martedì 16 giugno 2020

Sì, andiamo al Figlio di Dio e mettiamoci alla Sua sequela sull’onda della Riparazione, che la Vergine Maria a Fatima venne a chiederci



In questo ascolto il Signore mi permette di fare un bagno nei problemi e nel dolore dei miei fratelli e sorelle che il nemico non risparmia di attaccare continuamente! Non perdiamoci d’animo perché certa è la speranza nella nostra fede: Colui che non rifiuta mai nessuno, Colui che mai abbandona, Colui che prova gioia a stare con i figli degli uomini, oggi più che mai è con tutti noi, anime che Lo cercano e che da Lui si lasciano condurre! Orsù anime che il Signore ha chiamato, elette da Dio nella fede per un apporto di intercessione per l’intera umanità! Prendiamoci per mano e corriamo, corriamo verso la meta che è il Signore, verso la Chiesa, nostra casa comune insieme al creato e con Lui e in Lui offriamo e andiamo avanti e corriamo verso l’amore reciproco, che sa rendere davvero belle le nostre anime! Con pura fede e viva speranza impegniamoci a vivere donando noi stessi, offrendo anche solo la gioia del ristoro di un piccolo bicchiere d’acqua a chi ne ha bisogno, perché Lui, il Signore, è con noi e ci sta spingendo verso il monte della via perfetta con piccoli atti di bontà, di lode, di Riparazione, di ringraziamento!

Nella Chiesa, tutti dovremmo prenderci per mano, fare comunione, sentirci un cuore solo e un’anima sola perché è la grande legge dell’amore insegnataci da Gesù e che Lui, Sommo Bene, ama più di ogni cosa! Lasciamoci guidare dalla speranza che sa dirci: il Signore volgerà tutto al bene perché il nostro Gesù sogna un mondo come un banchetto di comunione, di festa, di amicizia e di sentita fraternità!

Chiediamo alla Vergine Maria che si attui questo sogno nella Chiesa, nelle famiglie, in tutto il Popolo di Dio. Nulla è mai perduto con Gesù, perché Egli ci precede sempre e ci conduce a porti sicuri! Scopriamo l’efficacia della Sua Azione, della Sua Parola, del modo con cui si avvicina alle anime. Ammiriamo la forza con cui ci attira a Sé quando gli offriamo il nostro piccolo e fragile amore! Ci seduce il Signore, ce ne rendiamo conto perchè parla il linguaggio della gioia, dell’accoglienza, della comunione, dell’amore che non conosce calcoli o ostacoli!

Nel momento storico che stiamo vivendo, il Dio delle nostre vite ci ha raccolto da tante parti della nostra bella Italia e dall’estero; in nome di questo Progetto che è la Riparazione, insieme ci stiamo incamminando. Uniti formiamo l’esercito della preghiera dell’Atto d’Amore, una realtà che ci a Gesù, nostro grande Maestro, Lui che ha reso le nostre vite direi intense, vibranti, amanti dell’umanità. Vite che, nelle Sue mani, possono diventare piccoli puntelli per il Regno.

La riparazione ha messo nei nostri cuori la vita di tanti, per cui vale la pena correre, infiammare chi ci ascolta, tirare fuori dall’archivio interiore quelle cose belle che solo il Signore ci ha donato! A volte, nella routine quotidiana lo dimentichiamo perché assorbiti dai nostri problemi; tuttavia nelle mani di Gesù e di Maria noi vogliamo rimanere quelle braccia aperte sul mondo che, nonostante la loro miseria e i loro peccati, vogliono offrire, gridare amore al Padre e intercedere, pregando, a favore di tutti! Certo non siamo chiamati a convertire, ma ad abbracciare il mondo con la preghiera, con l’offerta; siamo chiamati a farlo nostro e a sentirci responsabili di come sta andando!


Mio Dio, Ti amo!
Abbi pietà di noi e del mondo intero!


Questa preghiera potrebbe diventare il nostro respiro, la nostra forza d’intercessione, la nostra unità d’amore che Gesù attende e - perché no? - la lega d’amore e di Riparazione che il Signore accoglie per la Chiesa e per il mondo, perché ogni Atto d’Amore fatto con fede e vero amore può diventare preghiera di Riparazione!


Mio Dio, in questa chiamata che è Tua, educaci, portaci a compiere opere giuste; aprici alla bellezza di ogni figlio Tuo che dovrebbe splendere nella Chiesa e nel mondo; aiutaci ad amarTi meglio, ad amarTi di più in ogni giorno della nostra vita e insegnaci ad accendere le anime d’amore per Te! Investici del Tuo Santo Spirito, del Tuo Amore che salva e vieni a vincere la nostra miseria, la nostra umana natura che tanto spesso ci porta lontano da Te!

Suor Lina

Il Polo magnetico della terra si sta spostando verso la Russia, questo non sta succedendo per caso, ma è un segno perché l’uomo si svegli… La Russia invaderà il mondo e lo farà soffrire.



MESSAGGIO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA
13 GIUGNO 2020

Amato Popolo:

CONTINUATE SUL CAMMINO DELLA CONVERSIONE.

DI FRONTE ALLA CONFUSIONE CHE QUESTA GENERAZIONE SI TROVA AD AFFRONTARE, RIMANETE NEL MIO AMORE, NELLA PACE E NELLA CONCORDIA. Siate veri testimoni dei Miei Insegnamenti e lasciate affiorare in voi i Doni e le Virtù che il Mio Santo Spirito ha riversato su ciascuno di voi.

