vangelo e delle Epistole, che ogni giorno udite nella Messa, come altrettante lettere del vostro celeste sposo; custoditele nel vostro cuore, con grande fervente amore, pensate ad esse il più possibile e, particolarmente, quando siete in cella, perché meglio e con più sicurezza possiate dolcemente e castissimamente abbracciare Colui che ve le manda; se farete così, vi troverete continuamente consolate nel vedere quanto spesso riceviate nuove e belle notizie da Quello che sommamente amate.  
Oh quanto dolce e soave è il divino parlare di Cristo Gesù, nell'anima di quella che sinceramente di Lui è infiammata! Infatti, non è forse parola di Cristo, la dottrina Evangelica? Certo sì. Dunque, quanto attentamente la dovete intendere e gustare!  
Qui pongo termine all'argomento delle armi spirituali e mi dilungherò nel racconto di un sottilissimo inganno del nemico della nostra salute. Proprio quell'inganno mi convinse a scrivere questo libricciolo, in difesa e ammaestramento delle giovani suore presenti nel nostro monastero e delle prossime che verranno. Amo tanto la loro salute e quella di tutti, che mi sembra di essere rimasta senza forze per il molto e quotidiano invocare il divino aiuto e ho finito di scrivere con grande fatica, per la debolezza che mi fa tremare tutto il corpo. E sarei contenta, per amore di Cristo Gesù, di finire presto la mia vita e la mia milizia.  
Carissime sorelle, vi prego di usare con prudenza le armi spirituali e di non stare mai senza di esse, se volete trionfare sui vostri avversari; guardatevi di non farvi ingannare sotto forma di bene, perché, alcune volte, il diavolo appare in sembianza di Cristo o della Vergine Maria, in qualche figura di angelo o di santo. Perciò, se venissero apparizioni, prendete l'arma della Scrittura e comportatevi come la madre di Cristo che, all'apparizione dell'angelo Gabriele, chiese: - Cosa significa questo saluto? - per assicurarvi bene, prima di ascoltare, se vi trovate innanzi a un buono o a un cattivo spirito. E beata chi farà in questo modo.  
È anche necessario fare buona guardia ai propri pensieri, perché, alcune volte, il diavolo mette buone e sante intenzioni nella mente per ingannarla e, poi, spingerla alla disobbedienza, che è il contrario della virtù pur nella convinzione di operare il bene, e da qui indurla nella fossa della disperazione.  

Santa Caterina da Bologna

Nessun commento:

Posta un commento