Popolo Mio, dovete compiere la Mia Volontà, dovete mettere in pratica la Legge Divina in ogni momento della vostra vita e dovete rifiutarvi di percorrere quelle strade terrene che vi facilitano la vita, ma che vi portano a comportarvi e ad agire al di fuori dei Miei Insegnamenti (Cfr. Mt 7,13-14).

Figli, quello che state vivendo è un momento difficile, è un momento di prova per tutti i Miei che sono continuamente tentati dal demonio che sta vagando in cerca di prede tra un’umanità carente d’amore e di rispetto nei Miei confronti e carente di fedeltà e di conoscenza. Questi sono i motivi per cui “Vengo rifiutato” e quindi il Mio Santo Spirito non riesce a diffondersi appieno in tutti i Miei.

IO VENGO IN CERCA DEL MIO RESTO SANTO, DELLA MIA CHIESA RIMANENTE, NELLA QUALE HO RIVERSATO TUTTO IL MIO AMORE AFFINCHÈ CONTINUI SENZA VENIRE MENO NEI MOMENTI CHE SARANNO SIA DI GRANDE TRIBOLAZIONE CHE DI VITTORIA.

Miei amati, hanno tracciato la strada che percorrerete a conseguenza dell’uso di una scienza mal impiegata, VI SOMMERGERANNO DI LIMITAZIONI CHE PROVERRANNO DAL COSTITUITO ORDINE MONDIALE che, allo scopo di separarvi e per rendervi più vulnerabili, continuerà a diffondere sempre più dolore e più controllo sull’umanità.

Dovete essere consapevoli della battaglia spirituale e mentale nella quale vi trovate, dove i più assediati sono quelli che sono lontani da Me.

Il caos sociale si diffonderà come una pestilenza, di paese in pase, in quanto l’uomo si sentirà scombussolato dai limiti imposti al suo comportamento e alle sue azioni; questo è il modo di agire del nemico dell’uomo.

È GIUNTO IL MOMENTO, POPOLO MIO!ORA SIETE COME “PECORE IN MEZZO AI LUPI, QUINDI SIATE SCALTRI COME SERPENTI E SEMPLICI COME COLOMBE” (Mt 10,16)

Questo però non vi faccia preoccupare, perché il Mio Santo Spirito vi assisterà cosicché resistiate fino alla fine. Affidatevi a Me ed “Io parlerò per voi”. (Cfr. Mc 13,11)

Non temete, anche se la Mia Parola verrà disprezzata e si faranno burla dei Sacramenti, voi non allontanatevi da Me, rimanete fedeli.

POPOLO MIO: IO RIMANGO CON VOI, SONO PRESENTE NELL’EUCARISTIA, SONO REALE E SONO VERO, CON IL MIO CORPO, LA MIA ANIMA E LA MIA DIVINITÀ! NON DIMENTICATEVI CHE IO SONO FEDELE AL MIO POPOLO!

Pregate, figli Miei, pregate. Grandi nazioni si solleveranno con battaglie spirituali interne. Il Mio Popolo sarà perseguitato.

Pregate, figli Miei, pregate. Le imposizioni sull’umanità porteranno a scontrarsi popolo contro popolo, fino a quando all’improvviso ci sarà la guerra.

Pregate figli Miei, pregate. Il Polo magnetico della terra si sta spostando verso la Russia, questo non sta succedendo per caso, ma è un segno perché l’uomo si svegli… (1)

La Russia invaderà il mondo e lo farà soffrire. (2)

Miei amati, vedrete grandi fenomeni nella natura, non temete, mantenete la Fede, siate previdenti ed aiutatevi a vicenda. L’umanità patirà la fame a causa della crisi economica mondiale.

PREGATE, NON VENITE MENO NELLA FEDE, SIATE VERACI.
SIATE IL MIO POPOLO IN SPIRITO E VERITÀ.

Mia Madre vi protegge, procedete assieme a Lei, non separatevi da Mia Madre.

Pregate e riparate. Pregate.

VI BENEDICO, SIATE PERSEVERANTI NELLA CONVERSIONE.

Vi amo.

Il vostro Gesù

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO



COMMENTO DI LUZ DE MARIA

Fratelli:

Il Nostro amato Signore Gesù Cristo Ha messo in evidenza il momento che stiamo passando a causa delle situazioni tanto inaspettate che sta vivendo l’umanità.

Si tratta di un cambiamento totale, a causa di una generazione che si è allontanata da Dio, ma che deve ritornare a Dio.

Nostro Signore Gesù Cristo ci Ha resi partecipi del fatto che Lui sta andando in cerca della Chiesa Rimanente, quella che sta portando la sua croce, nella speranza radicata nella Fede di ottenere la “Croce di Gloria e Maestà”.

Amen.

TRATTATO SULL’INFERNO



ASTIENITI DAL FARE IL MALE

Chi ha conosciuto Dio, non deve più operare malvagiamente, ma compiere il bene. Astieniti dal male e non farlo; non astenerti dal bene ma fallo. Poiché se ti astieni dal fare il bene, commetti peccato grave; se invece ti astieni dal fare il male, compi una grande giustizia. Astieniti pertanto da ogni malvagità operando il bene. Ci dobbiamo astenere dall'adulterio e dalla fornicazione, dal bere smodato, dalle malvagie delizie, dalle molte vivande, dallo sfoggio di ricchezza; dalla millanteria e arroganza e superbia, dalla menzogna e maldicenza e simulazione, dal rancore e da ogni bestemmia. Queste azioni sono di tutte le più cattive nella vita degli uomini. Bisogna pertanto che il servo di Dio si astenga da queste azioni; poiché chi non si astiene da queste non può vivere per Dio. Molte cose vi sono, dalle quali bisogna che il servo di Dio si astenga: furto, menzogna, falsa testimonianza, avarizia, mala passione, inganno, vanagloria, ostentazione e quanto vi è di simile a queste cose. Ascolta invece le cose dalle quali bisogna che tu non ti astenga, ma le faccia. Dal bene non astenerti, ma fallo. Le azioni dei buoni, le quali bisogna che tu compia, né te ne astenga, sono anzitutto la fede, il timore del Signore, la carità, la concordia, le parole di giustizia, la verità, la pazienza; nulla di più buono di queste cose vi è nella vita degli uomini. Se uno osserva queste cose né si astiene da esse, beato diventa nella Sua vita.

Ascolta poi quelle che a queste fanno corona: assistere le vedove, visitare gli orfani e gli indigenti, essere ospitale, non contrastar nessuno, essere pacifico, starsene al di sotto di tutti gli uomini, onorare i vecchi, praticare la giustizia, conservare la fraternità, sopportare l'oltraggio, esser paziente, non aver rancore, consolare i travagliati nell'animo, non disdegnare quelli che hanno abbandonato la fede, ma rimetterli nella retta via e renderli fiduciosi, ammonire i peccatori, non opprimere i debitori e i bisognosi

(Mand.8, 2-12). (da Il Pastore di Erma - scritto circa 100 anni dopo la morte di Cristo)

«…lo stesso Cristo, che è il Santo dei Santi»[5]. San Tommaso



PANE DI VITA ETERNA E 
CALICE DELL’ETERNA SALVEZZA


1. Contiene

S. Tommaso impiega più di 100 volte la parola latina «continet» (= contiene) e i suoi  derivati. Con questa ripetitività indica chiaramente la differenza sostanziale che esiste tra  l’Eucaristia e gli altri sacramenti. L’Eucaristia contiene Cristo.

L’Eucaristia contiene qualcosa di assolutamente sacro: Cristo stesso. «Un sacramento  è tale in quanto contiene qualche cosa di sacro. Ma una cosa può essere sacra in due modi:  in senso assoluto, o relativamente a un’altra cosa. Ora, è questa appunto la differenza tra  l’Eucaristia e gli altri sacramenti aventi materia sensibile: l’Eucaristia contiene qualche  cosa di sacro in senso assoluto, cioè il Cristo stesso; l’acqua del battesimo invece contiene  qualche cosa di sacro in senso relativo, cioè una virtù santificatrice, e lo stesso vale del  crisma e di altre cose simili»[6].

«Per la stessa ragione si denomina anche Eucaristia, cioè buona grazia, perché  “grazia di Dio è la vita eterna”, come si esprime S. Paolo (Ro 6,23); oppure perché  contiene il Cristo che è pieno di grazia (Gv 1,14)»[7].

Si chiama «hostia» (ostia) perché contiene Cristo: «L’Eucaristia si dice sacrificio in  quanto rappresenta la passione di Cristo. E si dice ostia in quanto contiene il Cristo in  persona, che è “ostia di soavità”, come si esprime S. Paolo (Ef 5,2)»[8].

Che vi sia Cristo stesso accade realmente: «La reale presenza del Corpo e del  Sangue di Cristo in questo sacramento non può essere conosciuta dai sensi, ma solo dalla  fede, che si fonda sull’autorità divina. Ecco perché S. Cirillo, commentando le parole  “questo è il mio Corpo che sarà dato per voi” (Lc 22,19) afferma: “Non dubitare che ciò  sia vero, ma piuttosto accetta con fede le parole del Salvatore, il quale, essendo la verità,  non mentisce”.

E tale presenza si addice prima di tutto alla perfezione della Nuova Legge. Infatti i  sacrifici dell’Antica Legge contenevano il vero sacrificio della morte di Cristo soltanto in  modo figurato, secondo le parole di S. Paolo: “La legge ha l’ombra dei beni futuri, non  l’immagine viva delle cose stesse” (Eb 10,1). Era giusto dunque che il sacrificio della  Nuova Legge, istituito da Cristo, avesse qualche cosa di più e cioè che contenesse lui  medesimo che ha patito, non solo sotto forma di simbolo o di figura, ma nella realtà  vera»[9].

È ciò che dobbiamo considerare in primo luogo e principalmente quando  consideriamo il suo effetto sull’uomo: «L’effetto di questo sacramento si deve dedurre  prima e principalmente da ciò che è contenuto in questo sacramento, ossia da Cristo. Egli, 
così come venendo visibilmente nel mondo portò ad esso la vita, secondo le parole  evangeliche: “Grazia e verità sono state donate da Gesù Cristo” (Gv 1,17); così anche  venendo sacramentalmente nell’uomo produce la vita della grazia, conforme alle parole del  Signore: “Chi mangia di me, vivrà per me” (Gv 6,58). Cosicché S. Cirillo dice: “Il  vivificante Verbo di Dio unendosi alla propria carne la rese vivificante. Era dunque  conveniente che egli si unisse in qualche modo ai nostri corpi per mezzo della sua santa  Carne e del suo prezioso Sangue, che noi riceviamo in pane e vino nella in una vivificante  benedizione”»[10].

In questo sacramento-sacrificio Cristo ha un potere infinito: «essendo infinita la virtù di Cristo contenuta in questo sacramento...»[11].

Contenendo Cristo contiene il bene massimo: «Questo sacramento, contenendo in sé il Cristo, è tra i massimi beni»[12].

Per questo è dovuto un grande rispetto: «…verso questo sacramento, nel quale Cristo è presente secondo verità e non solo in figura»[13].

Contenendo Cristo conduce alla gloria del cielo: «In questo sacramento si può  considerare sia il principio da cui riceve la forza di produrre l’effetto, cioè Cristo  medesimo ivi presente e la sua passione ivi rappresentata […]. Ebbene, sotto ambedue gli  aspetti è proprio di questo sacramento causare il raggiungimento della vita eterna. È certo  infatti che Cristo ci aprì direttamente l’ingresso alla vita eterna con la sua passione,  secondo l’affermazione di S. Paolo: “È mediatore di un nuovo patto, affinché, avvenuta la  sua morte, i chiamati ricevano l’eredità eterna a loro promessa” (Eb 9,15). Ed è per questo  che nella forma di questo sacramento si legge: “Questo è il calice del mio Sangue, del  nuovo ed eterno Testamento”»[14].

Cristo è contenuto in questo sacramento per essere cibo spirituale: «Nell’Eucaristia  è presente Cristo stesso, non già nel suo stato naturale, ma sotto le specie sacramentali.  Perciò ci si può cibare spiritualmente di lui in due modi […]. Secondo, ci si può cibare  spiritualmente di Cristo in quanto è presente sotto le specie di questo sacramento: cioè  credendo in Cristo e desiderando di ricevere questo sacramento. E ciò non è soltanto  nutrirsi spiritualmente di Cristo, ma è anche nutrirsi spiritualmente del sacramento  dell’Eucaristia. E questo va escluso per gli angeli. Agli angeli quindi, sebbene si cibino  spiritualmente di Cristo, non spetta ricevere spiritualmente questo sacramento»[15]  

Fu conveniente che fosse istituita durante l’ultima Cena per essere Cristo nel  sacramento: «Primo, a motivo di ciò che esso contiene. Racchiude infatti sacramentalmente  Cristo medesimo[…]. Di qui le parole di Eusebio [di Emesa]: “Stando per sottrarre agli  sguardi degli altri il Corpo che aveva assunto per trasferirlo in cielo, era necessario che  nel giorno della Cena consacrasse per noi il sacramento del suo Corpo e del suo Sangue,  perché fosse per sempre onorato nel mistero quel Corpo che allora veniva offerto per il  riscatto”»[16]. «Secondo, perché senza la passione di Cristo non ci poté mai essere  salvezza, in conformità alle parole di S. Paolo: “Dio ha prestabilito Cristo quale mezzo di propiziazione per la fede nel suo sangue” (Ro 3,25). Era quindi necessario che in ogni  tempo presso gli uomini qualche cosa rappresentasse la passione del Signore. Di essa nel  Vecchio Testamento il simbolo principale era l’agnello pasquale; tanto che l’Apostolo  afferma: “Qual nostra Pasqua è stato immolato il Cristo” (1Cor 5,7); ora, nel Nuovo  Testamento doveva subentrare ad esso il sacramento dell’Eucaristia, che è commemorativo  della passione avvenuta, come l’agnello pasquale era prefigurativo della passione futura.  Era quindi conveniente che nell’imminenza della passione, dopo aver celebrato l’antico,  venisse istituito il nuovo sacramento, come dice il Papa S. Leone»[17].

Vi è Cristo tutto intero: «In virtù del sacramento nell’Eucaristia è presente sotto le  specie del pane non solo la carne, ma tutto il corpo di Cristo, cioè le ossa, i nervi e le  altre parti consimili»[18]  ; «tutto il Cristo è presente in questo sacramento»[19]  .

È il sacramento della passione, perché contiene il Cristo che ha patito, Christus  passus: «L’Eucaristia è il sacramento perfetto della passione del Signore, in quanto  contiene il Cristo stesso che ha patito…»[20]; «Per quanto invece riguarda il Cristo stesso  immolato, [Christus passus], che è contenuto in questo sacramento […]»[21]; «…era giusto  dunque che il sacrificio della Nuova Legge, istituito da Cristo, avesse qualche cosa di più e  cioè che contenesse lui medesimo che ha patito [ipsum passum], non solo sotto forma di  simbolo o di figura, ma nella realtà»[22].

Si rende presente mediante conversione speciale: «Cristo incomincia a essere in questo sacramento per la conversione del pane e del vino»[23].

Affermiamo dunque che è il sacramento in cui «è contenuto veramente, realmente, sostanzialmente il Corpo e il Sangue di nostro Signore Gesù Cristo, unitamente con l’anima  e la divinità, e, quindi il Cristo tutto intero...»[24].

Padre Carlos Miguel Buela

Signore dallo sguardo benevolo



Nello sguardo che rivolgevi agli uomini, si rivelava il tuo Cuore. Nessuno sguardo fu mai così penetrante quanto il tuo; esso solo poteva trapassare le anime da parte a parte. Ma questo sguardo era quello dell'amore, fiducioso, simpatico, comprensivo; era uno sguardo che si rifiutava di condannare, sia pure i peccatori colti in flagrante delitto; uno sguardo che proteggeva contro i severi giudizi degli uomini.
Trasfondi anche in noi questa benevolenza, nello sguardo che posiamo sugli altri. Fa' che non condanniamo mai il prossimo, né lo giudichiamo con malevolenza: i nostri apprezzamenti siano costantemente ispirati da un vero amore e pieni di una indulgenza sempre pronta a scusare. Fa' che prendiamo l'abitudine di avere per gli altri un rispetto profondo e una stima sincera, qualunque siano le colpe di cui abbiamo potuto essere testimoni, e qualunque siano i torti che possono avere verso di noi. Fa' che ci chiniamo dinanzi al mistero di ogni coscienza, e ci contentiamo di credere e di sperare nella grazia che vi opera; e che in ogni essere umano sappiamo riconoscere l'immenso valore che gli ha dato il tuo amore!
Metti nel nostro sguardo e nel nostro pensiero, quella fiamma di bontà che è nel tuo Cuore!

Dio può allontanare e allontanerà dal mondo tutta questa sofferenza. Ma se non vi convertirete, verrà una sofferenza dopo l’altra.



Madre della Pietà a Piedade dos Gerais

14.06.2020

Cari figli,
con grande sapienza, pace, alla presenza di Dio in mezzo a noi, in questo mese bellissimo dedicato al Sacro Cuore del mio amato Figlio, il Sacro Cuore di Gesù, in questo momento affido tutti i figli del Brasile, del mondo intero, di questa grande famiglia fraterna.

Quest’anno è un anno di battaglie, un anno di prove, un anno di sofferenze, ma davanti alle prove e alle sofferenze non puoi mai smettere di vedere Gesù nella tua vita, di sentire Gesù nella tua vita, di stare con Gesù nella tua vita. Non è nei momenti facili che l’uomo è forte, l’uomo è forte nei momenti difficili. Ed è nei momenti difficili della vita che Gesù è con noi, fortificandoci, camminando con noi e, se necessario, portandoci in braccio.
Allora in questo giorno, in questo pomeriggio, in questa domenica del Signore, voglio affidare il mondo al Sacro Cuore di Gesù, voglio affidare tutte le famiglie che stanno vivendo sofferenze, perdite: che Gesù le consoli, le conforti e dia loro tutta la forza necessaria. Voglio affidare anche tutti i malati nel corpo, nell’anima, nel cuore, affinché Gesù li guarisca e dia loro la grande vita: la vita in abbondanza, la vita piena, perché la ricchezza più grande è l’Eternità.
Oggi camminate in questa valle di dolore, di lacrime, di sofferenze. Ma questo mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù, è il mese in cui incontrare in Cristo la vostra vittoria. Vedrete il miracolo della guarigione nel mondo, vedrete il miracolo della guarigione del cuore dell’uomo. Dovete solo credere. Tutto quello che chiederete a Gesù, lo riceverete: tutte le grazie, tutte le benedizioni, la salute del corpo, la salute dell’anima. È questo che dovete oggi chiedere a Gesù.
E ricordate che questa vostra missione è molto forte, molto seria. State vivendo il piano di Dio. In un momento di piena sofferenza sulla Terra, voi siete qui vivendo questo piano di Dio, dedicando la vostra vita, la vostra preghiera, il vostro sì a Dio. Dio ha un progetto, un piano bellissimo per voi. Dopo tutti questi segni di dolore, vedrete segni di benedizioni, di gioia, di pace, di trasformazione. Potrete guarire voi stessi, ricevere questa guarigione che è la guarigione maggiore, la guarigione del vostro cuore e della vostra anima.
In questo grande momento che l’umanità sta attraversando, desidero che l’umanità si converta. So che molti nemmeno con la sofferenza si convertiranno, nemmeno con il dolore torneranno ai piedi di Gesù sulla Croce, nemmeno davanti alle terribili epidemie piegheranno le loro ginocchia davanti a Gesù Misericordioso, al Sacro Cuore di Gesù.
Ma la richiesta che oggi vi confermo in modo molto forte è la conversione, figli. Soprattutto qui nella Comunità Fraterna. Voi avete la missione di essere segni di luce per il mondo. Allora convertitevi, avvicinatevi a questa grazia. Non contestate quello che state vivendo. Gesù ha detto: felice l’uomo che porta la propria croce con amore e pazienza. Allora portate la vostra croce con amore e pazienza, non lamentatevi del peso di questa croce, non lamentatevi del peso di questo cammino, perché quanto più vi lamenterete, più soffrirete. Ci vuole abbandono vero, abbandono totale.
Il mondo ha bisogno di essere lavato dal sangue e dall’acqua che sgorgano dal Cuore di Gesù, da questo Sacro Cuore di Gesù che è il Cuore di Gesù Misericordioso. Il mondo ha bisogno di essere trasformato, le persone hanno bisogno di riflettere un po’ di più sulle loro azioni. Sempre, nella vita, i fiori di questa Terra che sono più vicini a Dio sono quelli più preparati, ma anche quelli che soffrono di più. Allora è necessario affidarsi, avere fiducia, avere fede. Non dimenticatevi mai di questo: la fede è ciò che vi nutre, è il sostentamento della vostra vita.
Oggi potete sentire un vuoto molto grande, un dolore immenso. Molti nelle loro case stanno chiedendo misericordia alla Madre della Pietà, affinché interceda presso Gesù Misericordioso. Molti non ce la fanno più a vedere la sofferenza sulla Terra, le divisioni, l’indifferenza. In Brasile, principalmente la divisione. E io chiederò al Sacro Cuore di Gesù non solo per il Brasile ma per il mondo intero, soprattutto la conversione delle nazioni. Che tutti tornino al Cuore Misericordioso di Gesù. Perché già è tempo, figli! Quello che desidero come Madre, come Serva di Dio, è che l’umanità non attenda una sofferenza maggiore. Perché l’avvertimento di Gesù è che raccoglieremo quello che seminiamo.
Davanti a questa situazione – in quest’anno dedicato alla conversione delle famiglie, in cui le famiglie stanno di più nelle loro case, ma molte famiglie nel mondo intero soffrono per la perdita di persone amate a causa dell’epidemia, a causa di questa sofferenza – è necessario che la famiglia faccia un esame di coscienza profondo mettendosi ai piedi della croce, chieda perdono a Dio, chieda perdono alla Santissima Trinità.
Chi allevierà la vostra sofferenza è la Santissima Trinità. È Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo. Dio può allontanare e allontanerà dal mondo tutta questa sofferenza. Ma se non vi convertirete, verrà una sofferenza dopo l’altra, verrà un dolore ogni giorno più grande, perché siamo nel tempo della giustizia divina. Dio ci darà nella misura in cui stiamo seminando. Lo permetterà perché salviamo la nostra anima e il nostro cuore, perché quello che interessa a Dio è la vita, questa bellissima vita che avete.
Allora è necessario che l’umanità abbia molta serietà nell’ascoltare la Parola di Dio. Oggi potete ricevere Gesù solo spiritualmente. Gesù aveva detto: arriverà un giorno in cui vorrete andare nella Casa di Dio e non potrete. Questo giorno è arrivato. Voi state vivendo questo tempo. Quanto i cuori sono assetati della Santa Eucaristia, della Santa Comunione! Gesù vi darà questa grazia, delle porte che si aprono al popolo di Dio, ma per questo dovete avere una fede viva, non una fede di apparenza ma una fede che trasforma.
Oggi mentre guardavo il Sacro Cuore di Gesù, figli, ho sentito, come Madre, che l’umanità non cerca la conversione. Convertitevi, figli! Ve lo chiedo con amore come una Madre: convertitevi! Non aspettate più, non permettete che la sofferenza diventi maggiore, non permettete che il dolore diventi maggiore. Convertitevi! Presentatevi davanti a Dio. Da qui in avanti siete nelle mani del Padre! È Dio che vi guiderà. Non potete aspettarvi molto di più da questo mondo. Il mondo è arrivato a un punto in cui la sofferenza si diffonde sulla Terra a causa delle conseguenze dei peccati dell’umanità.
Allora è necessario che torniate a Dio. Ci vuole questa apertura. Quanto più tarderete a tornare a Dio, più tarderà ad arrivare nella vostra vita la risposta, la guarigione, la medicina. Allora fate questo esame di coscienza, voi che siete nel mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù, voi che in quest’anno state passando per le prove, voi che siete qui in questo santuario che è un santuario di vita, di preghiera, un santuario delle famiglie, un santuario di Misericordia. Quanti vorrebbero essere qui oggi! Quanti hanno nostalgia di poter essere pellegrini, di poter camminare incontro alla Parola, alla catechesi.
È molto serio quello che state vivendo. Quello che sta vivendo il mondo e che adesso il Brasile sta vivendo in modo maggiore. Allora state in guardia, figli miei, pensate al Cuore di Gesù, a quanto questo Cuore ci ama, a quanto questo Cuore ci vuole bene, a quanto questo Cuore vuole trasformarci e salvarci. Affidatevi a Lui, perché Gesù ha molto bisogno del vostro sì. Dipenderà dal vostro sì, dalla vostra perseveranza, dalla vostra conversione! Evita di peccare. Sii santo!
È così bello quando sei in un luogo in cui respiri il Cielo, in cui senti questo Cielo, questa fortezza celeste. Perché il dolore è presente sulla Terra. Tutti stanno supplicando Dio per il miracolo. E questo miracolo arriverà al cuore di chi invoca. Allora in questo momento fai la tua richiesta al Sacro Cuore di Gesù, che ti starà ascoltando in un modo molto bello. Anche io chiederò a Gesù per tutta l’umanità, per tutti quelli che stanno chiedendo l’intercessione della Madre, per i malati, per quelli che desiderano e hanno bisogno di ristabilirsi dalla malattia, che Gesù imponga loro le mani. Che le mani misericordiose di Gesù proteggano la vita di tutti.
Ai figli che festeggiano il compleanno, ai figli che stanno festeggiando l’anniversario di matrimonio: che Gesù imponga le mani sulla tua vita, sulla tua famiglia e porti benedizioni celesti su tutta la faccia della Terra.
Con grande affetto voglio benedirvi.
la Madonna benedice i presenti
Cari figli,
vi ho benedetti con tutto il mio amore. In questo messaggio Gesù ci chiama. Pensa a questa fonte che desidera che tu ti lavi e ti purifichi. Gesù ti aspetta. E il mondo ha bisogno, il Brasile e il mondo hanno bisogno di questa guarigione che solo Dio, solo la Santissima Trinità, può portare al mondo. Ci vuole fiducia! Abbandono! Credere nel miracolo ed essere un uomo nuovo. Che l’uomo viva pienamente quello che il Cielo desidera: santità, conversione, silenzio e preghiera.

Che la benedizione della Santissima Trinità si diffonda in ogni angolo della terra, in questo giorno, in questo pomeriggio e in questo momento. Che Gesù Misericordioso visiti tutti i cuori bisognosi di accoglienza, liberazione, guarigione, esorcismo, non solo del corpo ma anche del cuore e dell’anima.
Rimanete tutti nella pace. Sarete sempre benedetti dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo. Io chiedo sempre alla Santissima Trinità di benedirvi, figli. Sarete sempre benedetti!
Rimanete tutti nella pace e abbiate questo coraggio di lottare, perché non è il momento di scoraggiarsi. Il demonio vuole che vi scoraggiate, ma Maria la Madre di Gesù e Gesù, vogliono che siate forti, perché il Cielo è con noi. E se Dio è con noi, non abbiamo paura, ma fede.
A chi mi ha offerto questi fiori bellissimi: li offro al Cuore di Gesù e gli chiedo di benedirli per la guarigione e liberazione di tutti i malati nel corpo e nell’anima.
Ecco la Serva di Dio, Maria l’Immacolata Concezione. Il Signore mi chiama.

lunedì 15 giugno 2020

Gesù sta urlando il suo grido di avvertimento al mondo: svegliatevi, figli miei, prima che gli agenti di Satana ci privino del grande Tesoro Eucaristico.



Messaggio di Gesù e di Nostra Signora | Manaus (AM), Domenica 14 Giugno 2020


Oggi Gesù ci ha detto:

ECCOMI, sto qui insieme a tutti voi!

Io compio meraviglie e prodigi per una goccia d’amore dai vostri cuori. Il Mio Amore è immenso. Il mio amore è eterno. Mi negherete una goccia del vostro amore?
Molti mi negheranno e vi diranno che non sono più necessario per nessuno. Diranno che sono un’invenzione della Chiesa cattolica e impediranno a molti di voi di ricevermi nell’Eucaristia. 
Mi sostituiranno con un’imitazione senza alcun valore, ma Io vi ripeto: “il mio corpo è vero cibo e il mio sangue è una vera bevanda”. Chi non mangia del mio Corpo e non beve il mio Sangue non avrà la Vita Eterna e non farà parte con Me nella Gloria del Mio Regno.”
La Santissima Madre ci ha detto:
Mio Figlio Gesù sta urlando il suo grido di avvertimento al mondo: svegliatevi, figli miei, prima che gli agenti di Satana ci privino del grande Tesoro Eucaristico. Non permetterlo. Combattete con tutte le vostre forze contro tutto il male!
Molti sacerdoti, preparati da Mio Figlio e da Me, si uniranno a voi affinché non siate lasciati senza il vero alimento Eucaristico. Aiutateli a livello materiale e loro vi aiuteranno in quello spirituale.
Abbiate cura di questi sacerdoti e accoglieteli come un grande dono di Mio Figlio dato a ciascuno di voi.

Vi Benediciamo

GESU’ AL CUORE DELLE MAMME



Hai bisogno di un caffé... Porta la croce insieme con me e non ti scoraggiare. Le vittorie sul male non sono improvvise, ma hanno alti e bassi come in un campo di guerra. Tu vincerai anche la durezza di tuo marito, ma occorre per te molta pazienza, molta preghiera e molta carità. Hai bisogno per lui di un caffé dolce e amaro e devi fargli apprezzare in te la bellezza della virtù. Non ti turbare. lo comincerò a regnare nella tua casa quando potrò dire di regnare in te.
Amami e consolami: la tua famiglia prospererà!

Per non crollare Quale segno ti ho dato del mio amore, figlia mia? Sono morto per te. E tu che segno mi darai del tuo Amore? Soffrendo per amor mio nella pazienza e sopportando con carità le noie che ti vengono dalle persone difficoltose che ti circondano...
Tu sei nel mondo come una pianta ben ferma nel tuo orto. Che importa se la pianta, circondata anche di spine e esposta alle tempeste, è scossa dal vento? Affonda le tue radici nel terreno della mia Grazia; rimani ferma nel mio Cuore; vivi di me, con me e per me: non crollerai mai.

Specchio della gloria di Dio La tua casa è il tuo tempio, è il luogo dove i tuoi figli crescono e si formano. È la tua reggia, è il luogo dove regna il tuo amore. Fa' che vi regni la gloria di Dio e sii tu come lo specchio che la raccoglie. Consacrala a me, consacrala a Maria, e la tua preghiera la profumi d'incenso e di timiama.

don Dolindo Ruotolo

IL CURATO D'ARS SAN GIOVANNI MARIA BATTISTA VIANNEY



Il disertore di Noes (1809-1811).  

Nella nostra storia siamo giunti ad un episodio che potrebbe prestarsi a gettare un'ombra fosca sulla vita di Giovanni Maria Vianney, a un fatto oscuro e torbido sul quale, muniti di documenti sicuri, speriamo di fare risplendere la maggior luce possibile.  
Il curato d'Ecully aveva ottenuto che il suo allievo fosse iscritto con gli esenti dal servizio militare. Come abbiamo visto, la legge non dispensava che i chierici ammessi agli ordini maggiori e l'eccezione, che riguardava i seminaristi lionesi, era dovuta ad un favore speciale, concesso dall'Imperatore a titolo grazioso 1  

Nell'anno 1809 Napoleone sembrava ormai agli estremi, perché l'Austria e la Spagna, minacciate nella loro indipendenza, si erano armate e lo tenevano come tra due fuochi; gli Spagnoli rifiutavano Giuseppe Bonaparte come re ed i marescialli francesi lo imponevano ai rivoltosi. In questa occasione l'Imperatore si recò al posto che, secondo lui, era più pericoloso, ed il suo genio lo farà trionfare una volta di più ad Eckmuhl il 22 aprile ed a Wagram il 6 luglio 2. Ma l'aquila di Francia stava per incominciare nel suo volo la parabola discendente: la sua stella cominciava ad impallidire e già si annunciavano i primi rovesci; la Spagna stessa, non volendo dichiararsi vinta, si preparava a prolungare la sua lotta fino al 1814.  

Per continuare la guerra aveva quindi bisogno di nuove truppe e se le procurò anche se la Francia era già esausta; prima del 1807 la legge era stata inumana, ma a quest'epoca divenne mostruosa e peggiorerà di anno in anno fino a chiamare sotto le armi, per farne carne da macello, adolescenti e uomini già esentati o riscattati 3. Così parla indignato uno storico filosofo, che scrisse questo giudizio prima che conoscesse la legge del servizio militare per tutti, e che morì prima di potere assistere alle più atroci ecatombi. Nel 1809 furono arruolate in anticipo due classi e furono incorporati anche tutti quelli che erano sfuggiti alla coscrizione del 1806 4  

 Nulla era stato detto nella Diocesi di Lione circa il privilegio che esentava dal servizio militare tutti gli ecclesiastici, e per un'eccezione affatto inattesa, solo Giovanni Maria ed altri tre seminaristi furono chiamati sotto le armi 5.  

Di chi era la causa? Dell'abate Balley per avere forse tralasciato in quell'anno, ritenendolo un passo inutile, di rammentare all'arcivescovado che il giovane Vianney continuava gli studi 6; oppure dei Vicari Generali per avere dimenticato di farlo iscrivere tra gli studenti del Seminario? 7. È impossibile decidere con sicurezza, ma sta il fatto che l'ufficio di reclutamento arruolò con altri giovani della classe del 1810 e 1811 anche questo coscritto della classe 1807. Il suo foglio di arruolamento lo diceva destinato all'armata dei marescialli, le reclute dei quali doveva immediatamente raggiungere alla caserma di Bayonne.  

L'ordine di chiamata raggiunse Giovanni Maria ad Ecully. Spaventato, l'abate Balley si recò tosto a Lione per chiarire il caso del suo allievo, ma l'ufficio di reclutamento rifiutò di considerare come seminarista questo studente già vecchio, che prendeva alloggio in una masseria di campagna e riceveva le lezioni in un presbiterio, tanto più che il suo nome non figurava sulla lista officiale, rilasciata dall'autorità diocesana. La nota che il Vicario generale Courbon stese in favore del coscritto Vianney e che l'abate Balley presentava come un argomento decisivo, arrivò a fatti compiuti, per cui tutte le pratiche intraprese non ebbero alcun risultato.  

A Giovanni Maria non rimaneva che obbedire ... Ma quale pena morale desolante! Avrebbe ben presto ventiquattro anni ed era avanzato negli studi come uno scolaro di quindici anni!... Come arrivare al Sacerdozio? In verità, Giovanni Maria poteva vedere in questo nuovo svolto della sua vita la tomba delle sue più belle speranze.  

La legge permetteva di farsi sostituire al servizio militare 8 e Giovanni Maria si raccomandò a suo padre, perché volesse usare di questo mezzo, che gli permetterebbe di continuare i suoi studi. Matteo Vianney, che a questo momento non aveva ancora dato il definitivo consenso alla vocazione del figlio, non fece molto caso di questa insistenza, forse anche perché aveva già dovuto riscattare il figlio maggiore Francesco e la sua povertà non gli permetteva una nuova spesa sì gravosa 9; ma l'angoscia di questo povero giovane e le lagrime di lui infine lo commossero, e, preso il denaro che gli era a disposizione, fece gli otto chilometri che lo separavano da Lione per cercare il supplente tanto desiderato. Margherita Vianney ci dice che un giovane aveva accettato la sostituzione col compenso di tremila franchi 10, duecento franchi di regalo ed un piccolo corredo, ma alcuni giorni dopo questo medesimo giovane si presentava alla dimora dei Vianney e deponeva alla soglia della casa il sacco ed i duecento franchi ricevuti. A Giovanni Maria non rimaneva altro che partire11.  

 Il 26 ottobre entrò come recluta a Lione e vi rimase due soli giorni, appena abbastanza per conoscere la vita di caserma, della quale conservò un penoso ricordo, profondamente contristato dalla condotta cattiva dei suoi compagni e dalle loro bestemmie 12. Il lavoro intellettuale assiduo e le mortificazioni che si infliggeva ad Ecully, gli avevano diminuito le forze; il brusco cambiamento di abitudini determinò in lui una forte febbre che lo consumava. Il 28 ottobre fu costretto a rimanere a letto, ed i medici della caserma, trovandolo grave, lo fecero trasportare all'ospedale, nella sala Saint-Roch, riservata ai soldati. Più tardi, facendo allusione ai due soli giorni passati nella caserma, soleva dire: «Al governo non ho consumato che un pane» 13.  

Durante i quindici giorni passati all'ospedale di Lione fu visitato dall'abate Balley, dai suoi parenti di Dardilly ed Ecully e dalla cugina Margherita Humbert, allora diciassettenne, che dice: «Ebbi la fortuna di passare una parte della sera con lui e dividere il suo piccolo pasto; non mi parlò quasi che di Dio e della necessità di fare la sua santa volontà»14.  

Il 12 novembre, un contingente di soldati destinati all'armata di Spagna partì da Lione per Roanne, dove le reclute facevano i loro esercizi. Giovanni Maria Vianney, appena convalescente, fu chiamato a fare parte del convoglio militare e, perché troppo debole per camminare a piedi, seguì le truppe in carrozza, senza divisa militare, col solo sacco d'ordinanza. Le scosse della vettura ed il freddo già intenso gli procurarono una grave ricaduta e, quando giunse a Roanne, tremante dalla febbre, dovette essere consegnato all'ospedale diretto dalle Suore di Sant'Agostino, ove dovette restare sei settimane.  

Di là fece scrivere alla sua famiglia e subito suo fratello maggiore Francesco, già suo grande amico, si recò a visi tarlo, ed anche i genitori, pure inquieti, non dubitarono di intraprendere questo duro viaggio per rivedere il loro figlio. I complimenti e gli «arrivederci» più commoventi non valsero a distruggere la pena dei buoni genitori, che ritornarono a Dardilly desolati, col triste presentimento che Giovanni Maria non sarebbe più guarito.  

La madre aveva pregato le religiose perché facessero le sue veci presso il figlio, raccomandazione, per altro, superflua, perché le Suore distinsero subito questo cortese coscritto, così paziente e tranquillo, «che recitava devotamente il Rosario», e lo circondarono delle cure più delicate, come un fanciullo. Ne fa fede la sua parola stessa, quando dice: «Non dimenticherò mai le tenere cure ricevute da tutte le Religiose di Roanne» 15  

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Canonico FRANCESCO TROCHU